Einaudi: Piccola biblioteca Einaudi. Nuova serie
Socialismo liberale
Carlo Rosselli
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: LXXVI-164
Come riaffermare i principi fondamentali del liberalismo senza rinnegare il socialismo come fine. Il libro di Rosselli, stampato per la prima volta a Parigi nel 1930, pone in tutta la sua ineludibilità la questione che ha caratterizzato gran parte del dibattito politico del Novecento: conciliare l'idea di libertà individuale con quella di giustizia sociale. Il socialismo federalista e liberale di Rosselli teorizzato più di sessant'anni fa, prima del crollo del fascismo e dei regimi comunisti, è anche un modo - come sottolinea Norberto Bobbio - per fare i conti con i più recenti contributi al dibattito sul liberalismo socialista (l'americano John Rawls, l'indiano Amartya Sen) in vista del prossimo millennio democratico tutto da inventare, nelle formule e nei contenuti. Questa nuova edizione comprende, oltre all'introduzione del 1979, due saggi critici di Norberto Bobbio, "Attualità del socialismo liberale" e "Tradizione ed eredità del liberalsocialismo". Con la cronologia della vita e delle opere e la bibliografia critica.
Psicologia di massa del fascismo
Wilhelm Reich
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: LXV-429
"Il fascismo, nella sua forma più pura, è la somma di tutte le reazioni irrazionali del carattere umano medio. Il sociologo ottuso, a cui manca il coraggio di riconoscere il ruolo predominante della irrazionalità nella storia dell'umanità, considera la teoria fascista della razza soltanto un interesse imperialistico, per dirla con parole più blande, un "pregiudizio". Lo stesso dicasi per il politico irresponsabile e retorico. L'intensità e la vasta diffusione di questi "pregiudizi razziali" sono la prova che essi affondano le loro radici nella parte irrazionale del carattere umano. La teoria della razza non è una creazione del fascismo. Al contrario: il fascismo è una creazione dell'odio razziale e la sua espressione politicamente organizzata. Di conseguenza esiste un fascismo tedesco, italiano, spagnolo, anglosassone. L'ideologia razziale è una tipica espressione caratteriale biopatica dell'uomo orgasticamente impotente"
Le parole dell'architettura. Un'antologia di testi teorici e critici: 1945-2000
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 487
Questo libro raccoglie alcuni tra i principali contributi teorici dell'architettura della seconda metà del Novecento rendendo disponibili testi già noti ma dispersi in vari luoghi oppure mai tradotti in italiano prima d'ora, sottolineando le modificazioni sostanziali - niente affatto contingenti o accessorie - che il panorama della teoria e della critica architettonica ha subito nel corso degli ultimi decenni. Nella prima sezione del volume (1945-1965) sono inclusi testi a carattere di manifesto, ovvero dichiarazioni d'intenti che discendono direttamente dalla tradizione modernista (con testi di Zevi, Rogers, Giedion, Rowe, Alison e Peter Smithson, Stirling, Argan, van Eyck, Banham). La seconda sezione (1965-1978) raccoglie testi caratterizzati dalla forte impronta ideologica di quegli anni (con testi di Venturi, Rossi, Bonfanti, Gregotti, Eisenman, Frampton, Gandelsonas, Superstudio e altri). Nella sezione conclusiva (1978-2000), dopo gli ideali etici e politici dei periodi precedenti, emerge la dispersione e la pluralità delle posizioni tipica dell'architettura dell'era postmoderna (con testi di Scott Brown, Jencks, Koolhaas, Culot e Krier, Tschumi, Johnson, Wigley, McLeod, Cacciari, Vidler).
Studi di iconologia. I temi umanistici nell'arte del Rinascimento
Erwin Panofsky
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 387
Quando questi studi di iconologia uscirono nel 1939 negli Stati Uniti si imposero subito come un libro di estrema importanza, teorica e concreta, nel quadro della critica storica delle arti figurative. Si trattava, da un lato, di un testo capace di mettere a disposizione di un più largo pubblico i risultati di un lungo lavoro di ricerca e di studio degli aspetti programmatici, letterari ed eruditi dell'opera d'arte, in contrapposizione alle indagini di tipo formale degli storici dello stile; dall'altro quel libro significava una elaborazione organica dell'iconologia, come discussione sistematica di un modo di leggere il "pensiero" dell'arte e come studio dei significati propri al soggetto prescelto nella raffigurazione artistica, e quindi del contenuto storico, sociale, religioso, filosofico, culturale di cui le immagini sono diretta espressione. Una problematica che avrà grande fortuna, in particolare in Italia dove Panofsky "parve quale il liberatore della cultura storico-artistica italiana, da un lato dagli astratti distinti della storiografia di osservanza crociana, dall'altro dall'ermetismo decadente di tanta pseudo-stilistica" (Dall'introduzione di Giovanni Previtali)
Ricerche filosofiche
Ludwig Wittgenstein
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: XX-298
"I pensieri che qui pubblico costituiscono il precipitato di ricerche filosofiche che mi hanno tenuto occupato negli ultimi sedici anni. Essi riguardano molti oggetti: il concetto di significato, di comprendere, di proposizione, di logica, i fondamenti della matematica, gli stati di coscienza, e altre cose ancora. Ho messo giù tutti questi pensieri sotto forma di osservazioni, di brevi paragrafi". Così si esprimeva nel 1945 Ludwig Wittgenstein su queste "Ricerche filosofiche", accanto al "Tractatus logico-philosophicus" la sua opera maggiore, la summa delle sue speculazioni ed esperienze di scopritore di nuove prospettive filosofiche ed etiche.
Arte delle città, arte delle corti tra XII e XIV seolo
Enrico Castelnuovo
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 109
A partire dalla nascita della nozione dello stile gotico in architettura (opus francigenum), "Arte delle città, arte delle corti" illumina, attraverso la produzione artistica dei principali centri propulsori, gli scambi intercorsi tra l'arte italiana e quella d'Oltralpe dal tardo XII al XIV secolo. Percorsi e rapporti vengono considerati osservando i diversi canali lungo i quali essi hanno viaggiato: l'arte degli ultimi sovrani svevi, il rinnovamento della scultura in Toscana, le scelte della curia pontificia a Roma e i suoi effetti ad Assisi, le arti suntuarie a Siena, la pittura a Firenze e ad Avignone. Tali fenomeni non vengono solo descritti, ma chiariti alla luce dell'attività degli artisti e delle scelte operate dai committenti, offrendo in questo modo uno sguardo sulla situazione dell'arte italiana nel panorama europeo del periodo considerato.
Antologia del buddhismo giapponese
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 519
Il Giappone è uno dei paesi orientali che più a lungo e più fedelmente ha mantenuto viva la tradizione buddhista attraverso i secoli. A partire dalla sua introduzione dalla Cina nel V e VI secolo, e sviluppando forme autoctone di grande interesse e originalità, il buddhismo è stato uno dei più importanti elementi culturali e spirituali del paese, e ancora oggi costituisce una realtà vitale e largamente diffusa tra la popolazione, tanto che la sua conoscenza è indispensabile per la comprensione della cultura giapponese sia tradizionale sia moderna. Questo libro presenta un'antologia dei più importanti testi del buddhismo giapponese, accompagnati da un'introduzione storica che consente una comprensione generale delle varie epoche, del suo sviluppo e delle sue principali scuole, dalle Tendai e Shingon alle Jodo, Jodo shinshu, Nichiren, Jishu e Zen. I testi per quanto è possibile sono completi e tutti tradotti dalla lingua originale, allo scopo di offrire al lettore un'accurata panoramica di una dimensione culturale e religiosa che ha incontrato negli ultimi anni anche in Italia un notevole interesse. La conoscenza diretta dei testi sarà dunque uno strumento utile per chiunque desideri comprendere in modo più approfondito la storia del buddhismo e della cultura giapponese, sia per curiosità personale, sia perseguirne la pratica.
Visioni di città. Le forme del mondo spaziale
Paolo Perulli
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 163
Le città del mondo stanno modificando quella forma non solo lungamente preparata e costruita nei trattati di architettura, ma anche ben impressa nella mente degli abitanti. Le idee e le visioni che hanno rappresentato le forme della città, proprio perché sfidate dalla grande trasformazione contemporanea, sembrano ora ritirarsi da quello che erano, irrinunciabili direzioni di senso della nostra civiltà. Ma fino a che punto possiamo ridare senso all'idea di centro, messa in crisi nella post-metropoli dispersa come Los Angeles o nell'ubiquità del "villaggio globale"? Nell'epoca dei flussi possiamo continuare a pensare come circolare la forma della città, anzi delle "città di città" che crescono per gemmazione? A loro volta, periferie e ghetti sono versioni dell'idea di bordo che definisce i regimi dell'inclusione e dell'esclusione: oggi proprio le terre di confine sono i nuovi luoghi della trasformazione. Se la città ha sempre selezionato e marcato gli spazi, ha anche sempre cercato nuove combinazioni invadendo e mescolando zone. La rete è dunque la forma-archetipo delle città e della loro infinita capacità riproduttiva e connettiva. Ricostruendo la complessa storia culturale di questi concetti-chiave, ed esplorandone la persistenza rispetto alla realtà attuale, l'autore riflette criticamente sulle teorie e pratiche politiche e sociali più diffuse relative alle trasformazioni urbane in corso.
Astrazione e empatia. Un contributo alla psicologia dello stile
Wilhelm Worringer
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: LXXII-143
Una specie di "apriti Sesamo": cosi Wilhelm Worringer volle poi definire la sua opera prima, meditando su quell'enorme e inaspettata fortuna di pubblico che fece di una tesi di dottorato uno dei libri di teoria dell'arte più letti del Novecento. Contemporaneo del primo Kandinskij astratto e delle sperimentazioni del Cavaliere Azzurro, questo scritto matura nella Monaco a cavallo fra Otto e Novecento. Le avanguardie lo adottano come manifesto, trovando nelle pagine dedicate a primitivi, egizi, bizantini e gotici l'albero genealogico del loro stesso operare. Nel confronto fra gesti artistici cosi diversi, e cosi radicalmente estranei alla cultura figurativa greca e rinascimentale, quel che a Worringer preme soprattutto è comprendere l'intima affinità che lega il sentimento del mondo all'espressione figurativa di un popolo, il nesso profondo tra anima collettiva e stile. Capace, grazie alla potente antitesi del titolo, di dare la parola a una intera costellazione di problemi avvertiti come urgenti dalle nuove generazioni, "Astrazione e empatia" ha saputo parlare ai filosofi, da Spengler a Ortega, da Lukàcsa Bloch, fino a Deleuze e Guattari. La teoria dell'immagine dell'intero Novecento ne è stata permeata: la sua riproposizione oggi ai lettori, a cento anni dalla sua pubblicazione e in pieno dibattito sullo statuto (filosofico, artistico, sociale) delle immagini, è nutrita dalla convinzione che questo classico possa continuare a parlare a lungo anche al XXI secolo.
Carlo V
Karl Brandi
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: L-657
La figura di Carlo V domina tutta la prima metà del Cinquecento e affascina ancora oggi, per la vastità del suo impero e perché in lui convissero l'uomo del Medioevo e quello del Rinascimento. Dagli anni giovanili fino al desolato tramonto nella solitudine di Yutse, Brandi fa rivivere in tutta la sua complessità il personaggio di Carlo V, il suo carattere, il suo mondo interiore, ricreando con dovizia di particolari l'ambiente in cui visse e regnò, i consiglieri, i nemici, i parenti. E intorno un mondo in tumultuosa trasformazione: le guerre, le sanguinose battaglie, il sacco di Roma, le discussioni teologiche, Francesco I, Enrico VIII, Martin Lutero. Utilizzando un considerevole numero di fonti - dai documenti d'archivio alle tele di Tiziano, dalle memorie e dalle lettere di Carlo V alle grandi opere innalzate a sua gloria -, Brandi costruisce una biografia del pensiero e dell'agire politico di un imperatore sorretto dalla certezza di essere stato chiamato a quel compito dalla suprema volontà di Dio.
La Rivoluzione liberale. Saggio sulla politica in Italia
Piero Gobetti
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: LXIV-194
Piú di settant'anni fa, Piero Gobetti (Torino 1901 - Parigi 1926), uno dei piú coraggiosi politici e pensatori italiani, rivoluzionario e liberale, pubblicava questo saggio. Da allora i mali e le anomalie del caso Italia non sono state risolte, la rivoluzione liberale non è stata compiuta. Come scrive Paolo Flores d'Arcais nel saggio introduttivo "la lezione di Piero Gobetti è politicamente attuale per l'impressionante lucidità con cui può prestarsi a descrivere i fenomeni dei nostri giorni e a diagnosticarne la patologia".
La politica della vita
Nikolas Rose
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: 480
Nel corso degli ultimi cinquant'anni la medicina, soprattutto grazie agli sviluppi della biogenetica, ha visto un incremento impressionante delle sue conoscenze scientifiche, un progredire incomparabile delle sue tecnologie e applicazioni terapeutiche, un'estensione senza precedenti dei suoi nuovi poteri e delle sue capacità d'intervento sul singolo vivente. Tutto ciò imponeva un tentativo di ricognizione sistematica, una cartografia dettagliata del nuovo campo della medicina nei suoi sviluppi interni e nelle sue relazioni con l'insieme del corpo sociale, dei problemi nuovi che stanno emergendo. "La politica della vita" è l'esito di una lunga ricerca dedicata dall'autore a censire, analizzare e interpretare i recenti sviluppi delle scienze della vita, delle biotecnologie e delle loro ricadute sulla biomedicina (diventata qualcosa di radicalmente diverso da ciò che era rimasta per secoli), nonché i pericoli e i rischi a livello politico, soprattutto per quanto concerne le nuove forme di controllo individuale e collettivo. "La politica della vita", il primo censimento della nuova fisionomia assunta dalle scienze biomediche, della loro capacità di trattare l'anomalia e la patologia, di modificare a livello molecolare i nostri corpi e le nostre anime, rendendo possibili nuove forme di governo e di profitto economico, si iscrive nel filone migliore dell'analisi biopolitica contemporanea.

