Auditorium: Rumori
Piazzolla. La vita, la musica, il nuovo tango
Marco Brunamonti
Libro: Libro in brossura
editore: Auditorium
anno edizione: 2021
pagine: 163
Nel 1990, in quella che sarebbe poi stata la sua ultima intervista, Piazzolla dichiarò: “Ho una speranza, che la mia musica verrà ascoltata nel 2020 – e nel 3000, anche. A volte ne sono certo, perché la mia musica è differente; nel 1955 un tipo di tango stava cominciando a morire e così ne nacque uno nuovo”. Questo libro racconta e analizza la parabola artistica di un musicista che ha seguito la propria stella con caparbia determinazione, s dando le critiche dei suoi innumerevoli detrattori soprattutto in madrepatria. Oggi in Argentina Astor Piazzolla è venerato come un eroe nazionale.
Frank Zappa e la musica jazz
Geoff Wills
Libro: Copertina morbida
editore: Auditorium
anno edizione: 2021
pagine: 160
La musica di Frank Zappa possiede una qualità unica facilmente riconoscibile, e rappresenta la brillante e originale sintesi di un'ampia serie di influenze, dalla musica colta alla musica da lm, dal blues al funky, dal rock al jazz... Questo libro si focalizza soprattutto su una di queste influenze nella musica di Zappa, vale a dire il jazz, cercando di chiarire la natura spesso opaca della sua relazione con questo genere. Fin dai primi tempi della sua carriera, e poi regolarmente da lì in avanti, il suo interesse per il jazz (o almeno, per certe forme di jazz) e l'influenza sulla sua musica sono apparsi evidenti. Tuttavia Frank Zappa preferiva far credere che il jazz non gli piacesse. Nel suo album "Roxy & Elsewhere" del 1974 dichiarò notoriamente che "il jazz non è morto... ha solo uno strano odore".
Alchimia dell'istante. Riflessioni e paradossi di un improvvisatore
Gianni Lenoci
Libro: Libro in brossura
editore: Auditorium
anno edizione: 2021
pagine: 161
«Nel suo ultimo anno di vita, «andando avanti stoicamente», com'era solito dire, Gianni Lenoci non si dedicava solo, con la consueta passione, all'attività didattica e concertistica, prodigandosi in iniziative e progetti che partoriva instancabilmente e con lampi di genialità, ma sentiva anche il bisogno, ineludibile, di fare il punto sulla sua musica, di mettere a fuoco idee, riflessioni e intuizioni che lo avevano accompagnato in tutto il suo percorso artistico e creativo. E per rispondere a tale bisogno che ha cominciato a dare forma al suo autoritratto ideale di pianista e compositore, da cui è nato questo libro oggi per noi così prezioso poiché ci offre, nella raffinata concisione del dettato stilistico, una immagine dell'autore ricca di dettagli e spunti nei quali siamo portati a riconoscere, con emozione, i temi che gli stavano a cuore, di cui parlava spesso e che lo appassionavano come intellettuale, come uomo e come poliedrico musicista che ha coniugato l'identità del pianista classico con stimoli e rivelazioni derivanti dal mondo del jazz...» (Dalla Prefazione di Paolo Testone)
David Bowie. Hallo spaceboy
Autori vari
Libro: Copertina morbida
editore: Auditorium
anno edizione: 2020
pagine: 120
Il volume completo sull'opera della rockstar britannica che ha influenzato intere generazioni non solo di semplici ascoltatori, ma anche di protagonisti del cinema, dell'arte e della letteratura. La presentazione di tutti gli album dall'esordio al testamento di Blackstar, con decine di immagini, curiosità, approfondimenti e interviste inedite in Italia.
Soundtrax. La musica d'arte del '900 nel grande cinema
Andrea Barone
Libro: Libro in brossura
editore: Auditorium
anno edizione: 2020
pagine: 176
“Per quanto bravi possano essere i nostri compositori di musica da film, non sono Beethoven, Mozart o Brahms. Quindi perché usare musica meno bella quando abbiamo a disposizione una enorme quantità di ottima musica per orchestra sia del passato che del nostro tempo? Durante l’editing di un film, è molto utile poter provare brani musicali differenti e vedere come funzionano con le singole scene. Si tratta di una pratica piuttosto comune. Bene, con un po’ più di impegno e attenzione, queste tracce musicali provvisorie possono diventare la colonna sonora definitiva. Una volta completato l’editing di 2001: A Space Odyssey, avevo brani provvisori per quasi tutta la musica del film. Quindi, com’è d’abitudine, ho commissionato la partitura a un illustre compositore di colonne sonore. Sebbene entrambi avessimo esaminato con grande cura la pellicola, e lui avesse ascoltato tutte queste tracce temporanee (Strauss, Ligeti, Khatchaturian) trovandosi d’accordo con me che funzionavano benissimo come guida per ciascuna sequenza, ciononostante scrisse e registrò una partitura che non poteva risultare più lontana da quanto avevamo ascoltato, e ancor peggio, una partitura che, secondo me, era del tutto inadeguata al film. Con l’avvicinarsi della prima, non c’era nemmeno il tempo di pensare a una nuova partitura, e se non avessi potuto usare la musica che avevo già scelto come provvisoria, non so come avrei fatto.” (Stanley Kubrick)
Scritti sulla musica
Andrea Mascagni
Libro: Copertina morbida
editore: Auditorium
anno edizione: 2018
pagine: 153
"In sostanza aveva ragione Mascagni quando diceva che la partita della musica si gioca nella scuola elementare, ma per giocarla bene, questa partita, è necessario poter contare su maestri esperti e fortemente motivati. A questi maestri cui tocca districarsi tra concorsi, graduatorie, trasferimenti e orari difficili occorre una fiducia ben salda nella loro missione. Per questo consiglio loro di leggere il libro di Andrea Mascagni che oltre all'impegno civile, contiene uno slancio e una fiducia nell'avvenire che a tanti anni di distanza continuano a vibrare intatti." (dal ricordo di Enzo Restagno). Prefazione di Giorgio Vidusso.
Il suono del Nord. La Norvegia protagonista della scena jazz europea
Luca Vitali
Libro: Libro in brossura
editore: Auditorium
anno edizione: 2018
pagine: 325
"Se e vero che esiste una folta e mitica letteratura sul jazz europeo grazie ad alcuni film e alle storie di Chet Baker, Miles Davis E Dexter Gordon, è vero che una delle porte del jazz europeo è stata proprio la Scandinavia, che del resto tuttora rimane, assieme all'Italia, non solo il luogo dove si produce (e si consuma) più jazz, ma il luogo dove questo raccoglie il suo significato originale di musica dinamica che si sposta attraverso i crocevia del pianeta, divenendo così linguaggio contemporaneo egeograficamente incircumnavigabile. Per questo il testo di luca vitali sul jazz norvegese è non solo importante ma diviene lente d'ingrandimento della nuova realtà jazzistica europea. Perché racconta quanto un relativamente piccolo mondo come la Norvegia possa nutrirsi con i nuovi linguaggi solo se è in grado di relazionarsi con il mondo più ampio. Se questo accade e se questo è accaduto, si potrà affermare, senza ombra di dubbio, che esiste un jazz europeo e dunque un jazz del mondo. Capace di contraltare con quello americano ad armi pari e capace di dare un senso a quelle migrazioni del secolo scorso che hanno aperto le porte dei continenti e abbattuto le barriere degli oceani." (Dalla prefazione di Paolo Fresu)
Sergej Prokof'ev. La vita e la musica
Laetitia Le Guay
Libro: Copertina morbida
editore: Auditorium
anno edizione: 2018
pagine: 180
Singolare destino quello di Sergej Prokof'ev (1891-1953), talento precoce che suscita clamore nella Russia dell'ultimo zar per le sue opere iconoclaste e il virtuosismo pianistico, ma che dopo aver lasciato la Russia nella primavera del 1910 non conoscerà più la serenità dei primi anni. Al rientro in URSS nel 1936 Prokof'ev dovrà fare i conti con il regime stalinista, pur cercando di preservare sempre la propria indipendenza artistica; il rifiuto delle scuole e delle teorie, manifestato fin dalla giovinezza, continuerà così per tutta la vita, per quanto possibile anche sotto il controllo del "realismo socialista". In questa biografia il tragico e il comico dialogano, la vena epica affianca quella lirica, ma l'ultima parola spetta sempre all'elemento giocoso - in rapporto ludico con l'esistenza - a volte teatrale ma sempre profondamente umano.
Talking Heads. David Byrne, Psycho killer e l'art-rock made in USA
Libro: Copertina morbida
editore: Auditorium
anno edizione: 2017
pagine: 147
David Byrne incontra Brian Eno la prima volta nel maggio del 1977. I Talking Heads stanno suonando nel regno unito come supporter dei Ramones e John Cale porta end a vedere il loro show a Londra. Dopo il concerto, Eno invita Cale e Byrne nel suo appartamento, dove trascorrono la notte a parlare e ad ascoltare dischi. Tra gli album che Eno mette sul giradischi c'è Afrodisiac del nigeriano Fela Kuti, che diventerà il modello per Remain in light: è la fine dell'art-rock e la musica world entra a pieno titolo sulla scena del rock internazionale, ma questo accadrà nel 1980. Tutto il resto è iniziato un po' prima, a partire dal CBGB di New York, con una strana e nevrotica canzone: "Fa fa fa fa, fa fa fa fa fa fa...".
Immaginare la musica. Per un'estetica fenomenologica della composizione contemporanea
Giancarlo Schiaffini
Libro: Libro in brossura
editore: Auditorium
anno edizione: 2017
pagine: 192
Dopo aver affrontato il ruolo dell'improvvisazione nella musica moderna in "E non chiamatelo jazz" e aver celebrato l'ascolto quale momento indispensabile di una fenomenologia del discorso musicale in "Tragicommedia dell'ascolto", completando una originale trilogia sulla musica del nostro tempo, in questo volume Giancarlo Schiaffini affronta le forme della composizione contemporanea - esperite in prima persona nella propria musica e a fianco dei più innovativi autori del novecento - in uno stile discorsivo adatto agli specialisti quanto al più curiosi appassionati di nuova musica.
Paolo conte. Ricordo di Francia
Paolo Pinto
Libro: Copertina morbida
editore: Auditorium
anno edizione: 2017
pagine: 134
Martedì 12 marzo 1985, a poco più di dieci anni dal debutto come interprete delle proprie canzoni, Paolo Conte si esibisce per la prima volta a Parigi, nello storico e centralissimo théàtre de la ville, è una "prima" molto parigina, la sala è gremita di un pubblico attento e per l'occasione anche le firme della critica, alcune venute in precedenza a conoscere l'artista nei concerti di Roma e di Milano, sono chiamate a raccolta. Paolo Conte entra in scena insieme al quintetto che lo accompagna. Mentre i musicisti gli si dispongono intorno a semicerchio, il musicista piemontese siede al pianoforte a coda al centro del palco e attacca con "Hemingway"... è l'inizio di una storia d'amore lunga e avvincente, costellata di incontri e sorprese.
Erik Satie. L'idea non ha bisogno dell'arte
Libro: Libro in brossura
editore: Auditorium
anno edizione: 2016
pagine: 222
Apparentemente relegata a un ruolo secondario sulla scena musicale dominata da Debussy, Ravel e Stravinskij, la figura di Satie non smette di incuriosire gli appassionati e interessare gli studiosi per la sua originalità. Questo libro si propone di presentare il musicista in tutta la sua complessità, grazie a un'ampia raccolta di articoli e saggi monografici che trattano il suo rapporto con gli altri compositori del tempo, il suo ruolo di precursore dell'avanguardia europea nel primo Novecento e le sue amicizie con Bràncusi, Debussy, Picabia e Jean Cocteau che affermò: "Se qualcuno mi interrogasse sulla nostra epoca, io risponderei senza esitazione che i più grandi sono Debussy e Stravinskij e subito dopo aggiungerei: ma Satie è unico".

