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Giappichelli: Osservatorio sulle fonti. Collana di studi

La retroattività legislativa

La retroattività legislativa

Carla Di Martino

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2024

pagine: 320

Il libro indaga la retroattività legislativa e i suoi limiti. Si tratta di un tema ampiamente dibattuto e complesso che tuttavia presenta, a tutt’oggi, un’indubbia e centrale rilevanza all’interno del panorama costituzionalistico. La prospettiva è quella di evidenziare, per un verso, come l’«atteggiamento» della Corte costituzionale, per quanto «largamente collaborativo» rispetto al fenomeno normativo retroattivo ed interpretativo, lungi dall’essere meramente «episodico», sia il portato di alcune decisioni che lo stesso Giudice delle leggi ha operato, in ordine, in primo luogo, al concetto di «retroattività legislativa» e all’area di tutela del principio costituzionale del legittimo affidamento. Per altro verso, il proposito è quello di suggerire alcuni spunti che potrebbero condurre verso un ravvicinamento tra la giurisprudenza costituzionale e la giurisprudenza di Strasburgo, facendo leva sul concetto di Stato di diritto.
44,00

Valore di legge

Valore di legge

Laura Buffoni

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2023

pagine: 472

«L’investigazione del testo, che pone il «valore di legge» ma che disorienta il diritto accostando al valore la «forza di legge», passa dalla sua scomposizione, dall’interrogazione delle lettere che sono depositate e custodite nei suoi anfratti, negli interstizi. Bisogna, cioè, seguire tanto l’esplicito, la superficie, quanto le tracce disseminate, talvolta nascoste, senza dimenticare che la superficie è tale per il profondo. La ricerca muove da un’opzione ermeneutica. Ogni ricerca presuppone un’ipotesi preliminare, che l’inchiesta abbia già una direzione. In principio era il Verbo e il Verbo si fece carne, ma in un senso peculiare. Nella Seconda Lettera ai Corinzi, Paolo di Tarso disse che «la lettera uccide, lo spirito dà vita», opponendo la Legge cristiana, la buona novella, l’evangelo, la parola orale portata «sulle tavole di carne dei […] cuori», alla Legge ebraica, antica, immobile, rigida, scritta «su tavole di pietra». Altrove, però, nella Lettera ai Romani, precisò: «Togliamo dunque ogni valore alla legge mediante la fede? Nient’affatto, anzi confermiamo la legge», ove la legge, a cui il valore è qui già legato da una relazione di predicazione, è la lettera giudaica e la fede è lo spirito vivente della rivelazione cristiana. Ecco che il «valore di legge» è la secolarizzazione, più o meno consapevole, di un tema messianico. E, muovendo dalla prospettiva teologica in cui la Legge “significa”, si azzarda che «la lettera uccide chi la ignora». Contro lo spettro paolino, o meglio prima del paolinismo e poi dell’agostinismo, dell’ordine nuovo dello spirito contro la antica, morta, silente, lettera, questa lettura della Legge tenta di farsi carico del peso del testo, di “valorizzarlo” e di non ridurlo a figura, a immagine di altro, ad anagogia o ad allegoria con quel tanto di nichilismo che questa porta con sé, ove la lettera assume valore ancillare. La lettera della Legge è dura, nel senso che è, teologicamente, «scrittura su tavola» ed è, nel Secolo, scrittura incisa su carta. Ha una sua fissità, seppure alterabile. La sua normatività è tutt’uno con la sua inscalfibilità, con la sua resistenza e, dunque, con la sua positività. Ma – per restare dentro l’ordine discorsivo dell’interpretazione della Scrittura – non si avanza una proposta interpretativa masoretica, che venera superstiziosamente la lettera della Scrittura originaria e men che meno il pensiero e la voce di chi la creò e rivelò. Tutto al contrario. Per dirla nel discorso dell’interpretazione delle leggi e, tra esse, della prima legge, la Costituzione, implica il testualismo, ma non nella versione soggettivistica dell’original intent, perché i testi scritti, che sono “cose”, vivono di vita propria, separata dal loro autore (o “firmatario”) e dai lettori, potenzialmente infiniti, e producono sensi e conseguenze inintenzionali (...)»
64,00

La tutela costituzionale del minore: identità, salute e relazioni. Identità e salute nella prospettiva relazionale

La tutela costituzionale del minore: identità, salute e relazioni. Identità e salute nella prospettiva relazionale

Caterina Di Costanzo

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2023

pagine: 352

Il volume affronta il tema della tutela dei diritti del minore all'interno di una prospettiva relazionale assunta come lente concettuale peculiare al fine di indagare la natura e le dinamiche di protezione dei diritti dei minori nell'ambito di selezionate aree tematiche, che intercettano fondamentali problematiche di diritto costituzionale, quali l'identità e la salute, che comprende la cura, incentrata su consenso/assenso informato e fine vita in pediatria. Il tema dei diritti del minore come "diritti a relazioni" è stato recentemente focalizzato con estrema chiarezza dalla Corte costituzionale che, nella sua giurisprudenza in materia di esercizio della responsabilità genitoriale e nel contesto dell'adozione in casi particolari, connette, ancora una volta, i rapporti familiari alla funzione di protezione dei diritti dei minori secondo specifiche modalità relazionali intese come risposta adeguata e effettiva alle esigenze di crescita e di sviluppo del minore. L'idea dei diritti del minore come "diritti a relazioni", confermata anche dalla giurisprudenza costituzionale recente e la cui "tenuta" è stata verificata all'interno delle analisi condotte nell'ambito delle aree tematiche indicate, contribuisce a individuare la complessità multidimensionale delle relazioni familiari e sociali che costituiscono, da un lato, l'oggetto delle principali situazioni soggettive facenti capo al minore oltre che il presupposto di quello che può essere considerato il fine delle formazioni sociali, ossia la garanzia del "pieno sviluppo" della sua personalità, e la cui valorizzazione e promozione rappresentano, dall'altro, una modalità fondamentale di estrinsecazione della tutela costituzionale della persona minore di età.
44,00

Sistema delle fonti e nuove tecnologie. Il ruolo delle autorità indipendenti

Sistema delle fonti e nuove tecnologie. Il ruolo delle autorità indipendenti

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2023

pagine: 288

L’emergere della rivoluzione tecnologica ha determinato la moltiplicazione dei centri di produzione del diritto e dei soggetti chiamati ad attuarlo o a controllarne il rispetto. Con una serie di conseguenze rilevanti per il diritto costituzionale e non solo: la trasfigurazione del sistema delle fonti, il cambiamento della forma di Stato e della forma di governo. In altre parole, si assiste al mutamento del rapporto tra autorità e libertà e delle forme di distribuzione del potere pubblico, con un rinnovato protagonismo delle Autorità indipendenti. È indubbio, infatti, che queste siano oggi chiamate a svolgere un ruolo crescente nella regolazione delle applicazioni pratiche dei sistemi tecnologici. Il Garante per la protezione dei dati personali, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, solo per citarne alcune, sono sempre più frequentemente chiamate dalla normativa europea e dalla legislazione interna a verificare il rispetto delle disposizioni riguardanti le nuove tecnologie, spesso con strumenti di enforcement inediti. Attraverso questi nuovi “regolatori/esecutori” si vuole stabilire un limite alla interferenza della tecnologia sulle libertà fondamentali e, allo stesso tempo, si individua un assetto nella distribuzione del potere di regolazione pubblica, secondo cui le autorità indipendenti acquisiscono un ruolo peculiare che deve essere attentamente approfondito. In quest’ottica, i contributi raccolti in questo Volume rappresentano un primo passo della ricerca di diritto costituzionale dedicata al sistema delle fonti e alle nuove tecnologie.
40,00

Processi democratici e tecnologie digitali

Processi democratici e tecnologie digitali

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2023

pagine: 288

La regolazione delle nuove tecnologie rappresenta una sfida impegnativa per i legislatori a causa della complessità della materia, della velocità con la quale le tecnologie pervadono sempre nuove relazioni sociali, del difficile contemperamento tra la protezione dei diritti fondamentali e la necessità di non porre freni all’innovazione. I contributi raccolti in questo volume approfondiscono il fenomeno dell’auto-regolazione delle nuove tecnologie, indagandone l’impatto sui principi del costituzionalismo contemporaneo, e in particolare sulla tutela delle libertà fondamentali e dei diritti. Le riflessioni, muovendo da un approccio interdisciplinare, abbracciano molteplici ambiti di regolazione, esplorano anche fenomeni di co-regolazione e si spingono oltre i confini del diritto nazionale ed europeo, guardando ai modelli americano, cinese e inglese. Autori: Calzolaio Ermanno; Caterina Edoardo; Guerra Ylenia; Pennacchietti Claudia; Stewart Peter; Vagni Laura; Di Cosimo Giovanni; Calzolaio Simone; Bartoloni Maria Eugenia; Niro Raffaella; Menegus Giacomo; Bergonzini Chiara.
40,00

I trattati internazionali in forma semplificata. Dinamiche del potere estero, ruolo della giustizia costituzionale ed evoluzioni della forma di governo

I trattati internazionali in forma semplificata. Dinamiche del potere estero, ruolo della giustizia costituzionale ed evoluzioni della forma di governo

Matteo Giannelli

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2023

pagine: 200

In questo volume si tenta di inquadrare il tema degli accordi in forma semplificata, che rappresenta un terreno d’elezione per gli studi internazionalistici, in una prospettiva di diritto costituzionale. Si propone, quindi, un’indagine che si muove all’interno dello stretto nesso teorico rinvenibile tra forma di governo parlamentare, controllo di legittimità costituzionale e ruolo del Presidente della Repubblica. L’assenza di una disciplina organica del procedimento di formazione dei trattati internazionali caratterizza la Costituzione della Repubblica Italiana, nonostante la decisa apertura internazionalistica contenuta nei principi fondamentali. Sul piano delle modalità di esercizio del potere estero, gli accordi conclusi in forma semplificata rivelano la marginalità delle procedure previste dall’articolo 80 della Costituzione, riproponendo un fenomeno di accentramento nelle mani del Governo dei processi normativi. La prassi, anche risalente, mostra che il loro contenuto in numerose occasioni sconfina nelle materie indicate dall’articolo 80. Se a ciò si aggiunge che la giurisprudenza costituzionale con le note sentenze gemelle (nn. 348 e 349 del 2007) non ha distinto tra trattati in forma solenne e accordi in forma semplificata quanto al regime di incostituzionalità della legge interna contrastante, il Parlamento si trova a subire i vincoli derivanti da norme internazionali sostanzialmente innovative dell’ordinamento giuridico senza aver potuto valutare l’opportunità della loro introduzione nel sistema interno delle fonti attraverso la legge di autorizzazione alla ratifica. La questione degli accordi in forma semplificata si è posta in più occasioni nel corso dell’esperienza costituzionale italiana, negli ultimi anni con particolare rilevanza nel caso della materia migratoria riguardo ai Trattati di amicizia, buon vicinato e cooperazione stipulati con paesi del continente africano. Si tratta di vicende che hanno trovato ampio spazio nel dibattito pubblico anche per effetto delle controversie di carattere giudiziario che ne sono scaturite, sia in tema di pubblicità e trasparenza sia in tema di competenza della Corte costituzionale a riconoscere la violazione dell’articolo 80 attraverso lo strumento del conflitto di attribuzione.
29,00

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