L'Autore Libri Firenze

Si dice a volte che la realtà superi la fantasia. A leggere questi racconti sembrerebbe proprio così: sono storie vere di povera gente, vicende straordinarie e nello stesso tempo assolutamente normali, episodi presi dalla cronaca quotidiana, dall'epilogo amaro ma quanto mai realistico. Perché spesso il lieto fine nella vita vissuta non esiste e la Città Paradiso dove pensavamo di vivere si dimostra invece una prigione.

In una vita fatta di incertezze, contornata da un'infinità di dubbi, quale persona non sarebbe attratta dalla certezza assoluta? Dorothy, analizzando il suo passato e quello delle persone che le sono accanto, cerca di rispondere al fatidico enigma: "Cosa sarebbe successo se...". In un gioco serio sospeso tra realtà e sogno, la donna si spinge quindi fino a modificare il corso della vita attraverso le pagine della sua immaginazione, convinta di non potersi sbagliare, procedendo a destra e poi a sinistra del grande incrocio ma rendendosi infine conto che nella vita reale non c'è certezza migliore dell'attimo presente in cui si vive.

Puoi arrivare dove il mare è tutto rosa e il cielo tutto verde, puoi andare dove il leone è un animale domestico, dove l'assurdo diventa realtà, dove la fantasia non è più tale, dove ciò che pensi è possibile, anche se va contro la volontà degli altri, contro l'opinione comune, contro vento. Puoi arrivare dove ci sono scale tanto alte da poter toccare il sole, zattere tanto grandi da poter percorrere tutto il mare camminando, non importa se sono cose che in un mondo vero non accadrebbero mai. Un discorso contorto, una parola che non esiste, una persona invisibile: tutto diventa vero in un mondo che, lontano e vicino a questo, c'è ma non si fa sentire.

Lo strano caso di Sicuro Malatesta è la ballata degli affetti mancati e mancanti, delle vite sprecate, delle vendette e delle rivincite e della paura d'amare, ma è anche il desiderio forte di vivere appassionatamente. Non è poi un caso così strano. Da quando il cuore gli era balzato fuori tempo, per il protagonista di questa storia sciogliere i nodi della propria esistenza e riuscire a interpretare la vita e non subirla è diventato un imperativo categorico per raggiungere un'evoluzione interiore che possa liberarlo dalla solitudine.

Una storia "quotidiana" quella di Francesca, Matilde, Giulia e Domiziana, quattro giovani donne solite passare il giorno del proprio compleanno in compagnia delle fedeli amiche dei tempi del liceo. Ma il compleanno che fa rintoccare per tutte e quattro l'ora dei quaranta anni segna uno spartiacque tra il prima e tutto ciò che è ancora possibile fare, è il giro di boa che segna, fisiologico, il registro dei bilanci. Così, una dopo l'altra, una insieme all'altra, le ragazze ormai donne adulte tentano di ricapitolare (prima di tutto) a se stesse l'esistenza trascorsa e pianificare il cammino per un possibile futuro.

Per imparare a contare, la decina devi assimilare. Di decina in decina, di tabellina in tabellina, sommo, moltiplico, divido, gioco, conto e sorrido. Così l'abaco è completato e il sistema numerico è proprio conquistato! Età di lettura: da 6 anni.

Uno dei maggiori poeti dell'Ottocento italiano ci viene presentato in questa opera, a metà strada tra il romanzo e il saggio, come un giovane combattuto tra il desiderio di allontanarsi dalla noiosa vita di provincia, per allargare le proprie conoscenze letterarie e prendere dimestichezza col mondo, e la consapevolezza della propria inadeguatezza alle cose pratiche della vita. Un ritratto toccante e vivido di un grande scrittore e delle sue opere maggiori, ma anche di un ragazzo, costretto a elemosinare affetto e considerazione dal padre e dalla madre e a cui è preclusa la via dell'amore.

Fortunato è un giovane pigro e sognatore che trascorre gran parte dei pomeriggi estivi nella quiete del suo ovattato appartamento con la precisa intenzione di disintossicarsi da mesi di quotidiano logorio. La sua esistenza, volutamente monotona e abitudinaria, è costellata di insicurezze e piccole ossessioni, inclusa la convinzione di essere perseguitato da un destino ostile e imperscrutabile. Un sabato di settembre, seppur di malavoglia, si mette in viaggio in compagnia di un'avvenente vicina per un breve soggiorno in campagna presso un'anziana e facoltosa zia. È l'inizio di un vero e proprio incubo: tra auto sabotate, sassi che piovono dal cielo e incendi dagli esiti mortali, il protagonista diventa il fulcro intorno al quale orbitano complessi intrighi di provincia. Sullo sfondo del paesaggio appenninico di fine estate, caratterizzato da infinite sfumature di colori, si snoda una storia dai contorni surreali, che dimostra come in un lampo possano vacillare anche le più solide certezze.

Pagine "pungenti" sull'uomo, sulla vita, sulla morte. «Quando frequento l'uomo, sono l'amico di tutti. Quando parlo dell'uomo, non sono nemmeno l'amico di me stesso. Non ho mai posseduto delle verità, ho dovuto accontentarmi delle certezze. Se siete allergici alla correttezza e alla gioia di vivere, non leggete queste pagine. Come ne sconsiglio la lettura a tutti coloro che hanno l'intelligenza corta e la malafede lunga, la lucidità ridotta e il pregiudizio dilatato. Sono già tanti i libri che ci fanno rimpiangere di non essere analfabeti...»