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Edizioni Efesto: De ortibus et occasibus

I Nobel per l’economia (1969-2022)

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Efesto

anno edizione: 2023

pagine: 380

Il Premio Nobel nasce per volontà di Alfred Bernhard Nobel (1833-1896), ricco imprenditore svedese, il quale fece fortuna con l’invenzione della dinamite, la produzione e il commercio di armi. Turbato dalle accuse di essere un venditore di morte, a causa dell’attività svolta, e desideroso di avviare la sua esistenza su un crinale che consegnasse ai posteri un diverso giudizio sulla sua persona, decise di dedicarsi alla filantropia, istituendo questo riconoscimento, finanziato con parte del suo patrimonio a coloro che avessero contribuito al benessere dell'umanità, individuando cinque settori: la fisica, la chimica, la medicina, la letteratura e la pace. Nel 1968, venne istituito il Nobel per l’economia, alimentato da un fondo di donazione della Sveriges Riksbank, la Banca Centrale Svedese. Il premio, assegnato per la prima volta nel 1969, è destinato a coloro i quali hanno «reso un grande servizio all’umanità». Tante sono state le critiche mosse nei riguardi dell’evidenza scientifica degli studi in campo economico. «Se fossi stato consultato sulla opportunità di istituire un premio Nobel per l’economia, avrei decisamente consigliato di non farlo». Con questa lapidaria frase, Friedrich Von Hayek, vincitore del premio Nobel per l’economia nel 1974, espresse la sua contrarietà all’assegnazione di questo riconoscimento. Certamente alla base di questo giudizio, da altri condiviso, vi è la difficoltà di effettuare una misurazione della rilevanza degli studi economici rispetto ad altre scienze. Può darsi che questa disciplina fornisca risultati meno affidabili rispetto a quelli riscontrabili nei saperi più tradizionali. Questo non riduce, però, il valore della ricerca in un campo complesso, che pone al ricercatore problemi impegnativi di indagine e di studio, con risultati mai conclusivi, ma meritevoli, comunque, di apprezzamento che il Nobel per l’economia autorevolmente riconosce. Il Nobel non è garanzia di verità, ma premia studiosi con teorie a volte antitetiche. E il Comitato del Nobel non si è sottratto ad assumersi questa responsabilità, ritenendo che comunque andasse premiato l’impegno profuso e la qualità del lavoro. I 24 capitoli del libro presentano i profili dei 92 studiosi della disciplina che si sono aggiudicati il premio Nobel dalla sua istituzione sino al 2022. Gli autori dell’esplorazione minuziosa del loro pensiero sono 99 studenti dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Verificata la qualità degli elaborati prodotti, i curatori del volume hanno ritenuto di riunirli in forma organica e condividerli con coloro che nutrono interesse verso questo sapere per stimolarne la curiosità e fornire un bagaglio conoscitivo della storia recente del pensiero economico. L’economia è una scienza sociale e non possiede una vita autonoma. I risultati dipendono dalle ipotesi e dalle scelte delle persone, che possono produrre crescita e sviluppo o crisi e recessioni. Conoscere, per quanto è possibile, le regole di questa disciplina e i suoi maggiori studiosi potrebbe consentire di operare in modo più informato e saggio.
28,50

Il papa mancato. Mariano Rampolla del Tindaro, il cardinale siciliano che sfidò i Savoia e l'imperatore d'Austria

Orazio Longo

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Efesto

anno edizione: 2023

pagine: 236

Un cardinale, un re, un imperatore. Una storia che ruota attorno a un Conclave e alla Questione Romana. Mariano Rampolla del Tindaro è appena un adolescente quando lascia la Sicilia per trasferirsi a Roma e studiare per diventare prete. L’Italia non è ancora una e i Borbone governano a Napoli e a Palermo, fino all’arrivo di Garibaldi e alla resa di Francesco II. Al soglio pontificio si avvicendano Pio IX e Leone XIII, che del presule siciliano apprezza le doti, tanto da elevarlo al cardinalato. Ascesa e declino di una eminenza che, da nunzio in Spagna torna nell’Urbe e ricopre la massima carica di Segretario di Stato Vaticano per più di tre lustri. Fino al 1903, quando, per tutti, sarà lui il nuovo Papa. Per tutti, ma non per l’imperatore d’Austria, Francesco Giuseppe, che si avvale di un vecchio privilegio: lo jus exclusivae. Drammatico episodio che cambiò la storia della Chiesa e che portò all’abolizione del diritto di veto e dunque di qualsiasi interferenza politica: la fine dell’ancien régime. Documenti, foto, interviste e una corposa rassegna stampa dell’epoca, per ripercorrere la storia di quello che oggi viene ricordato come il Papa mancato. Prefazione di Angelo Favaro. Postfazione di Michele Bianco.
15,00

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