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Questo libro nasce dalla necessità che ho ravvisato di colmare un vuoto d'informazione in merito ad un piccolo evento che interessò Quintodecimo durante gli anni dell'unificazione nazionale italiana misconosciuto ai più. Seppur di modestissimo rilievo nella storia repubblicana, mi è sembrato che il fatto fosse degno d'accurata indagine storica al pari di tanti altri di maggiore notorietà per il grande pubblico; ne è nata così una opera narrativa simile ad un romanzo storico, un misto di molta storia e poca invenzione, dove ho cercato di ricostruire l'ambiente della vicenda più fedelmente, nelle sue caratteristiche sociali e culturali, a quello reale.

"In sessant'anni di vita ognuno può incontrare molti momenti di riflessione e ispirazione da tradurre in versi che esprimano i nostri vissuti in modo magico e suggestivo. Questo libro è la raccolta di sessanta di questi istanti creativi che ho voluto "cristallizzare" in versi nel corso della mia vita e che mi piace consegnare ad ogni lettore curioso di questioni umane. Si va dalle prime tenere poesie adolescenziali in cui osservavo il mondo con sguardo ingenuo ma riflessivo, ai divertenti scritti passionali, in cui mi è piaciuto accostare momenti sentimentali e nostalgici ad altri di pura giocosità erotica; dalle poesie autobiografiche, con sinopsi sulla mia vita o con precisi eventi per me significativi, tra cui le drammatiche "poesie per l'amico Giampiero", alle poesie "etiche" dove la simultanea presenza, nell'essere umano, di Bene e Male gioca a rimpiattino con la coscienza di Sè. Nelle poesie "esistenziali" si affrontano temi e dilemmi filosofici che mi affascinano e assillano da sempre e che presumo facciano parte delle questioni che ciascuno di noi si pone nel corso della propria vita. Le Neuropoesie sono invece un esperimento letterario in cui si tenta di conferire un'enfasi poetica ad alcune funzioni fisiologiche della mente o a processi vitali fondamentali, includendovi anche alcune condizioni patologiche osservate con prospettiva poetica. E per finire, più recenti, le "poesie senza perché" che rappresentano un mero divertimento letterario per fissare istanti o pensieri stimolanti con parole rivelatrici di emozioni e suggestioni, come farebbe una fotografia."

"Saturnium Sidus" non è un libro che parla strettamente di cinema: non si occupa di teoria ed estetica del film in relazione a Interstellar, né intende elaborare un'esegesi comparativa con altre opere di Christopher Nolan. È un testo che non scopre niente di nuovo; semplicemente si limita a mettere in luce quello che già c'è, vale a dire il ricco tessuto simbolico sotteso alla storia portata sullo schermo da Nolan. È un viaggio all'interno dei mondi scenici, metafisici e musicali evocati dal film. È un itinerario in cui si cerca di tracciare la mappa dei molti riferimenti filosofici, mito-antropologici e psicoanalitici che, al di là degli ovvi addentellati scientifici, offrono alcune possibili chiavi interpretative dell'opera e della splendida colonna sonora firmata da Hans Zimmer. È un libro che propone un percorso di lettura consapevole: non si limita a suggerire ipotesi, ma intende anche fornire alcuni rinvii essenziali alle conoscenze, agli archetipi e ai saperi sul cui telaio è tesa la possente trama scenico-narrativa di Interstellar.

Biografia di una famiglia, la drammatica storia di Guido e Bruno, due fratelli partigiani che lottarono contro la dittatura fascista e l'usurpazione nazista, certi dei loro ideali di giustizia e libertà.

L'intento di questo libro è quello di aiutarci a vedere chiaramente chi siamo e come stiamo vivendo la nostra vita. La consapevolezza guarisce.

E si fidasse è bene e non fidasse è mejo, de chi te sembra tutto rose e fiocchi lassa perde l'apparenza, resta svejo, osservalo: 'n omo se giudica dall'occhi.

Questa raccolta di poesie e racconti, letta come storia autobiografica, prende le mosse da un paesino dell'entroterra sardo. Le tradizioni, gli usi e i costumi di un mondo lontano, raccontati con una poetica melodica per armonizzare le parole e gli stati d'animo. È la forza della tradizione che spinge il poeta a cantare le sue origini, usando il fascino di una lingua fatta di suoni, che sembrano venire da molto lontano. Sono i rapporti umani che si collocano in primo piano in queste poesie: rapporti veri, segnati dal dolore, a volte chiusi in cerimonie necessarie a dar voce a sentimenti che difficilmente riescono a trovarla; rapporti che parlano di legami familiari profondi che solo la morte può scalfire. La ricerca dell'animo umano ha indotto l'autore a intraprendere studi classici, cantando gli itinerari percorsi con l'entusiasmo della conquista di nuovi saperi. Ogni poesia rappresenta un gradino ascensionale verso una cultura millenaria.

Si tratta di una raccolta di poesie, la struttura della narrazione si suddivide in cinque capitoli, ogni capitolo è nominato con uno dei cinque sensi e le poesie al suo interno sono dedicate ad ognuno di questi. Come citato alla pagina ultima della raccolta, ogni sette pagine vi è un post-it scritto a mano il quale collegato a tutti quelli presenti nella raccolta apre un secondo filo conduttore con una narrazione propria, è un piccolo gioco poetico creato appositamente per i lettori, i quali dovranno rileggere una seconda volta l'intera opera per coglierne il senso.

Un romanzo di formazione in una serie di digressioni in cui l'io narrante, un io moltiplicato, Franz X [Franz], presenta uno spaccato temporale basandosi su alcuni quaderni di diario del 1973. La storia di un periodo della propria nevrosi patentata in via di inquadramento per entrare in altre forme di disadattamento. L'autore da vecchio la ripercorre in un approccio fantastico presentandola, sul finire del XXI sec. d. C., secondo un'ispirazione aggiornata. Con tanti personaggi, comparse e protagonisti, racchiusi nella formula "casuale ogni riferimento a persone e a fatti". Numerosi i temi esistenziali e socio-politici: l'insorgenza dei rapporti amicali, i diritti umani e civili, l'antimilitarismo, i soggetti collettivi delle varie forme di liberazione individuale, la disgregazione delle ideologie, le disillusioni. Rivivendone gli spezzoni della cronaca per trasformarli nei pre-testi della riflessione in un linguaggio in tendenza neo-barbarica con moderazione [per favorirne l'assimilazione nella letteratura del presente].

"Tranquillo! Il tuo cuore ha dimorato accanto al mio! Era l'unico modo possibile per proteggerlo nel tempo e per non farlo prendere dall'Ancella traditrice e dai suoi alleati. Prima di morire mia madre, la Regina, mi ha consegnato il tuo cuore, perché voleva che restasse integro, fino a quando non ti avessi rincontrato in questa nuova dimensione. Queste le ultime parole di mia madre: Questo è il terzo dono che reco al mio Sposo e Re. Dell'uomo m'innamorai, ma non riuscii a convivere con il Re. Tuttavia il mio amore fu così grande da donarti per tre volte la vita, altrettante volte persi me stessa o parte di me".

"All'Amico Erminio Medaglia (foto in copertina), referente del comitato di quartiere San Biagio - una delle prime vittime del COVID 19 - verrà dedicata l'intitolazione del sottopasso pedonale (una sorta di budello intestinale da sempre vandalizzato, tanto da sconsigliarne l'uso serale per evitare sgradevoli sorprese e/o aggressioni pericolose!) che collega il quartiere alla città vera e propria. La proposta del sindaco Passerini è apparsa sul quotidiano "il Cittadino" la domenica del primo di Novembre 2020 firmata da Laura Gozzini. «È un'istanza che ha sempre portato avanti, anche nell'ultima riunione fatta a dicembre» ricorda il primo cittadino tornando con la mente agli incontri nei quartieri prima che arrivasse la pandemia e in particolare a quello al villaggio San Biagio con Medaglia lancia in resta… nota aggiunta dall'autore. In attesa che quanto sopra venga realizzato, anticipo il mio modestissimo tributo alla memoria dell'Amico dedicandogli il presente manoscritto." (B. Fusari)

Fabrizio ha 26 anni, lavora come barman, vive in un piccolo appartamento con il suo fedele cane Milo e conduce una vita tranquilla tra amici e qualche storia non importante. Non si è mai innamorato per paura. Paura dei fantasmi del suo passato, dei suoi traumi infantili che si trascina dietro.