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Einaudi: Piccola storia dell'arte

Le radici dell'arte medievale. Dal paleocristiano al romanico

Le radici dell'arte medievale. Dal paleocristiano al romanico

Marco Collareta

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 256

Per quanto il giudizio negativo sul Medioevo possa dirsi superato da tempo, molte incomprensioni ostacolano ancora il pieno apprezzamento dell’arte di quel periodo. Affrontando di petto il problema, la prima parte del volume ripercorre la genesi storiografica della nozione ormai assodata di Medioevo artistico, per concentrarsi poi sul sistema delle arti e la personalità dell’artista, due degli aspetti in cui l’orizzonte mentale dell’età di mezzo si distacca maggiormente da quello oggi più familiare. Stabiliti così alcuni punti fermi di carattere generale, la seconda parte del libro traccia in quattro distinti scenari il divenire delle arti visive tra Costantino e l’anno Mille, individuando nei cosiddetti «secoli bui» le basi di uno sviluppo unitario che, partendo dal Mediterraneo tardo-antico, s’estende col tempo all’intero Occidente per culminare poi nel grande romanico europeo. Ai capitoli che portano avanti il racconto storico corrispondono sessantadue schede che presentano altrettante opere d’arte scelte entro una vasta gamma di tecniche e tipologie particolarmente adatte a illustrare i temi e i problemi trattati. Conclude il volume una selettiva bibliografia.
38,00

Venezia, l'altro Rinascimento. 1450-1581

Venezia, l'altro Rinascimento. 1450-1581

Giovanni Carlo Federico Villa

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2014

pagine: XV-332

Nell'arco secolare tra la metà del Quattrocento e la metà del Cinquecento, con una velocità di acquisizioni, proposte, scelte che non ha eguali, l'arte a Venezia si emancipa dall'ultima eredità bizantina, propone prima una lezione tutta "italiana" con Giovanni Bellini, poi si impone come pienamente "europea" con Tiziano Vecellio. "Nuova Bisanzio" e poi "Nuova Roma" Venezia assimila le versioni dei fiamminghi e dei nordici e restituisce una lezione coloristica con cui l'intera arte occidentale dovrà fare i conti. Questo libro percorre quel secolo densissimo nel dialogo fra la pittura e l'architettura, la scultura e le arti proprie di Venezia: i colori dei mosaici e dei marmi, dei tessuti e dei vetri, nel variare continuo di una città che affronta pericoli mortali e una civiltà orgogliosa della propria distinzione. L'umanesimo civile del patriziato, la committenza ecclesiastica e dogale, le Scuole maggiori e minori danno vita a dialoghi intensi e ricchissimi, di cui ogni pittore seppe dare personale, e insieme collettiva, traduzione in immagini. Che restano, nella loro autonomia, una componente essenziale ma anche "altra" del Rinascimento.
35,00

L'arte contemporanea. Il secondo Novecento

L'arte contemporanea. Il secondo Novecento

Alessandro Del Puppo

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2013

pagine: 255

Gli oggetti e le idee che concorrono all'odierna nozione di arte contemporanea sono cambiati negli ultimi cinquant'anni più che in tutti i secoli precedenti. Sappiamo che significano qualcosa, ma è sempre più difficile dire che cosa. Di volta in volta, l'opera d'arte può aderire nel modo più ossequioso all'economia di mercato oppure innescare una viscerale critica ai suoi meccanismi. È una merce omologata al flusso del capitale globale e al tempo stesso un formidabile strumento di resistenza. Nel bene e nel male, essa ci appare come un linguaggio di questo mondo. Ma è ancora possibile comprendere oggi lo sviluppo dell'arte contemporanea entro le tradizionali categorie della storia dell'arte? Percorrendo lo spazio compreso fra l'inventario e il diario (opere, mostre, fonti e modelli da un lato; intenzioni, ragionamenti e aspettative degli artisti e del pubblico dall'altro), questo libro prova a seguire le vicende dell'arte del secondo Novecento lungo due traiettorie. La prima analizza l'esaurirsi della tradizionale narrazione in termini evolutivi e di avvicendamenti stilistici caratteristica del modernismo. La seconda ricostruisce lo spettacolare pluralismo estetico affermatosi dagli anni Sessanta in avanti. Assistiamo cosi a fenomeni che nascono, coesistono, si sovrappongono e svaniscono, depotenziando ogni tentativo di egemonia culturale. Ne emerge un'inedita geografia, questa volta mondiale, dell'arte contemporanea.
34,00

L'arte del Trecento in Europa

L'arte del Trecento in Europa

Michele Tomasi

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2012

pagine: 263

Il Trecento fu un secolo di notevoli cambiamenti nell'arte europea, molti dei quali destinati a un grande avvenire: se il ritratto inteso in senso moderno è in fase embrionale, un nuovo interesse per la natura prepara il terreno alla rappresentazione del paesaggio. La progettazione urbana acquista un'importanza fino ad allora sconosciuta, mentre si fa strada un concetto diverso del mestiere d'artista, da cui scaturirà la nostra idea di genio creatore. Nuovi committenti e acquirenti avanzano sulla scena, richiedendo la realizzazione tanto di oggetti originali quanto di temi inediti. Nuovi centri artistici s'impongono, come Avignone, Barcellona, Praga, Vienna. Abbracciando in uno sguardo unitario buona parte del continente europeo, questo volume offre alcune chiavi di lettura per decifrare i capolavori di un'epoca di sfolgorante varietà, prestando particolare attenzione agli uomini e alle donne che hanno fabbricato, usato, osservato le opere d'arte. Artisti ancor oggi celebri, come Giotto o Giovanni Pisano, o straordinari maestri ormai anonimi, sovrani o suore, vescovi o mercanti vollero gli edifici, le sculture, i dipinti, ma anche gli oggetti preziosi - arazzi e ricami, avori e oreficerie - che ancora ci parlano dei loro bisogni, desideri, paure e convincimenti, continuando a suscitare la nostra ammirazione.
30,00

L'arte del Quattrocento a nord delle Alpi. Da Jan Van Eyck ad Albrecht Dürer

L'arte del Quattrocento a nord delle Alpi. Da Jan Van Eyck ad Albrecht Dürer

Frédéric Elsig

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2011

pagine: 237

Le arti prodotte a Nord delle Alpi alla fine del Medioevo hanno suscitato fin dall'inizio del xix secolo l'interesse degli studiosi, che però, condizionati dalle proprie categorie spazio-temporali, le hanno per molto tempo associate al declino del "Tardo Gotico", considerandole alla luce della successiva formazione degli Stati moderni. Questo volume si propone di comprendere l'intera dinamica geografica, interpretata secondo le identità politiche del periodo, all'epoca in cui tali identità erano ancora in gestazione. L'autore individua due modelli culturali. Il primo, imposto dal duca di Borgogna, Filippo il Buono, è rappresentato soprattutto da Jan Van Eyck: il suo illusionismo pittorico, che soddisfaceva le aspettative delle persone colte, nutrite della lettura degli antichi, si diffuse rapidamente in tutta Europa. Il secondo, forgiato principalmente alla corte di Massimiliano d'Asburgo, si distingue per lo sviluppo delle arti grafiche (disegno, incisione) e trova il suo emblema in Jheronimus Bosch: le sue invenzioni dimostrano un gusto retorico per la novità e il virtuosismo, e promuovono un fenomeno importantissimo per l'arte occidentale, la rinascita dei generi pittorici.
28,00

L'arte del Quattrocento in Italia. Volume Vol. 1

L'arte del Quattrocento in Italia. Volume Vol. 1

Andrea De Marchi

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 344

Questo libro ripercorre in sequenza cronologica gli straordinari esiti figurativi dei primi cinquant’anni del Quattrocento italiano, proponendosi di restituire l’incalzante avvicendarsi di opere e artisti in precise interazioni e conseguenze. L’obiettivo è quello di far maturare la consapevolezza che una precisa griglia cronologica e geografica non è questione meramente nozionistica, ma modello di una struttura cognitiva globale e condizione preliminare di qualsiasi tentativo di interpretazione. Il racconto non si focalizza solo sui fatti maggiori, ma tenta anche di documentare, almeno per scorci improvvisi, l’infinita varietà di realtà minori, eppure dotate di una loro fisionomia. Le velocità di acculturazione dell’epoca erano assai disuguali a seconda dei luoghi e dei contesti, così come nella stessa Firenze, in relazione ad ambiti diversi di committenza. L’apprezzamento di valori divergenti non è però in contraddizione con l’enfasi posta sulle cesure innovative. Così come ci si avvicina ai grandi cominciando a studiarne i riflessi nei minori, anche dalle resistenze e dalle dissonanze si arriva a comprendere la portata delle sperimentazioni più radicali.
36,00

L'arte dell'Ottocento

L'arte dell'Ottocento

Federica Rovati

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2017

pagine: X-261

Il volume racconta l'arte dell'Ottocento con vivacità e rigore, intrecciando diverse attenzioni: la specifica evoluzione dei linguaggi artistici; la trasformazione del sistema artistico, segnato dalla contestazione delle esposizioni statali, dall'affermazione delle gallerie private, dalle iniziative autonome di pittori e scultori; e, infine, le accelerazioni e le inerzie della storia politica e sociale. È l'arte di un secolo inquieto, nel quale non soltanto si ridefinisce il ruolo dell'artista, ma anche quello del pubblico, della critica e del mercato. In esso si affacciano nuove sensibilità e lo sguardo degli artisti sulla realtà tende ad ampliarsi, abbracciando originali soluzioni espressive e contenutistiche. Pur non rinunciando alla lettura di opere fondamentali (dal Radeau de la Meduse di Géricault e Olympia di Manet alle ardite soluzioni plastiche di Rodin, alle provocazioni di Degas, fino all'ostinata modernità di Cézanne), ogni capitolo affronta, innanzitutto, singoli nuclei tematici: Scelte di stile (con la voga medievalistica, i Salon, la pittura di paesaggio); Le forme dell'impegno (con al centro Delacroix, Daumier, Courbete i macchiaioli); mentre La logica dello sguardo si muove da Manet verso gli impressionisti e i postimpressionisti, l'ultimo capitolo ripercorre l'intero secolo dal punto di vista delle fonti esotiche e primitive, per chiudersi sull'arte simbolista. Le opere analizzate nella seconda parte offrono un ventaglio il più possibile ampio delle diverse declinazioni stilistiche, affiancando agli autori più innovativi esempi d'impianto più tradizionale (Ingres e Turner, ma anche Delaroche; Ensor e Van Gogh, ma anche Alma-Tadema), fino a lambire il Novecento con l'analisi di opere di Segantini, Pellizza da Volpedo e Klimt.
34,00

L'arte del primo Novecento

L'arte del primo Novecento

Federica Rovati

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2015

pagine: XI-280

Questa storia dell'arte del primo Novecento intende evitare la convenzionale sequenza di "ismi", cronologie, autori e opere celebri alla quale siamo spesso abituati. Deponendo le categorie abituali, l'autrice articola l'esplorazione intorno ad alcune questioni critiche che illuminano da punti di vista differenti uno dei periodi più straordinari dell'intera storia dell'arte occidentale. Muovendosi tra le polarità dialettiche costituite da un lato da avanguardia e tradizione, dall'altro da propaganda e impegno, il saggio attraversa problemi di carattere formale e di tenore ideologico, fra i condizionamenti del mercato e della politica. Al centro, discute i problemi propriamente linguistici posti dalla pittura, dalla scultura e dall'irruzione della realtà oggettuale nel dominio dell'arte, introducendo ai luoghi, concreti o metaforici, in cui gli artisti lavorarono: città, atelier, laboratori, palcoscenici. Il volume non pretende di esaurire la vicenda dell'arte del periodo: sacrifica alcuni nomi, su altri insiste di continuo; privilegia certi movimenti artistici, lasciandone altri in ombra. Attorno ai casi prescelti prova però a intessere un discorso plurale in cui le definizioni e le valutazioni critiche, all'interno di nuovi contesti e nel confronto reciproco, possono rimodellarsi e perfino capovolgersi.
34,00

Storia dell'arte dell'India. Volume 1

Storia dell'arte dell'India. Volume 1

Cinzia Pieruccini

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2013

pagine: 381

La storia culturale dell'India è grande fra le più grandi dell'intera umanità. Ha prodotto durante tutte le sue tappe capitoli di immenso splendore, sintesi sofisticate e geniali di molti ingredienti, che hanno per di più saputo esercitare influssi enormi, dal momento che il subcontinente indiano ha rappresentato per l'Asia ciò che la Grecia è stata per l'Europa. Formano parte di questa lunga vicenda, la accompagnano e la rispecchiano, realizzazioni artistiche autenticamente emozionanti per magnificenza e varietà. Questo è il primo di due volumi che intendono tracciare una storia generale delle arti visive del subcontinente indiano. Si spazierà qui dalle origini protostoriche fino all'apogeo dell'architettura templare e della sua scultura, per un periodo che si inoltra fin nel XIII secolo. Queste lunghe fasi comprendono un repertorio di opere straordinarie; alcune di esse si annoverano senz'altro fra le più spettacolari mai prodotte dall'uomo, ma in verità sono ampi momenti espressivi a collocarsi ai vertici della creatività umana di ogni tempo e luogo. I monumenti, le sculture, i più rari dipinti ammirabili fino a oggi sono in larga misura ispirati alle religioni nate in India, cioè buddhismo, jainismo e induismo, e riflettono le profonde elaborazioni concettuali di quella che possiamo definire la grande civiltà dell'India classica.
38,00

Storia dell'arte dell'India. Volume 2

Storia dell'arte dell'India. Volume 2

Cinzia Pieruccini

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2013

pagine: 414

La storia culturale dell'India è grande fra le più grandi dell'intera umanità. Ha prodotto durante tutte le sue tappe capitoli di immenso splendore, sintesi sofisticate e geniali di molti ingredienti, che hanno per di più saputo esercitare influssi enormi, dal momento che il subcontinente indiano ha rappresentato per l'Asia ciò che la Grecia è stata per l'Europa. Formano parte di questa lunga vicenda, la accompagnano e la rispecchiano, realizzazioni artistiche autenticamente emozionanti per magnificenza e varietà. Nel primo volume si è trattato dell'ampio periodo che dalle origini protostoriche si estende fino ai monumenti templari del XIII secolo, le cui meravigliose manifestazioni artistiche appaiono ispirate soprattutto alle religioni nate e cresciute in India. In questo secondo volume il percorso prende le mosse dall'arte indo-islamica, esito del nuovo dominio che si inaugura in India intorno al 1200, e che produce a sua volta, nell'architettura come nella pittura, una lunga serie di capolavori eccezionali, in un contesto che rappresenta da un lato la propaggine orientale della grande koiné islamica, dall'altro una nuova grandiosa fase della cultura indiana in senso proprio. Il discorso prosegue con i principati hindu del Nord e i loro palazzi e dipinti, e con le ricche realtà urbanistiche e monumentali che sorgono nel frattempo nel meridione; per affrontare infine gli esiti della dominazione inglese e della ricerca, da parte dell'India che aspira all'indipendenza...
38,00

L'arte nel Duecento

L'arte nel Duecento

Alessio Monciatti

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2013

pagine: 379

Nel Duecento, il secolo anticipato da Nicolas de Verdun e chiuso dalla maturità celebrata di Giotto, il secolo dell'apogeo gotico e della "maniera greca", l'arte conosce i cambiamenti che collegano il mondo romanico al primo manifestarsi dei principi dell'Umanesimo, ovvero discute e rinnega le forme, le valenze e le gerarchie che erano valse per tutto il Medioevo. L'arte inizia a rappresentare i significati e il mondo sensibile con mezzi propri e autonomi, per nulla ancillari della parola o dei testi; pone l'uomo al centro dei suoi interessi come oggetto della figurazione e quindi si avvale delle sue facoltà di osservatore individuale; diviene uno strumento di conoscenza e di ricerca, unitamente all'affermarsi di una nuova valenza del disegno e all'acquisizione di un inedito statuto intellettuale da parte dell'artista. Nel Duecento l'arte diventa "moderna" per come generalmente la intendiamo. Il libro propone una lettura organica dei fenomeni che determinarono questi rivolgimenti, a partire dall'analisi circostanziata delle opere ed entro una prospettiva spazio-temporale unitaria delle vicende peninsulari ed europee, che rifugge ogni distinzione pregiudiziale o artatamente proiettiva.
34,00

L'arte in Italia e in Europa nel secondo Cinquecento

L'arte in Italia e in Europa nel secondo Cinquecento

Carmelo Occhipinti

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2012

pagine: 273

Questo libro intende esplorare il panorama artistico italiano ed europeo del secondo Cinquecento traendo spunto dalle svariate testimonianze coeve, dovute ai letterati, agli scrittori d'arte e agli artisti che ebbero modo di elaborare una riflessione critica sui monumenti e sulle opere d'arte appartenenti tanto alla loro stessa epoca quanto al passato, all'antichità classica come alla tradizione medievale. Ne deriva una visione ben articolata della geografia artistica di un'Europa vista negli anni della Controriforma, al tempo in cui le molteplici identità culturali, nazionali e regionali, di confessione cattolica o luterana, si confrontavano e si rafforzavano nella riscoperta delle tradizioni storiche: se ne ricavano prospettive sempre diverse sul presente e sul passato. Rinunciando di proposito, così, alle categorie storico-stilistiche tanto care a gran parte della storiografia del XX secolo - "manierismo", "anticlassicismo", "antirinascimento", "autunno del Rinascimento", "tardo manierismo", "manierismo internazionale" - l'autore illustra i tanti aspetti della cultura figurativa in relazione alla società e alla fruizione contemporanea, ma anche in rapporto alla mutevole percezione della storia.
28,00

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