ShaKe
Il popolo del blues. Sociologia degli afroamericani attraverso il jazz
Amiri Baraka
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: ShaKe
anno edizione: 2003
pagine: 605
					Torna con una nuova edizione, arricchita da una prefazione dell'autore, uno dei "classici" sulla storia della musica afroamericana. Scritto a metà degli anni Sessanta da uno dei più influenti intellettuali afroamericani, "Il Popolo del blues" analizza con rigore e passione l'inestricabile intreccio che lega il blues e il jazz alla vicenda dei neri, dallo schiavismo alle lotte per l'emancipazione e i diritti civili. Nel delineare tale percorso, Amiri Baraka, pur considerando il peso delle radici africane, sottolinea i processi di ibridazione e meticciato che caratterizzano il blues e le altre forme musicali e culturali afroamericane, arrivando a individuare l'origine del blues come l'atto di nascita dei neri americani.				
									Net.art. Culture di rete e attivismo digitale
Marco Deseriis, Giuseppe Marano
Libro
editore: ShaKe
anno edizione: 2003
pagine: 218
Crypto. I ribelli del codice in difesa della privacy
Steven Levy
Libro
editore: ShaKe
anno edizione: 2002
pagine: 352
Alice è il diavolo. Storia di una radio sovversiva
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: ShaKe
anno edizione: 2002
pagine: 176
Il cyborg. Saggio sull'uomo artificiale
Antonio Caronia
Libro
editore: ShaKe
anno edizione: 2001
pagine: 130
					Il cyborg abita l'immaginario popolare ma si muove anche nei regni più concreti della produzione materiale e immateriale e, illuminando i rapporti fra reale e immaginario, esprime bene la nuova epoca in cui quest'ultimo diviene forza direttamente produttiva. Nato sulle pagine delle riviste pulp di fantascienza negli anni Venti e Trenta del Novecento, il cyborg ha seguito e anticipato il rapporto e il conflitto tra uomo e macchina. Oggi si ritrova anche nella disseminazione dei corpi multipli nelle reti tematiche, nelle derive dell'identità individuale, nelle nuove aggregazioni collettive mediate dal software. Può diventare, come ha proposto la Haraway, una delle nuove figure in cui si incarna la prospettiva della biopolitica.				
									
