Giappichelli-Linea Professionale: Leggi penali tra regole e prassi
Notificazioni e assenza dell'imputato. (D.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150 - D.lgs. 19 marzo 2024, n. 31)
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli-Linea Professionale
anno edizione: 2024
pagine: 240
La veste tecnologica delle notificazioni e il potenziamento dei rimedi alla mancata conoscenza del processo in capo all’imputato s’inscrivono a pieno titolo tra i pilastri portanti della riforma “Cartabia”. Né poteva essere altrimenti: all’interno di un disegno legislativo teso a coniugare efficienza e garanzie, la scienza digitale coopera con le tutele processuali al raggiungimento del comune obiettivo di elevare lo standard delle garanzie partecipative a livelli adeguati ai parametri europei. L’ambizioso progetto deve però fare i conti con la limitatezza intrinseca delle innovazioni tecnologiche, di cui è illusorio predicare l’onnipotenza, ma ancor più con le resistenze latenti al cambiamento effettivo, che smorzano la complessiva portata delle modifiche introdotte. Ne scaturisce una normativa corposa quanto labirintica, che impegna l’interprete in una difficile opera di ricostruzione, indispensabile all’applicabilità delle nuove norme e capace di misurarne l’impatto innovativo. Il presente volume, suddiviso in due parti, corrispondenti al duplice terreno oggetto di indagine, fornisce allo scopo un ausilio prezioso per completezza, approfondimento e critica delle modifiche intervenute. I contributi degli autori analizzano, accanto agli istituti inediti, tutti i profili investiti dalla riforma, singolarmente e nei loro reciproci nessi, così da offrire una chiave per l’esegesi del testo normativo ed insieme una guida per orientarsi nel mutato quadro della materia. Autori: Lavarini Barbara; Voena Giovanni Paolo; Cassibba Fabio Salvatore; Viggiano Filippo; Oddi Virginia; Mercuri Barbara; Nofri Martino; Nicolicchia Fabio.
La nuova fisionomia delle impugnazioni
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli-Linea Professionale
anno edizione: 2024
pagine: 382
Le impugnazioni sono, senza dubbio, tra le principali protagoniste degli interventi riformatori del processo penale succedutisi negli ultimi anni. Strette tra un evidente bisogno di ricercare soluzioni deflattive, da un lato, e l’esigenza di adeguare la disciplina a impulsi giurisprudenziali anche sovranazionali, dall’altro, esse hanno animato il dibattito sulle scelte normative in ogni sua stagione. Il reticolo di innovazioni introdotte dalla “riforma Cartabia” – tra legge delega, decreto legislativo e recenti “correttivi” (l. n. 134/2021, d.lgs. n. 150/2022 e d.lgs. n. 31/2024) – induce a domandarsi come (e se) possa dirsi davvero trasformato lo scenario degli strumenti di doglianza. Il ritocco delle strutture esistenti e l’inserimento di nuove fattispecie chiamano l’interprete ad affrontare profili inediti, ancora da inquadrare. Ripercorrendo i cambiamenti sopraggiunti, con le loro ragioni e criticità, l’opera mira a esaminarli senza sottrarli a una lettura sistematica a largo raggio, essenziale per assicurare – in un contesto di speciale importanza per studiosi e pratici del diritto – la necessaria visione di insieme. Autori: Tavassi Ludovica; Gemelli Maurizio; Pardo Ignazio; Pillitteri Vincenzo; Bonini Valentina; Zappulla Angelo; Del Coco Rosita; Lonati Simone; La Rocca Elvira Nadia; Mangiaracina Annalisa; Cimadomo Donatello; Marandola Antonia Antonella; De Caro Agostino; Varraso Gianluca; Lorenzetto Elisa.
Estinzione dei reati alimentari
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli-Linea Professionale
anno edizione: 2024
pagine: 240
L’estinzione del reato per adempimento delle prescrizioni impartite dall’organo accertatore disciplinata dall’art. 70, comma 1, d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150 – al momento ingiustificatamente limitata ai soli reati alimentari – costituisce un modello che si prefigge di assicurare l’efficienza del processo penale e la celere definizione dei procedimenti giudiziari. Un istituto che si presenta con delle contraddizioni in quanto connotato da criticità sul piano valoriale – basti pensare alla rinuncia all’accertamento della responsabilità penale in cambio del perdono da un presunto illecito – e – poiché limitato ad una sola categoria di illeciti – inidoneo a cogliere appieno le sue potenzialità. Eppure, l’opzione legislativa – anche alla luce degli interventi effettuati con il decreto legislativo correttivo 19 marzo 2024, n. 31 – si presenta apprezzabile per la finalità di sgravare il sistema giudiziario dalla celebrazione di un procedimento penale per fatti di modesto disvalore sociale, tanto da non operare in ipotesi di contravvenzioni concorrenti con delitti. D’altro canto, coerentemente con l’austerity dell’attuale periodo storico, che si riflette nella difficoltà di riscuotere la pena pecuniaria, il legislatore ha pensato bene di puntare su un meccanismo riparatorio operante mediante una procedura estintiva di tipo prescrittivo/ingiunzionale tendente a limitare le funzioni del pubblico ministero e del giudice, attesi il ruolo primario e la forte responsabilizzazione dell’organo accertatore – chiamato a svolgere funzioni di polizia giudiziaria – nella determinazione delle prescrizioni poste a carico del reo.
La nuova disciplina delle intercettazioni
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli-Linea Professionale
anno edizione: 2023
pagine: 576
Il susseguirsi incessante di interventi legislativi e gli impieghi massicci delle intercettazioni nella prassi ispirano una rilettura integrata dell'istituto che muove dall'articolato codicistico e ne segue in chiave diacronica l'evoluzione all'interno delle indefettibili garanzie di sistema. Per ripercorrere e armonizzare gli innesti più recenti e quelli annunciati, si scavano i fondamenti convenzionali e costituzionali posti alla base del mezzo di ricerca della prova, si rivalutano i presupposti e le condizioni per intercettare, oltre che le modulazioni del parametro indiziario; profili, questi, plasmati anche dalla giurisprudenza normante. Rilevanza nevralgica assume l'aspetto motivazionale, essenza giustificativa, base di ogni tipologia di controllo e presidio di utilizzabilità degli esiti. Tutta l'analisi delle varie forme di intercettazione, incluse quelle "speciali" e l'acquisizione dei dati esterni, è dominata dall'attenzione per i divieti d'uso e dalle proiezioni invalidanti della sanzione probatoria. La morfologia cangiante delle tecniche di intrusione, minutamente esplorata sino al dirompente trojan, si abbina ai presidi di tutela penale contro gli eventuali abusi. Infine, gli aspetti di diritto intertemporale completano il quadro d'insieme.
Assetti societari e rischio penale. Frammenti per la costruzione di un modello integrato di organizzazione e gestione
Andreana Esposito
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli-Linea Professionale
anno edizione: 2022
pagine: 224
A 20 anni dalla entrata in vigore del d.lgs. n. 231/2001 gli strumenti di compliance si sono moltiplicati (anche nel diritto penale) ponendo al centro dell'agire di impresa l'archetipo dell'auto-regolamentazione. I modelli in conformità sono aumentati interessando diversi settori: dalla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro alla disciplina antiriciclaggio, dall'ambiente alla protezione della privacy. Da ultimo, con il Codice delle imprese e dell'insolvenza, il principio di correttezza organizzativa diventa definitivamente clausola generale della buona gestione aziendale. Gli strumenti organizzativi e di vigilanza cui la alluvionale produzione normativa “speciale” ha dato luogo, seppur caratterizzati da finalità diverse, riproducono medesime procedure e duplicano medesimi controlli, in una quasi totale assenza di coordinamento. Oltre a causare dispersioni di efficacia e di congruità operativa, gli interventi legislativi hanno spostato definitivamente l'asse dal Modello 231, che è diventato "solo" uno dei momenti di organizzazione preventiva, perdendo la sua centralità. Una centralità che, al contrario, deve essere recuperata, portando a sistema i variegati frammenti di compliance secondo una proiezione unitaria. È, cioè, necessario costruire un rinnovato Modello di organizzazione e di gestione uniforme, che, fungendo da cornice, rifletta più descrizioni di compliance. I singoli frammenti devono essere, tuttavia, coordinati in modo armonioso affinché il Modello sia anche espressione di continuità e di chiusura. Per poter riacquistare la sua funzione – e quindi efficacia e interesse – il Modello 231 non deve presentarsi isolato; al contrario deve definirsi in rapporto alla trama della narrazione della compliance cui gli enti sono tenuti. Soltanto se integrato all'interno di una correlazione, esso è infatti in grado di assumere senso (e forza).
Il ne bis in idem
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli-Linea Professionale
anno edizione: 2021
pagine: 367
Il ne bis in idem, quale principio tradizionalmente volto ad assicurare la certezza del giudicato penale, ha subito nel corso degli anni una vera e propria evoluzione in chiave ascendente, al punto da configurarsi quale diritto fondamentale dell'individuo. Questo percorso, avviato sotto la spinta propulsiva della giurisprudenza sovranazionale, non può peraltro dirsi compiuto: lo dimostra la continua produzione giurisprudenziale interna ed europea, talvolta anche in discontinuità con il passato. Il volume intende tracciare in modo nitido le tappe di questo itinerario, con l'obiettivo di offrire delle chiavi di lettura alle numerose e sempre nuove questioni applicative irrisolte, sul versante sia sostanziale sia processuale. Fa da sfondo a questa ricostruzione, nel passaggio dalla dimensione strettamente interna del ne bis in idem a quella sovranazionale - ad oggi molto "sfuggente" - la tensione verso la massima espansione del principio in funzione di tutela del soggetto coinvolto in plurimi procedimenti, non soltanto penali.
Il codice antimafia riformato
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli-Linea Professionale
anno edizione: 2019
pagine: XXII-306
Non sfugge alla perdurante instabilità normativa il Codice antimafia, introdotto dal d.lgs. 6 settembre 2011, n. 159, già sensibilmente modificato dalla l. 16 ottobre 2017, n. 161 e ora nuovamente investito dall'ennesimo "pacchetto sicurezza", trasfuso nel d.l. 4 ottobre 2018, n. 113, convertito, con modificazioni, dalla l. 1° dicembre 2018, n. 132. Si registra e si consolida una chiara tendenza: l'azione di prevenzione si estende e si sposta dal fronte, tutto sommato contenuto, delle misure personali a quello, in rapidissima espansione, delle misure patrimoniali. Ciò avrebbe dovuto implicare un sensibile irrobustimento delle tutele, sostanziali e processuali, del soggetto proposto e dei terzi interessati, in ossequio al principio di legalità e del necessario rispetto dei diritti fondamentali. Sennonché, se la l. n. 161/2017 si era mossa, sia pure in modo assai parziale, in questa prospettiva, con particolare riguardo alla disciplina processuale, la logica emergenziale fa, invece, da sfondo all'ultimo intervento normativo. Resta, dunque, ancora largamente insoddisfatta l'esigenza di allineare il sistema della prevenzione ai canoni costituzionali e sovranazionali. Il volume ambisce ad offrire una dettagliata analisi critica delle più recenti innovazioni apportate al Codice antimafia, con riguardo ai diversi ambiti interessati dalle novelle, allo scopo di evidenziarne i profili di contrasto con i diritti fondamentali e di risolvere in chiave sistematica le molteplici questioni interpretative poste da un disegno normativo complesso. Per agevolare il lettore, in appendice sono riportati l'indice analitico e l'apparato bibliografico.
Processo penale e regole europee. Atti, diritti, soggetti e decisioni. Volume Vol. 2
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Giappichelli-Linea Professionale
anno edizione: 2018
pagine: XIV-247
Il secondo volume di Processo penale e regole europee: atti, diritti, soggetti e decisioni, integrando quanto già analizzato nel primo, approfondisce le riforme più recenti che hanno modificato natura e caratteri della cooperazione penale internazionale, dal nuovo libro XI del codice di rito all'ordine europeo di indagine penale (00). Con il contributo di alcuni dei migliori esperti in materia (L. Camaldo, A. Diddi, G. Di Paolo, N. Galantini, S. Marcolini, E. Zanetti) l'opera ricostruisce senso e ricadute dell'inserimento del principio del mutuo riconoscimento nel codice di rito, le norme sussidiarie applicabili nei rapporti con l'Unione europea e quelle dettate per i rapporti con gli Stati non appartenenti all'Unione europea in tema di rogatorie, estradizione, effetti delle sentenze penali, trasferimento dei procedimenti. Particolare attenzione è dedicata all'OEI, nella prospettive delle richieste dall'estero e all'estero, nonché con riguardo a taluni specifici atti investigativi disciplinati dall'europrovvedimento (intercettazioni, audizioni in videoconferenza, operazioni sotto copertura).
lE nuove intercettazioni
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Giappichelli-Linea Professionale
anno edizione: 2018
pagine: XVII-241
Le nuove intercettazioni sono quelle disciplinate dal d.lgs. 29 dicembre 2017, n. 216, che ha ampiamente novellato la disciplina codicistica in materia. Nuove in una duplice accezione del termine: perché dettano una nuova disciplina del procedimento acquisitivo della prova e perché regolano, per la prima volta, l'impiego del captatore informatico, una sofisticata tecnologia che, per le sue smisurate potenzialità operative, non poteva essere ricondotta allo schema normativo tradizionale delle intercettazioni telefoniche o ambientali. In attuazione di una dettagliata legge delega (legge n. 103/2017), il legislatore delegato ha ricercato un accettabile punto di equilibrio fra il diritto di difesa, la tutela della riservatezza dei terzi estranei al procedimento, la libertà di stampa e il diritto di cronaca. Questa operazione non può dirsi riuscita, cosi come la disciplina delle nuove tecnologie appare ancora deficitaria. Si può affermare, senza timore di smentita, che l'intervento legislativo ha deluso le aspettative e ha lasciato irrisolti la maggior parte dei nodi emersi dalla prassi applicativa quasi trentennale del codice di procedura penale. Il volume offre un'approfondita analisi della nuova disciplina, attenta a tutti i nessi sistematici e alle ricadute sui diritti fondamentali, ponendosi l'obiettivo di fornire un compiuto approccio ricostruttivo delle molteplici e complesse questioni interpretative. In appendice sono riportati l'indice analitico, quello bibliografico e i testi normativi.
La riforma della giustizia penale. Commento alla legge 23 giugno 2017, n. 103
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Giappichelli-Linea Professionale
anno edizione: 2017
pagine: XIV-442
La legge n. 103 del 2017 introduce nuovi istituti e (soprattutto) ne modifica altri, intervenendo in maniera diffusa sulle norme penali sostanziali e processuali: dagli strumenti di deflazione (le condotte riparatorie) alla prescrizione del reato, dai tempi delle indagini preliminari all'archiviazione, dall'arricchimento informativo verso la persona offesa alle (poche) innovazioni sulla difesa tecnica, dai riti alternativi (in particolare il giudizio abbreviato) al dibattimento a distanza, dal riformulato modello di motivazione, fino alla disciplina delle impugnative. Il volume affronta analiticamente tutte le modifiche praticate dal legislatore, mettendone in risalto le criticità e suggerendo le possibili interpretazioni, nell'ottica di offrire un primo solido vademecum per il nuovo tessuto dei codici. L'indagine coinvolge anche le deleghe legislative in materia di intercettazioni, captatori informatici, ordinamento penitenziario, misure di sicurezza, casellario giudiziale e procedibilità a querela. L'appendice, oltre alla bibliografia e all'indice analitico delle voci, contiene i testi normativi vecchi e nuovi a confronto, per agevolare la comprensione.
Processo penale e regole europee. Atti, diritti, soggetti e decisioni
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli-Linea Professionale
anno edizione: 2017
pagine: XIV-314
Il volume analizza i decreti legislativi di trasposizione delle decisioni quadro e delle direttive emanati dall’Unione Europea in applicazione del principio del mutuo riconoscimento. Con il contributo di alcuni dei migliori esperti in materia (L. Camaldo, G. Di Paolo, N.Galantini, S. Marcolini, C. Valentini, E. Zanetti) l’opera approfondisce le squadre investigative comuni e i provvedimenti ablativi, in particolare la confisca; ricostruisce l’ordine di protezione europeo, il processo in absentia e la normativa in tema di conflitti di giurisdizione. Particolare attenzione è dedicata alla circolazione delle condanne a sanzione pecuniaria, a pena sospesa o a sanzioni sostitutive nonché delle pronunce cautelari personali non detentive. Nell’ambito della cosiddetta cooperazione informativa sono trattati il riconoscimento degli effetti della condanna straniera e lo scambio di dati estratti dal casellario giudiziale.
Le impugnazioni straordinarie nel processo penale
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Giappichelli-Linea Professionale
anno edizione: 2016
pagine: XVI-330
Negli ultimi quindici anni, provvedimenti legislativi e pronunce giurisprudenziali hanno ridisegnato la categoria dei mezzi straordinari di impugnazione, mutandone sensibilmente i confini. L'ampliamento operativo della revisione, anche mediante l'inserimento della nuova ipotesi di "revisione europea", l'introduzione del ricorso straordinario per errore materiale o di fatto contro le sentenze della Suprema Corte, la più recente rescissione del giudicato a tutela dell'assente incolpevole, nonché l'impiego sempre più frequente del ricorso individuale alla Corte europea dei diritti dell'uomo hanno inciso significativamente sull'impianto relativo ai controlli delle pronunce giudiziarie e contribuito alla progressiva erosione del giudicato, nel nome di imprescindibili esigenze di tutela dei diritti fondamentali. Lo studio ripercorre gli itinerari normativi e giurisprudenziali che hanno profondamente segnato il sistema delle impugnazioni post iudicatum, dirigendo il focus sui profili problematici (anche pratici) della disciplina, sulle questioni di diritto intertemporale, sugli interrogativi più rilevanti, senza trascurare (e, anzi, a partire dal) le ricadute di ordine sistematico che l'assetto dei rimedi straordinari ha determinato o potrebbe determinare sulla stabilità del giudicato penale.