Cesati: Resoconti di letteratura italiana
Sette e Ottocento irregolari. Casanova, Conti, Quadrio, Nievo, Imbriani, Carducci
Rinaldo Rinaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2013
pagine: 156
L'immaginario e il romanzesco, l'utopia, la bizzarria e la satira, il rifiuto della storia in nome dell'estraneità e della malinconia: sono tensioni o tentazioni che attraversano anche il razionale Settecento, anche il nazionale Ottocento, in nome del sogno e del Tempo che ogni cosa travolge. A questi fantasmi il presente volume dedica alcuni esercizi di lettura, su autori marginali ma anche su autori canonici fra Illuminismo e Risorgimento.
Non solo quel ramo. Cinque saggi su «I Promessi Sposi» e uno sul canto V dell'«Eneide»
Remo Fasani
Libro
editore: Cesati
anno edizione: 2002
pagine: 184
La coscienza prima di Zeno. Ideologie scientifiche e discorso letterario in Svevo
Silvia Contarini
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2018
pagine: 141
Dedicato alla rappresentazione della coscienza nei romanzi di Svevo, il libro è il primo risultato di una ricerca interdisciplinare più vasta, volta all'indagine sistematica del "non conscio" (indipendente o complementare alla psicanalisi freudiana) e alla sua ricezione dentro le strutture narrative del Modernismo. Nel caso esemplare di Svevo, il confronto fra letteratura e scienza ereditato dal Naturalismo assume la consuetudine di un dialogo inquieto, ma sempre lucido e coerente, con la psicologia del secondo Ottocento, da Taine a Charcot a Janet. Vengono così sottoposti a verifica, attraverso la prospettiva ermeneutica della letteratura, non solo l'immaginario del vitalismo riattualizzato da Balzac o le teorie sulla personalità disgregata di fine secolo, ma l'intero paradigma medico-interpretativo della Salpètrière già oggetto dell'attenzione di romanzieri come Zola, Claretie e Daudet. Proprio la rilettura critica di Charcot in modi non dissimili a quelli messi in atto negli stessi anni da Freud negli "Studi sull'isteria" consente di ipotizzare un rapporto tra Senilità e il pensiero freudiano delle origini, preludio si direbbe necessario a quello che sarà, nel terzo romanzo di Svevo, l'incontro dialettico con la psicanalisi.
Italo Calvino tra i cinque sensi
Ulla Musarra Schroeder
Libro
editore: Cesati
anno edizione: 2010
pagine: 246
L'autrice, che in un'opera precedente aveva indagato il rapporto cognitivo, presente in tutta l'opera di Calvino, fra l'uomo e il mondo, fra il soggetto e l'oggetto, nei termini di una ricerca conoscitiva, rappresentata per lo più dal pensiero e dall'impegno ideologico e poetologico dello stesso scrittore, indaga ora, in questo secondo libro, sulle modalità specificamente sensoriali della ricerca conoscitiva; modalità che dalla vista e dall'udito si estendono ai cosiddetti "sensi intimi": il tatto, l'olfatto e il gusto. Italo Calvino viene generalmente caratterizzato come uno scrittore che privilegia la vista e il visibile, un visibile spesso immaginario, collegato alla sua concezione dell'immagine in letteratura come immagine visiva che si forma nella mente. Calvino stesso si è, a più riprese, definito uno scrittore che pone la visibilità al centro della sua opera. Egli distingue "due tipi di processi immaginativi: quello che parte dalla parola e arriva all'immagine visiva e quello che parte dall'immagine visiva e arriva all'espressione verbale". Nella sua narrativa il ruolo del vedere, dello sguardo, è al primo posto. Molti personaggi calviniani insieme a molti suoi narratori o istanze narrative sono attenti e scrupolosi osservatori del mondo.