Elèuthera: Didascabili
Cultura e controcultura
Francesco Spagna
Libro: Copertina morbida
editore: Elèuthera
anno edizione: 2016
pagine: 143
In senso antropologico, il termine controcultura riflette tanto una richiesta di più cultura, quanto la volontà di attingere a stratificazioni culturali più profonde di quelle convenzionali. La controcultura si profila dunque come resistenza a quei processi di deculturazione che affliggono il mondo contemporaneo. Lungo queste linee si sono mossi anche i movimenti controculturali degli anni Sessanta del Novecento, che si sono spinti al contempo verso l'Altro (l'Oriente, i nativi americani...) verso i recessi più profondi del Medesimo. Questi processi culturali hanno prodotto tensioni rilevanti sul plano antropologico, innescando un dibattito ancora molto vivo su Modernità e Tradizione, tanto da chiedersi se non avessero ragione Beatles quando cantavano Get back to where you once belonged: e se la controcultura non fosse in fondo che un travestimento della Tradizione?
Anarchist studies. Una critica degli assiomi culturali
Salvo Vaccaro
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2016
pagine: 143
L'autorità, il potere e la sua visibilità, la filosofia occidentale e il pensiero anarchico, la rappresentanza e la rappresentazione dell'unità, il sapere e la conoscenza: ecco i temi portanti della critica che l'autore muove alle categorie implicite che sottendono, inavvertite, i più comuni postulati del nostro modo di ragionare. Tanto più nella politica, ossia in quella dimensione in cui è possibile immaginare un mondo e un modo di vivere diversi, lasciandosi alle spalle secoli di dominazione, di sfruttamento, di assenza di libertà. Criticando alcuni assiomi culturali, centrali nel nostro tempo, l'anarchismo come pensiero e come pratica collettiva ritrova la sua fecondità, instaurando fertili legami con altri segmenti del pensiero critico del ventesimo secolo, nell'intento di rilanciare una rinnovata proposta anarchica e libertaria all'altezza delle sfide che ci attendono nel ventunesimo secolo.
Il pensiero meticcio
François Laplantine, Alexis Nouss
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2015
pagine: 104
L'ibridazione culturale non è certo un fenomeno nuovo, ma oggi il suo impatto è crescente e accelerato. Le dimensioni locali si intrecciano infatti con la dimensione globale e tutto confluisce in un calderone planetario che mescola lingue, idee, gusti, usi e costumi. Questa potente spinta sincretica produce un duplice effetto, del tutto speculare: da una parte mostra una pericolosa tendenza all'omologazione e al "pensiero unico" e dall'altra alimenta, in reazione, ideologie fortemente identitarie che vedono qualsiasi mescolanza come una contaminazione. L'idea di meticciato delineata dagli autori si propone al contrario di trovare un'alternativa tanto alla fusione o all'osmosi quanto alla chiusura in nome di un'inesistente purezza. Si tratta di mettere in discussione una certa concezione dell'universalismo, fatta di standardizzazione, livellamento e uniformità, per affermare un pensiero in divenire che, attraverso il confronto e il dialogo, diventi il vettore cosciente di quei mutamenti incessanti che costituiscono l'uomo e il reale.
Lo Stato. Breve storia del leviatano
Harold B. Barclay
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2013
pagine: 144
Come mai lo Stato è riuscito a conformare non solo lo spazio sociale ma anche quello immaginario tanto da apparire "universale" ed "eterno"? Barclay ripercorre gli ultimi cinquemila anni di storia per individuare le cause molteplici che hanno concorso alla comparsa del Leviatano, ovvero di un'istituzione gerarchica basata sul rapporto comando/obbedienza e in grado di rivendicare l'uso esclusivo della violenza legittima. E di converso rintraccia anche la comparsa della "servitù volontaria", descritta da Etienne de la Boétie, che era invece sconosciuta alle società egualitarie. Ma proprio perché lo Stato ha un'origine, ci dice Barclay, come per tutte le cose umane se ne può prefigurare anche la fine.
Attraverso la tecnica. Deindustrializzazione, cultura locale e architettura ecologica
Adriano Paolella
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2008
pagine: 79
Attraverso l'uso critico della tecnica è possibile progettare edifici che possano, da un lato, contribuire alla risoluzione delle problematiche ambientali e, dall'altro, partecipare alla ricomposizione culturale delle comunità locali. Le grandi trasformazioni indotte dal modello economico globale hanno investito anche settori tradizionalmente poco reattivi come quello edile, disperdendo quella identità culturale, ambientale e sociale propria di un'attività da sempre connessa con le comunità e i luoghi. Nella costruzione dei manufatti la componente artigiana, fondata sulla capacità tecnica e la specificità geografica degli operatori, oggi è stata quasi totalmente sostituita da materiali, componenti e processi industrializzati, con esiti sociali e ambientali pesantemente negativi. Proprio l'accrescersi dei problemi connessi ai mutamenti climatici ha fatto emergere con prepotenza, anche nell'edilizia, la necessità di invertire questa impostazione, con l'obiettivo di aumentare l'efficienza energetica e ambientale. Ridurre le quantità e aumentare la qualità dei manufatti, recuperando l'artigianalità dei processi, la specificità delle soluzioni rispetto ai luoghi e la partecipazione attiva delle comunità, appare lo strumento primario per un'architettura sostenibile.
I buchi neri dell'educazione. Storia, politica, teoria
Raffaele Mantegazza
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2006
pagine: 115
La storia, la politica, la teoria: oggetti che la pedagogia e l'educazione contemporanee sembrano aver dimenticato, buchi neri dai quali esse si tengono lontane con una sorta di paura. Cosi si educa senza mostrare la storicità delle cose, delle azioni, delle scelte, senza sottolineare la politicità dell'educazione e il suo fondarsi su una determinata concezione della società, senza approfondire teoricamente ciò che si mette in pratica. L'effetto di queste pratiche educative è il soggetto che vive in un presente puntuale e senza storia, che non riesce a cogliere la centralità della politica per la vita quotidiana, che ha eliminato la riflessione teorica dalle sue attività. Questo libro riabilita l'educazione alla storia, alla politica, alla teoria, e soprattutto cerca di riscrivere la storia delle pratiche educative come pratiche di potere, di pensare a una politica dell'educazione, di riproporre una forte teoria filosofica dell'educazione.
Il senso delle periferie. Un approccio relazionale alla riqualificazione urbana
Davide Bazzini, Matteo Puttilli
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2007
pagine: 118
La concezione gerarchica delle città, basata sulla supremazia del centro rispetto alla periferia, è manifestamente insufficiente a descrivere la complessità dei rapporti spaziali che attraversano i territori urbani. Ma l'attenzione che si dedica alle periferie urbane rischia sempre di essere presbite, cioè incapace di vederne le particolarità, oppure miope, cioè incapace di cogliere i legami tra le grandi trasformazioni globali di cui sono oggetto le città e l'emergere di un rinnovato senso di appartenenza ai luoghi. In questo libro, a partire da una ricerca sul campo nella periferia torinese, si sviluppa invece l'idea di un approccio alla riqualificazione urbana capace di costruire comunità consapevoli, attente al proprio territorio ma aperte al mondo, coscienti della propria storia e identità ma proiettate verso il futuro. Un approccio relazionale, e non interventista, la cui efficacia si misura in base all'aumento delle capacità di autogoverno di una comunità, all'aumento dei suoi spazi e strumenti di autodeterminazione.
L'educazione impensabile. Apprendere «per difetto» nella rete globale
Paolo Perticari
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2006
pagine: 131
Nel mondo contemporaneo tutto è educazione, a eccezione di quello che scrivono e dicono pedagogisti, esperti della scuola e formatori di professione. Con rigorosa serenità di educatore e filosofo, Perticari denuncia ogni prospettiva di educazione che coltivi l'illusione di un pensiero autonomo continuando a parlare di sé e delle sue pratiche a un pubblico di addetti ai lavori. E reclama un'educazione impensabile che combatta i veri problemi che le compete affrontare, in primis la miseria mentale che è la vera cifra di quest'epoca iperindustriale. L'abbraccio funesto tra politica, economia e tecnoscienza, propria a questa stagione neoliberista, lo si può cogliere meglio dal punto di vista del cortocircuito, del misconosciuto, di ciò che "fa difetto". E l'interrogativo su che cosa può essere l'educazione in un tempo di sconvolgimenti può trovare risposta a partire da questi resti ostinati e potenti che distolgono da un pensiero ufficiale e consentono di cogliere il movimento impensabile del vivere, dell'imparare, dell'insegnare, del capire, dell'amarsi e dell'amare in questo tempo.
Emozioni e linguaggio in educazione e politica
Humberto R. Maturana, Ximena Dávila
Libro: Copertina morbida
editore: Elèuthera
anno edizione: 2006
pagine: 128
L'esistenza umana ha luogo nella spazio relazionale, fortemente emotivo, del "conversare.. Noi ci costruiamo, ci educhiamo e agiamo nello spazio politico attraverso queste conversazioni. Le nostre emozioni. coni come quelle degli altri, si modificano in virtù delle nostre parole, e le nostre parole si modificano come risultato del cambiamento nelle nostre emozioni. Maturana sostiene che è la struttura biologica stessa dell'essere umano a fare del linguaggio e delle emozioni gli elementi costitutivi della nostra esperienza, del nostro sapere, della nostra vita. Sapere è vivere, e vivere è sapere: educazione e politica sono quindi momenti cruciali del continuo processo di autopoìesi (ovvero di autocostruzione) che caratterizza la vita degli esseri umani.
Il pensiero meticcio
François Laplantine, Alexis Nouss
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2006
pagine: 102
Melting-pot, patchwork, culti sincretici, cucina internazionale, world music... La progressiva diffusione di questi termini e di questi fenomeni testimonia un radicale mutamento culturale che ha portato alla nascita di un mondo meticcio dove le dimensioni locali s'intrecciano irreversibilmente con la dimensione globale. Crollano le barriere, gli individui circolano e si mescolano in una babele di lingue, razze, idee, usi e costumi. Si afferma una tendenza al miscuglio sincretico, mentre per converso nascono o si rafforzano spinte identitarie o neo-identitarie. Il meticciato, o "métissage", proposto da Laplantine e Nouss offre delle chiavi di lettura per capire il processo in atto. In questo libretto i due autori tracciano sinteticamente le linee essenziali di quella antropologia del "métissage" che si va affermando da una decina d'anni.
L'antropologia del mondo contemporaneo
Marc Augé, Jean-Paul Colleyn
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2005
pagine: 112
Dalla possessione rituale alla Silicon Valley, l'antropologia ha oggi dilatato il suo campo di osservazione. Per comprendere la complessità del mondo contemporaneo, in preda ai movimenti contraddittori di una proliferazione delle diversità e di una caduta delle barriere, ha dovuto ridefinire i suoi concetti e i suoi metodi. Questo libretto, un sorta di "manuale per principianti", ci invita in modo rigoroso ma semplice a seguire il lavoro dell'antropologo, dalla scelta dell'oggetto di studio alla scrittura dei risultati, passando per le principali ipotesi teoretiche della disciplina, la scelta del quadro concettuale, la ricerca sul campo...