L'Epos
Fede e nonviolenza
Jean Goss
Libro: Libro in brossura
editore: L'Epos
anno edizione: 2006
pagine: 172
La nonviolenza non è né un metodo, né un fine: essa è uno spirito, un modo di pensare, un nuovo modo di essere e di agire. È questo il concetto che sviluppa l'autore nel corso di un seminario teorico-pratico registrato dal vivo. Nella sua testimonianza di cristiano, nella forza dei numerosi esempi di lotte nonviolente cui ha partecipato con la moglie Hildegard, traspare l'indicazione di un cammino che ha come meta il rispetto assoluto della persona umana, e nel quale i compagni di strada sono tutti coloro che credono nell'uomo come valore.
La modernità in musica. Dodici variazioni sul tema
Giangiorgio Satragni
Libro
editore: L'Epos
anno edizione: 2014
Recitar cantando. Il teatro d'opera italiano. Volume Vol. 2
Piero Mioli
Libro: Libro in brossura
editore: L'Epos
anno edizione: 2013
pagine: 668
Mezzo barocco e mezzo classico, trascorso dal morente Provenzale al nascente Rossini, il Settecento è un secolo effettivamente zeppo di musica, teatro, melodramma, belcanto, molto più del Seicento. Quindi una trattazione che non voglia limitarsi a un pur necessario panorama generale ma si proponga di descrivere, letteralmente, correnti, scuole, autori, titoli, interpreti, questo e quel fenomeno, deve soprattutto avere la pazienza di raccogliere, riassumere, uniformare quanto offre la bibliografia e un po' anche di scavare, cercare, puntare l'occhio altrove. È quanto s'ingegna di fare questo pingue volume, che certo passeggia volentieri sulle cime di Händel, Pergolesi, Cimarosa, Gluck e Mozart ma dà una bella occhiata anche a Hasse, Galuppi, Salieri, Zingarelli e cosí via.
Il mito nel mito
Libro: Libro in brossura
editore: L'Epos
anno edizione: 2013
pagine: 144
Il volume è un omaggio ad un fondamentale momento coreografico e teatrale dove la danza raggiunge uno scopo unico ed irripetibile, dove l'illusoria leggerezza e facilità del balletto classico lasciano il posto alla concezione pura dell'artista che tra coreografia, musica e pittura apre una nuova porta alla danza. Per "L'après-midi d'un faune Diaghilev" si affida a Léon Bakst per i costumi e per le scene e sceglie per interprete e coreografo Nijinsky che si ispira ai bassorilievi greci ed egizi dando cosí alla coreografia una visione bidimensionale. L'intuizione di Nijinsky riesce a sublimare l'idea di Diaghilev che aveva imposto la simulazione di un orgasmo al "suo fauno" e che Nijinsky trasforma in un dionisiaco e rarefatto fremito che in quel 29 maggio del 1912 infiamma il pubblico del Théâtre du Châtelet di Parigi tra scandalo e stupore.
Benjamin Britten
Alessandro Macchia
Libro: Libro in brossura
editore: L'Epos
anno edizione: 2013
pagine: 468
La prima monografia italiana su Benjamin Britten (1913-1976) adempie la predizione di Rostropovic: "Io vi giuro che verrà il tempo di Britten". In occasione del centenario della nascita il libro celebra non soltanto il maggiore compositore inglese, ma uno dei più rappresentativi di tutto il ventesimo secolo. Esaminandone la produzione un titolo dopo l'altro, al passo dei dettagliati accadimenti biografici, l'autore svela inosservate attitudini sperimentalistiche e sovverte definitivamente l'immagine del tradizionalista talentuoso.
Luce per la danza. La nuova stagione 1999-2012
Libro: Libro in brossura
editore: L'Epos
anno edizione: 2012
pagine: 152
Immagini di arte e di spettacoli, ricordi di eventi e di prove raccontano la nuova stagione dell'Accademia Nazionale di Danza e testimoniano il viaggio dell'istituzione per diventare alta formazione.
Giovanni Gabrieli
Rodolfo Baroncini
Libro: Libro in brossura
editore: L'Epos
anno edizione: 2012
pagine: 632
Giovanni Gabrieli (1554/56-1612), al vertice della tradizione musicale veneziana avviata da Adriano Willaert, fu con Monteverdi tra i massimi compositori italiani ed europei di fine Cinquecento. Autore di musica sacra per grandi organici policorali, destinata in buona parte al cerimoniale civico-religioso della basilica di San Marco, Gabrieli fu anche l'iniziatore di un repertorio di musica strumentale d'assieme di complessità e dignità artistica pari a quello della migliore musica vocale sacra e profana dell'epoca. Avvalendosi di nuove fonti documentarie e di una accurata ricontestualizzazione delle fonti musicali, il presente volume offre una nuova immagine del compositore, piú aderente alla variegata vita musicale veneziana dell'epoca, fornendo al contempo una piú chiara comprensione del ruolo rilevante che egli, pur nel rispetto della tradizione policorale marciana, ebbe nell'affermazione del nuovo stile concertato e di tutti quegli stilemi tecnico-espressivi propri della nuova musica del Seicento.
Federico Incardona. La grande melodia
Marco Spagnolo
Libro: Libro in brossura
editore: L'Epos
anno edizione: 2012
pagine: 160
"Des Freundes Umnachtung" ('Ottenebramento dell'amico') per grande orchestra è uno dei capolavori di Federico Incardona (Palermo 1958-2006). Eseguita per la prima volta nel 1985, l'opera costituisce uno degli snodi fondamentali dell'evoluzione creativa del suo autore in quanto sintesi di tutte le esperienze maturate negli anni precedenti e presagio degli sviluppi futuri. Questo volume, a partire dallo studio di "Des Freundes Umnachtung", disvela i tratti essenziali dello stile di Incardona prendendo in esame l'intero ordito musicale, dalle componenti più elementari fino ai livelli generali della forma. Il metodo seguito è comparativo: le ipotesi interpretative che scaturiscono dall'analisi sono verificate su un repertorio più ampio di composizioni dell'autore e poste in relazione al contesto delle opere dei compositori a lui contemporanei.
Giuseppe Verdi. Macbeth, Il Corsaro, Luisa Miller
Antonino Titone
Libro: Libro in brossura
editore: L'Epos
anno edizione: 2012
pagine: 592
"In Verdi ogni frammento dipende da quello che lo precede e preannunzia quello che segue: c'è sempre in lui un'idea che ha un eccellente motivo per finire perché ne ha avuto uno ottimo per cominciare. Una consecutio ferrea come in Dante, Bramante, Michelangelo; squisita come in Petrarca, Raffaello. Questa congiunzione fa di Verdi un cantore unico, anzi comune. 'Pianse ed amò per tutti'. Non un cantore 'speciale [...] particolare [...] originale [...] sottile, o irrefragabile, o facundus, o resolutissimus, o eximius, o [...] venerabilis inceptor', ma un aedo che 'ci offre i frutti sacri della sapienza, nel canestro lavorato dei suoi mille argomenti'. Come san Tommaso è il Dottore comune della Chiesa, cosí Verdi è il Cantore comune dell'umanità. Come il pensiero di Tommaso, cosí la sua musica è di una 'limpidezza meravigliosa e come una grazia speciale di luce e semplicità'. Questa grazia speciale, 'dal fondo della storia, avendo percorso i cunicoli delle fonti letterarie e dei libretti', attraverso la tragica esistenza di Macbeth, che contrariamente alla deformazione storica fu un buon re; la 'favola' di The Corsair; la 'tragedia borghese' Kabale und Liebe, inonda i tre capolavori analizzati in questo volume: Macbeth, Il corsaro, Luisa Miller".
Il liuto
Davide Rebuffa
Libro: Libro in brossura
editore: L'Epos
anno edizione: 2012
pagine: 464
Si tratta del primo volume sistematico mai dedicato alla storia e alle trasformazioni organologiche del liuto, lo strumento in assoluto più importante dell'Occidente, insieme al pianoforte, quanto a repertorio e diffusione. La maggior parte della musica scritta dal Trecento alla metà del Settecento sarebbe semplicemente impensabile senza la presenza di almeno una fra le infinite varietà di liuti conosciute.
Jacques Tati
Francesca Boschetti
Libro: Libro in brossura
editore: L'Epos
anno edizione: 2012
pagine: 224
"Avrei potuto vendere il mio personaggio; ma avrebbe voluto dire vendere me stesso. E non ho accettato l'offerta. Quando si vuole insegnare agli altri quali sono le cose più importanti della vita, diciamo che sono quelle che non si possono comprare: una gioia, un'amicizia, un raggio di sole... Non si può diventare schiavi dei contratti commerciali. Se voglio essere seguito, è necessario che ciò che professo sia sincero". Jacques Tatischeff, in arte Tati (1907-1982). Mimo, sceneggiatore, attore, regista e produttore di se stesso, Tati era prima di tutto un uomo libero. A trent'anni dalla sua scomparsa, il suo cinema, fatto di film senza storie, che raccontano senza parlare, continua a insegnare allo spettatore la libertà di godere della comicità della vita, anche fuori dalla sala, oltre lo schermo. Sei film in circa quarant'anni gli sono bastati per scardinare le regole del linguaggio cinematografico e reinventare il comico. La sua vita è stata il suo cinema e il suo cinema è la più autentica testimonianza della sua vita.