Carlo Delfino Editore: Narrativa

Gli Amentos non sono un'eco di un mondo antropologico ormai perduto, non sono ricordi destinati a morire con i vecchi delle frazioni, sono invece memorie che rivivono ancora oggi nel vissuto della popolazione e nell'esperienza presente delle nuove generazioni.

Il romanzo è ambientato nella Sardegna centro-occidentale, ma con riferimenti all'esterno di essa, negli anni seguenti alla prima guerra mondiale, durante il primo decennio fascista in cui le aspettative e l'impegno per una società migliore crebbero insieme a conflitti dolorosi. Il protagonista, sebbene sia rimasto cieco in seguito ad un incidente di guerra, continua il proprio lavoro ed ha un ruolo importante nella vita sociale e politica della propria realtà.

Questi racconti narrano di una società agro-pastorale della Sardegna durante la prima metà del secolo appena passato. Si è insistito di proposito nel presentare ambienti dove la sussistenza era assicurata da quanto era fornito dal lavoro nei campi e dall'ingegnosa attività della gente che, anche se povera, era nel suo complesso felice. L'autore racconta di sagre campestri, di caccia, di grassazioni, di personaggi esistiti la cui storia, per ovvii motivi, ha subìto le necessarie variazioni imposte dal racconto.

Cosa sono i "Costacei"? Sono la fauna variegata e a tratti bizzarra che popola la Costa Smeralda. In quest'area, considerata da trent'anni la vera capitale nazionale delle vacanze del jet set, si dà appuntamento nei mesi estivi il bel mondo del cinema, dello spettacolo, della canzone. Ma ci sono anche principi, aristocratici, politici e intellettuali mescolati alle varie tribù in una società dell'effimero che è anche vetrina di vizi e virtù del belpaese. Ernesto Massimetti ha cercato di raccontare il fondale di Porto Cervo, Porto Rotondo e dintorni attraverso una serie di flash e di storie, dal fondatore Karim Aga Khan in poi. Una quarantina di paragrafi raccontano questa piccola saga di costume annaffiata da una buona dose di ironia.

Questa raccolta di motti di spirito, barzellette, colmi, aforismi, vignette ecc. non ha altra pretesa che quella di far sorridere medici e malati, di rallegrare le poche ore di relax che la professione concede e di sdrammatizzare, sorridendone, la paura del malato di fronte a un intervento medico o chirurgico.

Lo straordinario e romantico amore del protagonista che resiste alla furia distruttrice della guerra. Egli, come i sardi di tutte le epoche, combatte valorosamente per altro ed altri. Ma quando prende coscienza della propria identità etnica e culturale si sente sradicato e...

In questi versi è rilevabile una forza che è anche un abbandono a quel che chiamiamo sorte e che è il dolce e l'amaro nelle stagioni dei vivi. Qui sono vari i luoghi percorsi, città di luci e di ombre, la Sardegna degli ulivi e del mare trasparente, le stanze in cui arde e si consuma una promessa.

Giuseppe Pau, narrandoci la storia dei suoi eroi, ci presenta il mondo fantastico della sua Oristano, delle sue campagne solcate dal grande fiume e degli altopiani, oltre i quali brilla il Mediterraneo. Ma il racconto di questa umanità, povera e grande, si proietta necessariamente oltre i confini di quest'isola.

"L'ingegner Ermio Sella fu il primo dei tre fondatori dell'azienda a mettere piede in Sardegna..." E' l'incipit di questo libro che intesse le storie di una famiglia con le storie di un'azienda che è ormai diventata un marchio celebre del settore vinicolo.

Vincitore ex-aequo con Elio Vittorini nel 1932 come migliore resoconto di un viaggio in Sardegna, il lavoro di Lilli resta per sessant'anni chiuso in un cassetto. Finalmente vede la luce questo stupendo saggio che presenta un'originalissimo spaccato dell'isola degli anni Trenta.

Nuova edizione del vasto romanzo dove Francesco Zedda, che è scomparso alcuni anni fa, aveva raccontato, trasfigurandole in parte, vicende realmente svoltesi nella Sardegna dell'ultima guerra.

Narrazione di un altro straordinario viaggio di Severin, tra passato e presente: con cavalli di razza analoga a quelli impiegati un tempo ha ripercorso il lungo itinerario dei partecipanti alla prima Crociata.