Iiriti Editore
Cartina turistica di Reggio Calabria
Cartine: Carta geografica ripiegata
editore: Iiriti Editore
anno edizione: 2018
Con info e numeri utili.
L'emigrazione sconosciuta
Domenico Nucera Abenavoli
Libro: Libro in brossura
editore: Iiriti Editore
anno edizione: 2018
pagine: 148
Storie di donne. Vite di madri. Amore per i figli!
Anna Maria Violi
Libro: Libro rilegato
editore: Iiriti Editore
anno edizione: 2018
pagine: 176
Un futuro di ritorno
Natina Cristiano
Libro: Libro in brossura
editore: Iiriti Editore
anno edizione: 2018
pagine: 128
La narrazione si snoda su due dimensioni, temporale e spaziale alla ricerca dell’essenza spirituale e materiale che rende ciascuno di noi “persona unica”. Il protagonista rischia l’avventura del totale cambiamento della sua situazione esistenziale nella piena consapevolezza che “A tentare c’è il rischio di fallire… Ma è necessario affrontare i rischi, perché il rischio più grande nella vita è non rischiare nulla”. (Leo Buscaglia) Solo chi rischia è veramente libero. Igor inizia il suo viaggio alla scoperta dell’ignoto avvantaggiato da una solida educazione etica e morale che fortunatamente ha ricevuto dalla sua famiglia e dall’incontro con insegnanti illuminati da cui ha appreso un buon uso del logos come parte viva di se stesso e il discernimento nella complessità delle scelte che condizionano la vita. In questo suo camminare verso il futuro si delineano due mondi contrapposti: il passato travagliato da pesanti vicende storiche, ma illuminato dal desiderio di affermazione di ideali costruttivi ed il presente con le sue numerose contraddizioni determinate da una umanità troppo frettolosa ed edonistica resa schiava da una tecnologia esasperata.
Premio di pittura «Città di Pizzo». «Diana Musolino» (1954 - 2017)
Pasquale Nucara
Libro: Libro in brossura
editore: Iiriti Editore
anno edizione: 2018
pagine: 248
Sarebbe tanto il desiderio di proseguire e di entrare nelle vicende delle varie edizioni del premio. Ma per questo rimando alla ricca trattazione del testo. Mi preme soltanto considerare come forse negli anni vi sia stata una graduale perdita di quella originaria ed entusiastica capacità di cogliere lo spirito del tempo; ma, di ciò, poco si può imputare al premio e alla sua organizzazione o alla stessa cittadina; piuttosto, due cose che lo fondano si sono fortemente trasformate: l'arte e il modo di fruirne. E da sociologo, magari citando Robert Nisbet che di queste cose se ne intendeva parecchio, è possibile marcare un certo venir meno del desiderio di affidare all'arte contenuti che riguardano le aspirazioni delle persone e i loro desideri di costruire mondi migliori. A un'arte intimista sempre più corrisponde una fruizione altrettanto intimista, rivolta a nutrire l'anima, piuttosto che ad animare la volontà di riscatto. Ma con questo mi taccio e che il lettore possa farsi la propria idea leggendo con attenzione questa opera, gustandola nella rassegna delle varie edizioni del premio.