Edizioni dell'Orso: Millennium
Dee di maggio. Introduzione e commento a Ovidio, Fasti 5, 1-378
Luca Basso
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2022
pagine: 400
'Il quinto libro dei Fasti è dedicato alla trattazione delle ricorrenze di maggio. Come nel resto del poema, Ovidio affronta la materia erudita con un taglio originale, impiegando la sua abilità di narratore per dare vita alla religione romana, creando personaggi memorabili, intervenendo sulla tradizione letteraria ed entrando in dialogo con il potere contemporaneo e con le sue necessità di autorappresentazione. La prima metà del libro, cui è dedicato il presente lavoro, è dominata da importanti figure femminili (le Muse, Maiestas, Maia, la nutrice di Giove, le Iadi, Flora), le cui vicende consentono al poeta di offrire, attraverso la struttura fluida del calendario, la sua personale visione della civiltà augustea. Questo volume comprende un ampio saggio introduttivo, che sviluppa un’interpretazione complessiva dei primi grandi quadri (...)'.
La notte di Argo. Commento a Stazio, Tebaide, 1, 390-720
Stefano Briguglio
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 360
'La seconda parte del primo libro della Tebaide narra un’azione che si svolge durante un’unica notte in un unico luogo: alla reggia di Argo, Polinice e Tideo cercano riparo e vengono accolti dal re Adrasto, che riconosce in loro i generi predetti dall’oracolo di Apollo. Stazio completa il quadro delle cause umane e divine che condurranno alla guerra fratricida: la maledizione familiare che la stirpe di Edipo porta con sé; l’ingenuità di Adrasto, convinto che gli dèi siano propizi alla città di Argo; la condotta immorale delle divinità, dimostrata dal mito di Apollo, Lino e Corebo, che il re racconta agli ospiti nel cuore della notte. Questo libro offre un commento letterario e filologico del testo, corredato di un apparato critico essenziale e di una nuova traduzione: vengono studiati modelli letterari, stile e ideologia politica di un poeta complesso, che pone al lettore la sfida di una vasta memoria poetica. Il volume fa seguito a Fraternas acies. Saggio di commento a Stazio, ‘Tebaide’ 1, 1-389 e completa il commento al primo libro guardando all’interpretazione del poema nella sua totalità.
Sulla lealtà (or. 73)
Dione di Prusa
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2019
pagine: 132
"Conviene a un uomo di alto profilo impegnarsi in politica nella propria città? Ne riceve qualche vantaggio? O perde invece pace e patrimonio? E se finisce poi trascinato in tribunale dai propri amministrati? A queste domande, di stringente attualità per sé e per un pubblico civico greco di età imperiale, Dione di Prusa (I-II d.C.) cerca di rispondere con il discorso Sulla lealtà (or. 73). In un testo di breve respiro ma di ampi orizzonti, retoricamente molto curato, di cui si presenta qui la prima traduzione commentata in lingua italiana, Dione offre ai suoi ascoltatori una riflessione sul tema della scelta di vita. Sulla lealtà, richiamandosi all’antica sapienza dell’Antiope di Euripide e del Gorgia di Platone, propone una nuova risposta al dibattito: accettare un impegno attivo al servizio dei concittadini porta con sé danni sicuri, ma è una forma di filosofia militante a cui un aner pistos, un uomo «leale», non può in coscienza sottrarsi."
Fraternas acies. Saggio di commento a Stazio, «Tebaide», 1, 1-389. Testo italiano e latino
Stefano Briguglio
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2017
pagine: 466
Fin dal primo libro della "Tebaide", Stazio va dritto al cuore del suo poema: l’orrore di una guerra fratricida per il potere, in un mondo in cui gli dèi inferi e superi sembrano coalizzarsi per creare un nefas inaudito. Questo volume si concentra sulla prima metà del libro (i versi 1-389), in cui l’azione "tragica" prende avvio da una concomitanza di cause: l’ira di Edipo che evoca Tisifone dagli Inferi; l’ira di Giove annunciata nel concilio degli dèi; l’indole tirannica dei due fratelli, che infrangono il patto di alternanza nella successione al trono. Il testo, accompagnato da un apparato critico selettivo e da una traduzione che condensa i risultati dell’esegesi, è analizzato in un commento filologico e letterario che studia i modelli, lo stile e il pensiero di un poeta difficile, dalla memoria letteraria sorprendente. Nel quadro del rinnovato interesse per l’epica Flavia, questa lettura puntuale si apre a un’interpretazione dell’intera "Tebaide", un’opera tra le più dense e affascinanti della letteratura latina. Presentazione di Federica Bessone.
La rosa d'inverno. Al sultano (opuscola theologica I, 32: II, 3)
Michele Psello
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2015
pagine: 124
Grazie a questo volume divengono finalmente più accessibili, in virtù della traduzione italiana basata sul testo a fronte della Teubner, due fra i più importanti Opuscula theologica (I, 32 e II, 3) del grande genio bizantino Michele Psello (1018-1078 circa). Autentico erede della Metis e della versatilità di Odisseo (praticò quasi tutti i campi del sapere), Psello qui, come esegeta, teologo neoplatonico e "console dei filosofi", ci invita, per i suoi giardini nascosti, a contemplare lo splendore dei suoi roseti, la rete delle rivelazioni, degli enigmi, dei labirinti circolari. Nell'Opusc. theol. I, 32, Psello, come se fosse un personaggio di J. L. Borges, mette in guardia e, al contempo, sfida i suoi allievi del risorto Ateneo filosofico di Bisanzio ad affrontare una questione cruciale per la teologia e la teodicea cristiana: perché nel Libro di Giobbe Satana si presenta subito di fronte a Dio con gli altri angeli? Perché non è sepolto negli abissi? Quale sarà la sua funzione e il senso della sua presenza nel cosmo dei gradi ontologici? Come l'Ulisse dantesco, Psello arde dal desiderio di assecondare la ricerca della misteriosa "rosa d'inverno".