Edizioni ETS: Vertigo. Percorsi nel cinema
Il cinema e la città. Identità, riscritture e sopravvivenze nel primo cinema napoletano
Lucia Di Girolamo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2014
pagine: 156
Fin dalla prima proiezione al Salone Margherita, nel 1896, il cinema stabilisce con Napoli una relazione creativa che ancora oggi, sotto alcuni aspetti, continua a essere viva e prolifica. Napoli si nutre di cinema e il cinema si nutre di Napoli. Al principio del Novecento l'ex capitale è in profonda trasformazione e l'invenzione dei Lumière riesce a conquistare un ruolo determinante nella rilettura del mito della città, attingendo anche alle pratiche artistiche e culturali precedenti. Il cinema si afferma come l'ultimo efficace dispositivo di riscrittura delle forme dell'immaginario urbano e si ritrova spesso a giocare sui confini delle pratiche di consumo e di spettacolo, moderne o legate alla tradizione: dal café-chantant al teatro dialettale, dai Grandi Magazzini alle feste popolari. Il caso napoletano è dunque emblematico per comprendere come le specificità territoriali influiscano sulle dinamiche di diffusione del primo cinema italiano. Ma qui il cinema appare avere anche una funzione mitopoietica, in grado di preservare attraverso processi di rilettura e attualizzazione la memoria arcaica dei sistemi culturali più complessi.
La potenza delle immagini. Il cinema, la forma e le forze
Roberto De Gaetano
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2012
pagine: 198
La potenza delle immagini è la loro capacità di andare oltre gli stati di cose, per indicare o toccare quel limite a partire dal quale ogni vera creazione è possibile. Questa potenza è anche la capacità politica delle immagini di riconfigurare l'ordine del sensibile, e si oppone al loro potere, alla loro discorsività codificata e orientata dai modi di organizzazione del consenso. Il cinema ha giocato un ruolo importante nell'incarnazione di questa potenza, orientandola su due grandi paradigmi: uno incentrato su una estetica della forma, l'altro su una estetica delle forze, esemplificati da due figure fondative come Ejzenstejn ed Epstein, da cui discendono autori e problemi affrontati in questo volume: da Benjamin a Foucault, da Deleuze a Badiou, da Garroni a Nancy, fino ad Agamben e Rancière.