Autopubblicato

"Connessione. La nostalgia è il più profondo e forse inspiegabile e spiazzante dei sentimenti. Un’emozione, che non è riducibile né alla mera tristezza né tanto meno alla felicità, ma si alterna invece in un continuo dualismo interiore di pieni e vuoti. È uno scherzo del cervello, un errore di sistema, un déjà-vu. È Ulisse nell’Odissea. Ma cosa ci insegna la nostalgia? Ad accogliere il passato? Forse anche a vivere il presente, diventando risorsa, mezzo e commistione di passato, presente e futuro, da mescolare. A dare un senso di continuità. A darci una spinta. Ad unire i punti." - Muovendosi nel limbo temporale del passaggio al nuovo millennio tra i '90 e i primi 2000, questo numero ripercorre, in maniera nostalgica, emozioni, avvenimenti ed estetica delle due decadi che hanno visto gli albori dell'era digitale in cui viviamo, ma anche la nascita di alcuni trend stilistici oggi in pieno revival. Tra interviste, articoli, approfondimenti, editoriali moda e archivi.

Babbo Orso è l'incarnazione di un significato in via d'estinzione. Una parola che sta scomparendo portandosi via con sé anche un'identità geografica e personale. Il parallelismo con l'orso bianco sembra rendere alla perfezione tale concetto, catturando altresì l'attenzione dei più piccoli. L'intento viscerale è quello di far riflettere sull'importanza delle parole e di una nello specifico: "babbo". Un drago, un pirata, un orco babbeo e svariate altre vicissitudini proveranno così a rendere questa storia accattivante e piacevole per i bimbi tutti. Particolare attenzione è stata posta nell'uso di allitterazioni e assonanze con la parola "babbo", come a voler reiterare ieraticamente questo vocabolo, fulcro di tutto il racconto. Inoltre la scelta stilistica delle illustrazioni geometriche ad origami è volutamente minimalista e compiaciuta, mentre l'uso esclusivo del bianco e del nero è efficacemente funzionale alla narrazione. Fine ultimo di questo libro è anche quello di esorcizzare (ed esaltare allo stesso tempo) la diversità di un bambino che chiama suo padre babbo. Età di lettura: da 4 anni.

Una raccolta di poesie con cui l'autrice condivide e canta la sua esperienza di vita e di fede, facendo vibrare le corde in grado di risuonare in ognuno di noi là dove toccano la nostra natura umana e la scintilla divina che ci abita."A te Maria Immacolata, dedico questa raccolta di poesie che provano ad esprimere la mia infaticabile ricerca di senso e verità della vita e la mia gratitudine per averle trovate in Gesù e, nel suo Spirito, la strada di Beatitudine da percorrere".

Sono dipinti, sculture, fotografie oltre che grafiche digitali ed istallazioni che si traducono in una interessante e qualificata raccolta di lavori che, pur nella diversità esecutiva e di ispirazione, indagano lo spazio/forma ed evocano irresistibili processi interiori, trascinanti empiti creativi, singolari ed inebrianti sogni, quelli che si affacciano sulle pagine del CAI 23, il Catalogo Artisti Italiani, giunto con successo alla sua quarta edizione.

Una storia per viaggiare all'interno di una radice intagliata in cui il piccolo diventa grande e un gioco finale fa scoprire misteriosi personaggi e dettagli. Età di lettura: da 7 anni.