Ananke Lab
Flaubert negli anni della sua formazione letteraria
Antonia Pozzi
Libro
editore: Ananke Lab
anno edizione: 2013
pagine: 144
Antonia Pozzi è una delle voci femminili più intense della letteratura italiana del Novecento. Tutti i suoi scritti vennero pubblicati postumi, e soltanto negli ultimi anni le sue limpide poesie hanno avuto la loro vittoria sul tempo, come già aveva profetizzato Eugenio Montale. In questa edizione critica, la prima che attinge direttamente alla stesura originale del manoscritto e del dattiloscritto, viene ripubblicata la sua tesi di laurea, uscita anch’essa postuma nel 1940 con una premessa del relatore Antonio Banfi; la dissertazione verte sulla formazione letteraria di Gustave Flaubert, scrittore da lei amatissimo. Un testo da leggere quasi come un romanzo di Flaubert, pieno di sintesi che illuminano ogni analisi qui contenuta. Corredano il volume un’ampia introduzione e un’esauriente nota biografica dell’autrice, sempre a cura di Matteo Mario Vecchio, e un saggio di Chiara Pasetti che analizza le fonti della tesi, illustrando l’originalità e il valore del Flaubert nell’ambito degli studi critici dell’epoca sull’autore.
Franz Kafka. La metamorfosi del significato
Ferruccio Masini
Libro
editore: Ananke Lab
anno edizione: 2010
pagine: 240
Uno degli intellettuali più originali che hanno arricchito la cultura filosofica ed estetica nella seconda metà del secolo scorso ci introduce all’interno della sconvolgente esperienza dell’opera di Franz Kafka, unanimamente considerato uno dei più grandi scrittori della letteratura mondiale. Personaggio eclettico, poeta, saggista, filosofo, germanista, pittore, autore di un libro fondamentale dedicato a Nietzsche: Lo scriba del caos, Ferruccio Masini ripercorre in questa raccolta di saggi, l’incredibile avventura letteraria ed esistenziale di Franz Kafka, i suoi rapporti con l’ebraismo, con la severa e terribile figura paterna, con le donne amate, infine con la tragedia della scrittura che esplora le zone d’ombra presenti in ognuno di noi.
Apollineo e dionisiaco. Seminari su Nietzsche
Aldo Carotenuto
Libro: Libro rilegato
editore: Ananke Lab
anno edizione: 2010
pagine: 112
Mentre Freud negava l’evidenza affermando di non aver subito l’influenza del pensiero nietzscheano, nonostante le sollecitazioni ricevute a vario titolo da Lou Salomé, Adler, Groddeck e Rank – Jung dichiarava esplicitamente il suo debito nei confronti dell’autore di Zarathustra – dal quale aveva tratto l’idea cruciale di prospettivismo – dedicandogli costanti esercizi interpretativi e, soprattutto, ponendo al centro dei tipi psicologici la dicotomia tra apollineo e dionisiaco, introdotta nella nascita della tragedia. Il dionisiaco costituisce “l’espansione diastolica”, pulsionale e multiforme, dell’esistenza, mentre l’apollineo rappresenta il tentativo razionale di ripristinare nella psiche un ordine unitario. Eros e Logos convivono permanentemente in noi. Sulle tracce del fondatore della psicologia analitica, persuaso come Rodhe e Hillman che Dioniso era “il Signore delle Anime”, Aldo Carotenuto dedicò almeno vent’anni della sua vita ad esplorare ulteriormente tale polarità strutturale della coscienza, senza mai giungere ad una stesura definitiva, attratto ma anche trattenuto dagli aspetti perturbanti della personalità nietscheana, pervasa ma anche travolta dall’esperienza dionisiaca.
In vino veritas
Søren Kierkegaard
Libro: Libro rilegato
editore: Ananke Lab
anno edizione: 2010
pagine: 144
Arricchito da materiali preparatori e da frammenti inediti, viene proposta una versione filologica di un classico tra i più grandi protagonisti della filosofia contemporanea. Cinque convitati bevono vino ascoltando il Don Giovanni di Mozart e si succedono in una sorta di monologo sul tema dell’amore, incrociando aspetti etici a quelli estetici. A occupare il centro del dialogo è la donna, o meglio la visione negativa della donna descritta da un punto di vista rigorosamente al maschile. Cercano di evocare lo spirito invisibile di Eros, ma devono giungere a conclusioni di natura scettica: Eros è infatti un demone contraddittorio, paradossale. L’intero fenomeno appare ineffabile se non inesplicabile e, contrariamente a quanto auspicava Platone nel Simposio, eccede le nostre capacità di argomentazione razionale.
L'abitudine
Felix Ravaisson
Libro: Libro rilegato
editore: Ananke Lab
anno edizione: 2009
pagine: 112
L’autore scrisse e discusse il testo, che viene pubblicato per la prima volta in Italia, nel 1838, all’età di venticinque anni. Si tratta di una delle due tesi che il giovane autore presentò all’Università La Sorbona di Parigi per conseguire il titolo di dottore di ricerca in filosofia. Già ad una prima lettura emerge in tutta chiarezza la volontà dell’autore di proporre il percorso di ricerca tramite il ricorso ad un tema, l’abitudine, che di fatto viene usato come chiave di accesso di un intero sistema filosofico. L’intenzione di Ravaisson è quella di difendere la causa dello spiritualismo contro le teorie allora in voga negli ambienti filosofici francesi e, più in generale, nei salotti culturali europei dell’epoca. In altri termini, per contrastare gli effetti del materialismo e per evitare le conseguenze dell’idealismo, il solo metodo rimane quello di partire da noi stessi per ritrovare la natura e Dio. In appendice al testo il saggio di Henri Bergson, La vita e l’opera di Ravaisson.
Il libro del filosofo
Friedrich Nietzsche
Libro
editore: Ananke Lab
anno edizione: 2007
pagine: 144
Questo libro contiene la seconda grande opera che Nietzsche ha scritto tra il 1872 e il 1875 dopo “La nascita della tragedia”: la riproponiamo al pubblico italiano dopo trent’anni di assenza in una nuova edizione corredata da un ampio saggio del curatore, che ne evidenzia l’importanza e l’originalità nel delineare un metodo genealogico di indagine della verità e nel configurare una teoria prospettivistica fondata “sull’esperienza dei sensi”. A partire da questo testo frammentario ma dall’ideazione unitaria (analogo nel suo destino alla “Volontà della potenza”), sarà possibile ricostruire la complessa “filosofia del linguaggio” che individua nel rapporto tra metafora e concetto la “mitologia” dell’intero pensiero occidentale, formulando intuizioni di grande rilievo che saranno riprese (talvolta inconsapevolmente) con differenti accezioni da Mach e Wittgenstein, da Foucault e Derida, da Searle a Williams. Nella disputa tra arte e scienza come legittime “ancelle” di un pensiero “tragico” che esperisce il ritrarsi dell’insidioso “terreno della metafisica”, si potrà scorgere altresì la prefigurazione dell’odierna contrapposizione tra filosofia continentale e tradizione analitica.
Rilke. Biografia di uno sguardo
Paola Capriolo
Libro: Libro rilegato
editore: Ananke Lab
anno edizione: 2006
pagine: 112
Questo libro non è un saggio su Rilke in senso stretto, né tantomeno un romanzo, anche se a tratti la sua forma sfiora la narrazione. Come dice il sottotitolo, è la biografia di uno sguardo che sfocia in una interpretazione filosofica della poesia rilkiana e in una ricostruzione di quel lungo e tormentato cammino interiore di cui le lettere danno testimonianza e attraverso il quale il poeta praghese è diventato uno dei massimi portavoce della coscienza di un’epoca; ne risulta una sorta di trasposizione mitica del dato biografico e insieme un’affascinante esplorazione delle grandi immagini di cui è costellata la sua opera. In un lavoro di mimesi letteraria, dove alla citazione testuale si sostituisce la libera parafrasi interpretativa, Paola Capriolo si prefigge di seguire il lento e travagliato percorso del poeta attraverso tutti i dilemmi e le contraddizioni che possono assillare un artista moderno, fino al punto in cui la sua problematica soggettività si trasforma in “spazio interiore del mondo”, indicando forse una possibile via d’uscita da quel dualismo metafisico che ancora ci imprigiona.
Kant e la verità dell'apparenza
Gianni Carchia
Libro: Libro rilegato
editore: Ananke Lab
anno edizione: 2006
pagine: 160
La teoria del giudizio riflettente, esposta da Kant nella "Critica del Giudizio", viene oggi richiamata da più parti, quale dimensione plurale, aperta al confronto fra stili di pensiero differenti. Fra i contributi più significativi del lavoro filosofico di Gianni Carchia vi è stata proprio l’interpretazione della terza Critica kantiana, in un confronto ventennale coerente, ma non privo di significativi spostamenti di prospettiva. Dall’iniziale indagine rivolta alla rappresentazione e all’apparenza della bellezza Carchia si è infatti avvicinato, nel tempo, alle questioni del giudizio teleologico. Sullo sfondo, il crescente interesse per il platonismo, inteso come tenace difesa del carattere extralinguistico della verità, in opposizione alla tendenza comune del pensiero contemporaneo. Gli studi qui raccolti offrono un documento di grande rilevanza teoretica circa il platonismo dello stesso Kant: tematica spesso genericamente invocata nell’ambito della ricerca, ma di rado indagata – come Carchia ha saputo fare – nella profondità delle sue implicazioni filosofiche.