Ass. Cult. TraccePerLaMeta: Sabbia. Critica letteraria
Dipthycha 2. Questo foglio di vetro impazzito, sempre, c'ispira...
Libro: Copertina morbida
editore: Ass. Cult. TraccePerLaMeta
anno edizione: 2015
pagine: 184
Negli ultimi venti-trenta anni, la critica letteraria ha iniziato ad occuparsi in maniera più frequente dell'oggetto di cui si racconta o si scrive, ossia del tema contenuto nel reticolo delle forme, narrative o poetiche che siano. Per anni, essa (di natura più sincronica), assieme alla tematologia (più diacronica, invece), è stata osteggiata e schiacciata dalla critica marxista, da una parte, e dagli strutturalisti, preoccupati che si trascurasse l'analisi del testo, dall'altra. In quest'antologia critica i temi che accomunano i dittici sono svariati: da quelli sociali e civili ai sentimenti, da quelli in cui si contemplano natura e creato a quelli pertinenti la sfera intimistico-riflessivo-filosofica. Viene indagata in queste corrispondenze, con moduli espressivo-linguistici eterogenei e personali, la memoria culturale e collettiva nel suo complesso, partendo da topoi comuni (intesi con Curtius come "unità tematiche" che hanno attraversato e unificato la letteratura occidentale), andando al di là di "distanze" e "tempo" e creando, come scrive Emanuele Marcuccio, "stupore e meraviglia".
Dipthycha 4. Corrispondenze sonore, emozionali, empatiche... si intessono su quel foglio di vetro impazzito...
Libro: Libro in brossura
editore: Ass. Cult. TraccePerLaMeta
anno edizione: 2023
pagine: 310
Dopo poco più di un lustro dalla pubblicazione di Dipthycha 3 (ritardo causato anche dalla pandemia del Covid-19), il grande progetto poetico ideato e avviato nel 2013, giunge al suo quarto volume; “Dipthycha” è anche il titolo del progetto, che il curatore ha ricavato dall’originale termine latino diptycha (–orum), con contaminazione in chiave moderna e riadattamento del dittico – la tavoletta cerata in uso presso gli antichi Romani per scrivervi con lo stilo – in chiave poetica. L’opera è composta da dittici, definiti dal curatore “a due voci” ovvero “una composizione di due poesie scritte da due diversi autori, indipendentemente, anche in tempi diversi, e accomunate dal medesimo tema in una sorta di corrispondenza empatica”. L’interno include anche alcuni saggi brevi di Lucia Bonanni.

