Kenness Publishing
Napoli. Bello e impossibile
Nicola Lo Conte
Libro
editore: Kenness Publishing
anno edizione: 2023
pagine: 138
Villeneuve. Il cuore e l'asfalto
Paolo Marcacci
Libro
editore: Kenness Publishing
anno edizione: 2023
Lebron vs Steph. Testa a testa
Claudio Pellecchia
Libro
editore: Kenness Publishing
anno edizione: 2023
pagine: 138
Kobe. Mamba out
Claudio Pellecchia
Libro: Copertina morbida
editore: Kenness Publishing
anno edizione: 2023
pagine: 138
Kevin Durant. Storia di una stella
Giuseppe Bruschi
Libro
editore: Kenness Publishing
anno edizione: 2023
pagine: 138
Alcaraz. L'anno della rivoluzione
Federica Cocchi, Alessandro Mastroluca
Libro
editore: Kenness Publishing
anno edizione: 2023
pagine: 136
Matteo Berrettini. The Hammer
Riccardo Bisti
Libro: Libro in brossura
editore: Kenness Publishing
anno edizione: 2022
pagine: 144
"A noi non succede neanche per sbaglio". Per quasi 40 anni, questa frase ha risuonato tra gli addetti ai lavori. Anche le nazioni più improbabili ottenevano grandi risultati nel mondo del tennis, mentre l'Italia restava al palo. Anni umilianti e pieni di "gloriose sconfitte", nella disperata attesa del Messia. L'uomo tanto atteso, forse, ha i lineamenti gentili e la potenza strabordante di Matteo Berrettini. Il romano è stato il primo italiano a raggiungere la finale a Wimbledon, il tempio del tennis, in 144 anni di storia. È stato il primo a giocare la semifinale all'Australian Open, nonché il primo a giocare una semifinale Slam sul cemento (Us Open 2019). E pensare che non era un predestinato: da bambino aveva lasciato il tennis, ritrovato solo grazie all'opera di convincimento del fratello Jacopo, e da ragazzino non aveva grandi aspirazioni. "Vorrei provare a entrare tra i top-100" diceva, quando i predestinati sembravano altri. Grazie alle testimonianze esclusive di chi lo conosce bene, su tutte (ma non solo) quella di coach Vincenzo Santopadre, il libro ripercorre la storia meno nota di Matteo Berrettini, raccontando come – e soprattutto, perché – l'ex bambino del Nuovo Salario è diventato "The Hammer", il martello del tennis mondiale. Un campione capace di risollevarsi dalle carognate del destino, e diventare un brand di portata globale. Ma il bello è che la storia non è ancora finita... Prefazione di Federico Ferrero.
Chiellini. La roccia bianconera
Jacopo Diego Azzolini
Libro: Libro in brossura
editore: Kenness Publishing
anno edizione: 2022
pagine: 144
Chiellini non è solo simbolo della Juventus e uno dei difensori più influenti della sua generazione. Chiellini è un percorso lungo e costante, una carriera caratterizzata dal continuo adattamento e dalla voglia di migliorarsi. Chi lo vede per la prima volta e nota la naturalezza con cui interpreta il ruolo, può pensare a un calciatore che ha passato un'intera vita al centro della retroguardia. Invece, Chiellini inizia addirittura da centrocampista per poi diventare solo intorno ai 23-24 anni un marcatore quasi inscalfibile e incubo per gli attaccanti avversari. Quando poi il calcio cambia, e i difensori iniziano a tramutarsi nei primi registi, Chiellini porta a compimento un nuovo step, riuscendo a dosare l'irruenza che lo contraddistingueva e tramutandosi in un giocatore molto più pulito rispetto al passato. Tutto questo in diciassette e più anni di Juve in cui, arrivato in una delle squadre più forti del mondo, ha poi e vissuto da protagonista tante fasi cruciali per la storia bianconera: crollo, sofferenza, transizione e rinascita. All'interno di tutto questo, si trasforma in un leader (e poi capitano) e riferimento vitale all'interno dello spogliatoio, stimato da tutti i colleghi per la profonda etica del lavoro. Insomma, Chiellini è molto più di un grande giocatore. Il libro si snoda lungo un periodo tanto di Juve quanto di calcio in generale, attraverso una crescita costellata da trionfi e molti cambiamenti. D'altronde, il grande campione è quello che meglio si sa adattare al tempo che passa, rimanendo sempre al vertice.
Espiazione Juve. Il quinquennio buio della Signora
Alex Campanelli
Libro: Libro in brossura
editore: Kenness Publishing
anno edizione: 2022
pagine: 144
14 luglio 2006: la Juventus retrocede in Serie B. È l’anno zero della squadra bianconera, la più vincente d’Italia, che si trova di colpo privata dei suoi campioni e del suo status di dominatrice della Serie A del nuovo millennio. Il cammino della Juve verso la redenzione, coronatasi nel 2012 con lo scudetto numero 30, è stato tutt’altro che regolare e privo di intoppi. Questo libro mira a raccontare il quinquennio più buio della storia recente della Vecchia Signora del calcio italiano, 5 stagioni vissute in bilico tra la voglia di grandeur, che mai ha abbandonato i sostenitori della squadra più tifata d’Italia, e la timida consapevolezza di quanto fossero distanti, idealmente più che cronologicamente, i fasti di un tempo. Attraverso i protagonisti di quegli anni, dagli eroi scesi in B alle figure tragicomiche delle stagioni più difficili, le loro dichiarazioni e gli episodi chiave dentro e fuori dal campo, riviviamo insieme un capitolo di storia della Juve che non va dimenticato.
Karl-Heinz Rummenigge. Kalle
Filippo Grassia
Libro: Libro in brossura
editore: Kenness Publishing
anno edizione: 2022
pagine: 144
Questo libro non descrive solo la carriera di Karl-Heinz Rummenigge, uno fra i più grandi campioni del calcio, ma allarga il suo orizzonte ai fatti e agli interpreti che s'intrecciano con la sua storia di giocatore e dirigente. Ne scaturiscono anche riferimenti e paragoni con la complessa realtà del calcio d'oggi. Il racconto parte dal bravo ragazzo dalle “guance rosse”, inizialmente sottovalutato, che poi esplode nel Bayern Monaco e vince tutto: Campionati di Germania, Coppe nazionali e internazionali oltre a due Palloni d'oro. Con la nazionale tedesca si aggiudica l‘Europeo e perde due Mondiali in finale: suo grande rimpianto. Dal Bayern arriva all'Inter con cui vive una relazione tormentata, che non porta ai successi sperati, per poi concludere la carriera troppo presto al Servette, a causa dei numerosi infortuni. Dal giocatore al manager, il passo è breve e anche in questa sua seconda vita Kalle dimostra di essere un fuoriclasse, portando il Bayern in vetta al mondo sia per i risultati sul campo che nell'organizzazione e nei conti economici. Senza mai dimenticare di difendere il vero calcio dal business sconsiderato.