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Eum - Centro Edizioni Università di Macerata: Biblioteca del Laboratorio di storia del penale e della giustizia

«Crimen laesae maiestatis» e resistenza lecita. Un problema e il 'classico' studio di Mario Sbriccoli da riprendere e approfondire

«Crimen laesae maiestatis» e resistenza lecita. Un problema e il 'classico' studio di Mario Sbriccoli da riprendere e approfondire

Angela De Benedictis

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2025

pagine: 112

Si sa che l’intento principale di Mario Sbriccoli in Crimen laesae maiestatis (1974) fu, come egli stesso scrisse nelle Conclusioni, «di valutare la questione del reato politico nella dottrina del diritto comune» ricostruendo soprattutto «il momento dell’infrazione». Analizzando quella dottrina, egli si era comunque imbattuto nel problema della differenza tra «chi è il rivoltoso e chi lo iuste resistens». Da anni la mia ricerca ha cercato di approfondire tale problema in quella stessa letteratura di diritto comune. In questo libro riprendo alcuni dei casi di studio già da me analizzati, la cui natura è riconducibile alla più generale questione del rapporto tra obbedienza e disobbedienza, tra fedeltà e infedeltà: al cuore, quindi, del problema della sovranità e dei suoi limiti tra tardo medioevo ed età moderna nelle forme e nelle pratiche del governare.
14,00

Veneficium. Storia di un crimine atroce

Veneficium. Storia di un crimine atroce

Emilia Musumeci

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2023

pagine: 330

Il veneficio, crimine più volte definito atrocissimo e femmineo per le sue vili e premeditate modalità di realizzazione mediante il veleno, porta con sé i timori di epidemie e pestilenze come punizioni divine per i propri peccati, di oscure magie opera di demoni, streghe o spiriti malvagi, così come una sanguinosa storia di intrighi di corte, morti inspiegabili e tradimenti eclatanti. Ogni epoca ha tracciato i confini incerti del veneficium, di volta in volta ambiguamente vicino alle categorie di maleficium, di homicidium, e infine di proditio. Ma la sua storia giuridica dimostra come esso sia stato sempre qualcosa di più che una delle svariate modalità con cui si può sopprimere la vita altrui, assumendo una valenza propria e dei confini autonomi. Ricostruire questa storia vuol dire innanzitutto avventurarsi nei meandri del diritto di antico regime e, successivamente, esplorare come nell'età moderna e contemporanea sussistano continuità, rotture, affioramenti e nuovi inabissamenti che caratterizzano tale controverso crimine fino agli albori della codificazione ottocentesca.
18,00

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