Arpeggio Libero

L’avvocato Biasini decide di difendere e di assistere un patrocinatore legale che ha conosciuto in un precedente processo. Al collega è stata contestata dalla Procura di Milano l’ipotesi accusatoria di corruzione in atti giudiziari. Avrebbe consegnato una cospicua somma di denaro a un giudice della Corte d’Appello con il proposito di modificare una decisione emessa da un collegio arbitrale. I passaggi monetari sarebbero avvenuti su conti correnti aperti in Svizzera, intendendo in questo modo renderne difficile l’individuazione e si sarebbero conclusi con un prelievo finale in contanti. Dopo aver visionato il materiale investigativo raccolto dal pubblico ministero, l’avvocato Biasini chiederà ripetutamente spiegazioni al proprio cliente, perché la documentazione bancaria sembrerebbe essere inoppugnabile e incontestabile. Riceverà risposte evasive e inconcludenti. Nasceranno, a questo punto, dubbi etici e scrupoli morali sulla condotta professionale da adottare. Preferirà, comunque, proseguire, dal momento che ogni imputato ha il diritto di ottenere dal suo difensore fiducia, lealtà e collaborazione. In tale occasione, esprimerà anche il massimo impegno lavorativo.

Età di lettura: da 13 anni.

Gabriel è un affermato antiquario nella Londra del 1986 costretto a vivere da decenni con un fortissimo senso di colpa. Il protagonista, ad anni di distanza dagli eventi drammatici vissuti con le sue due sorelle, è costretto a ripercorrere con la memoria la strada del dolore e del rimorso. In un ristorante messicano del West End, Gabriel racconta a suo nipote Leonard le ragioni dell'odio, del dolore e della separazione dalla sua adorata sorella Edna. La Kristallnacht, il Kindertransport, la battaglia di Inghilterra, le imprese dei piloti della RAF e la cupa ombra del nazismo sull'Europa intera, fanno da cornice al racconto di Gabriel e gli permettono di condividere con suo nipote la sua inconfessabile colpa. I mostri provenienti dal passato, dopo anni di quiescenza, riemergono nella loro inarrestabile furia e Gabriel sarà costretto ad affrontarli di nuovo in un ultimo, pauroso scontro letale.

Età di lettura: da 5 anni.

Se non avete idea di cosa sia il listone o il padimetro, se vi domandate perché Francesco del Cossa abbia abbandonato Ferrara, o semplicemente volete incontrare un mago, un diavoletto dispettoso e qualche leone allora questa è la guida che fa per voi. Due itinerari alla scoperta della città e delle sue storie durante i quali cercherete antiche insegne, una strana regina, il volto del cavallo e molto altro. Quindi vi racconteremo di uno degli splendidi palazzi di Ferrara e scopriremo come “fotocopiavano” tanto tempo fa. Età di lettura: da 6 anni.

Età di lettura: da 4 anni.

Fuggire! È l’imperativo categorico per Lorenzo Pecci, giornalista freelance con alle spalle un matrimonio fallito, un’esistenza di espedienti e una figlia piccola che gli dà del filo da torcere. Ha tentato lo scoop ma qualcosa è andato storto. Ha visto ciò che non doveva e ora qualcuno vuole farlo tacere. Per sempre. In un inseguimento senza tregua tra criminali, killer e hacker a dargli la caccia, Lorenzo dovrà lottare per salvare i suoi affetti più cari, piombando in incubo dove la violenza è la regola e la legge viene dettata dal più forte. Se fallirà, l’attende la morte. Ma Lorenzo è deciso: vuole a tutti i costi un’ultima chance. Anche se la sua rivale è Sonia Printo, pezzo da novanta della malavita capitolina.

Età di lettura: da 7 anni.

Una coppia di benestanti milanesi, durante un safari fotografico in Kenya, scoprono la tragica realtà che si nasconde nella vita degli albini africani. La signora si commuove e chiede al marito, in occasione di un suo prossimo viaggio in Tanzania proiettato all'acquisto di un giacimento aurifero, di trovare nuovi elementi in suffragio di quello rivelatole dalla loro guida. La loro vita agiata non cambia molto in relazione alle sconvolgenti notizie che lui riporta dal suo viaggio però smuove grandi emozioni nel loro animo che li obbliga a insistere nelle ricerche. Un missionario comboniano li aiuterà a scoprire la macabra esistenza della vendita di parti del corpo, soprattutto di bambini, dei disgraziati che nascono albini. Li chiamano Mzungo, in lingua swahili dispregiativo per bianco. Sono dei witch doctor a occuparsi dello smembramento, mantenendo i piccoli il più possibile in vita, dando un valore monetario superiore a quella parte del corpo laddove il dolore si è fatto più sentire. La coppia decide di fare immediatamente qualcosa per poter salvare almeno qualche vittima dell'orribile commercio. Tramite l'aiuto del socio italiano nella compagnia aurifera, della sua famiglia locale e quello di un simpatico pilota d'aereo, raggiungeranno il loro intento, riuscendo ad acquistare (a volte il denaro non è poi lo sterco del diavolo) da un trio di loschi individui, uno di questi bambini e a portarlo in salvo.