EDB: Sguardi
Il mercante e la sposa. Il linguaggio delle metafore in Francesco e Chiara d'Assisi
Pietro Maranesi
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 80
Una delle metafore più impiegate per sintetizzare il percorso spirituale e la biografia di Francesco d'Assisi è assunta dall'immaginario cavalleresco, sogno centrale nella cultura del XIII secolo. Tuttavia, le armi, la guerra, il combattimento, le vittorie e le sconfitte sono praticamente assenti nel linguaggio del santo, che si affida con maggiore naturalezza a un ambito semantico che appartiene al mondo del commercio, appreso e praticato nella bottega paterna prima della conversione. Le Ammonizioni sono i testi in cui più forte e costante è l'utilizzo di queste metafore e dove il vero commercio, quello che fa guadagnare cento volte di più, inverte la logica della mercatura: non accumulare per sé ma restituire completamente senza pretendere nulla. Quei testi condividono con le quattro lettere inviate da Chiara ad Agnese di Boemia un'istanza "educativa" poiché in entrambi i casi gli autori si propongono di indicare la via da percorrere per seguire Gesù. Nelle lettere di Chiara le metafore dominanti sono quelle della sposa e dello specchio, immagini ideali sognate da ogni donna medievale di alto lignaggio: un buon matrimonio e la cura della propria bellezza.
La donna perfetta. Interpretazioni di un poema biblico
Donatella Scaiola
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 56
L'antico libro biblico dei Proverbi si conclude con un poema dedicato al sorprendente ritratto di una donna eroica, perfetta, "di valore". Non sappiamo se si tratta di una figura reale, della destinataria di un elogio funebre o della personificazione della Sapienza. Il poema, infatti, non descrive il suo aspetto fisico, non esalta la sua bellezza, non menziona sentimenti d'amore, ma si concentra sull'attività delle sue mani, delle sue braccia, dei suoi fianchi, sulla saggezza delle sue valutazioni e delle sue decisioni. Contro l'idea di perfezione femminile celebrato nella poesia erotica diffusa nelle corti reali e negli harem del Vicino Oriente antico, il poema biblico del libro dei Proverbi glorifica una donna impegnata in normali affari famigliari e sociali che realizza con decisione anche ciò che, nel mondo antico, è normalmente di competenza dell'uomo.
Il Cantico di Francesco. L'invocazione universale del santo d'Assisi
Angela Anna Tozzi
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 56
La ciccolata cattolica. Storia di una disputa tra teologia e medicina
Claudio Balzaretti
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 96
La pianta del cacao cresce solo in particolari condizioni climatiche e la sua zona d'origine è l'America centrale. Gli europei devono perciò attendere la scoperta del nuovo continente per gustarne il frutto, che compare sulla scena innanzitutto come bevanda, la cioccolata, e apre una singolare disputa che coinvolge la teologia e la medicina. Due le posizioni che si confrontano nell'Europa del Sei e del Settecento: o la cioccolata è cibo e non la si può prendere fuori pasto nei giorni di digiuno ecclesiastico, oppure è bevanda e la si può bere quando si vuole perché le bevande non interrompono il digiuno. Vi è, però, una terza possibilità, cioè farla rientrare nella casistica esistente o come medicina o come electuaria, per esempio frutto candito o conserve da consumare di sera. In realtà, la disputa finisce col consentirne l'uso una volta al giorno, stabilita la quantità di cacao da mettere nell'acqua, anche se il dibattito si interseca con un'altra discussione, esclusivamente medica, sui benefici delle bevande calde.
Le tavole di Mosè. I dieci comandamenti e l'origine della democrazia
Debora Tonelli
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 56
La democrazia moderna è il risultato dell'esperienza politica di Atene e di quella morale di Israele. Il testo biblico, attraverso il diritto canonico, ha costituito una delle fonti principali della cultura giuridica occidentale e la tradizione giudaico-cristiana ha offerto alla riflessione etica e politica elementi per approfondire i concetti di uguaglianza, dignità umana e giustizia. È, in particolare, nel Decalogo - talvolta riduttivamente assunto come modello di formalismo e assolutismo - che prende forma il superamento delle differenze di ceto, di genere e di appartenenza etnica. Ai piedi del Sinai, dove si compie il processo di liberazione narrato nel libro dell'Esodo, si contrae, infatti, un patto tra Dio e la totalità del popolo, si istituisce il riposo del sabato anche per lo straniero e lo schiavo, si esprime una forte istanza etica che si traduce nella tutela della vita e in un modello di democrazia che non ha eguali nell'antico Medio Oriente. Il rapporto con la tradizione antica, spesso identificata con la sola filosofia greca e con l'esperienza della polis, si arricchisce in questo modo di contenuti ai quali la riflessione politica può attingere per approfondire la propria comprensione della democrazia moderna.
La ricerca delle parole. Corpo, scrittura e messaggio evangelico
Michel Serres, Claude Dagens
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 56
Sul tema del cattolicesimo e del concilio Vaticano II il volume raccoglie gli interventi di due personalità eminenti: un filosofo e un vescovo, entrambi membri dell'Académie française. I vangeli - osserva il prof. Michel Serres non escono dalla mano di accreditati sapienti e si rivolgono ai poveri riportando ingenue parabole, ma in modo così semplice, limpido e autentico che oggi sembra quasi impossibile scrivere nello stesso modo. Eppure, l'afflato universale delle pagine evangeliche e l'originale esperimento "autobiografico" degli Atti degli apostoli indicano la matrice, la radice, la forma originaria di un linguaggio che può liberare l'autenticità della scrittura sottraendola alle "formattazioni" tecniche e specialistiche del lessico accademico e di quello dei media. La stessa eredità del concilio Vaticano II (1962-1965), cioè lo sforzo di far dialogare la grande tradizione cristiana con il mondo contemporaneo, richiede di interrogarsi sul significato del "parlare di Dio" e "parlare a Dio" in un tempo di incertezza, di disincanto e di inquietudine, osserva mons. Claude Dagens. In questo contesto non si possono trascurare gli aspetti più paradossali e contraddittori dell'evangelizzazione: l'assunzione della solitudine, la solidarietà da esprimere, la fraternità da condividere, l'interrogativo sull'enigma del male - al tempo stesso sovraesposto e rimosso - e la possibilità di rinascita attraverso il mistero di Dio.
La predica e la lezione. L'interpretazione della Bibbia tra Chiesa e università
Ulrich Berges
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 48
Quando nell'Europa moderna la Bibbia passa dal pulpito alla cattedra, dalla chiesa all'aula universitaria, dalla predicazione all'esame esegetico prende forma un approccio critico e scientifico ai testi che solleva vari interrogativi su fede e scienza e su Scrittura e Tradizione. Nel XX secolo il magistero cattolico reagisce alle innovazioni, ritiene di dover proteggere i fedeli dal razionalismo e dal modernismo, ma al tempo stesso favorisce la fondazione dell'École Biblique et Archéologique a Gerusalemme, della Pontificia Commissione Biblica e del Pontificio Istituto Biblico a Roma. Nel 1943, con l'enciclica Divinu Afflante Spiritu, Pio XII auspica una maggiore apertura degli studi biblici, ma la relazione, di fatto irrisolta, tra Scrittura e Tradizione riaffiora al Vaticano II e fa della costituzione dogmatica Dei Verbum uno dei punti caldi del dibattito conciliare. Il prezioso documento della Commissione biblica "L'interpretazione della Bibbia nella Chiesa" (1993) sancisce infine che l'esegesi storico-critica è un metodo irrinunciabile per l'approccio esegetico ai testi biblici.
Incanto e disincanto. Secolarità e laicità in Occidente
Charles Taylor
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 104
Il saggio, concepito espressamente per il pubblico italiano, illustra la direzione che ha assunto negli ultimi anni la riflessione di Charles Taylor sulla secolarità. Da un lato il filosofo canadese sembra interessato a contestualizzare ulteriormente la traiettoria secolarizzante moderna proiettandola sull'orizzonte di un ampio tempo storico. Poiché i successi incontestabili della modernità occidentale hanno da sempre esercitato, al suo interno e all'esterno, un fascino quasi ipnotico, per lo studioso è importante resistere al loro potere di suggestione diluendone l'impatto e la significatività grazie all'effetto calmierante della lunga durata. La seconda leva utilizzata da Taylor per rendere meno ovvio l'orientamento secolarista della mentalità moderna consiste nella moltiplicazione dei significati della modernità, della reiterazione del suo progetto in una prospettiva globale: in una parola, nel "provincializzare l'Europa". Davvero esiste un unico modello di laicità? O un solo prototipo di libertà, individualismo, autorealizzazione? Per chi è scettico riguardo alla pretesa arrogante della civiltà occidentale di aver esaurito l'intero spettro delle possibilità di espressione umane, una delle principali fonti di interesse è rappresentata proprio dagli effetti imprevedibili, e spesso rigeneranti, della migrazione da un angolo all'altro del pianeta delle teorie e pratiche escogitate in risposta a specifiche difficili sfide storiche.
Il corpo negato. Tre discorsi sulla castità in età moderna
Fernanda Alfieri
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 48
Come si presenta ai nostri occhi quella che oggi chiamiamo "sessualità" quando la osserviamo nei discorsi prodotti dalle istituzioni religiose in età moderna? L'oggetto ha contorni sfuggenti. Al suo interno si collocano, in maniere e misure mutevoli, aspettative e rinunce, possibilità e divieti, ragioni del corpo e dell'anima, dell'individuo e della collettività. Il saggio presenta un piccolo ventaglio di sessualità possibili "messe in parola" nei decenni che seguono due momenti cruciali della storia religiosa e sociale dell'Europa: la centralizzazione romana dell'Inquisizione e la sua dotazione di una capillare rete di organismi locali, a partire dal 1542, e la grande risistemazione dottrinale e istituzionale operata dalla Chiesa cattolica con il Concilio di Trento, fra il 1545 e il 1563. A partire dalla seconda metà del Cinquecento, sui comportamenti che implicano un uso della corporeità connessa con le tensioni desideranti e la generazione, già tradizionalmente oggetto di osservazione e di controllo, sembra accentuarsi, facendosi sistematico, l'interesse delle istituzioni religiose, impegnate in un'impresa di definizione dell'ortodossia e dell'eterodossia. In ogni ambito del vivere si rintraccia sia un potenziale luogo di realizzazione della perfetta cattolicità che uno spazio di annidamento dell'eterodossia. Il corpo chiuso del clero deciderà dei corpi moderatamente aperti dei coniugati e di quelli pericolosamente sciolti delle nubili e dei celibi.
Un frate dai tartari. Le avventure del primo europeo nell'impero del Gran Khan
Wieslaw Block
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 56
L'esercito mongolo guidato da Ögödei, terzogenito di Gengis Khan, diede inizio all'invasione dell'Europa alla fine dell'anno 1236. Dopo aver devastato le popolazioni di Ungheria, Bulgaria, Russia e Ucraina, gli invasori erano penetrati nel territorio austriaco arrivando fino ai confini del Friuli. La conquista dell'intero continente, allora diviso in numerosi regni e indebolito dal contrasto tra papato e impero, si interruppe inaspettatamente alla fine del 1241 con la morte di Ögödei. Poco più di tre anni dopo, papa Innocenzo IV decise di inviare ai Tartari un'ambasciata di pacificazione e investì del compito il socievole e colto frate umbro Giovanni da Pian del Carpine, uno dei primi seguaci di san Francesco. Accanto alla missione ufficiale, egli era incaricato di raccogliere il maggior numero di informazioni sul misterioso popolo dei mongoli e soprattutto sul segreto della sua forza militare. L'avventuroso viaggio via terra iniziò da Lione il 16 aprile 1245, ma solo alla fine dell'anno successivo il frate riuscì a consegnare la missiva del Papa al Gran Kahn. La missione del primo europeo a essere ricevuto nel cuore del potere tartaro terminò solo alla fine del 1247: oltre alla risposta negativa dei mongoli, frate Giovanni portò in Europa un prezioso resoconto sulla geografia, la storia, la civiltà e la vita quotidiana di un popolo bellicoso allora pressoché sconosciuto.
Il lato buono delle monete. Devozione, miracoli e insolite reliquie
Lucia Travaini
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2013
pagine: 48
Alcune chiese conservano come reliquie della Passione presunti esemplari dei trenta denari ricevuti da Giuda per tradire Gesù. Ma si ha notizia anche di scudi d'oro macchiati del sangue di san Giovanni Battista e di "medaglie di sant'Elena" la cui iconografia è stata interpretata e travisata con gli occhi della devozione. Manufatti altamente simbolici il cui significato va ben oltre l'ambito economico, le monete sono state utilizzate in modo rituale nel medioevo e nella prima età moderna. Associate alla ricchezza materiale, esse erano considerate nemiche dell'anima, ma quelle di poco valore godevano di un diverso statuto perché venivano date in elemosina, collocate nelle tombe, inserite nelle fondamenta degli edifici oppure offerte dai pellegrini che raggiungevano Roma, la Terra Santa o Santiago di Compostela. La "bontà" di quelle monete non dipendeva solo dalla loro "povertà", ma anche dalla purezza d'animo di chi le offriva e dall'onestà con cui erano state guadagnate.
Il paragrafo ariano. Le chiese evangeliche di fronte al nazismo
Gianfranco Bonola
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2013
pagine: 64
Hitler è al potere da meno di sei mesi quando il 20 luglio 1933 la Santa Sede stipula il Concordato con il Reich. In quello stesso anno si apre anche il primo grave dibattito teologico all'interno della Chiesa evangelica tedesca di fronte alle pressioni esercitate dal Partito nazionalsocialista per imporsi nella sfera religiosa. Al centro del confronto - che coinvolge figure come Paul Tillich, Dietrich Bonhoeffer e Karl Barth - vi è il cosiddetto "paragrafo ariano", che pone limiti all'assunzione di personale di ascendenza ebraica per le funzioni di pastore e di impiegato nell'amministrazione ecclesiastica. Il tema è in realtà più ampio e riguarda, tra l'altro, l'impianto di un cristianesimo razzista e l'istituzione di comunità separate per i battezzati di origine ebraica. Secondo un costume invalso da secoli, le facoltà teologiche di Marburg e di Erlangen vengono interpellate per responsi dottrinali - qui tradotti per la prima volta in italiano - che sull'ammissibilità del "paragrafo ariano" nella Chiesa esprimono posizioni diametralmente opposte.