Donzelli: Saggi. Arti e lettere
Miti dell'individualismo moderno. Faust, don Chisciotte, don Giovanni, Robinson Crusoe
Ian Watt
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 1998
pagine: 256
Autoritratto italiano. Un dossier letterario 1945-1998
Alfonso Berardinelli
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 1998
pagine: 176
Nomi. Dieci scritture femminili
Nadia Fusini
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 1996
pagine: 254
Occasioni del Sodoma. Dalla Milano di Leonardo alla Roma di Raffaello
Roberto Bartalini
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 1996
pagine: 298
Cézanne. Documenti e interpretazioni
Michael Doran
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 1995
pagine: XVI-232
Il naso di Giacometti. Una scultura, un simbolo
Jean Clair
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 1994
pagine: 80
Veronica. Storie e simboli della «Vera immagine» di Cristo
Ewa Kuryluk
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 1993
pagine: 208
La scultura napoletana del Cinquecento
Francesco Abbate
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 1993
pagine: 286
Il gesto più antico. Filosofia e icone del pudore
Andrea Tagliapietra
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2025
pagine: 240
Che fine ha fatto il pudore nell'epoca dei social, dei corpi esibiti, dell'intimità messa in piazza? In un tempo che ci vuole esposti, sempre visibili, sempre connessi, Andrea Tagliapietra riflette in questo saggio su una virtù inattuale e potentissima. Gesto antico che distingue l'essere umano dall'animale, gesto minimo ma ostinato, capace di difendere dall'omologazione dello sguardo e della parola, il pudore – fuori da ogni nostalgia moralistica – diventa qui un elemento chiave per interrogare la nostra epoca. Tagliapietra ne ripercorre le forme nel tempo: dalla vergogna dei miti antichi alla confessione cristiana, dal segreto inconoscibile al fondo di ogni essere umano alla pornografia dell'algoritmo. Perché, come scrive l'autore, «il pudore mette alla prova una società senza segreti», protegge ciò che non può essere detto né mostrato: la singolarità irriducibile di ciascuno. Virtù o sentimento, passione o concetto, il pudore appare così come risorsa, spazio di libertà, argine di resistenza alle maschere che il potere e la società impongono. Mostrare tutto non è libertà, ma obbedienza a un nuovo precetto: quello dell'esposizione continua, della trasparenza senza resto. La forza del pudore sta nell'apparente semplicità di un gesto di diniego che troviamo riproposto, prima ancora che nei testi della filosofia o della letteratura, nei capolavori dell'arte – da Masaccio e Botticelli ad Artemisia Gentileschi, da Courbet a Munch –, che in questo libro si intarsiano con la scrittura in un dialogo continuo tra parola e immagine.

