Casadeilibri: Porte d'Oriente
Il segreto della calligrafia
Norio Nagayama
Libro
editore: Casadeilibri
anno edizione: 2012
pagine: 104
Qual è il segreto della calligrafia? Da noi, in Giappone, quando un allievo frequenta un maestro, è compito di questi trasmettergli il segreto della calligrafia. Quando andai a trovare il mio maestro e gli dissi che avrei cominciato ad insegnare calligrafia in Italia, egli mi fece vedere dei libri che usava per insegnare e mi mostrò dei trucchi con il pennello. Nonostante conoscessi già tutti i suoi segreti, il fatto che lui li condividesse, accresceva la fiducia in me stesso. Per questo vi svelerò, più che dei veri e propri segreti, alcuni trucchi della calligrafia.
La Venezia nascente. Santi, religione, potere
Renato D'Antiga
Libro
editore: Casadeilibri
anno edizione: 2012
pagine: 140
Kathmandu. Lezioni di tenebre
Martino Nicoletti
Libro
editore: Casadeilibri
anno edizione: 2012
pagine: 222
Un'opera poetica dedicata all'abissale metropoli himalayana di Kathmandu. Una visionaria catabasi, fatta di parole e immagini, capace di condurre nei meandri di questo remoto luogo, simultaneamente spazio reale e inviolato recesso dell'anima. Musa ispiratrice dell'opera è la divinità indù Chinnamasta, emanazione della feroce Durga. Una giovane dea nuda e auto-decapitata, cifra di una profonda simbologia iniziatica. Ad integrare il volume un CD musicale, ispirato ai testi contenuti nell'opera, con brani composti da Roberto Passuti e interpretati dalle potenti voci di Franco Battiato, Teresa De Sio e Giovanni Lindo Ferretti.
Bambole
Cristina Biondi, Laura Biondi
Libro
editore: Casadeilibri
anno edizione: 2012
pagine: 120
Se, dovendo accettare l'allontanamento di una figlia ormai adulta, una donna trova grande soddisfazione nel confezionare decine e decine di bambole, la sua passione potrebbe essere interpretata in molti modi: un sintomo da sottoporre allo psicanalista, una chiave per accedere ai ricordi, il riscoprire la gioia di una manualità prima assorbita da altri impegni, o un pretesto per esprimere tenerezza nei confronti del mondo dei bambini senza chiedersi troppo quando veramente finisca l'infanzia.