Edizioni Creativa

Protagonista della storia è Lucrecia, che prima si chiamava Giuseppe e che ci narra in prima a persona le difficoltà di essere "diversi" in un mondo di pregiudizi. Giuseppe, dopo vari tentativi di vivere una vita "normale" decide di intraprendere il difficile percorso del cambiamento di sesso per diventare Lucrecia. Il lettore attraverso il fluire dei ricordi del personaggio, viene a conoscenza delle sfaccettature del dramma di vivere in un corpo sbagliato e del coraggio necessario ad affrontare difficoltà apparentemente insormontabili.

"Un libro - questo di Matteo Pugliares - "Imperfetto" non solo nel titolo: proprio questo è il suo intrigo e il suo fascino. Dell'imperfezione, infatti, il libro descrive il declinarsi più impervio e senza speranza: la follia. Là dove l'imprecisione è regola perché ogni regola è imprecisa."(dalla "Presentazione" di Giovanni Salonia)

"Vuole un figlio, ma che sia assolutamente perfetto. Così il padre dovrà avere requisiti precisi: occhi azzurri, capelli biondi, quoziente alto, laurea. La nota attrice Bianca Del Prado, una volta trovato l'uomo giusto, trascorrerà con lui 5 giorni, poi ognuno per la sua strada. Ma lui avrà un adeguato compenso per le sue prestazioni, in cambio della rinuncia alla paternità del bambino". Da questo annuncio comparso su Internet si snoda la storia che vede protagonista la hacker Celeste Ardemagni che, conosciuto on line un ragazzo molto bello ma di quoziente intellettivo bassissimo, Vitaliano Cannuccia, lo induce a farlo partecipare alla selezione, truccando in via informatica l'esito e tenendosi in contatto con lui tramite una ricetrasmittente, con cui gli suggerisce tutte le frasi giuste in ogni circostanza, in una sorta di moderno "Cyrano De Bergerac". Nel momento in cui la verità salterà fuori, nasceranno una serie di situazioni tra il comico e il thriller che porteranno all'inevitabile finale in cui ci saranno vincitori e vinti.

Quando si è convinti, nella vita, che certe scelte siano definitive, siano il coronamento dei nostri più ambiti progetti, quando crediamo che nulla più possa stravolgere la nostra esistenza, ormai appiattita, è proprio allora che la dea bendata può elargire il suo bacio e aprirci le porte di una nuova vita. È quello che è capitato ai due protagonisti Lorenzo e Francesca che s'incontrano a Firenze all'età di cinquant'anni e provano a mettere insieme due diverse esistenze spinti dalla forza di un grande amore che, però, passa attraverso un non facile travaglio entro le cui trame i due protagonisti si perdono per poi ritrovarsi. Il romanzo pieno di colpi di scena dipinge la realtà dei nostri giorni dove, spesso, la sete di potere spinge l'uomo a dimenticare i veri valori della vita e a relegare l'amore in un angolo buio dove, col tempo, è destinato a sbiadire i suoi toni. Una storia avvincente con molteplici personaggi che mettono a nudo le diverse personalità e il loro diverso approccio alla vita e che fanno da corollario ad un bellissimo disegno del fato.

Il punto da cui partire è sempre e comunque il mondo di chi incontriamo. Nella condizione di "senzapelle" in cui si trova il tossicomane, l'esperienza qui vissuta e raccontata assurge a potente mezzo ci comunicazione ancestrale: si mette in azione il corpo, in un senso nuovo e antico, si ritrova un luogo che a livello simbolico contiene la nostra storia personale e la storia collettiva. Con la DanzaMovimentoTerapia è possibile ricordarsi di sé prima dell'esperienza tossicomane e provare nostalgia per il nostro essere originario. "Danzare il Simbolo" è quasi un'umile e anonima cronaca di guerra, un diario di bordo senza bussola, in acque agitate, profonde e scure. Una terra di nessuno, il mondo tossicomane. Indifferente e inaccessibile, riesce forse a farsi permeare dal ricordo di un'armonia che la Danza porta in sé, che ogni Uomo, da qualche parte, porta in sé.

Tullio Mancini, maestro elementare e critico d'arte, si trova ad affrontare due pesanti circostanze: la partenza improvvisa e misteriosa della moglie e i segreti che si celano nella vita delle sorelle vitali, dove viene ospitato durante il periodo in cui, da Milano, sostituirà un'insegnate delle scuole elementari del piccolo paese di Borgo Lario. La storia si snoda su un percorso di crescita personale, che porterà il protagonista e la moglie a una svolta significativa nel loro rapporto.

"Non aveva la faccia" è uno specchio dell'epoca contemporanea. Un musicista "libero" e non più giovane costretto a riordinare i tasselli del suo passato. La storia mette in risalto la fragilità umana e la finta sicurezza indossata da protagonisti "Eterni adolescenti". I difficili rapporti affettivi lottano e si snodano nel gravoso tentativo di assumere la forma di una vera "famiglia". Sulla scena, un figlio che non riesce ad accettare e corrispondere l'amore di un padre ritrovato dopo sedici anni e un genitore che dopo un primo momento di difficoltà emotiva, lotterà per conquistare la fiducia di suo figlio e per inventarsi quella "faccia da padre" che pensava di non possedere.

Un libro di favole di una grande intensità che fa sognare i bambini e appassionare gli adulti. Un libro così diverso e indispensabile in questo momento in cui i sogni, anche Dei bambini, sono infranti. Un libro di un'immensa tenerezza che solo chi sa amare o vuole imparare ad amare potrà capire fino in fondo.

Un saggio originale sul mondo dell'ArtCounseling mediato per la prima volta dal linguaggio del teatro-danza e del cinema d'arte ed arricchito dall'esperienza personale e professionale di una specialista del settore. Con un linguaggio al tempo stesso accademico e confidenziale, l'autrice presenta l'ArtCounseling come un percorso di ricerca di senso, liberazione emotiva, sviluppo dei potenziali creativi ed aumento di consapevolezza. Il testo propone una visione dell'ArtCounseling come strumento olistico volto alla soluzione di disagi di natura esistenziale, collegati o meno a problemi di natura specifica - perdite affettive, fobie, tradimenti, stress, licenziamenti etc. - e descrive un piano d'azione sinergico diretto a stimolare i vari livelli che compongono la totalità dell'essere umano: corpo, mente, emozioni, anima e spirito.

La memoria e la parola camminano spesso assieme, e finiscono per sorreggersi a vicenda dando forma al presente e prospettiva al futuro. L'una implica una pausa, un volgersi indietro; l'altra l'urgenza di comunicare, di fermare il ricordo e l'emozione. E la parola - ovviamente anche, e qui soprattutto, quella scritta - è tanto più vera quanto più riesce ad innescare in un altro soggetto capacità di comprendere, condividere, o almeno intuire da quale sensibilità quella memoria nasce.

La passione per l'Antartide e l'amore per Leonard coinvolgeranno la schiva ma geniale ricercatrice Bianca Allevi in un'appassionante ma rischiosa avventura, la condurranno alla scoperta di un mondo misterioso dietro cui si cela la più straordinaria delle realtà, ma anche un segreto antico e mortalmente pericoloso. Il reperto rinvenuto a 953 metri sotto il fondale marino antartico, potrebbe dare inizio a una guerra sanguinosa fra razze sconosciute agli umani.

Una storia senza un tempo definito, né definibile. Un intreccio di vite, appena uno sfiorarsi l'una con l'altra, tra realtà e sogno. Una bambina salvata in un battello, un'altra prigioniera in un castello, ed un fanciullo inghiottito dalla vergogna, in una stanza di un seminario. E un capitano, un pittore, il suonatore Jones... Tutti naviganti in questo viaggio. Sospinti dalle onde del mare. Il mare.