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Del Vecchio Editore: Forme

Dio, la matematica e la follia

Dio, la matematica e la follia

Fouad Laroui

Libro: Copertina morbida

editore: Del Vecchio Editore

anno edizione: 2021

pagine: 250

Questo saggio narrativo è un omaggio ai matematici, agli scienziati e ai letterati in perenne ricerca della verità, una ricerca che rischia di cedere il passo alla follia o di allontanare la fede. Con questa nuova opera, lo scrittore marocchino Fouad Laroui lancia una riflessione su come conciliare fede e ragione; un dibattito eterno che trova ancora, forse più che mai, spazio nel nostro tempo. L'autore, prendendo in esame numerosi interrogativi che animano lo sviluppo del pensiero, traccia un affascinante percorso tra «fobie, nevrosi, psicosi e altri disturbi vari che un grande sforzo intellettuale rischia di creare o accentuare». È così che Fouad Laroui mette in scena matematici eccezionali che, attraverso la loro passione, interpretano il mondo, lo rappresentano e lo modellano o si avvicinano ad altri mondi sconosciuti, estranei alla realtà. Scorrendo le pagine incontriamo anche teologi, filosofi, letterati; ad accomunarli è una frenetica ricerca della Verità, delle verità. In questo saggio dal sapore romanzesco ritroviamo tanto il gusto dell'autore per le storie quanto la sua arguzia, che gli permette di gestire divertenti aneddoti, concetti a volte contorti, studi meticolosi, ricerche documentate e ricordi personali.
18,00

Nel nome della madre. Ripensare le figure della maternità

Nel nome della madre. Ripensare le figure della maternità

Libro: Copertina morbida

editore: Del Vecchio Editore

anno edizione: 2017

pagine: 181

"Volevamo ripensare la figura della madre evitando di trattarla soltanto come portatrice di un destino biologico e di una funzione extrasoggettiva; ci interessava discutere di narrazioni che non archiviassero la maternità dentro il perimetro simbolico di un'origine lontana, di un ricordo o di un feticcio ideologico; volevamo sperimentare uno sguardo che trasformasse il mondo della madre in un'avventura, in qualcosa che non 'è' soltanto, ma che 'esiste'. Insomma: invece che come un monumento muto, pauroso e ingombrante, volevamo trattare la madre come un'identità culturale e relazionale, non solo emotiva." (Le curatrici)
16,00

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