Edizioni dell'Orso: L'infinita durata.Saggi,testi letter. it.
Giovani e abuso sessuale nella letteratura italiana (1902-2018)
Luciano Parisi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2021
pagine: 368
Vittorio Alfieri e il costituzionalismo. Tra politica, teatro e letteratura
Giuseppe Rando
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2021
pagine: 260
Giuseppe Rando, già professore ordinario di Letteratura Italiana presso l'Università degli Studi di Messina, insegna Letterature Comparate presso la Scuola Superiore per Traduttori e Interpreti “Don Calarco” di Reggio Calabria.
La mia officina
Edmondo De Amicis
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 168
«La descrizione della propria “Stanza della scrittura”, spesso intrecciata con quella della biblioteca domestica, ha sempre rappresentato per ogni letterato l’occasione ideale di autorappresentarsi immerso nel proprio elemento naturale: tra libri, carte e attrezzi del difficile “mestiere di scrivere”. Nel 1902 il «Corriere della sera» dà questa opportunità all’autore più rappresentativo dell’Italia umbertina. Vede, così, la luce "La mia officina", una sorta di testo-testamento di Edmondo De Amicis — qui riproposto in edizione singola arricchita di commento — in cui l’anziano scrittore, ormai disilluso e duramente provato dalla vita, apre ai lettori le porte dello studio della sua ultima dimora torinese. Si tratta di una stanza dall’arredamento ostentatamente ordinario, in cui nel corso degli anni, sotto una coltre di polvere, si sono ammassati — in modo disordinato, proprio come nella memoria del padrone di casa — una miriade di volumi, ritratti, oggetti e ricordi di ogni genere, che la penna dell’autore riesce a restituire, sia pure nello spazio di poche pagine, alla vita.»
La declamazione onesta. L'attività critica di Giorgio Bárberi Squarotti. Atti del Convegno (Torino, 11-12 aprile 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 256
'«La sua attività non è un’operazione di giustizia o una gratificazione per le proprie idee e il proprio cuore: è [...] una scommessa». Così Giorgio Bárberi Squarotti scriveva nel 1984 del lavoro del critico letterario. La sua, indubbiamente, è stata una scommessa vinta: negli oltre sessant’anni di attività, ha attraversato l’intera letteratura italiana, cambiando il nostro modo di leggerne le opere. Questi Atti del Convegno svoltosi a Torino l’11-12 aprile 2019, nell’Università dove a lungo ha insegnato e che amava, propongono un primo bilancio, muovendo dalle riflessioni sul metodo e dall’attività di critico militante, attraverso Dante e Boccaccio, Machiavelli e Giordano Bruno, Alfieri e Manzoni, il secondo Ottocento e Pascoli e d’Annunzio, la poesia e la prosa del Novecento, senza dimenticare il monumento del Grande dizionario della lingua italiana UTET.'
Lucia intrepida e altre venture romantiche
Giorgio Bàrberi Squarotti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2017
pagine: 416
Giorgio Bárberi Squarotti ritorna con "Lucia intrepida e altre venture romantiche" a uno dei territori privilegiati della sua indagine critica: la letteratura italiana tra fine Settecento e Ottocento. Al centro, stanno la capitale esperienza del Manzoni, indagata ora soprattutto nelle sue problematiche storico-sociali ed etiche fondamentali (la peste, la carestia e la rivolta) e nelle sue strutture narrative (il viaggio), ma anche – in maniera più sorprendente – il Carducci (la rappresentazione del paesaggio toscano, il mito della Francia, i versi Al Beato Giovanni della Pace, la polemica contro la degenerazione dell’Italia). L’orizzonte spazia dall’Alfieri comico fino ad Abba e Verga, con due prospettive esegetiche privilegiate. Da un lato, stanno gli interventi volti a ricostruire la fitta rete di legami intertestuali tra testi apparentemente anche molto lontani tra loro, in cui la memoria non è solo indicazione erudita di fonti, ma strumento fondamentale per la comprensione delle ragioni profonde dell’opera: Voltaire e Monti, Tasso e Manzoni, Lucia e Angelica, Berni e Manzoni, Manzoni e Montale, Shakespeare e Manzoni e d’Annunzio, Florimonte e don Abbondio.
L'orto delle muse. Studi sulla poesia bernesca del cinquecento
Moreno Savoretti
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2016
pagine: 124
'Il tratto distintivo comune della poesia bernesca è proprio il linguaggio, la volontà esasperata di sperimentare e portare a esaurimento le infinite possibilità di un lessico poetico ormai svuotato dei suoi significati originari e adattato a veicolare significazioni oscene. Un linguaggio, o meglio un gergo, tanto più interessante quanto più criptico ed estremo, al limite dell'autoreferenzialità, poiché proprio nella condivisione di un codice comune e di una comprensibilità volutamente limitata e resa difficoltosa trova piena espressione la poetica bernesca [...].'
Uno specchio infranto. Adolescenti e abuso sessuale nell'opera di Alberto Moravia
Luciano Parisi
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2013
pagine: 232
"Una storia ricorre con insistenza nella narrativa di Moravia, da Gli indifferenti (del 1929) a La villa del venerdì (del 1990). Racconta di alcuni giovani trascurati dai genitori e sedotti o sopraffatti da una persona più anziana di loro. C'è chi ha visto in quei personaggi dei disinibiti eroi di libertà sessuale, ma quasi tutti i personaggi giovani di Moravia, soprattutto nei romanzi scritti prima de La noia, sono costretti quanto meno psicologicamente a una relazione sessuale; non la decidono; e la vivono con perplessità e dolore. Restano attaccati a partner egoisti e infidi per la dipendenza che l'abuso provoca in personalità che si stanno ancora formando. Il trauma causato dalla violenza subita spiega la passività di questi personaggi, il carattere doloroso che l'infanzia e l'adolescenza hanno nei testi di Moravia e il tono costantemente ambiguo con cui lo scrittore parla di sessualità."