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Donzelli: Saggi. Storia e scienze sociali

La famiglia di Arlecchino. Il demonio prima della maschera

La famiglia di Arlecchino. Il demonio prima della maschera

Massimo Oldoni

Libro: Libro rilegato

editore: Donzelli

anno edizione: 2021

pagine: 304

Normandia, 1° gennaio 1091: in una notte di luna il prete Gualchelino sta tornando a casa dopo essersi recato presso un malato in una contrada lontana. All’improvviso sente un chiasso che s’avvicina: Gualchelino ha paura, cerca di nascondersi, ma qualcuno gli sbarra la strada… Comincia la più bella e incredibile storia vera del Medioevo. Giganti, Nani, Etiopi, demoni, morti redivivi, carovane di viandanti misteriosi, uomini, donne, animali, e poi paesaggi, caverne, grotte e incantesimi… Tutto in obbedienza ad Arlecchino, signore dell’impossibile e del fuoco, nell’immenso palcoscenico colorato della terra e del cielo dove si muove la sua interminabile Famiglia. Il libro racconta il drammatico circuito di emozioni che dall’antichità e dal Medioevo patiscono intrecci d’esistenze privi di certezze e intrisi di paure e rimorsi. Nella giostra delle apparizioni i protagonisti s’interrogano in un disperato colloquio sulla vita e la morte, in un incessante paesaggio di cortei, treni apocalittici all’intersezione di due mondi. E Gualchelino porta in faccia il segno fisico di quell’esperienza, dove diventano reali perfino le dimensioni di un immaginario che affollerà i sentieri, le strade e le piazze fino a recite grottesche.
35,00

I fatti di Genova. Una storia orale del G8

I fatti di Genova. Una storia orale del G8

Gabriele Proglio

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2021

pagine: 208

Vent'anni sono passati dal G8 di Genova, da quei giorni caldissimi del luglio del 2001 che hanno segnato la coscienza di diverse generazioni. Eppure, Genova rappresenta un tabù dal punto di vista storiografico: è stata oggetto di un complesso processo memoriale, che forse deriva dalla difficoltà di dare un senso a ciò che avvenne, tra lotta, resistenza e repressione. È tempo ormai di interrogare le memorie di chi partecipò, tentando di ricostruire l'eterogeneità delle piazze ed evitando di riprodurre narrazioni vittimali. A questo scopo, non vi è strumento più efficace della storia orale perché, come scrive Alessandro Portelli nella prefazione al volume, consente di vedere nell'evento non una massa indistinta ma un incontro di persone, con una storia e un nome, e, al contempo, ne espande i confini, trasformando l'evento accaduto in evento ricordato, senza fine né inizio. Gabriele Proglio pone le fonti orali in dialogo con il racconto mediatico di Genova, dando vita a una ricerca unica che ricostruisce i processi di memoria legati al G8, sulla base di decine di testimonianze di chi, in modi diversi, ha partecipato a quelle giornate.
26,00

Agro pontino globale. Gli studenti e la scuola tra migrazioni e sviluppo sostenibile

Agro pontino globale. Gli studenti e la scuola tra migrazioni e sviluppo sostenibile

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2021

pagine: 208

Il nostro pianeta si trova a una svolta epocale e lentamente, forse troppo lentamente, ce ne stiamo accorgendo. Il cambiamento climatico, la pandemia e le crescenti disuguaglianze ci espongono a nuove grandi sfide. Le migrazioni sono uno degli aspetti di questo cambiamento. Sono un fenomeno strutturale, anche se si continuano a considerare come una emergenza. Di fronte a queste sfide la scuola è un ambiente educativo e sociale centrale per approfondire la consapevolezza del cambiamento e per immaginare il prossimo futuro. D'altra parte, le nuove generazioni digitali sono oggetto e soggetto dell'informazione e chiedono di essere protagoniste con movimenti come quello di Fridays for Future. È in questo contesto che si è svolta la ricerca-azione del CeSPI sull'Agro pontino, con una indagine unica nel suo genere, interrogando i giovani studenti sul loro futuro, sullo sviluppo sostenibile, guardando in particolare al fenomeno dell'immigrazione e al ruolo della scuola. La ricerca-azione è stata parte attiva del progetto Get AP! Strategie per una cittadinanza globale dell'Agro pontino finanziato dall'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo.
25,00

Magnifici salvadanai fruttiferi. La Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, due secoli di storia

Magnifici salvadanai fruttiferi. La Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, due secoli di storia

Francesco Sanna

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2021

pagine: 256

La storia di una banca è inevitabilmente anche quella del territorio su cui agisce e degli attori economici e politici che la animano. La sua azione è al tempo stesso specchio e motore delle dinamiche, non solo economiche, che la attraversano. La storia delle due Casse di risparmio di Padova e di Rovigo, entrambe fondate nel 1822 e unitesi nel 1928, rappresenta un interessante punto di vista sugli ultimi due secoli della vita socioeconomica e politica delle due province coinvolte, ma offre anche spunti di riflessione a ben più ampio raggio. Per l'ammontare dei suoi depositi la Cariparo arrivò a essere la quarta o quinta cassa di risparmio italiana, e spesso fece da capofila a livello nazionale nell'instaurare rapporti con i consorzi agrari, con gli enti assistenziali e con gli istituti di credito omologhi. Dopo una lenta fase di preparazione, durata circa un secolo, essa visse il suo periodo più fulgido nei cinquant'anni a cavallo fra il 1918 e il 1968, rendendosi protagonista della modernizzazione delle due province, monopolizzando il credito agrario e costituendo un punto di riferimento imprescindibile per le principali imprese del territorio. Presentazione di Gilberto Muraro. Prefazione di Carlo Fumian.
28,00

Nelle mani del popolo. Le fragili fondamenta della politica moderna

Nelle mani del popolo. Le fragili fondamenta della politica moderna

Raffaele Romanelli

Libro: Copertina rigida

editore: Donzelli

anno edizione: 2021

pagine: 208

La Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1789, con il motto «Liberté égalité fraternité» svetta come un pinnacolo a indicare l'orizzonte della modernità. Per decifrarne i segni, Raffaele Romanelli inizia con lo scomporre i termini della trinità, rivelandone le interne tensioni: la libertà dialoga con il bisogno di ordine ed entra in conflitto con l'uguaglianza, la quale genera tirannia giacobina, ma alimenta anche le forme della democrazia. A sua volta, la fraternità, variamente declinata come solidarietà o cooperazione, plasma i socialismi. Prima ancora, già nella Rivoluzione la fraternità appare anche come coesione nazionale, germe di guerre infinite. Una volta divenuto universale, il suffragio genera cesarismi e populismi che scuotono le fragili fondamenta delle democrazie. Dopo le catastrofi totalitarie della prima metà del Novecento, le Dichiarazioni universali dei diritti recuperano i principî dell'Ottantanove e la democrazia sembra affermarsi come paradigma universale della politica. Ma, ancora una volta, il fiume della storia segue percorsi tortuosi, imprevisti.
32,00

E poi arrivò l'industria. Memoria e narrazione di un adattamento industriale

E poi arrivò l'industria. Memoria e narrazione di un adattamento industriale

Andrea Francesco Zedda

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2021

pagine: 256

Ottana, ai piedi della Barbagia di Nuoro, è un paese povero, di una povertà estrema, calato in un territorio ostile, infestato dalla malaria, dove i bambini si divertono «a saltare da una parte all'altra del fiumiciattolo», come ricorda uno degli abitanti intervistati, e la gente si aiuta come può, tentando di sopravvivere e di combattere la fame. Ma c'è un grande equilibrio in questa situazione, la stabilità e la «tranquillità» di chi, in un certo modo, è venuto a patti con l'ambiente in cui è collocato. Tutto questo fino agli anni sessanta. Poi qualcosa cambia. La modernizzazione - la riforma agraria, l'industrializzazione - sconvolge questo equilibrio e fa saltare questo patto di sopravvivenza, facendo di Ottana il caso emblematico della breve durata della rivoluzione industriale in Italia. Tra il 1969 e il 1974 la Sardegna vive infatti una seconda fase di industrializzazione, successiva a quella che aveva interessato Porto Torres, Assemini e Sarroch. Al centro del maestoso progetto statale, inserito nel Piano di Rinascita della Sardegna e finanziato dalla Cassa per il Mezzogiorno, è la realizzazione di uno stabilimento chimico a Ottana. Prefazione di Alessandro Portelli.
28,00

La resistenza ebraica in Europa. Storie e percorsi 1939-1945

La resistenza ebraica in Europa. Storie e percorsi 1939-1945

Daniele Susini

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2021

pagine: 256

Perché gli ebrei non si sono difesi? Perché non hanno opposto resistenza? Domande come queste sono molto frequenti, in particolare nei ragazzi che si accostano allo studio della Shoah, e l'immagine degli ebrei portati come pecore al macello, vittime inermi della barbarie nazista, è quella prevalente nel senso comune. Come se il popolo ebraico fosse una massa omogenea, un gregge che senza reagire ha soggiaciuto alla violenza del proprio carnefice. L'assoluta necessità di non dimenticare i morti e i campi di sterminio, di fare in modo che la memoria, una volta scomparsi i testimoni diretti, resti sempre viva e vigile, ha fatto sì che le celebrazioni abbiano sempre privilegiato gli esiti dello sterminio senza guardare a cosa fecero gli ebrei in quegli anni in reazione alle politiche liberticide e poi sempre più liquidatorie dei regimi nazista e fascista. Il libro di Daniele Susini abbraccia il punto di vista delle vittime, che prima di diventare tali in molti casi hanno praticato varie strategie di resistenza. Prefazione di Laura Fontana. Postfazione di Alberto Cavaglion. Presentazione di Massimo Castoldi.
28,00

Giovanni Codronchi Argeli. Biografia di un liberale cristiano (1841-1907)

Giovanni Codronchi Argeli. Biografia di un liberale cristiano (1841-1907)

Claudia Dall'Osso

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2021

pagine: 750

Giovanni Codronchi Argeli rappresenta una delle figure di maggior spicco del liberalismo emiliano e romagnolo dopo l'unificazione italiana fino al primo Novecento. Nobile di nascita per parte tanto materna quanto paterna, dimostrò il suo valore umano e culturale nell'affrontare le sfide che scaturirono dai cambiamenti sociali, economici e politici di fine Ottocento e inizio del secolo successivo. Fu - volta a volta - sindaco, deputato, prefetto, senatore, commissario straordinario in Sicilia, ministro e, infine, vicepresidente del Senato, contribuendo per la parte liberale moderata a determinare una larga mediazione tra le varie forze politiche e sociali del suo tempo. Il politico Codronchi appartenne certamente, nell'animo e nei fatti, alla Destra storica dei Cavour e dei Minghetti, ma fu un liberalconservatore un po' peculiare, vale a dire attento sì alle ragioni del laissez-faire di stampo britannico e all'ordine pubblico di derivazione transalpina, ma che seppe coniugare la difesa della proprietà privata - per lui sempre prioritaria - con talune provvidenze sociali ed economiche verso le classi più sfavorite e meno abbienti.
45,00

Utopisti e riformatori italiani

Utopisti e riformatori italiani

Delio Cantimori

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2021

pagine: 256

Delio Cantimori (1904-1966) è noto soprattutto come lo storico degli eretici e degli esuli nell'Europa del Cinquecento, ai quali dedicò un libro fondamentale, Eretici italiani del Cinquecento, pubblicato nel 1939 e divenuto un classico della storiografia. Ma Cantimori scrisse pochi anni dopo, in piena guerra, un altro libro, meno noto e tuttavia destinato ad avere una duratura influenza sotterranea negli studi di storia: Utopisti e riformatori italiani, 1794-1847. Ricerche storiche. Era il 1943, un tornante drammatico per la storia d'Italia e per la stessa biografia dello storico, in gioventù mazziniano, poi fascista acceso, a quelle date già approdato al comunismo. Convinto che le idee camminano sulle gambe degli uomini, Cantimori sviluppava in quel libro le implicazioni politiche delle dottrine di tolleranza e spirito critico che aveva già ricostruito per il Cinquecento europeo, allargandone la ricezione al periodo immediatamente successivo all'Illuminismo: dalla Rivoluzione francese al 1848. Prefazione di Adriano Prosperi.
28,00

Etica per le istituzioni. Un lessico

Etica per le istituzioni. Un lessico

Francesco Merloni, Alberto Pirni

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2021

pagine: 256

Quando si parla di «responsabilità pubblica» o «dovere istituzionale», di «burocrazia» o «corruzione», ci si imbatte in una serie di parole certo largamente utilizzate, ma secondo un significato spesso troppo semplificato, non di rado mal compreso, in alcuni casi stravolto. In un'epoca di grandi mutamenti quale quella che stiamo affrontando, il rischio di una svalutazione della dimensione etica che deve guidare a ogni livello l'azione delle istituzioni e la condotta di ciascuno di noi è certo molto concreto. Nasce da qui l'esigenza di un ideale lessico per le istituzioni, che illustri agli specialisti, al mondo dei funzionari pubblici e a ogni cittadino quanto ampio e profondo sia il messaggio etico racchiuso in alcune parole «antiche», come queste ultime si siano arricchite di contenuti nuovi - grazie anche all'impulso offerto dall'Autorità nazionale anticorruzione - e come, per il loro tramite, possano inquadrarsi alcune sfide cruciali per il futuro del nostro vivere democratico. Prefazione di Raffaele Cantone.
28,00

Gaetano Salvemini a Londra. Un antifascista in esilio (1925-1934)

Gaetano Salvemini a Londra. Un antifascista in esilio (1925-1934)

Alice Gussoni

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2020

pagine: 240

Quando, nell'agosto del 1925, Gaetano Salvemini attraversò il confine italiano, dirigendosi inizialmente verso la Francia, non immaginava che Mussolini sarebbe rimasto al potere a lungo. Pochi mesi dopo, la situazione cambiò drasticamente: Salvemini comprese che per molto tempo non sarebbe stato in grado di rientrare in patria, e che avrebbe dovuto dedicare i successivi vent'anni della sua vita a contrastare la propaganda fascista tra Europa e Stati Uniti. Contrariamente a quanto fecero molti altri antifascisti, non scelse di stabilirsi a Parigi, ma si trasferì a Londra, prima di muovere oltreoceano nella seconda metà degli anni trenta. Concentrandosi sul periodo che va dal 1925 fino al 1934, rimasto fino a oggi sostanzialmente inesplorato in confronto alla ben più nota fase americana, questo volume colma un'evidente lacuna facendo luce sull'esperienza di Salvemini in esilio nella capitale britannica. Quello che emerge è un periodo di attività intensa, di elaborazione e di messa in atto di strategie di contrasto al fascismo, al centro della quale vi fu un vero e proprio network britannico, coordinato da un gruppo di infaticabili antifasciste londinesi, che lavorarono fianco a fianco con Salvemini, facendo loro la battaglia contro Mussolini.
26,00

Al di là dell'Adriatico. L'Italia nei Balcani occidentali. Interviste di Piero Fassino

Al di là dell'Adriatico. L'Italia nei Balcani occidentali. Interviste di Piero Fassino

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2020

pagine: 256

Per prossimità geografica e per i legami storici, sociali e culturali che uniscono le due sponde dell'Adriatico, l'area balcanica è stata da sempre al centro dell'agenda diplomatica del nostro paese, portandolo naturalmente a essere uno sponsor fervente dell'allargamento. L'integrazione europea dei Balcani occidentali rimane per molti (inclusa l'Italia) la strada maestra per garantire stabilità e sicurezza alla regione e all'Unione europea; tuttavia le incertezze del processo risultano evidenti e l'emergenza sanitaria causata dalla diffusione globale del Covid-19 ne ha ulteriormente disorientato le prospettive. I rallentamenti del processo rendono imprescindibile per l'Italia un bilancio della propria presenza nell'area, anche al fine di rilanciare in modo innovativo il proprio ruolo. La ricerca del CeSPI presentata in questo volume esamina, sia in termini bilaterali che in un'ottica multilaterale, i punti di forza e di debolezza della presenza italiana nella regione balcanica negli ultimi quindici anni, formulando altresì alcune raccomandazioni per il suo rilancio nel quadro del processo di integrazione europea.
25,00

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