Gruppo Albatros Il Filo: Nuove voci. Confini

Fama. Ammirazione. Celebrità. Questa è la gloria, questo il potere secondo Giulio Bonicelli, trentasettenne aretino, editore a Firenze, una mente geniale tutta asservita alla propria ossessione predominante, all'immagine di sé. Bonicelli desidera il successo editoriale, quello imprenditoriale, quello politico, quello poetico, quello dell'influencer. Tutto assieme, troppo? Non secondo un uomo machiavellico, ipocrita e ambiziosissimo, capace di cambiare forma in ogni circostanza. La storia dei piani di Bonicelli per raggiungere il massimo potere nell'Italia contemporanea, e della sua movimentata ascesa, è una commedia ricca di personaggi grotteschi e rivelatori, una satira spietata sui mondi accademico, editoriale, imprenditoriale, politico e dei mass media, il poema della Superficialità e del Cinismo.

Questo libro non è fatto per confortarti, ma per scuoterti. È un invito a smettere di vivere in superficie e a riconoscere quanto i sistemi di credenze che ci hanno insegnato siano serviti solo a tenerci addormentati. Alessandro Labadini-Prem Udara conduce il lettore in un viaggio che non si legge soltanto con la mente, ma si sente con il cuore, la pancia e le ossa. Il dolore non è più un nemico da evitare, ma un maestro da ascoltare. L'ombra non è una macchia da nascondere, ma una porta da attraversare. La gratitudine, l'accettazione, il perdono diventano esperienze vitali, capaci di trasformare la percezione stessa della realtà. Questo non è un libro da consultare: è un compagno di cammino che ti mette davanti a te stesso, senza scuse e senza maschere. Un viaggio di conoscenza radicale che può cambiarti, se sei disposto a lasciarti cambiare.

Quella di Ica, che da piccola era una bambina iperattiva e sempre pronta ad aiutare la mamma e il papà nelle faccende domestiche, può sembrare una storia d'altri tempi. A un'occhiata più approfondita, però, le vicissitudini di questa giovane ragazza, oggi trentenne, rivelano cosa si prova quando in un nucleo familiare vengono a mancare elementi fondamentali quali l'armonia, l'intesa e l'amore. È in questa luce, quindi, che vanno osservate le conseguenze derivanti da tale contesto: la decisione di allontanarsi da casa senza una meta, l'amicizia prima speciale poi sempre più ambigua con un uomo maturo molto più grande di lei, con la sfiducia e il timore di non riuscire più a ritrovare quella serenità di cui avrebbe bisogno come l'aria.

Una vita piena di salute e di ricchezze "a gogò" sarà un sogno irraggiungibile o possibile realtà? Desiderate che il vostro sistema immunitario "ruggisca" come un drago sputafuoco? E che ne direste di un'infallibile ricetta della felicità, chiara come la luce? Eccola qui, servita su un piatto d'argento... L'entusiasmo di Zada è un uragano che scuote le fondamenta di vite stanche e rassegnate; la sua fede? Un faro accecante che scaccia via la tristezza e le paure; e le sue riflessioni sulle debolezze dell'animo umano, così profondamente ma inutilmente scandagliato, un toccasana per lo spirito. Forte di un linguaggio diretto, un vocabolario ricchissimo di neologismi folgoranti che vestono nudi pensieri d'amore, "Mens et anima sanae in corpore sano" è una guida utile e unica: destinata a liberarlo dal marmo, quel David ormai dimenticato, dentro ognuno di noi. Scoprite come ci si può liberare dalle piccole preoccupazioni semplicemente gestendole; perché la gioia di essere vivi già vive, forte e vibrante: siamo noi.

Dov'è scritto che un maledetto non possa intraprendere un percorso spirituale? Il tempo reale e quello mistico si sovrappongono nel testo, seguendo il cammino del pensatore, sino a comporre un'opera di formazione; l'autore canta i luoghi in cui è vissuto e il sentiero diviene un altrove ideale compenetrato dell'immaginario di un cinquantenne. Il lavoro assume la forma di uno zibaldone, tra annotazioni filosofiche, critica varia e rimembranze di un passato da atleta, con tracce di sperimentazione nella scrittura, a tratti semiautomatica e in cui si gioca con il flusso di coscienza.

Cosa succederebbe se l’Infinito non fosse un’idea astratta, ma una voce che attraversa i secoli? E se quella voce parlasse a chi è capace di ascoltare: poeti, mistici, folli, bambini, pazienti inascoltati? Infiniti è un libro che raccoglie le tante forme in cui l’essere umano ha percepito l’eterno: nella trincea, in un manicomio, tra le foglie, su una spiaggia, in un sogno o in una poesia. Un viaggio letterario, filosofico e umano attraverso le voci di Leopardi, Dickinson, Pessoa, Ungaretti, Whitman, Merini e tanti altri – accompagnate dallo sguardo partecipe e curioso di Ino Buscaglia, psichiatra e scrittore, e dalla voce invisibile e instancabile di ChatGPT, intelligenza artificiale al servizio dell’anima. Un libro da leggere come un atlante delle possibilità, perché ogni lettore possa riconoscere, tra le righe, il proprio infinito.

Quando l'autrice, durante la sua carriera scolastica come docente, si trova accanto a bambini con Autismo si rende conto che le "Storie Sociali" costituiscono la strategia più efficace per relazionarsi con loro e lavorare su molteplici aspetti. Attraverso queste pagine regala uno spaccato della sua esperienza, tramite il vissuto con L. Offre degli spunti per riflettere su alcune tematiche. Fornisce informazioni sulle caratteristiche dello spettro autistico. Indica anche un metodo di lavoro, che può aiutare diversi professionisti o chiunque voglia supportare persone che presentano varie forme di Autismo, per superare le difficoltà correlate, favorendo il processo di interiorizzazione delle autonomie e dei comportamenti socialmente consoni.

Questa è la storia di una discesa agli inferi, che ha parassitato ogni energia e risorsa interiore, e nel contempo quella di una feconda rinascita. La protagonista Helen si scopre sempre più impegnata a esaminare il suo universo interiore, nella ricerca delle cause che hanno tessuto questo suo insensato vivere. Scoprirà come la realtà relazionale con il "compagno" sia la diretta espressione della loro interiorità disfunzionale; ciò a diverso titolo, connotato morale e responsabilità. Questo viaggio la condurrà a varie scoperte su di sé e a tante altre realtà, portandola a vivere così, sempre più da protagonista, il viaggio della vita.

Un fine settimana inconsueto, trascorso a casa dell'anziana madre, per prevenire eventuali problemi che la vaccinazione Covid potrebbe causarle. La mattina successiva, il commiato e il rientro in Svizzera, dove il protagonista lavora da molti anni. A pochi minuti dalla partenza, l'alt di una pattuglia di polizia giudiziaria: un normale controllo. Ed è così che l'autore, incensurato cittadino qualsiasi, si ritrova d'improvviso con l'auto posta sotto sequestro e una denuncia per la presunta violazione di ben quattro articoli del codice penale. Questo libro è la cronaca circostanziata di una storia vera, e di ciò che evidentemente può accadere a chiunque si ritrovi, suo malgrado, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato.

Uomo-Immagine (Spiegelmensch in lingua originale) è una trilogia teatrale dell'autore praghese Franz Werfel pubblicata dall'editore viennese Kurt Wolff nel 1920, la cui prima rappresentazione andò in scena a Lipsia il 15 ottobre del 1921 riscuotendo un primo clamoroso successo, ma poi venne dimenticata. Ha per protagonista Thamal, personaggio saturo delle esperienze di una vita inautentica, e si caratterizza per una spiccata qualità musicale che ne rafforza la distanza dalla figura faustiana, alla quale è stata a lungo associata dalla critica. Werfel cerca, attraverso la sua opera, di formulare possibili risposte ai problemi del suo tempo, affrontando temi quali: la solitudine esistenziale, la ricerca di Dio, il conflitto con la figura paterna e l'autorità, i rapporti con le donne, la profondità della vita interiore e, non meno importante, la crisi del soggetto e del linguaggio. Si porta in scena il contrasto tra la realtà come vissuta e le distorsioni di comodo attraverso le immagini. Essa quindi resta sempre attuale.

In questa raccolta di racconti l'autore ci trascina in una lenta discesa nell'animo umano, fino a raggiungere la parte più nascosta, la più oscura, la più pericolosa. Una sottile violenza percorre queste pagine, affiancata da dipendenze e tentativi di fare la cosa giusta che raramente vanno a segno. Una raccolta che ci racconta, ci mette a nudo e ci costringe a fare i conti con tutto ciò che nascondiamo sotto il tappeto per paura di affrontare il lato in ombra della nostra esistenza.

Questo non è manuale di sopravvivenza. Non è nemmeno un trattato su come vivere meglio e felici nella società attuale. Questo libro è un concentrato di considerazioni e riflessioni sull'arte della sopravvivenza e gli attuali stili di vita. Se non si vuole far parte della massa, se si è pronti a resistere alle lusinghe di una società sempre più commerciale e omologata, si devono aprire gli occhi su ciò che ci circonda ed esercitare la propria facoltà di critica, senza timori. Dai paradossi delle limitazioni ai motori più inquinanti alla tutela dei beni ambientali, l'autore offre degli esempi chiari e concreti su come una presunta maggioranza e corrente di pensiero possa mettere a tacere le voci più critiche. L'augurio è che ciascuno, con i propri mezzi, riesca a sopravvivere al meglio, dando la priorità alle cose che contano e non solo agli effimeri beni materiali.