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Bollati Boringhieri: Nuova cultura

In analisi con Freud. I verbali delle sedute di Ernst Blum del 1922

In analisi con Freud. I verbali delle sedute di Ernst Blum del 1922

Manfred Pohlen

Libro: Copertina morbida

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2009

pagine: 344

E il 1922 quando Ernst Blum arriva a Vienna da Zurigo. Nella primavera di quell'anno vivrà un'esperienza destinata a cambiarlo per sempre: un trimestre di analisi con Sigmund Freud. Settantacinque ore di dialogo psicoanalitico capaci di abbracciare tutta una vita e di segnare profondamente l'esistenza di Blum. Di questa analisi breve e intensa è possibile oggi, per la prima volta, leggere i verbali stenografici, che Blum raccolse in presa diretta per le prime cinquantacinque ore e custodì gelosamente, come un tesoro personale, fino all'incontro, negli anni settanta, con il collega Manfred Pohlen. In questo volume Pohlen finalmente rende accessibile un documento prezziosissimo, irripetibile istantanea della prassi freudiana, destinata inesorabilmente a sfatare alcuni dei capisaldi ancora invalsi nell'ortodossia psicoanalitica. I verbali di Blum si affiancano così ai ricordi di altri pazienti famosi di Freud: Hilda Doolittle, Marie Bonaparte, Helene Deutsch, Lou Andreas-Salomé, e poi, ancora, Blanton, Kardiner, Wortis... Hanno però qualcosa in più. La precisione, il dettaglio, la sistematicità con cui è descritto il processo psicoanalitico, nonché i temi affrontati esplicitamente durante l'analisi, tra cui la comune matrice culturale ebraica di Freud e Blum, rendono i verbali una testimonianza unica nel suo genere ed esemplificano al meglio la potenza scardinante e rivoluzionaria della creazione freudiana.
29,00

Il simbolismo dell'occhio

Il simbolismo dell'occhio

Waldemar Deonna

Libro: Copertina morbida

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2008

pagine: 378

L'occhio è il più prezioso fra gli organi di senso e il suo dominio sugli altri ha permesso all'intelletto umano di dar vita alla civiltà. Vedere significa prendere coscienza dell'ambiente: equivale a "sapere", possedere il mondo, dominarlo. Poiché dipende dalla luce che riceve, fonte della vita stessa, l'occhio è l'organo essenziale della vita dell'uomo, e della sua individualità. Per questi e mille altri motivi, l'occhio è stato da sempre al centro della cultura umana: trasformato in simboli, al centro di riti, protagonista di metafore. Il grande archeologo svizzero Deonna, in questo libro, frutto di una vasta erudizione, racconta e spiega, partendo dalle civiltà più antiche e lontane, perché, ad esempio, si chiudano gli occhi ai morti, oppure perché Dio e le divinità siano state rappresentate sotto forma di occhio. "Le Symbolisme de l'oeil" fu pubblicato postumo nel 1965 a Parigi e viene qui tradotto in italiano con un apparato di note che completa quelle dell'autore.
36,00

Aspettando la cometa. Notizie e ipotesi sul climaterio d'Italia

Aspettando la cometa. Notizie e ipotesi sul climaterio d'Italia

Franco Cordero

Libro: Copertina morbida

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2008

pagine: 438

A giudicare dalle macerie, si direbbe che la cometa sia già transitata. O forse il corpo celeste non smette di incombere sui destini umani con un presagio ancor più nefasto. In ogni caso, meglio lasciare ai creduli lo scrutinio del cielo, ed esercitare una scepsi tutta terrena, ripetendo il gesto intellettuale che compì oltre due secoli addietro Pierre Bayle nei "Pensieri diversi sulla cometa", incunabolo dell'Illuminismo venturo. L'oscurità dei tempi odierni è un neomorfismo che esige, per essere analizzato sino in fondo, la stessa mobilità di spirito, lo stesso raziocinio acrobatico, acutissimo e immune da basso furore, che condussero l'ugonotto a vedere chiaro nell'impostura. Se qualcuno oggi può raccoglierne il testimone, costui è Franco Cordero. La sua è una partitura per voce sola, senza alcun ingombro strumentale; è contraddistinta da un timbro discorsivo che non ha eguali: la riconosciamo subito mentre fulmina gli ultimi quattro anni di vicende nostrane - l'"impasto d'ilare e macabro" che ha ridotto il diritto a subcultura, la politica a signoria privata, il pensiero a funzione stereotipa - praticando magistralmente l'arte dell'analogia. L'attuale zona grigia tra legalità e delitto richiama archetipi malfamati e precedenti non così remoti: solo una dottrina che padroneggi insieme testi normativi, teologie millenarie, classici letterari ed estri della lingua sa svelarli, e con essi i fondi cupi del "morbo italico".
24,00

Simile alle ombre e al sogno. La filosofia dell'immagine

Simile alle ombre e al sogno. La filosofia dell'immagine

Paolo Spinicci

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2008

pagine: 288

Umbratili come le presenze dell'Erebo evocate nel verso omerico che dà il titolo al libro, le raffigurazioni si lasciano cogliere da noi attraverso una duplice operazione: vediamo, ossia percepiamo una consistenza fenomenica, e insieme immaginiamo, abbandonandoci a un viluppo ludico-narrativo. Paolo Spinicci si incarica di tracciare il sottile confine che distingue, nelle immagini fuori di noi che vengono designate dal concetto di raffigurazione, la dimensione percettiva da quella immaginativa. È dai ranghi filosofici che prende la parola, per restituire alle raffigurazioni uno statuto svincolato dalla concezione linguistica e convenzionalistica in cui troppo a lungo sono rimaste impaniate, e rimettere in onore proprio il "vedere senza sapere". L'assunto è che esse non siano delle parole visive che "stanno per" qualcos'altro, bensì oggetti percettivi che costruiscono e interpellano attraverso la loro "profondità apparente". Fenomenologia della percezione e pragmatica sono ugualmente implicate nell'atto di guardare, al punto da delimitarne le condizioni di possibilità. Il dispositivo culturale complesso a cui appartiene l'immagine funziona in virtù della dialogicità che si instaura quando una scena raffigurata si rivolge allo spettatore e lo invita a una drammatizzazione immaginativa che conserva "il battito delle cose reali".
27,00

L'Europa dei barbari. Le culture tribali di fronte alla cultura romano-cristiana

L'Europa dei barbari. Le culture tribali di fronte alla cultura romano-cristiana

Karol Modzelewski

Libro: Copertina morbida

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2008

pagine: 496

Una storia dell'Altra Europa: quella degli scandinavi e degli abitanti dei mari ghiacciati del Nord, dei germani e degli slavi delle foreste del Centro, delle genti che vivevano, a Oriente, nelle immense distese fino agli Urali. Quei popoli, chiamati genericamente e con disprezzo "barbari", lontani dalla Grecia, da Roma e dalla Chiesa cristiana. Una nuova interpretazione delle origini dell'Europa, attraverso la ricostruzione di quel mondo ancora poco conosciuto. Quel mondo fa parte a tutti gli effetti delle radici dell'Europa odierna. L'autore mette assieme fonti e testimonianze di popoli diversi e scritte in tempi diversi (qualora le accomuni una situazione antropologica simile). Ne risulta un quadro di società tradizionali, nelle quali il singolo era trattato come un elemento del gruppo, non venivano distinti il sacro e il profano, e le istituzioni del culto pagano erano strettamente legate alle istituzioni politiche della comunità tribale. Il cristianesimo fu l'inizio della fine del mondo dei barbari, ma quel mondo non scomparve senza tracce. La sua eredità, oggi in differenti gradi in diversi paesi, rimane un importante indicatore dell'eterogeneità delle culture europee.
42,00

Trattato della lontananza

Trattato della lontananza

Antonio Prete

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2008

pagine: 208

Oggi la lontananza non è lontana. È prossima, transitabile, domestica. È infatti nelle case, sul monitor dei computer, sul display dei cellulari. Perché la tecnica del nostro tempo è la tecnica del lontano: l'antico avverbio greco tēle – lontano – va a comporre gli elementi e gli strumenti della tecnica contemporanea. Tutto quel che è lontano – isole, deserti, avvenimenti, costumi – viene verso di noi, si fa superficie, schermo, suono. Compito del linguaggio – anche del linguaggio che è proprio della tecnica – è quello di non ridurre lo spessore della lontananza, la ricchezza delle sue varianti, la profondità del suo tempo e del suo spazio. La letteratura, la narrazione, la poesia, le arti contribuiscono a tenere aperto lo spazio della lontananza. Perché rappresentano la lontananza come lontananza, ed esigono la collaborazione immaginativa e meditativa del lettore, dello spettatore. È questo spazio che qui è interrogato nelle sue figure: l'addio, sulla cui soglia è già presente la lontananza, la poetica dell'orizzonte, le rappresentazioni del cielo, le forme della nostalgia e dell'esilio, le domande dell'arte su come dipingere la lontananza, la cartografia fantastica, il vedere da lontano, il suono della lontananza, l'amore di terra lontana, infine il viaggio, in compagnia dei poeti, nel mondo sotterraneo delle ombre. Capitoli di un trattato che può essere letto sia come una critica della ragione telematica sia come una difesa appassionata e inventiva della letteratura, del suo sapere, delle sue forme.
18,00

La grande rete della scrittura. La letteratura dopo la rivoluzione digitale

La grande rete della scrittura. La letteratura dopo la rivoluzione digitale

Arturo Mazzarella

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2008

pagine: 144

La contrapposizione sempre più marcata tra vecchi e nuovi media è un luogo comune che, dopo la definitiva affermazione della rivoluzione digitale, appartiene ormai al patrimonio delle certezze collettive. L'espansione della virtualità prodotta dai nuovi media sembra relegare tra le reliquie del passato quelle pratiche comunicative, come la letteratura, attraverso le quali la civiltà occidentale ha scandito il suo progresso. Ma è un'impressione di superficie. Considerata fuori dalla retorica che ancora l'avvolge in numerose sedi istituzionali, sgombrata da ipoteche etico-pedagogiche o estetiche, proprio la scrittura letteraria rivela oggi una insospettabile contiguità con l'universo dei media elettronici, mostrando il suo originario, costitutivo, carattere virtuale. È quanto esibiscono senza falsi pudori alcune tra le esperienze letterarie più vitali e innovative dell'ultimo ventennio: da Calvino, Celati e Tondelli a Kundera, Ballard, DeLillo, Ellis, Marias, Amis e Houellebecq. Grazie a loro gli incroci che si vengono a stabilire tra la letteratura e la videoarte, o il cinema digitale, i videogame e i videoclip diventano tutt'altro che uno scenario avveniristico.
16,00

Il simbolo e la forma. Scritti di filosofia della scienza

Il simbolo e la forma. Scritti di filosofia della scienza

Pavel Aleksandrovic Florenskij

Libro: Copertina morbida

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2007

pagine: 400

Gli scritti raccolti in questo volume appartengono a diverse fasi storiche dell'elaborazione teoretica e scientifica del grande genio russo. Riproposti nella loro successione cronologica, scandiscono alcune delle tappe fondamentali del suo percorso di ricerca: dalla conclusione degli studi matematici all'Università di Mosca (1904), intrisi ancora delle inebrianti scoperte e potenzialità delle teorie di Georg F. Cantor, all'ardito e maturo progetto di "antropodicea" incentrato sull'incarnazione della forma, fino agli appunti sulla fisica al servizio della matematica, trascritti poco prima dell'arresto. Questi saggi mostrano in maniera assai eloquente come l'attenzione di Florenskij per le problematiche scientifiche non si sia mai interrotta nel corso degli anni, ma al contrario sia rimasta una costante, congiungendosi in maniera sempre più intensa e originale con le diverse forme della conoscenza e del pensiero.
40,00

Soglie. Medicina e fine della vita

Soglie. Medicina e fine della vita

Carlo A. Defanti

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2007

pagine: 270

Morte cerebrale, morte corticale, morte cardiaca: tre soglie controverse, che gli ultimi sviluppi della ricerca scientifica hanno obbligato a riconsiderare, al punto che lo stesso Defanti, tra i più noti studiosi italiani di bioetica, ha nel tempo mutato avviso riguardo alla prima, la più cruciale perché è alla base della pratica teraputica del trapianto di organi. Alla concezione della morte cerebrale come "morte prima della morte" Defanti muove alcune obiezioni, al fine di concettualizzarla in un altro modo, e che ne illuminano i limiti bioetici.
24,00

Storia dell'arte e anacronismo delle immagini

Storia dell'arte e anacronismo delle immagini

Georges Didi-Huberman

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2007

pagine: 272

L'anacronismo, ovvero l'intrusione di un'epoca in un'altra, la proiezione sul passato di categorie che non gli appartengono, è la bestia nera di ogni disciplina storiografica, compresa la storia dell'arte. Ma il tabù dell'operazione ritenuta falsificante sopra ogni altra è rovesciato da Didi-Huberman nella prospettiva che la recupera a paradigma vitale dell'interrogazione storica, sulla scorta delle tre "stelle solitarie" che hanno posto l'immagine nel cuore stesso della riflessione sul tempo: Aby Warburg, Walter Benjamin e Carl Einstein. Il tempo non si identifica senza residui con la storia, di cui le immagini non sono meri documenti, secondo l'abusata formula "l'artista e il suo tempo". Dunque quale tempo ci sta davanti nell'immagine? È innanzi tutto un tempo plurale, un montaggio di temporalità differenti e sfasate, di ritmi eterogenei, come accade in un affresco del Beato Angelico, dove un pensiero mistico del V secolo si incastona in una cornice già rinascimentale. La storia dell'arte si esercita su questi oggetti temporalmente spuri, e facendolo modifica lo schema epistemico della storia stessa, mette in atto una serie di temporalizzazioni che è anche una critica della storia in quanto sottomessa alla dinamica chiusa della cronologia.
35,00

Pensare dritto, pensare storto. Introduzione alle illusioni sociali

Pensare dritto, pensare storto. Introduzione alle illusioni sociali

Giovanni Jervis

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2007

pagine: 206

Il dibattito pubblico, sia in Europa sia negli Stati Uniti, è oggi chiamato a occuparsi dei rapporti fra l'etica laica e le religioni. In questa discussione, gli aspetti psicologici dei grandi temi sociali hanno assunto un'importanza sempre maggiore. Molte questioni, infatti, possono essere chiarite quando si comprendono i punti deboli dei nostri comuni modi di pensare. Sigmund Freud chiamava illusioni una varietà di errori della mente: questo libro introduce il lettore curioso ad analizzare le illusioni che incidono sulla vita di tutti.
18,00

Musica in nero. Il campo discorsivo del jazz

Musica in nero. Il campo discorsivo del jazz

Davide Sparti

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2007

pagine: 223

Il jazz non è solo musica, è pure un insieme di concezioni, teorie, racconti, film, documentari, fotografie. Tutto ciò ha contribuito a dare forma a un immaginario tanto bianco quanto nero, poiché se la musica è una creazione afro-americana, il discorso sul jazz rischia di separarla dai corpi che la producono, e dal loro colore. Il jazz deve dunque essere considerato un "fatto sociale totale", un insieme di fenomeni nei quali sono implicati pratiche, discorsi e rappresentazioni. Adottando un approccio non musicologico ma ad ampio spettro, questo libro è insieme una nuova storia sociale del jazz, un tributo alla cultura afro-americana (la quale, privata di riconoscimento e di linguaggio, ha appunto "inventato" il jazz) e un tentativo di ritrarre il jazz attraverso quattro forme di rappresentazione di tale musica. Il discorso primitivista vede il jazz come musica inferiore e selvaggia, contrapponendo al mondo istintivo dei suoni il mondo civilizzato dei testi. Espressione dell'epoca metropolitana e meccanizzata, il discorso modernista collega il jazz all'industria culturale, alla standardizzazione e al consumo. Il discorso politico intreccia il jazz alle rivendicazioni dei movimenti per i diritti civili sorti negli anni sessanta. Il discorso sperimentalista, infine, riflette l'impatto del jazz sulle avanguardie artistiche.
17,00

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