Drago (Roma)

"[L'] uso del nome DAIM sta diventando sempre più complesso. Lo percepisco come una sorta di autoritratto, la mia intera personalità ha un impatto sulle opere. La mia evoluzione come essere umano corrisponde fortemente alla mia evoluzione come artista. [...] In questo modo, posso imparare qualcosa su me stesso come essere umano e anche a livello di personalità". (Mirko Reisser). Il libro "Mirko Reisser [DAIM] 1989-2014" è la pubblicazione sull'opera dell'artista più estesa finora. Se al 1989 risalgono i suoi primi lavori in spazi pubblici, nel 2014 l'artista guarda alla sua carriera artistica che si estende in un periodo di 25 anni. Questo libro fornisce per la prima volta uno sguardo complessivo sul lavoro dell'artista, dagli esordi segnati da opere illegali realizzate per strada, coprendo il periodo dei suoi studi di belle arti in Svizzera, fino al presente, in cui le sue opere possono essere ammirate in mostre museali di grandi dimensioni. Il libro presenta lo sviluppo delle opere dell'artista nel corso degli ultimi 25 anni attraverso più di 300 immagini a colori, di cui alcune mai pubblicate prima: muri, tele, sculture, edizioni, lavori grafici e quelli più recenti con nastro adesivo. Le immagini inoltre offrono uno sguardo al dietro le quinte e alle fasi di produzione di alcune opere.

Il libro è il catalogo della mostra collettiva, curata da Éric de Chassey presso l'Accademia di Francia a Roma, dall'11 giugno al 14 settembre 2014. Quattro i protagonisti: l'italiano Fabio Mauri, l'americana Marcia Hafif, il francese Martin Barré e lo svizzero Olivier Mosset, della cui produzione la mostra percorre tre periodi particolari, capaci di incarnare gli sviluppi di un tema complesso quale la fine della pittura, sentito dagli artisti a partire dalla nascita dell'astrazione all'inizio del XX secolo. Ridurre all'essenziale, attraverso la fase intermedia del minimalismo, ha condotto gli artisti in mostra a pensare, tra il 1959 e il 1969, soluzioni ardite, vicine all'arte concettuale e alla performance, prima di fare ritorno alla stessa pittura.

"Dicono che si debba conservare il cibo in contenitori ben chiusi, quando si campeggia in mezzo agli orsi, per non rischiare di avere ospiti indesiderati a rovinare il nostro banchetto. Ma se questi sono gli orsi di cui si parla, allora credo che organizzeremo una lauta cena a lume di candela per attirarne a centinaia." (Matthew Tharrett, Queerty.com). Realizzato da Angelo Sindaco, "Cooking with the Bears. Healthy Recipes by Hairy Men" è il primo libro di cucina dedicato al mondo dei Bears. Dalla Gramigna with Sausages alla Guinness Cake, dai Folktronic Spaghetti all'Alternative Caponata, le 32 ricette riunite in questo cookbook sono state selezionate da altrettanti membri (o coppie di membri) della comunità Bear, ritratti da Angelo Sindaco durante la preparazione dei loro piatti. Il volume si apre con un'introduzione di Mike Enders, fondatore di AccidentalBear.com, punto di riferimento per l'arte, la cultura, la moda e soprattutto la musica gay.

"Roma wasn't built in a day" racchiude le prime cinque edizioni di Outdoor Urban Art Festival, che nasce nel 2010 come riqualificazione urbanistica del quartiere Ostiense di Roma attraverso grandi opere murarie fino ad approdare, nel 2014, in una location straordinaria all'interno del quartiere San Lorenzo. Nel corso degli anni Outdoor si è ampliato e aperto alle più disparate pratiche artistiche e interventi murari (permanenti e temporanei), sempre atti a interagire con il territorio e i suoi abitanti, migliorando la qualità della vita e degli spazi comuni. Come scrive Michele Trimarchi nel testo introduttivo "Solo allora l'arte si potrà trovare nel luogo in cui può esprimere il massimo del proprio valore: dappertutto". In questo catalogo appaiono i momenti salienti che hanno caratterizzato il festival, come gli interventi degli artisti Herbert Baglione, Kid Acne, Agostino Iacurci, Sam3, C215, solo per citarne alcuni, la mostra di Martha Cooper e l'operazione di crowdfunding (prima in Italia) che ha permesso di realizzare l'immensa opera muraria di Sten e Lex, assieme a testi critici e descrittivi di tutte le figure intervenute negli anni.

"Catturato come viene - a caldo. E presentato a voi, senza filtri, trucchi o espedienti". Questo è ciò che l'autore Ricky Adam ha da dire sul suo primo libro. Nato e cresciuto in Irlanda del Nord Ricky scopre la fotografia all'età di 16 anni. "Destroying Everything Seems Like the Only Option" è una cruda, inflessibile e onesta istantanea della sub-cultura giovanile in cui Ricky Adam si è immerso per molti anni. Riunendo gli aspetti della bmx, della cultura DIY (Do It Yourself) e del Punk, "Destroying Everything Seems Like the Only Option" è una raccolta di fotografie di persone che fanno le loro cose a modo loro, e che vivono la vita con il cuore, non importa quali siano le conseguenze.