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A Rodi, ogni giorno, il novantaquattrenne Géorgios si tuffa da un trampolino nell’infinito blu dell’Egeo celebrando la vita con coraggio. Pierluigi, invece, italiano legato all’isola dai ricordi familiari, nuota fin lì per contemplare sé stesso e la propria esistenza. Dal loro casuale incontro germoglia un’inaspettata e intensa amicizia. Quando però l’estate successiva Pierluigi torna a Rodi, di Géorgios non v’è più traccia. Inizia così una ricerca che diventa un viaggio attraverso l’isola e il suo tempo: dalle antiche dominazioni alle tradizioni elleniche, fino ai recessi più intimi delle memorie familiari. Un racconto intriso di bellezza e malinconia, un viaggio sospeso tra passato e presente, un tuffo profondo nella memoria.

Questo saggio inedito che si pubblica in occasione dei dieci anni dalla scomparsa di Pietro Ingrao, si articola in quattro capitoli, stesi tra il 1967 e il 1969, nei quali l'autore riflette sulla storia dei partiti comunisti dopo la rivoluzione russa del 1917, con speciale riguardo alla situazione italiana, al fascismo, ai primi vent'anni della Repubblica e al Pci. Si tratta di un'analisi teorica intesa a comprendere i motivi della "difficoltà" che incontra, in Italia e nei paesi dell'Occidente europeo, l'affermazione di una trasformazione socialista.