Chiarelettere: Narrazioni
Hacker. Storie di uomini e macchine
Alessandro Curioni
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2024
pagine: 144
Che si parli di banali virus, di maldestri tentativi di phishing o di veri e propri cyberattacchi, oggi la parola «hacker» mette in allarme chiunque possieda o utilizzi un dispositivo tecnologico connesso a internet. Eppure, quando ha iniziato a diffondersi nel linguaggio comune, il termine aveva una connotazione ben diversa: definiva infatti un individuo specializzato nella programmazione informatica e determinato a perseguire il libero accesso all'informazione, sulla scia di una cultura promossa, a partire dagli anni Sessanta, da un gruppo di studenti del Massachusetts Institute of Technology. In quale momento, dunque, gli hacker si sono tramutati in criminali informatici, il cui unico scopo è danneggiare il sistema? Raccontando le storie di alcuni autentici geni dell'hacking (da Steve Wozniak a Richard Stallman), ma anche le vicende di delinquenti spregiudicati e interessati solo ad arricchirsi (da Alexandre Cazes a Vladimir Levin), Alessandro Curioni tenta di rispondere a questa domanda, facendo chiarezza sulle ragioni per cui la figura dell'hacker è oggi associata esclusivamente al furto di identità e alla violazione della sicurezza e della privacy.
Il sogno di Achille. Il romanzo di Gigi Riva
Carlo Vulpio
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2024
pagine: 288
“La prima cosa che capì da bambino fu che erano poveri.” Comincia così il romanzo di un uomo e di un mito, Gigi Riva. Storia di riscatto e di liberazione, com'è sempre stato per i grandi del calcio, da Pelé a Maradona a Messi, a voler citare solo i mostri sacri: e Riva è uno di questi. Storia di successi e imprese memorabili, ma anche di cadute, ferite e delusioni. Corre Riva, e con lui corre la storia d'Italia, attraverso anni belli e drammatici, di conquiste civili e sociali (lo Statuto dei lavoratori, le leggi sulla parità dei coniugi, sul divorzio, sulla previdenza sociale) scandite dalle bombe delle stragi che inaugurarono gli anni di piombo. Storia incalzante, appassionata; romanzo di formazione e fotografia di come eravamo, un paese che provava a darsi un'identità, a diventare moderno. Storia di un popolo, anzi di una nazione, la Sardegna, immortalata nell'anno in cui nel calcio italiano accadde l'impensabile: il Cagliari di Riva e dei suoi compagni Albertosi e Reginato, Tampucci, Cera, Niccolai e Tomasini, Domenghini, Nené, Martiradonna e Mancin, Poli, Brugnera, Greatti e Zignoli, Gori e Nastasio, diventa una grande squadra e vince lo scudetto. Era il 1970. Storia che parte da Leggiuno, in provincia di Varese, e attraversa l'Italia seguendo le magie, le sfide sportive ma anche umane, le ombre del suo protagonista. L'avventura di Riva e del Cagliari è sogno e realtà. Da allora non ha mai smesso di essere tramandata, di generazione in generazione, da chi c'era e da chi l'ha sentita raccontare. Un fatto rivoluzionario, inimmaginabile, meraviglioso. Un manipolo di “figli della guerra”, diciassette calciatori tutti nati durante gli anni del secondo conflitto mondiale, e un allenatore, Manlio Scopigno, detto “il filosofo”, portano la fantasia al potere. È l'epopea di un gruppo di uomini prima ancora che di atleti, e dell'isola che li accolse e li plasmò. L'eterno poema di gioie e tragedie, poesia e sentimenti, coraggio e paure, miserabili debolezze e nobili slanci di cui è capace l'animo umano.
Un autunno d'agosto. L'eccidio nazifascista che ha colpito la mia famiglia. Una storia d'amore mentre la guerra torna a fare paura
Agnese Pini
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2023
pagine: 256
Estate 1944. Lungo la Linea gotica si consuma la parte più feroce della guerra in Italia, una serie di eccidi orribili per mano dei nazifascisti. A San Terenzo Monti, paese di poche centinaia di abitanti tra Liguria, Emilia e Toscana, vengono uccise senza pietà 159 persone, in prevalenza donne e bambini, l'esecuzione accompagnata dal suono di un organetto. Attraverso la storia della sua famiglia, con una scrittura intensa, viva e piena di grazia, una galleria di personaggi che diventano romanzeschi per la forza e l'umanità della narrazione, Agnese Pini ha scritto un grande romanzo civile, con il respiro universale dell'inchiesta-racconto che parla di noi e del presente. “Una storia così” dice l'autrice “lascia un segno indelebile nelle famiglie che l'hanno subita, e appartiene a tutti i sopravvissuti e ai figli dei sopravvissuti. È una storia di umanità e di amore perché, soprattutto nei momenti in cui vita e morte sono così vicine, l'umanità e l'amore escono più forti che mai. L'ho sentita raccontare fin da quando ero piccola: la raccontavano mia nonna, mia madre, mia zia (nella foto di copertina), ma per molto tempo ho pensato che fosse un capitolo ormai chiuso della storia d'Italia e della mia storia personale. Grazie anche al lavoro che faccio, ho capito invece che quel capitolo era tutt'altro che chiuso, che lì si nascondono gli istinti più inconfessabili di ciò che possiamo ancora essere. L'ho capito con la guerra in Ucraina, vedendo come certi orrori si perpetuino sempre identici al di là delle latitudini e degli anni. E l'ho capito perché nel nostro paese c'è un periodo, il ventennio fascista, che ancora non riusciamo a guardare con una memoria davvero condivisa. La storia raccontata in questo libro può diventare allora un'occasione per tornare a ciò che siamo stati con una consapevolezza nuova. Del resto la resistenza civile di un paese si può tenere viva solo restituendo verità e dignità al destino degli ultimi. Questo è un libro sugli ultimi ed è a loro che è dedicato, perché su di loro si è costruita l'ossatura forte e imperfetta di tutto il nostro presente, dunque anche del mio”.
Il segreto del Gran Maestro
Gianluca Barbera
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2023
pagine: 304
“G. era stato accusato dei più atroci delitti. Non aveva pagato un conto troppo salato. Qualcosa o qualcuno lo aveva sempre protetto, aveva vegliato su di lui e lo teneva ancora al comando.” La mattina del 17 marzo 1981 le forze dell'ordine varcano il cancello di una villa immersa nella campagna toscana. Indagano sull'omicidio dell'avvocato Giorgio Ambrosoli e sul presunto rapimento del finanziere siciliano Michele Sindona, ma di lì a poco si troveranno a scoperchiare il vaso di Pandora, rinvenendo una lista di affiliati alla cosiddetta loggia massonica P2. Sono tutti nomi pesanti, personalità ai massimi livelli delle istituzioni e della società civile: deputati e sena tori, alti ufficiali, industriali, giornalisti. L'Italia del potere quei giorni trema. Al vertice della piramide c'è G., l'uomo dei misteri, il protagonista de "Il segreto del Gran Maestro". L'ombra lunga di G. risulterà invischiata nei peggiori scandali e fatti di cronaca nera della storia repubblicana: il tentato golpe Borghese, l'eversione di Gladio, il crac del Banco Ambrosiano, la strage di Bologna, la morte di Roberto Calvi. Sospettato dei delitti più atroci e dei complotti più oscuri eppure in grado di superare, quasi indenne, processi e indagini, G. vive ormai da anni a Villa Wanda, nella quiete dei colli aretini. È proprio lì che arriva Marco Sangiorgi, giornalista d'inchiesta autore di scoop clamorosi, ora impegnato a girare un docufilm sulla pagina più oscura della nostra storia. Giorno dopo giorno tra i due si sviluppa un confronto serrato. G. ripercorre i misteri d'Italia con la precisione di un archeologo e intanto si smarca con aristocratico savoir-faire dalle domande più scomode. Alterna con studiata perizia le sue tante maschere. Nessuno dei due sembra avere paura dell'altro. Il giornalista sa quali tasti toccare. Ciò che non sa, e che non può neppure immaginare, è che forse le loro strade si sono già incrociate, e che tra i tanti misteri in cui G. è implicato potrebbe essercene uno che è costato la vita a sua moglie. Un romanzo capace di tenere insieme la precisione della ricostruzione storica con la tensione del thriller. Il romanzo sulla massoneria e sull'Italia dei poteri occulti. Un racconto che ripercorre la storia della Repubblica attraverso la lente dei misteri italiani, rivelando scottanti verità finora coperte da segreto. Il segreto del Gran Maestro.
La bambina di Odessa. La battaglia di una madre, la promessa fatta a un figlio
Tiziana Ferrario
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2022
pagine: 240
La nascita negli anni Venti (da genitori italiani) in quella che oggi è ancora l'Ucraina, il ritorno in patria, la lotta partigiana, l'insegnamento a scuola, gli anni Settanta e poi il dolore più indicibile: la morte di un figlio, negli scontri studenteschi. E ancora, una battaglia di vent'anni per far emergere la verità: Lydia Buticchi Franceschi, donna, madre, insegnante e testimone di un Novecento attraversato a testa alta, è qui raccontata dalla penna di Tiziana Ferrario. Nata a Odessa nel 1923 da Amedeo, comunista fuggito dall'Italia per non finire nelle carceri fasciste, e Lidia, italorussa che abbandona le proprie origini borghesi per sposare la causa della Rivoluzione, Lydia prende il nome dalla madre, morta misteriosamente pochi giorni dopo la sua nascita. Tornata in Italia col padre e rimasta orfana a dodici anni, dopo che questi è ucciso dal cognato in camicia nera, cresce in solitudine e partecipa alla Resistenza come staffetta partigiana, diventa insegnante e poi madre di due figli, fino al giorno che segnerà la seconda metà della sua esistenza. Il 23 gennaio del 1973, durante una manifestazione all'esterno della Bocconi, suo figlio Roberto, ventenne e tra i leader del movimento studentesco milanese, è colpito a morte alla nuca da un proiettile sparato dalle file della polizia. Per ricostruire l'accaduto e chiarire le responsabilità delle forze dell'ordine, Lydia inizia una battaglia che durerà oltre vent'anni. Lo Stato – incapace di identificare i colpevoli – si assumerà l'intera responsabilità risarcendo la famiglia che devolverà tutto alla Fondazione Roberto Franceschi, costituita nel 1996 in memoria del giovane ucciso. Lydia si è spenta a Milano il 29 luglio 2021. I proventi della vendita di questo libro saranno destinati alla Fondazione Roberto Franceschi Onlus (www.fondfranceschi.it).
Certe morti non fanno rumore
Alessandro Curioni
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2022
pagine: 300
Dopo aver messo a soqquadro il Dark Web, debellando la più pericolosa rete di criminali informatici in circolazione, l'esperto di cybersecurity Leonardo Artico finisce di nuovo nel mirino. Dal suo passato riemerge un'amante, nel frattempo diventata la potentissima manager di una big tech, e con lei si materializza un'eminenza grigia a capo di un nucleo dei servizi segreti. Entrambi con un'offerta che non si può rifiutare. Artico - con i suoi compagni di avventura Roberto Gelmi, hacker geniale, e Teresa Aprili, brillante giornalista – si ritrova così coinvolto nel segretissimo Progetto Da Vinci, che attraverso l'uso dell'intelligenza artificiale punta a rivoluzionare il mondo della cybersecurity. Ma con quali conseguenze? Leonardo giocherà la sua personalissima partita con obiettivi molto diversi da quelli degli altri due giocatori. Il doppio e il triplo gioco saranno la regola, la manipolazione d'informazioni e persone la normalità. In un mondo oscuro sul quale aleggia l'ombra di un nemico sconfitto, ma non abbattuto, Leonardo, Teresa e Roberto scopriranno che scopriranno che per smascherarlo devono rischiare molto più della loro vita digitale. Certe morti non fanno rumore è un romanzo che ci pone di fronte a temi di stringente attualità, e ci fa riflettere sul ruolo dell'umanità nel momento in cui la tecnologia, con l'avvento delle intelligenze artificiali, sembra pronta a un nuovo grande balzo.
L'ultima notte di Raul Gardini
Gianluca Barbera
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2022
pagine: 324
23 luglio 1993. Raul Gardini, a capo di un impero finanziario con ramificazioni in tutto il mondo, personaggio discusso e carismatico, grande velista, viene trovato in un lago di sangue nella sua camera da letto a Palazzo Belgioioso, nel cuore della Milano degli affari. Un colpo alla tempia, sparato da distanza ravvicinata. Omicidio o suicidio? Da tempo aveva il fiato sul collo dei magistrati, forse stava per essere arrestato. Molte cose però non tornano. In troppi hanno tratto beneficio dalla sua improvvisa uscita di scena. Tanto più che quella stessa mattina Gardini avrebbe dovuto recarsi in procura per essere ascoltato dal pm Antonio Di Pietro riguardo alla madre di tutte le tangenti, la maxitangente Enimont, autentica spada di Damocle sospesa sull'intera classe politica italiana. Mentre il paese trema travolto dagli scandali, la magistratura sembra intenzionata a chiudere il caso velocemente, con un verdetto - suicidio - che lascia troppi dettagli senza spiegazione. Una soluzione che non può accontentare il giornalista d'inchiesta Marco Rocca, protagonista di questo romanzo che attraversa gli anni di Tangentopoli e della Prima repubblica consegnando per la prima volta al lettore la parabola di una dinastia, quella dei Ferruzzi, a lungo seconda solo agli Agnelli per ricchezza e prestigio internazionale. Per conto di un importante quotidiano, Rocca segue da vicino l' affaire Enimont. L'inchiesta lo condurrà lungo un sentiero pericoloso, tra le ambiguità e le omertà dei vari protagonisti, minacce anonime, attentati alla sua vita e troppi fantasmi del passato che a poco a poco riaffiorano alimentando nuovi sospetti e misteri. Un'indagine labirintica per giungere a una verità inaspettata e clamorosa. Un giallo i cui protagonisti sono stati per anni al centro della cronaca, da Enrico Cuccia ad Antonio Di Pietro, e ancora Bettino Craxi, Giulio Andreotti, Carlo Sama, Sergio Cusani, Luigi Bisignani, Gabriele Cagliari e moltissimi altri. Uno snodo decisivo e indimenticabile della storia italiana raccontato come nessuno aveva fatto prima.
La ragazza scomparsa
Giancarlo Capaldo
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2021
pagine: 192
Questa volta la missione sembra davvero impossibile. Il principe Gian Maria Ildebrando del Monte di Tarquinia e la moglie Gloria, insieme al loro fido maggiordomo inglese Oliver, dovranno districare un intrigo internazionale legato allo Ior, la banca del Vaticano, e si imbatteranno nella scomparsa a Roma di una giovane ragazza di sedici anni, Eloisa. Tutto ha inizio da un misterioso conto corrente di imponente consistenza, aperto presso la banca vaticana e denominato Alea iacta est , che Anna Chiara, amica della principessa Gloria, ha ricevuto in eredità dal marito Adolfo Marcucci, finanziere intimo di papi e cardinali, personaggio chiave per gli equilibri all'interno delle mura leonine. Il terzetto, già protagonista de I delitti di via Margutta , si mette sulle tracce del conto sottratto all'amica dei principi e interpella Luciano, l'uomo che custodisce i più reconditi segreti di numerosi notabili in Italia e all'estero. Luciano però mette subito in guardia i principi: è materia che scotta, può essere pericoloso cercare la verità. La soluzione, tanto anelata quanto inattesa, è anche la chiave giusta per far luce su una storia tragica, ma molto importante, che rischia di macchiare per sempre l'immagine del Vaticano; una storia che si snoda tra ragioni di Stato, interessi privati e vizi disonorevoli, e coinvolge anime candide, eminenti cardinali e boss criminali. Anche questa volta i principi riceveranno aiuto dall'Anonimo, ora divenuto papa con il nome di Giovanni Paolo III, a cui spetta di contemperare le ragioni della Storia e le ragioni di Dio. Il romanzo di Capaldo, sostenuto da uno stile ironico e tagliente, sembra suggerirci che là dove, per incapacità, impossibilità o dolo, non arriva la verità giudiziaria, può intervenire la ricostruzione romanzesca, che talvolta tanto romanzesca non è.
La principessa afghana e il giardino delle giovani ribelli
Tiziana Ferrario
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2021
pagine: 216
Da una storia vera, il romanzo che racconta l'impavida resistenza delle donne afghane. Dopo aver raccontato l'Afghanistan come inviata di guerra a Kabul, Tiziana Ferrario torna nel paese ai piedi dell'Hindukush con questo romanzo che dà voce a una donna afghana, tenace tessitrice di pace, la cui famiglia è stata brutalmente cacciata e costretta all'esilio. Homaira, la principessa che dà il titolo al libro, è stata la nipote dell'ultimo sovrano afghano, Re Zahir Shah, l'uomo che ha governato il paese per quarant'anni, dal 1933 al 1973, prima di essere spodestato con un colpo di stato. In un mondo sospeso tra la vita e la morte, la principessa osserva il sangue che è tornato a scorrere nella sua terra, si prende cura delle donne che bussano alla sua porta, mentre gli integralisti avanzano seminando odio e vendette. È ancora vivo in lei il ricordo di un tempo in cui l'Afghanistan era meta di viaggiatori e paradiso degli hippie, terra di cultura e tradizioni millenarie, dove le donne non venivano lapidate negli stadi. In pagine toccanti e appassionate, Tiziana Ferrario lascia entrare e uscire le storie e le voci che immortalano la quotidianità di un paese a rischio oblio. Sono le storie e le voci di chi ha scelto di seguire la propria vocazione. Giornaliste, insegnanti, medici, sminatrici, ma anche sportive, poliziotte, giudici, musiciste, disegnatrici, appassionate di costume e moda. La faccia di una generazione che non si vuole fermare, anche se la vita è diventata impossibile. Serviva la forza viva della narrazione per ripercorrere quasi un secolo di storia attraverso le protagoniste della battaglia per la libertà che è in corso in Afghanistan. Donne fiere e audaci in un mondo di uomini che le vuole sottomesse. "Dovevo raccontare le loro storie e la tua storia, perché chi ancora non si è arresa non sia abbandonata e perché nessuno possa dire: io non sapevo".
Il tempo della gentilezza. La Croce Rossa nel racconto di sette voci diverse
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2021
pagine: 192
Umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità, universalità: i sette princìpi che hanno dato vita alla Croce Rossa centocinquant'anni fa, raccontati oggi da sette voci diverse. Questo libro nasce da una riflessione semplice che si traduce in una domanda importante: chi è la Croce Rossa? E oggi com'è percepita? A centocinquant'anni dalla sua nascita, dopo aver attraversato ed essere uscita indenne da guerre e conflitti di ogni tipo, essa continua la sua opera di assistenza e di aiuto, garantendo la sua presenza in ogni parte del mondo, nel rispetto dei princìpi su cui è stata fondata - Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontarietà, Unità, Universalità -, gli stessi che sono alla base del nostro vivere civile e comunitario. A Monica Pais, Luca Beatrice, Michelangelo Pistoletto, Franco Arminio, Walter Veltroni, Chiara Rapaccini, Lucio Cavazzoni è stato chiesto di raccontarli in questo volume, ciascuno secondo la propria sensibilità e il proprio stile di scrittura. Monica Pais, veterinaria in prima linea, straordinaria "aggiustatrice" di randagi maltrattati e abbandonati, ricorda la sua visita ad Amatrice, fra le rovine di un terremoto che incredibilmente ha riconciliato animali e umani. Luca Beatrice, critico d'arte, afferma l'imparzialità negandola per sé e riconoscendola nello straordinario operato della Croce Rossa. Michelangelo Pistoletto, l'artista dei Quadri specchianti , fondatore di Cittadellarte, il luogo dove si pratica l'arte per il cambiamento della società, narra la forza del simbolo, quella croce che lui ha scomposto e ricomposto nel segno del Terzo Paradiso che illustra la copertina. Franco Arminio è poeta, e con parole che assurgono a metafora affronta il principio dell'Indipendenza, adattandolo a sé. Walter Veltroni, politico scrittore, racconta la Volontarietà attraverso una lunga, struggente intervista a una volontaria. Sul principio di Unità, Chiara Rapaccini scrive di sua nonna crocerossina che forse, fra i malati da curare in tempo di guerra, ha avuto Gabriele D'Annunzio. Lucio Cavazzoni, che ha a cuore la terra e non ha mai smesso di difendere i diritti di chi la lavora, dà vita all'Universalità attraverso brevi, intensi affreschi di vita quotidiana e storie di uomini e donne che la incarnano. Sette voci più una, l'originaria: la voce di Jean Henry Dunant con il suo diario Souvenir da Solferino , colui che ha dato vita a CRI, la Grande Casa senza porte che sostiene e accoglie le umanità, indipendentemente dal colore della pelle, dal credo religioso e dalla condizione sociale. Perché "Siamo tutti fratelli", il grido che si levò dal sanguinoso campo di battaglia a Solferino nel 1859, non sia un'utopia.
Il giorno del Bianconiglio
Alessandro Curioni
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2021
pagine: 312
Tracciare i criminali informatici come si fa con gli squali è la strana intuizione di Leonardo Artico, esperto di cybersecurity. Seguendo questa idea darà vita a una "pesca" molto pericolosa nelle profondità della rete, insieme al suo braccio destro Roberto Gelmi, hacker incallito sedotto dal genio e dal fascino del capo. Nessuno dei due, però, può aspettarsi che dagli abissi del web emerga il più temuto degli "squali". Affiancati dalla giornalista Teresa Aprili, che di internet capisce poco o nulla ma saprà dare un contributo fondamentale all'indagine, Leonardo e Roberto si trovano impegnati a sventare un attacco che punta a mettere in ginocchio un colosso dell'energia e forse un'intera nazione. I pericoli che si celano dietro uno schermo possono avere conseguenze drammatiche nel mondo reale e quando scatta la paura è ormai troppo tardi per salvarsi. Il nemico invisibile assume l'identità del filosofo più celebre della storia. Ma è una sola persona o quel nome è la maschera di un gruppo criminale? Pagina dopo pagina, i protagonisti giocheranno una serrata e snervante partita a scacchi, mentre ciascuno - per ragioni diverse e inconfessabili - cercherà di nascondere il proprio passato. In un crescendo di colpi di scena, Il giorno del Bianconiglio svela al lettore i segreti della rete e mostra quanto siamo vulnerabili. Un cyberthriller ambientato in una Milano frenetica che continua a vivere come se nulla stesse accadendo. Ispirato a fatti e ad attacchi realmente verificatisi, che negli ultimi cinque anni hanno coinvolto sistemi estremamente critici di diversi paesi, questo libro è la prima puntata di una serie destinata a cambiare il nostro rapporto con la tecnologia.
La manutenzione dei ricordi. Anni Settanta: i ragazzi che non fecero la rivoluzione
Pier Luigi Celli
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2021
pagine: 420
Questa è la storia di sei amici che nel maggio del '68 partirono in autostop per la Francia decisi a vedere l'inizio della rivoluzione e a portarla in Italia. Poi ciascuno prese strade diverse, chi baciato dal successo, chi perso tra i monti, chi in Africa, chi a consolarsi col vino e con le donne. Il tempo passa. Dopo cinquant'anni rieccoli tutti insieme decisi a riavvolgere il nastro della memoria: gli anni Settanta, le lotte in strada, lo scontro generazionale, la violenza insieme alla forte tensione ideale. Dal vivo dei ricordi emergono rapporti sbagliati, sgarbi velenosi, amare compromissioni, in cui la miseria del presente si mescola al recupero di eventi e di incontri drammatici insieme con altri ridicoli o goliardici: come quando Angelo e Lollo colorarono di rosso la grande fontana dell'università o quando Lollo scalò la facciata del rettorato inseguito dal commissario Mazzatosta. Non è facile fare pace dopo cinquant'anni con vite che hanno più rimpianti che allegrie, e che si rispecchiano nella storia di un paese che ha progressivamente abbassato ogni tensione morale. Cosa è rimasto di quella voglia di cambiare il mondo? Il romanzo di Celli non fa sconti a una generazione che ha gravi responsabilità. Non basterà una confessione tardiva ad assolverla da peccati che non paiono aver redenzione possibile.