Baldini + Castoldi: I colibrì
Dagli undici metri
Dario Voltolini
Libro: Libro in brossura
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2024
pagine: 96
In che modo si compie il destino di ciascuno di noi? E quanto peso hanno il talento, l’allenamento, l’intuizione, il caso, nella definizione della traiettoria che prenderà la nostra vita? In questo caldo e spiazzante racconto di formazione, un ragazzo nato per correre decide, contro ogni previsione, di fare il portiere, sbaragliando tutte le certezze, gli schemi e le statistiche degli adulti, come il suo professore: meticoloso, attento, ma anche disposto a lasciarsi sorprendere. Ed è con leggerezza e saggezza che quel ragazzo diventa grande nel momento più importante della sua carriera: quando da un calcio di rigore dipende la vittoria o la sconfitta della sua squadra. Una storia, questa, che ci parla di sport come metafora di qualcos’altro – una sequela di intuizioni, forse, o una sorta di incanto – e lo fa con la precisione e il calore della sua scrittura, attraverso uno sguardo prismatico che scompone la realtà e la ricompone per farne un racconto.
La gloria
Aurelio Picca
Libro: Libro in brossura
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2024
pagine: 192
Il rumore ovattato dei guantoni sul sacco in un angolo di palestra, l’afrore del sudore, le braccia toste ed elastiche di Benvenuti, Monzón, Rinaldi, che danzano sul ring, duellano. Il cuoio di un pallone e quello del sellino di una bici da corsa, gambe che macinano chilometri su un campo da calcio e sui pendii di una montagna, grande cuore, polmoni di ferro, fatica e lacrime, eroi di un Paese che sceglieva campioni in cui si riconosceva, stesse facce segnate dalla vita, in un’epoca più semplice ma fatta di emozioni imperiose. Moto e macchine potenti, cavalli motore e cavalli in carne e ossa che mandano l’adrenalina a mille, che scavano l’asfalto e l’erba e, impavidi e incauti, si lasciano cavalcare o disarcionano corpi ora vincitori ora sconfitti. E, alla fine, nella polvere o sull’Olimpo, che cosa resta? Medaglie, campionati persi o agguantati all’ultima giornata, applausi e fischi. Sì, ma poi? Volti tumefatti, tendini strappati, un braccio teso a puntare il cielo, una smorfia esausta davanti al traguardo, un pneumatico solitario che rimbalza contro un guardrail, un uomo che vola legato a un sedile... Quello che resta non è per tutti; quello che resta è per chi ti s’insinua sottopelle, ti schizza di fango e sudore, ti fa sentire i denti stridere e il naso rompersi; è per chi ti stritola il cuore ma rimane con gli occhi asciutti. Quel che resta è la Gloria.