Tufani Editrice
I viaggi di Olympe, istitutrice
Mariella Todaro
Libro
editore: Tufani Editrice
anno edizione: 2024
pagine: 169
Tutto il tempo che occorre
Gloria Spessotto
Libro
editore: Tufani Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 183
Improvviso per pianoforte. Musica e vita
Elena Spoerl Vögtli
Libro: Libro in brossura
editore: Tufani Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 90
Oroscopo per una monaca
Mariella Todaro
Libro: Libro in brossura
editore: Tufani Editrice
anno edizione: 2020
pagine: 233
Quando ci si innamora di un personaggio vissuto nel passato e conosciuto negli archivi, si potrebbe desiderare di farlo rivivere attraverso la narrazione della sua vita quotidiana, ma i piccoli fatti individuali di tutti i giorni, dopo aver contribuito ai grandi fatti collettivi, non sono più distinguibili, quando i protagonisti scompaiono, e spesso anche prima. Difficilmente ne abbiamo traccia documentale, se non per caso, e dunque possiamo ricostruirli solo a partire dai grandi fatti che son rimasti documentati o da specifiche prove materiali. Oppure possiamo semplicemente riprodurre documenti esistenti, organizzandoli fra loro in base alla loro natura e non certo per far rivivere quanto è successo. Si può anche tentare di raccontarli, quei piccoli fatti, fantasticando sui documenti.
Fotogrammi
Giuliana Ponzio
Libro: Libro in brossura
editore: Tufani Editrice
anno edizione: 2020
pagine: 234
La storia di tre famiglie che incrociano le loro vicende sullo sfondo inquieto del primo novecento fino alla conclusione della seconda guerra mondiale. Uno spaccato di vite quotidiane i cui protagonisti, diversi tra loro in tutto, sono tenuti insieme dall’intimità forzata della guerra e dal progressivo sgretolarsi delle certezze di un’epoca in crisi.
Lupini violetti dietro il filo spinato. Artiste e poetesse a Ravensbrück
Katia Ricci
Libro: Libro in brossura
editore: Tufani Editrice
anno edizione: 2020
pagine: 107
"Il titolo del libro è tratto da una lettera di Etty Hillesum scritta durante il suo internamento a Westerbork in cui esprime la sua capacità di cogliere la bellezza anche in condizioni estreme. Da Ravensbrück ci sono pervenuti fortunosamente disegni e poesie di donne che, nonostante le sofferenze, le violenze e le privazioni a cui erano sottoposte, hanno mantenuto la loro umanità ricorrendo alla creatività e alle relazioni in una dimensione di trascendenza per riaffermare il primato della vita. Le prigioniere, utilizzate come schiave nelle fabbriche di guerra, erano detenute per reati comuni, politiche di varia nazionalità che militavano in organizzazioni antifasciste, ebree, zingare, omosessuali. Che cosa ha spinto quelle donne a comporre poesie e a disegnare clandestinamente in un luogo in cui rischiavano la vita soltanto per procurarsi un pezzetto di carta o un mozzicone di matita? Certo c'era il desiderio di testimoniare. Ma sicuramente c'è anche molto altro. Incredibile la sproporzione tra la disumana realtà del campo e il desiderio di fare arte: la prima mirava ad annullare la personalità, il secondo, invece, a rafforzare la consapevolezza di sé perché l'arte è frutto ed esaltazione della singolarità. La volontà di sopravvivere, di lasciare una traccia di sé, di non essere ingoiata dalla mostruosità del campo dava a quelle poetesse e artiste la forza di esprimersi. La poesia, così come il disegno, si prestava a descrivere l'esperienza di sofferenza e di disperazione, ma anche a realizzare l'insopprimibile bisogno di bellezza, sia per la forma sintetica sia per la possibilità di tradurre in immagine un discorso che altrimenti sarebbe stato incomprensibile se misurato con lo strumento della logica. Leggendo le testimonianze delle sopravvissute e ripensando alla mia storia personale e alle donne sottoposte in varia misura al potere patriarcale è nato dentro di me il desiderio di uscire dal vittimismo, pur consapevole dell'ingiustizia della condizione femminile, per approdare alla certezza che la coscienza del proprio essere donna quando è all'opera dà frutti anche in ambienti aridi e ostili, appena trova un po' di terreno in cui attecchire. È stato, dunque, un viaggio dall'orrore alla creatività, dal vittimismo al senso di sé, dalla disperazione alla speranza di riuscire sempre a conservare e agire la propria umanità e la fedeltà a sé nel posto e nella vita in cui ci è dato di stare." (L'autrice)
Scrittrici a Parigi
Anna Maria Verna
Libro: Libro in brossura
editore: Tufani Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 297
A Parigi hanno vissuto e scritto tantissime scrittrici, alcune molto note anche oggi ma altre che pochi conoscono anche se hanno avuto una notevole influenza sulla vita, non solo culturale, dei loro tempi. Anna Maria Verna rilegge le opere di ciascuna con attenzione e con la sua nota competenza di studiosa, a cui si aggiunge un’acuta capacità di metterne in evidenza l’importanza, spesso dovuta alla novità del loro pensiero rispetto a quello degli scrittori contemporanei. Di tutte loro il saggio di Anna Maria Verna offre un’approfondita biografia che illumina non solo vicende poco note delle loro vite ma l’intera storia delle epoche in cui sono vissute. Una storia vista con occhi nuovi che rovescia molti pregiudizi e allarga gli orizzonti su aspetti, spesso volutamente, dimenticati di quanto sia stato determinante l’apporto delle donne in ogni secolo dal Seicento delle Preziose all’ieri più recente col neofemminismo.