Vocifuoriscena
L'immortale
Alphonse Daudet
Libro: Libro in brossura
editore: Vocifuoriscena
anno edizione: 2025
pagine: 252
Tra satira pungente e malinconia lucida, "L'Immortel" è il romanzo con cui Alphonse Daudet scardina dall'interno l'istituzione più riverita della cultura d'oltralpe: l'Académie française. Dietro il ritratto grottesco dell'"immortale" Astier-Réhu, uomo di lettere ossessionato dalla gloria, si cela una critica feroce alle ipocrisie della cultura ufficiale, al culto della reputazione, alla vanità che si traveste da ideale. Vanità che echeggia tra i membri dell'Académie, ma anche nelle sordide trame della signora Astier per assicurare un matrimonio vantaggioso al figlio Paul come scorciatoia per l'affermazione sociale. Scritto nel 1888, "L'Immortel" è un affresco impietoso della Francia intellettuale di fine Ottocento, un atto d'accusa contro un certo modo di intendere la cultura come carriera, la letteratura come scalata sociale, la reputazione come unica forma di verità. Un romanzo sorprendentemente attuale, che ci ricorda – con stile impeccabile e una cattiveria dosata con eleganza – quanto l'idolatria per la fama possa essere il contrario esatto della grandezza.
Il circo e la santa. Romanzo alla maniera antica
Joel Lehtonen
Libro: Libro in brossura
editore: Vocifuoriscena
anno edizione: 2025
pagine: 284
Sam Ilola è un bambino il cui futuro sembra segnato dalla sventura: appiccando incidentalmente il fuoco in casa, brucia anche la madre. Il padre è un dissoluto che se l’è data a gambe. Affidato alla premurosa Angelika, tutto lascia pensare che sia l’opportunità di una vita serena, ma il giovane sfigura il volto della sua amorevole madre adottiva. Questa volta non si tratta di un atto del tutto involontario ed è difficile mettere a tacere la voce della coscienza: non vedendo altra soluzione, Sam fugge e si ritrova tra gli artisti di un circo, proiettato lontano dall’unico angolo di mondo che lo aveva riscattato dai fantasmi di un’infanzia difficile. In quella variopinta Babele itinerante fatta di maschere e figure quasi irreali s’innamora di un’enigmatica funanbola, Minnie Bell, che lo farà precipitare all’inferno... Il circo e la santa è una caleidoscopica fiaba sulla compassione come lucido, consapevole gesto di riconciliazione tra il caso e la necessità. L'abnegazione, virtù tanto elevata da travalicare la morale cristiana, non è in definitiva che il rifiuto di sé in favore di una spontanea, appagante dichiarazione di fiducia nell'animo umano.
La linea rossa
Ilmari Kianto
Libro: Libro in brossura
editore: Vocifuoriscena
anno edizione: 2025
pagine: 164
Quando in uno sperduto villaggio della Finlandia giunge voce che soprusi e povertà stanno per finire, molti iniziano a sognare a occhi aperti. Si tratta di umili contadini, calzolai, sarte, povera gente senza istruzione, abituata a lavorare tanto e a patire ancor di più. Eppure la speranza le spinge a informarsi, talvolta perfino a imparare a leggere, a credere fermamente che il tracciare la linea rossa per eleggere i socialdemocratici potrà cambiare una volta per tutte le loro meschine esistenze. Sul limitare delle desolate foreste del Kainuu, Riikka e Topi Romppanen conducono un’esistenza irta di difficoltà e miseria, con cinque figli piccoli da sfamare, e la loro vita quotidiana è intrisa di tristezza e rancori. Come molti compaesani, anche loro si recano con fiducia alle elezioni del 1907 – le prime in assoluto in Europa in cui anche le donne hanno potuto votare –, ma l’autore ha già disseminato di sassolini questo suo disincantato romanzo: neppure la bandiera socialdemocratica ha davvero a cuore il bene della povera gente, che nuovamente sarà destinata a subire oppressioni e ancor più amare disillusioni.
La religione degli antichi germani. Volume Vol. 1
Jan De Vries
Libro: Libro in brossura
editore: Vocifuoriscena
anno edizione: 2025
pagine: 700
I due volumi della Religione dei germani pagani, di Jan de Vries, costituiscono la più esaustiva, completa e rigorosa trattazione della religione e della mitologia degli antichi germani, e rimangono ancora oggi di monumentale importanza per la disciplina. In questo primo volume, ampio spazio viene dedicato alla disamina delle fonti letterarie, archeologiche e iconografiche, integrate con i dati trasmessi dal folklore e dalle credenze popolari. De Vries si premura di delineare i fondamenti spirituali dell’antico mondo germanico, riflesso da un lato nel complesso rapporto tra l’individuo e il quadro sociale, dall’altro nello sfaccettato concetto di anima e nella concezione della morte. A ciò si legano inscindibilmente la pratica magica e le entità soprannaturali. A de Vries interessa soprattutto delineare il rapporto con il sacro e a tale concetto dedica un corposo capitolo f inale in cui passa in rassegna non solo quest'inafferrabile ambito semantico, ma anche il complesso sistema socio-religioso che traspare dalle celebrazioni, dai sacrifici, dai luoghi sacri. L’accuratezza filologica si sposa con un’impeccabile chiarezza espositiva, che rende quest’opera non solo un fondamentale manuale di studio, ma anche una godibile, affascinante lettura.
La bella vita di Rezeda Kázmér
Gyula Krúdy
Libro: Libro in brossura
editore: Vocifuoriscena
anno edizione: 2025
pagine: 282
Negli anni che segnarono il tramonto della Belle Époque, in una Budapest in fermento, Rezeda Kázmér – protagonista del romanzo e alter ego dell'autore – attraversa le pieghe della città, immergendosi nella vita sociale di una ricca e colta classe borghese e traccia itinerari sorprendenti fatti di luoghi, persone, emozioni, sensazioni olfattive, ricordi. Rezeda è un giornalista-scrittore, membro di una cerchia di intellettuali bohémiennes, frequentatori assidui dei caffè e dei locali della capitale. Il carattere autobiografico del romanzo fa sì che le vicende sentimentali del protagonista si intreccino con la vivace rappresentazione della intelligencija e della classe commerciale del tempo, offrendoci una visuale inedita su tanti nomi illustri della letteratura e della società budapestina negli anni euforici che precedettero lo scoppio della Grande Guerra. Una trama narrativa impalpabile, liquida come la vita stessa di Rezeda Kázmér, che travolge il protagonista fino quasi ad annientarlo, lasciandogli in ultimo un'unica e paradossale possibilità di rinascita: partire per la guerra.
Gesta Danorum. Eroiche imprese dei danesi. Libri storici (X-XVI)
Saxo Grammaticus
Libro: Libro in brossura
editore: Vocifuoriscena
anno edizione: 2024
pagine: 956
Saxo Grammaticus (1150 ca. - 1220 ca.), oltre a essere un mitografo eccellente del mondo scandinavo, è uno straordinario storico del Settentrione europeo. La sua opera, i Gesta Danorum, vasto e prezioso repertorio delle tradizioni nazionali danesi, è un monumento impressionante per vastità e valore letterario. In un latino tanto classicheggiante e raffinato quanto prodigioso e sorprendente, Saxo tratta di un mondo in cui odio, amori e vendette, ma pure dèi pagani e cristianesimo avanzante compongono una narrazione non solo storicamente rilevante, ma anche stilisticamente incantevole. Viene qui presentata la prima traduzione in italiano dei libri storici (X-XVI), con testo originale a fronte e ampio corredo critico.
La religione dei popoli altaici
Uno Harva
Libro: Libro in brossura
editore: Vocifuoriscena
anno edizione: 2024
pagine: 638
L'opera cardine dell'etnografo finlandese Uno Harva, dedicata alle immagini religiose dei popoli altaici, è il risultato di un imponente lavoro di sintesi e analisi effettuato su una sterminata quantità di documenti etnografici e fonti orali, compreso il notevole materiale che l'autore stesso aveva registrato nel corso della sua spedizione di ricerca sui monti dell'Altaj. Passando dalle leggende sulla creazione del mondo ai bagliori dell'ecpirosi finale, dalle topografie cosmologiche ai miti astrali e naturali, dalle fisionomie delle divinità uraniche alle funzioni degli spiriti-guardiani, dalla determinazione dell'anima prenatale alle sue peripezie postmortali, Harva traccia un quadro coerente e approfondito della Weltanschauung di mongoli, tungusi e turchi di Siberia, dei loro riti religiosi, sepolcrali, di caccia e sacrificali, per concludere con un corposo capitolo dedicato allo sciamanismo. Nel contesto di questa antichissima fenomenologia religiosa, Harva riassume magistralmente tutte le categorie di un kósmos organizzato in senso animistico, dove l'umano e il metafisico comunicano tra loro attraverso le operazioni teurgiche degli sciamani.
Storia di Þorsteinn, il «Colosso della masseria» (Þorsteins þáttr bæjarmagns)
Libro: Libro in brossura
editore: Vocifuoriscena
anno edizione: 2024
pagine: 112
Il Þorsteins þáttr bæjarmagn è una “saga del tempo antico” tràdita in numerosi manoscritti databili tra il XIV e il XVI secolo. Þorsteinn, membro del séguito del re norvegese Óláfr Tryggvason, è soprannominato il "colosso della masseria" per la sua imponente stazza, ma una volta giunto nelle contrade dell’estremo Nord, abitate da esseri di statura gigantesca, toccherà a lui subire un’esperienza di alterità e vedrà il suo epiteto cangiare in "bambino della masseria". Ciò nonostante, Þorsteinn, che ha ricevuto in dono da un nano un prodigioso mantello d’invisibilità, si rivelerà un preziosissimo aiutante per il sovrano Guðmund, vessato dalle pretese del re Geirröðr di Jötunheimr, nel corso di un rocambolesco banchetto di giganti, intriso di tranelli e di giochi mortali, culminante in una sfida di bevute con un corno antropocefalo e oracolante chiamato Grímr "il buono". Sullo sfondo di avventure meravigliose, al limite tra paganesimo e cristianità, realtà e magia, si staglia un mondo boreale che allude a contatti e influenze reciproche tra i miti dei germani settentrionali e le tradizioni dei sámi (e non solo).
Cronache ceche delle origini. Profetesse, sovrane, guerriere
Libro: Libro in brossura
editore: Vocifuoriscena
anno edizione: 2023
pagine: 724
Volume antologico che accoglie le più antiche e importanti cronache ceche delle origini, la maggior parte delle quali compaiono qui per la prima volta in traduzione. Alla "Chronica Bohemorum" di Cosma da Praga, redatta all'inizio del XII secolo, fa seguito, quale fonte principale per la nostra conoscenza dei miti boemi, la sorprendente storia trecentesca in versi dello pseudo-Dalimil. Ma sono anche antologizzate le cronache di Marignolli, Pulkava, Piccolomini e Doubravky, composte tra il XIV e il XVI secolo, che rielaborano e ampliano il ciclo etnogenetico boemo. Chiude il volume la "Kronika česká" di Václav Hájek, un vero e proprio fantasy rinascimentale, appassionante e di ampio respiro, a lungo considerato testo "canonico" sulla nascita del popolo ceco e sulle imprese suoi primi sovrani.
La mitologia boema. Profetesse, sovrane, guerriere
Dario Giansanti
Libro: Libro in brossura
editore: Vocifuoriscena
anno edizione: 2023
pagine: 354
"Allora, le fanciulle ceche crescevano senza alcuna educazione, come amazzoni; ambivano impugnare le armi dei guerrieri ed eleggevano i loro capitani. Si battevano come soldati e al pari degli uomini andavano a caccia nelle foreste. Non erano i maschi a sceglierle come spose, ma erano loro stesse, quando lo volevano, a scegliersi i mariti." Questo libro svolge un’ampia panoramica dei principali temi dei miti cechi, ne analizza il nucleo più arcaico, utilizzando gli strumenti tanto della critica letteraria, tanto della mitologia comparata. Sia riconducendo le tradizioni boeme nel contesto della mitologia slava, sia confrontandole con i dati della comune eredità indoeuropea, si rivela la sorprendente antichità di un ciclo leggendario che affonda le proprie radici in tempi e spazi remotissimi. Dietro le figure di Krok, Libuše, Přemysl e Vlasta si riconoscono in controluce i miti degli Sciti, l’epica degli Osseti, i cicli regali persiani, rivelando come le storie narrate sulle sponde della Moldava possano trarre la propria linfa dal più antico fondo indoiranico.
La religione dei magiari pagani
Vilmos Diószegi
Libro
editore: Vocifuoriscena
anno edizione: 2023
pagine: 324
Minuziosa ricostruzione della visione del mondo dei magiari pagani al tempo del loro arrivo nel bacino dei Carpazi, questo libro mette in evidenza gli elementi di continuità tra gli operatori del magico della tradizione ungherese e lo sciamanismo uralico e altaico, delineando inaspettati agganci culturali tra l’Europa e il mondo siberiano. La figura del táltos – lo sciamano ungherese –, la sua nascita con un numero superiore di denti, l’iniziazione attraverso il "sonno duraturo" e lo smembramento, la scalata dell’albero che tocca il cielo e l’ottenimento del tamburo-cavalcatura, lo svolgimento della sua attività in stato di "nascondimento", nonché il suo canto misterioso, trovano infatti una puntuale corrispondenza nella tradizione sciamanica dei popoli dell’Eurasia settentrionale. Questa monografia, pubblicata da Vocifuoriscena in occasione del centenario della nascita di Diószegi Vilmos, apre uno squarcio inedito e sorprendente sulmondo religioso e magico degli antichi ungheresi.
Il donatore di anime
Amado Nervo
Libro: Libro in brossura
editore: Vocifuoriscena
anno edizione: 2023
pagine: 120
Rafael Antigue, medico messicano, riceve da un suo amico, il poeta Andrés Esteves, un dono a dir poco inusitato: un'anima disincarnata, una compagna incorporea che dia sollievo alla sua solitudine. In breve, Alda, lo spirito di una modesta suora, s'installa nell'emisfero sinistro del cervello del dottore. Scoprendosi dotato di due coscienze, una maschile e una femminile, Rafael raggiunge, nel ristabilimento dell'androginia primordiale, il culmine dell'esperienza amorosa. Ma la coabitazione di due anime tanto diverse in un unico cervello diventerà ben presto assai problematica. Al matrimonio alchimistico dovrà seguire un divorzio cabalistico? Originale, scintillante di humour e ricco di bizzarri spunti metafisici, questo curiosissimo romanzo (1899) di Amado Nervo può anche essere letto come una disincantata satira dell'amore romantico e dei suoi clichés letterari.