ES
Le leggi dell'ospitalità. Volume Vol. 1
Pierre Klossowski
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2012
pagine: 136
Nei tre romanzi della grande trilogia di Roberta ("La revoca dell'editto di Nantes", "Roberta stasera" e "Il suggeritore"), riuniti dall'autore sotto il titolo "Le leggi dell'ospitalità", "Klossowski, dal fondo dell'esperienza cristiana - scrive Michel Foucault - ha ritrovato il prestigio e la profondità del simulacro, e con esso tutti i giochi del senso e del non-senso, del significante e del significato, del simbolo e del segno. Simulacro, similitudine, simultaneità, simulazione e dissimulazione: questa costellazione è meravigliosamente ricca". I tre romanzi gravitano infatti attorno a due enigmatici personaggi: Ottavio, prete fallito, teologo vizioso, specialista in perversioni, e Roberta, sua moglie, di origine protestante, atea, attivista radical-socialista. I due si fronteggiano, rispettando ognuno l'ideologia dell'antagonista, finché Ottavio non decide di revocare il loro editto privato di Nantes. Ne nasce una tacita sfida: Ottavio moltiplica per Roberta le occasioni di "peccato" per farle provare rimorso e costringerla così a riconoscere la legge divina, Roberta le accetta senza opporre resistenza, più volte sfiora il rimorso, ma nella sua freschezza di spirito, nella sua rettitudine intellettuale dimostra di non venir mai fiaccata dalla colpa. Il gioco si esaspera, al punto che la donna si sdoppia: da un lato Roberta, dall'altro la sua controfigura che obbedisce agli ordini di Ottavio, che progressivamente rimane vittima del suo stesso gioco.
Solus ad solam
Gabriele D'Annunzio
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2012
pagine: 320
"Il Solus ad solam" è il diario cui, tra il settembre e l'ottobre del 1908, Gabriele d'Annunzio affidò, come in un lungo colloquio con la donna amata e perduta, la cronaca del drammatico epilogo della sua tormentata relazione con la contessa Giuseppina Mancini. "Libro di follia e di dolore, di disperazione e d'amore", esso costituisce, tra le opere dannunziane, un caso unico. D'Annunzio, infatti, vi appare quale fu veramente al di là delle tante maschere dietro cui si celò nei romanzi e nella vita: un uomo tenero e malinconico, dolce e appassionato e, nello stesso tempo, un uomo "falso" ed egoista, sensuale e "perverso", capace di compiere gli atti più affettuosi e più generosi e tuttavia sempre pronto ad affermare, con un gesto o con una parola, i suoi diritti di essere superiore cui, anche in amore, tutto è permesso e concesso. Nato come opera privata, da innamorato a innamorata - fu pubblicato soltanto postumo -, il "Solus ad solam" è quindi un documento fondamentale per conoscere l'uomo d'Annunzio. Inoltre, in quanto opera letterariamente elaborata, è anche un formidabile specimen di scrittura dannunziana, nel complesso momento in cui il prosatore, pur compiacendosi dei suoi più tipici vezzi espressivi, già tentava quei modi intimistici che di lì a pochi anni avrebbe messo proficuamente a frutto nelle "Faville".
Teleny
Oscar Wilde
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2012
pagine: 218
"Buona parte del fascino di questo romanzo così particolare è legata al suo "mistero" e alla rarità delle sue edizioni semiclandestine, tirate il più delle volte in un numero limitatissimo di copie riservate. Ma è anche vero che molti elementi inducono a ritenere che dietro l'anonimato dell'autore di Teleny si celi in qualche modo (dico "in qualche modo" poiché, stando ai dati e all'analisi del testo, si tratterebbe di un apporto parziale) il nome di Oscar Wilde. "Un Maestro circondato da discepoli": questa era l'immagine che dava Wilde di sé nell'apparire alla Librairie Parisienne attorniato di giovani dall'aria di scrittori o di artisti. E questa è l'immagine alla quale non si può fare a meno di ricondurre tutta la vicenda di Teleny." (Franco Cuomo)
L'anti-Justine ovvero le delizie dell'amore
Nicolas Restif de la Bretonne
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2012
pagine: 226
"...L'"Anti-Justine" è la ricerca lirica delle ebbrezze condivise, una quête, un andare in cerca, più solare che sulfurea, di un tutto-è-permesso, al di fuori della sofferenza, al di fuori dell'umiliazione della schiavitù. [...] Concepita in origine come una sconvenienza con lo scopo di spaventare, in duecento anni l'opera ha assunto gli accenti di un benefico sollievo. L'immondo di ieri vale più del mondo di oggi. Squarcia con un dardo fiammeggiante il nostro spleen, i nostri grigiori, le nostre morte vocazioni, fino a torcere il collo alla logica. Bisognerebbe accoglierlo con l'esaltazione di chi lascia soffiare in se stesso la tempesta purificatrice." (Dallo scritto di Marcel Moreau)
Vita di un libertino
Ihara Saikaku
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2012
pagine: 256
"Vita di un libertino", il primo dei romanzi galanti (i koshokubon) di Ihara Saikaku (1642-1693), si focalizza sulla galanteria, la dissolutezza e il mero godimento sessuale. Il libro è composto da cinquantaquattro episodi della vita amorosa del protagonista, Yonosuke, un elegante libertino seicentesco appartenente alla classe degli uomini di città. A ogni anno della sua vita è dedicato un episodio, a partire dall'età di sette anni, quando Yonosuke intraprende la sua carriera amorosa rivolgendo le sue precoci attenzioni a una domestica, fino ai sessanta anni, quando l'infaticabile eroe, dopo aver sperimentato l'amore di ogni tipo di donna in Giappone, parte alla volta di un'isola leggendaria, abitata soltanto da rappresentanti del gentil sesso. I cinquantaquattro episodi corrispondono numericamente ai cinquantaquattro libri del celebre romanzo dell'XI secolo, "Genji monogatari", e lo stesso Yonosuke può essere considerato il contraltare borghese di "Genji, il principe splendente". L'atmosfera del testo è ottimista, fresca e vivace, e l'attenzione è quasi completamente rivolta agli aspetti piacevoli dell'amore. Si può affermare che "Vita di un libertino" rappresenti i romantici sogni a occhi aperti del medio rappresentante della classe dei chonin (mercanti). Questo senza dubbio fu uno dei motivi della sua immensa popolarità presso i contemporanei. (Dallo scritto di Ivan Morris)
L'arte di petare ovvero Il manuale del subdolo artigliere
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2011
pagine: 90
"È davvero imperdonabile, Lettore, che pur scoreggiando da tempo immemorabile tu non sappia come e perché lo fai, e come andrebbe correttamente fatto. Una tale materia, infatti, è sempre stata vergognosamente trascurata dalla Scienza, che la reputa indegna d'esser trattata, non ritenendo di poter scoprirvi nulla d'interessante. Grossolano errore. Petare è un'arte, dunque una cosa utile alla vita, come sostengono Luciano, Ermogene, Quintiliano e molti altri ancora. In effetti, saper petare correttamente è più importante di quanto solitamente si ritenga. Infine, si può petare con metodo e con gusto, come saprò dimostrarvi in questa trattazione."
Figlie di tanta madre
Pierre Louÿs
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2011
pagine: 216
Un giovanotto si ritrova come vicine di casa quattro donne molto speciali: una signora di trentasei anni e le sue figliole di sette, quattordici e venti. Tutte prostitute, ma di un genere particolare... Subito s'instaurano "rapporti" molto stretti tra quest'uomo e le quattro femmine che lo gratificano anche nel racconto dettagliato delle loro esistenze peccaminose, totalmente amorali. Con uno scritto di Alberto Capatti.
Le sventure della virtù
François de Sade
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2011
pagine: 153
È fra il 23 giugno e l'8 luglio 1787, alla Bastiglia, nella sua stanza della Seconda Libertà, che il marchese de Sade, nonostante una dolorosa malattia agli occhi, redige senza posa il racconto filosofico "Le sventure della virtù". Completo nella sua prima stesura, destinato allora a far parte dei "Contes et Fabliaux du XVIIIe siècle" che il prigioniero stava scrivendo, "Le sventure" doveva subire notevoli modifiche a partire dall'anno seguente [...]. La sua teoria preferita vi si sviluppa già in uno spirito sistematico. Molte virtù punite sono offerte alla riflessione del lettore: la castità (episodio di Dubourg); il rifiuto di rubare (Du Harpin); quello di associarsi a una banda di malfattori (nella foresta di Bondy); quello di prestarsi a un avvelenamento (M.me de Bressac); il fatto di opporsi alla dissezione di una fanciulla viva (Rodin); la pietà (l'eroina vuole accostarsi ai sacramenti: i monaci la violentano); infine la beneficenza (episodio del capo dei falsari e del bambino salvato da un incendio). Nelle "Sventure della virtù" come nei migliori racconti dei "Crimes de l'amour", il marchese de Sade si è elevato all'altezza dei migliori scrittori europei del genere. Che vivezza nella narrazione, che energia nei dialoghi, come resta puro il suo lessico nel mezzo degli orrori che ci riferisce, come sa straziarci il cuore la sua maestria nelle gradazioni! Con uno scritto di Gilbert Lely.
L'amore nel Tantra
Osho
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2011
pagine: 86
"Il Tantra si fonda sulla vita. Il Tantra è l'arte di vivere e di amare. Il Tantra è il metodo attraverso cui entri in rapporto con la tua sensualità, con la tua fisicità, con la tua sessualità. E tu ne hai paura perché ti è stato detto che in tutto questo c'è qualcosa di malato. Hai paura di incontrare il tuo corpo e il corpo dell'altro, perché in profondità temi di fronteggiare il terrore assoluto della morte nel sesso, quando il sesso tocca un punto estremo".
Segreti e misteri dell'eros
Osho
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2011
pagine: 92
"Sicuramente conoscerai l'immagine di Shiva: per metà è uomo e per l'altra metà è donna. Ogni uomo è per metà uomo e per l'altra metà donna; ogni donna è per metà donna e per l'altra metà uomo. E questo è inevitabile, perché metà del tuo essere proviene da tuo padre e l'altra metà proviene da tua madre. Tu sei l'incontro di entrambi. Quel che conta è l'orgasmo interiore, un incontro e un'unione interiori. Ma per raggiungere quest'unione interiore tu devi trovare la donna esteriore che corrisponda a quella interiore, vibrante dentro di te, e hai bisogno che la donna interiore, latente nel tuo intimo, si risvegli. [...] La donna esteriore è solo la via per giungere a quella interiore, e l'uomo esteriore è solo la via per giungere a quello interiore. E solo se riesci a comprendere questa verità può realizzarsi in te la unio mystica essenziale. E quando accade, all'improvviso, ti proietti al di là dell'uomo e della donna, divieni un qualcosa che li supera entrambi: sei libero da entrambi e non sei più nessuno dei due".
Josefine Mutzenbacher, ovvero la storia di una prostituta viennese da lei stessa narrata
Felix Salten
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2011
pagine: 233
Tra le divinità, o forse meglio i demoni, che governavano la Vienna di fine secolo, il ruolo centrale tocca sicuramente a Eros; e il corteo delle sacerdotesse del dio si apre con un tipo costante e codificato, il "süsses Mädel", la ragazza dei sobborghi, inesperta e accesa, che si brucia precocemente le ali cedendo all'ufficialetto o all'aristocratico elegante. Se la nostra fantasia colloca il "mito asburgico" sotto il segno della leggerezza, questo è un libro che rimanda alla dimensione del concreto, alla dialettica inequivocabile del più diretto dei rapporti umani, l'incontro sessuale. Questa Josefine Mutzenbacher è un'incarnazione del süsses Mädel con cui ha in comune l'ambiente e i condizionamenti, con la differenza che dall'estrazione proletaria ha imparato precocemente che il proprio corpo, una donna, se vuole innalzarsi, deve venderlo non donarlo, e che i maschi, ombre interscambiabili, diventano pericolosi solo se una se ne innamora. Una provocazione che diventa poi scandalo, quando si scopre che l'anonimato sotto il quale apparve il libro (nel 1906) cela un notissimo scrittore, Felix Salten, autore di un classico della letteratura giovanile, la storia di "Bambi", che più tardi, emigrata insieme con l'autore in Svizzera al tempo dell'invasione dell'Austria da parte dei nazisti, sarebbe stata firmata Walt Disney, in un film d'animazione.
Fanny Hill. Memorie di una donna di piacere
John Cleland
Libro: Libro in brossura
editore: ES
anno edizione: 2011
pagine: 269
"Pubblicato anonimo presso un editore inesistente, rifiutato dai librai rispettabili, febbrilmente cercato per essere letto di nascosto, più volte sequestrato dalle autorità, espurgato e denunciato pubblicamente dal suo stesso autore, "Fanny Hill. Memorie di una donna di piacere" è stato per lungo tempo un libro underground. Quando, nel 1789, John Cleland morì, gli estensori dei suoi necrologi ritennero offensiva anche la semplice citazione del titolo del suo libro più noto. Come il resto della narrativa erotica francese, esso si serve di un linguaggio esplicito per descrivere il corpo e gli atti sessuali, ed è assolutamente amorale nel suo entusiasmo per ogni forma di esperienza sessuale." (dallo scritto di Peter Sabor)