Garrincha Edizioni: Le figurine

Lo scorpione. Il portiere che fa gol. Le sue maglie sgargianti. La visita a Pablo Escobar. Tutto questo è René Higuita. Ma tutto questo non è tutto, perché Claudio Metallo, scandagliando René Higuita e se stesso ci porta oltre Higuita diventa una scoperta.

Un pazzo, un ribelle. Faustino Asprilla era la scheggia impazzita del parma di Nevio Scala, quello dei miracoli. Giocate al limite del possibile, la spensieratezza che fa rima con follia. Una vita al limite anche dopo. Ivano Brindisi, anche attraverso fonti dirette, ci porta dentro Faustino Asprilla. Dentro un mondo.

La classe di Ago. L'eleganza di Ago. I tormenti di Ago. Storia bella e drammatica quella di Agostino di Bartolomei, e Lorenzo Latini ha il merito di guardarci dentro, mescolando il Dibba collettivo, quello che tutti hanno conosciuto, e quello suo più intimo. Riuscendoci benissimo.

Il Pelè di Catanzaro. Massimo Palanca ha raggiunto le vette fra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta. Un maestro del gol da calcio d'angolo, ancora oggi ricordato per queste sue prodezze. Aldo Paparo ci fa entrare nella vita di questo maestro del corner. Un campione indimenticato da tutta la sua città.

Dribblossi, il fantasista neroazzurro che si fece ricordare per le sue giocate e il modo di superare gli avversari. Un pendolo: un fuoriclasse dal rendimento eccellente o pessimo a seconda delle giornate. In questo spazio si muove Davide Steccanella, raccontando uno dei calciatori dell'Inter più amati.

Goikoetxea, il gigante di Alonsotegi, è ricordato come uno dei giocatori più fallosi della storia del calcio. Il suo soprannome più noto è "Il macellaio di Bilbao". L'uomo che spezzò la caviglia di Maradona e rischiò di frantumarne il destino. In questo libro Alessandro Ruta ci mostra l'altra faccia della medaglia, la storia di un uomo passato alla storia solo per la sua violenza sul campo.

Il grande Pluto, uno dei più grandi difensori della storia del calcio. Brasiliano, campione del mondo nel 1994. Emanuele Santi ci porta nelle stagioni romane, la lunga carriera con la maglia rossogialla. Fra cronaca e atmosfera di un calciatore che ha lasciato il segno nella storia di questo sport.

Mané Garrincha fu un eroe tragico, un'ala destra dalle gambe storte e dalla finta imprevedibile e impossibile. Nato con la poliomielite, conquistò il mondo con il suo calcio consumato, da bambino, in campi di polvere, disperazione e speranza. Nel tempo di Pelé, il campione universale, Mané rappresentò un simbolo di riscatto per i senza terra, gli umili, gli invisibili e gli emarginati. La sua fu una vita sempre sospesa tra sogno e smarrimento. Una vita che conquistò scrittori, poeti e musicisti perché "I dittatori passano. Passeranno sempre. Ma un gol di Garrincha è un momento eterno. Non lo dimentica nessuno". Darwin Pastorin, scrittore italo-brasiliano, ci racconta il suo Mané, tra sogno, epica e fantasia.

Questo libro racconta la storia, anche umana, di uno dei campioni più intelligenti che abbiano mai calcato i campi da calcio, e che quell’intelligenza seppe sin da subito trasmetterla anche ai compagni di squadra, contribuendo in maniera decisiva alla creazione del fenomeno olandese.

Erasmo è leggenda. Il suo passaggio da Taranto è stato breve, il ricordo lasciato è incancellabile. Quella maglia numero 9 sarà sua per sempre perché lui ha dato gambe e anima al sogno di una città intera. Che da allora lo venera come un figlio suo e ne tramanda il ricordo alle generazioni che non lo hanno mai visto giocare, alimentando una catena del sentimento che non si ferma mai.

Nella Sarajevo assediata un uomo decide che è il momento di fondare una scuola calcio. Potrebbe starsene al sicuro, magari in Europa occidentale, ma quella è la sua città, quelli sono i suoi ragazzi. E' così che Predrag Pašić fonda la Bubamara, uno splendido esperimento sociale e sportivo che racconta la vera anima di Sarajevo. In un momento storico complicatissimo, tanti uomini e tante donne si dettero da fare per salvare la propria città, o per lo meno il suo spirito, la sua anima. Questo libro racconta di chi ci provò facendo giocare a calcio i bambini, ma prova anche a parlare di una città unica, complessa e bellissima.