Ass. Primalpe Costanzo Martini

Elementi per una biografia più culturale che politica, se non addirittura con un'evidente curvatura filosofica che racconta un "maestro", per alcuni cattivo ma certamente non privo di una lucida intelligenza che non sempre accompagna chi la politica la esercita. Eraclito "l'oscuro": "Ciò che è opposto si concilia, dalle cose in contrasto nasce l'armonia più bella, e tutto si genera per via di contesa". Non è un manifesto politico ma un percorso letterario individuale che può essere di interesse per il lettore dal pensiero libero di tutti i tempi. Oltre i fili del pregiudizio sul pensiero di Toni Negri.

Renato è un giovane operaio che lavora in un'autofficina; Rosa è una dolce maestra d'asilo. Entrambi vivono a Torino e si conosceranno a un matrimonio. Dal primo sguardo capiranno che sono destinati l'uno all'altra, ma prima di incontrarsi di nuovo passerà del tempo e quando ciò accadrà sarà per sempre, nonostante tutto. Il destino li porterà a conoscere in modo più approfondito la valle Varaita ed entrambi si innamoreranno di Pontechianale, della magnificenza del lago e dell'incantevole bellezza delle montagne circostanti. Dopo una serie di peripezie perché, si sa, la vita talvolta gioca brutti scherzi e ci pone di fronte a ostacoli si trasferiranno nel paesino di montagna in pianta stabile. Renato rispolvererà la sua innata passione per il legno e la sua lavorazione; Rosa metterà a disposizione dei bambini della valle le sue doti e conoscenze di insegnante. Trascorreranno anni davvero felici! Poi con il passare del tempo Rosa capirà che il suo viaggio su questa terra è concluso e se ne andrà per sempre, lasciando Renato solo e disperato. Un incontro casuale con una giovane coppia residente in paese, Clara e Giorgio, lo aiuterà a uscire dal guscio nel quale si era rifugiato e tornerà così a "vivere". Renato, a sua volta, sarà di sostegno a Giorgio tendendogli la mano per superare una fase di stallo, portando come esempio la sua vita passata segnata da dolori ancora forti da sopportare. Una storia che vuole insegnare a non arrendersi di fronte a nulla. I più grandi ostacoli vanno affrontati a piccoli passi e a testa alta, anche se non sempre è facile. A fare da sfondo all'avvicendarsi delle vicende i paesaggi mozzafiato della valle.

Proposte di rigenerazione urbana.

Racconti di Langa antifascista tra due guerre.

Francesca, Carla, Liliana amiche da sempre, amiche per sempre. Un cammino che prima divide poi torna a riunire. Esperienze diverse tenute insieme dalla prima intorno a cui si costruisce il romanzo che la penna di Marita scrive con delicatezza anche quando i toni potrebbero farsi drammatici, persino foschi. Forse è il clima stesso che si vive in famiglia e nell'intero paese di Pratofiorito a segnare in modo indelebile l'atmosfera di queste pagine. Non è isola felice. Ci sono situazioni molto pesanti: la prima pagina vale per tutte. Marita però non cerca il sensazionale. Sa informare il lettore in modo indiretto, quasi sottovoce. Perché a Pratofiorito è proprio la serenità a fare la differenza, anche nel dramma. Ci può stare quindi un padre in prigione che si ravvede o la scelta di Carla di prendere il volo, senza scordare le amicizie adolescenziali. Intorno si riconoscono personaggi reali del mondo di Marita, soprattutto si sente l'eco di quei valori che da sempre i suoi scritti hanno ritrovato tra le pieghe delle esistenze: le passioni che colorano la vita, la famiglia, la tenacia, la correttezza dei rapporti, l'amore sincero. Valori che fanno della speranza la vera alternativa all'illusione.

Storia e Arte nel Palazzo municipale e nella Torre civica