Edizioni ETS: Mod
Per «Il mio Carso» di Scipio Slataper
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 166
Il volume raccoglie gli Atti del Seminario di studio dedicato al "Mio Carso di Scipio Slataper" tenutosi a Udine nel 2012, in occasione del centenario della pubblicazione, nel 1912, nei "Quaderni della Voce", proprio del Mio Carso, opera rappresentativa di quella letteratura triestina che agli inizi del Novecento da manifestazione periferica e marginale, e per di più attardata, della letteratura nazionale non solo colma il ritardo nei suoi confronti ma ne diviene addirittura l'avanguardia. Nei contributi qui presentati, opera di studiosi giovani e meno giovani, di ogni parte d'Italia (Cristina Benussi, Ilvano Caliaro, Pericle Camuffo, Gianni Cimador, Lisa Gasparotto, Mario Isnenghi, Alfredo Luzi, Roberto Norbedo, Rosa Pisano, Anna Storti, Lorenzo Tommasini), accanto a una sintesi dell'evoluzione politica slataperiana, a valutazioni dell'elaborazione ideologica, culturale ed estetica alla base della composizione del Mio Carso, nonché ad analisi dei modi in cui i luoghi, le vicende biografiche e l'attività speculativa dell'autore si rispecchiano nell'opera, si offrono i risultati d'indagini che hanno condotto anche a nuove acquisizioni e a inedite proposte interpretative. Di taglio diverso e pertinenti a diversi ambiti di ricerca, questi contributi mostrano comunque tutti quanto proficuamente si sia potuto ancora lavorare su Slataper.
Studi su Gianfranco Contini: «fra laboratorio e letteratura». Dalla critica stilistica alla grammatica della poesia
Guido Lucchini
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 222
Nella vasta opera critica del grande studioso viene preso in esame in questo libro un numero ristretto di autori (Croce, De Sanctis, Gadda, Montale), tutti fondamentali per Contini. Se l'incontro dei due autori contemporanei col giovanissimo filologo e critico militante d'eccezione fu decisivo da entrambe le parti, nell'ambito più propriamente metodologico e storiografico fu centrale il confronto col pensiero e con la critica letteraria di Croce. Ciò vale sia per il commentatore di Dante e di Petrarca, sia per lo straordinario analista di varianti d'autore, l'esercizio critico che a buon diritto può considerarsi invenzione di Contini stesso, anche se all'inizio suggestionato dal magistero filosofico di Croce. La precoce scoperta della Stilkritik di Spitzer segna non solo i primi saggi di Contini nella direzione di un superamento del crocianesimo, in parte ancora interno al suo orizzonte categoriale, ma anche la sua produzione matura almeno sino alla fine degli anni Cinquanta. Spitzer fu per Contini un punto di riferimento mai del tutto abbandonato, sebbene dopo la svolta più apertamente strutturalistica sia evidente una presa di distanza.
Sorpreso a pensare per immagini. Sciascia e le arti visive
Maria Rizzarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 288
Il corpus delle opere di Leonardo Sciascia può presentarsi al lettore come una camera delle meraviglie in cui trovano posto frammenti ecfrastici, citazioni di quadri, di foto, di film, quasi che l'inchiostro cerchi la complicità dei linguaggi visivi per rappresentare il recto e il verso del mondo. Oltre al fitto catalogo di immagini evocate dentro i testi, la propensione di Sciascia alla visualità si declina anche attraverso la scelta accurata delle copertine, la collaborazione con fotografi e artisti, la collezione di stampe e opere d'arte, attività queste vissute con appassionato 'dilettantismo' ma capaci di produrre esiti di straordinaria modernità (si pensi ai tanti volumi fotografici di Scianna, Leone, Sellerio, glossati dalla sua penna; alle mostre e ai cataloghi di pittori amici del calibro di Guttuso, Guccione, Caruso; ai commenti per i documentari sulla Sicilia girati da Ferrara, Mingozzi, Quilici). La pittura, la fotografia e il cinema sono per lo scrittore una soglia possibile, un varco per l'immaginazione e una testimonianza per la storia e la memoria. Questo libro indaga i diversi livelli di ibridazione fra parole e immagini presenti nella produzione di Sciascia e restituisce così un ritratto a tutto tondo di un autore profondamente legato alle sue radici geografiche e culturali, ma pronto a confrontarsi con i segni luminosi e ambigui della contemporaneità.
Memoria della modernità. Archivi ideali e archivi reali. Volume Vol. 2
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 744
Un'indagine a più voci su materiali d'archivio di ogni tipo: carte, lettere, inediti, bozze, articoli giornalistici e di periodici, fotografie ecc., ma anche scritti editi ma rari, prime edizioni di opere perfettibili, archivi storici, fotografici cinematografici, televisivi, digitali ecc. Riflessioni su archivi e biblioteche ideali ma anche su tutti i luoghi, sia pure virtuali, ove si depositi quanto del patrimonio della modernità letteraria o più latamente culturale italiana sia memorabile nonché sulle opere che di quel patrimonio siano testimoni, custodi e interpreti.
Paura sul mondo. Per «L'uomo è forte» di Corrado Alvaro
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
Pubblicato nel 1938, "L'uomo è forte" di Corrado Alvaro ha compiuto per la prima volta in Europa una impietosa discesa narrativa nei meccanismi totalitari e, al tempo stesso, ha espresso la condizione metafisica di un'umanità abitata sempre dal male della Storia. A questo romanzo della paura che inibisce ogni elemento dell'umano, a questa anamnesi della follia di potenza che percorreva i sistemi dittatoriali, la MOD ha dedicato un ricco seminario di studi (Reggio Calabria, 13-14 febbraio 2009), ora raccolti in questo volume: una riflessione a più voci.
Altri simulacri. Automi, vampiri e mostri della storia nei racconti di Primo Levi
Angela Di Fazio
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 200
Come collocare, dentro la poetica di Levi, una scelta narrativa, quale la scrittura fantastica, in apparenza discordante dalla più nota veste memorialistica che testimonia la Shoah? L'analisi ermeneutica dei racconti leviani, qui offerta, scoraggia dal riproporre questa domanda, perché la ricostruzione del contesto storico e sociale, cui lo scrittore si dedica dagli anni '70 in poi, si salda con le più aggiornate teorie socio-antropologiche, venendo così a collimare con la prospettiva scientifica della storia sociale, senza soluzione di continuità tra un'opera leviana e un'altra. Tappe, queste, con le quali Levi decodifica l'ipertrofica cultura dell'immagine e del visuale, poi radicata nell'attuale "società dello spettacolo", che coincide col tema disturbante della mostrificazione bio-tecnologica, di cui è protagonista la perversione di ogni sistema di sofisticazione dell'esistenza umana, pesantemente alterata da nuove volontà di dominio. Una lettura del presente alla luce dei passati drammi storici, pronti tuttavia, come fantasmi, a un ritorno egualmente violento nel prossimo futuro. Per riconsiderare anche l'esperienza traumatica di Auschwitz, Levi opera un esorcismo finzionale con gli strumenti del paradosso ironico e dell'antifrasi grottesca, desacralizza le simulazioni del presente e fa emergere la coscienza storica.
Memoria della modernità. Archivi ideali e archivi reali. Volume Vol. 3
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
Un'indagine a più voci su materiali d'archivio di ogni tipo: carte, lettere, inediti, bozze, articoli giornalistici e di periodici, fotografie ecc., ma anche scritti editi ma rari, prime edizioni di opere perfettibili, archivi storici, fotografici cinematografici, televisivi, digitali ecc. Riflessioni su archivi e biblioteche ideali ma anche su tutti i luoghi, sia pure virtuali, ove si depositi quanto del patrimonio della modernità letteraria o più latamente culturale italiana sia memorabile nonché sulle opere che di quel patrimonio siano testimoni, custodi e interpreti.
La forma dell'eresia. Giacomo Debenedetti 1922-1934: storia di un inizio
Paolo Gervasi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 284
Un ritratto di Debenedetti da giovane, nella città di Gobetti e di Gramsci. L'indagine sui "motivi originari della critica debenedettiana" e sulla nascita di un racconto critico come forma di un'"eresia", fanno di questo libro un contributo notevole alla storia di un uomo e di una generazione di grandi umanisti che conobbero il destino di persecuzione e di esilio in patria profetizzato da Gobetti.
Horcynus orca di Stefano d'Arrigo
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 164
Horcynus Orca, un gigante marino di 1257 pagine; un organismo compatto, unitario, spaventosamente coerente: la realizzazione, secondo le intenzioni dichiarate dello stesso autore, di una "totalità lessicale, sintattica e semantica", di un sistema espressivo "completo e assoluto". Un capolavoro, prima e al di là del clamoroso caso editoriale che ha scatenato alla sua uscita, nel 1975, da rileggere, e su cui tornare come a un classico del Novecento. A quel romanzo-mostro è dedicato questo volume, che raccoglie le relazioni del seminario MOD svoltosi il 19 e il 20 febbraio del 2010 all'Università di Cassino. Hanno partecipato alle due giornate di studio Giancarlo Alfano, Silvia Assenza, Ambra Carta, Andrea Cedola, Stefano Colavita, Fernando Gioviale, Walter Pedullà, Laura Piazza, Siriana Sgavicchia, Dario Tomasello, con interventi che hanno spaziato nel labirinto orcinuso, alle diverse profondità e ampiezze del testo, affrontando le grandi questioni, stringendo sui dettagli o spingendosi ben oltre, e hanno guardato cosa c'è, o potrebbe esserci, sotto, e dentro e prima; e quanto, ancora, ci sarà da esplorare. Chiude il volume un ricordo darrighiano di Gabriella Baroni Palli.
La cognizione degli effetti. Studi sul lessico estetico di Leopardi
Marco Manotta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 200
Il lavoro dell'immaginazione, che processa il molteplice coniugandosi alla prospettiva non dogmatica dell'erudizione, realizza una diversa modalità espressiva del vero, fondata sull'ignoranza delle cause e sulla "cognizione degli effetti". Nella pagina leopardiana si riversa una sapienza linguistica, stilistica ed estetica che apre dei varchi felicemente contraddittori rispetto all'incresciosa chiusura d'orizzonte di un vero filosofico che interdice il "caro immaginar". Per virtù di scrittura, prima ancora che per l'emergenza di palpiti sentimentali, poiché la scrittura esprime, forse per l'ultima volta in Leopardi, l'indissolubilità di stile e humanitas. Gli effetti rilevati dall'apertura fenomenologica dello sguardo erudito si traducono negli effetti prodotti dal peritissimo artefice: sia che si percorra la via della distinzione fra parole antiche e anticate o si accolga vivacemente una quasi perenta accezione di 'pellegrino'; che si lavori sulle varianti per definire una lingua della poesia o che si metta l'italiano alla prova della brevitas per legittimare la sua modernità espressiva; che si ribalti verso il finito la direzione dell'impressione sublime o che si sancisca l'esito farsesco di ogni tentativo tragico; fino alla scommessa, disagevole per il poeta di Recanati, di confezionare una prosa in cui, sotto la maschera dialogica, si realizzi una ragione comunicativa.
Signore e signorine di Guido Gozzano
Marina Paino
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 238
Riconoscibili icone dei versi gozzaniani, le figure femminili cantate dal poeta si offrono come chiave di lettura privilegiata per l'accesso al suo sofferto e contraddittorio universo lirico, tessuto di ripiegamenti regressivi e aneliti verso mete inarrivabili, provocatorie profanazioni e rifugi in una artificiosa vita-nella-letteratura quale illusorio baluardo per sfuggire alla contaminazione del reale. Nelle trame dell'opera, il ruolo semantico delle tante muse evocate da Gozzano, da lui e a lui tutte parimenti negate, si lega così costantemente ai principali nodi tematici su cui la sua poesia ritorna di continuo, dalle prime prove in odor di dannunzianesimo fino a quelle degli ultimi anni. Desiderio (spesso solo recitato) e rinunzia (vista anche come salvezza) si mescolano e si confondono nei colloqui del poeta con le sue signore e signorine, apparentemente molto diverse l'una dall'altra, ma nelle parole dei versi puntualmente riconducibili alle ipotecanti fascinazioni della prima e dell'ultima delle donne gozzaniane, di colei che precede (e dà) la vita e di colei che consente di superarla nella morte. In una asfissia sentimentale senza scampo, i fantasmi della Madre e della 'Signora vestita di nulla' serrano nella propria morsa comparse e protagoniste, fino al rifiuto opposto dal poeta alla 'bella e folle' Amalia, amica reale e personaggio dei Colloqui, accomunata tanto nella vita quanto nella letteratura alla sorte di tutte le altre rose da Gozzano amate proprio perché non colte.
La storia di Elsa Morante
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 252
Accolto con grande favore dai lettori, "La storia" è uno dei romanzi più discussi del secondo Novecento italiano. Quando nel giugno del 1974 fu pubblicato da Einaudi autorevoli critici militanti e accademici espressero riserve, qualche volta molto aspre. Tuttavia il libro ha continuato ad avere successo in Italia, all'estero e persino fuori dall'Europa ma, a parte poche eccezioni, non è stato oggetto di studi approfonditi. Questo volume intende riaprire il problema dell'interpretazione del romanzo e anche suggerire un bilancio complessivo sull'autrice a partire proprio, e un po' provocatoriamente, dall'opera che ha suscitato a suo tempo tante polemiche e che sembra essere stata rimossa o dimenticata.