Gruppo Albatros Il Filo: Nuove voci. Terre

La storia di Hamid, un giovane di colore che scappa dal suo Paese e arriva in Italia, è la storia di tanti uomini, donne e bambini che oggi cercano una via di salvezza. Viaggi di speranza e di sogni che spesso la dura realtà trasforma ben presto in vane illusioni. Hamid aveva cercato con ostinazione l'opportunità di una vita migliore, sognata e pensata a lungo fin nei minimi dettagli. Una vita normale. Perché è proprio la normalità ad essere speciale. Sua madre, dopo una lunga preghiera in una lingua antica a malapena comprensibile, gli aveva consegnato un piccolo portafortuna di pietra dura con riflessi verdi a forma di mezzaluna. Ma il destino riserverà ad Hamid tante sorprese: un duro lavoro, lo sfruttamento, la condivisione della quotidianità con altri immigrati, la diffidenza degli altri, la miseria, la paura di essere espulso dall'Italia, il sogno di una famiglia. Un romanzo denso di emozioni con un doppio finale a sorpresa che ci ricorderà che "vivere a lungo dipende dal destino, vivere quanto basta dipende dalla nostra anima".

Milano. Due giornalisti, con un passato in comune, si incontrano per lavoro: il primo, direttore affermato di una prestigiosa rivista, vuole affidare al secondo, una giornalista di alto livello ma con grandi dubbi sulla sua vita, un compito estremamente delicato e complesso, ossia un'indagine su un uomo di circa 38 anni ucciso a Gerusalemme in circostanze poco chiare per apparenti motivazioni religiose. L'uomo, infatti, aveva raccolto a sé, durante le sue peregrinazioni, molte persone che sembrano continuare a voler diffondere il suo messaggio di pace, amore e fratellanza. Il grande carisma esercitato dall'uomo ucciso ha fatto sorgere dubbi tra uomini religiosi e politici sulla sua reale identità: e se fosse stato un Nuovo Messia? Attraverso il suo romanzo, Silvio Bernasconi ci regala pagine estremamente intense e riflessive non solo sul concetto di spiritualità, ma soprattutto sul vero scopo dell'esistenza di ogni essere umano.

Avete mai pensato a quanto poco serva per stravolgere la propria vita? Non si parla di un cambiamento qualsiasi, ma di qualcosa capace di rovesciare ogni equilibro, non solo il proprio, ma anche quello degli altri... E soprattutto, siete consapevoli che il più delle volte è una semplice parola a provocare tutto questo? Sebastiano Cortese ci parla proprio di questa parola, amore, l'unica che ci rende veramente tutti uguali, anche se un incontro inaspettato tra due persone può apparire a prima vista insolito, quasi "diverso" e totalmente travolgente. Con un romanzo divertente ed interessante, intreccia il destino di tre protagonisti dalle personalità non indifferenti, coinvolgendoci nelle loro appassionanti vite.

Il creato lo si può ammirare con meraviglia, con gli occhi colmi di stupore e innocenti, come quelli di un bambino dal cuore pieno di gioia, speranza e purezza. E se è vero che gli occhi sono lo specchio dell'anima, allora quelli di Teresina sicuramente avevano una luce profonda e immensa che splendeva di fronte al mondo e alla vita. Teresina Bossi, nata nel 1873, è appartenuta a una famiglia dell'alta borghesia e grazie ad alcuni vecchi appunti ritrovati nelle carte di famiglia, l'autore è riuscito a ricostruirne la vita, i momenti più salienti in una suggestiva biografia romanzata. La sua profonda fede religiosa, la sua forza d'animo, il suo legame con Dio e la sua sofferenza, con cui ha saputo convivere non perdendo mai la speranza, sono un insegnamento senza tempo, alla luce della fede, della speranza e della carità. Un messaggio di pace e di salvezza di cui oggi abbiamo bisogno per cogliere i tanti miracoli che succedono quotidianamente attorno a noi, non distinguendo più la frattura tra naturale e soprannaturale, tra "le cose visibili e le invisibili".

In "La mia Sforzesca", Marcella Leonardi raccoglie i suoi racconti comparsi sull'"Informatore vigevanese", a partire dal giugno del 2012, con scadenza quindicinale, in una rubrica intitolata "La mia Sforzesca prima", "Oltre la Sforzesca poi". Attraverso la sua memoria e una penna delicata, dai tratti quasi pittorici, ripercorre la sua vita, quella della sua famiglia e delle tante persone che nel corso delle decadi hanno dato vita ad una comunità unica e speciale, capace di arricchire uno splendido luogo geografico di tutte quelle peculiarità umane e sociali che hanno permesso la nascita di una vera e propria grande famiglia. Emerge un quadro vivo e spontaneo, legato ad un ricordo ricco di emotività, di un passato speciale ormai quasi del tutto scomparso, ma ancora fortemente vivo nelle menti e nei cuori di chi l'ha vissuto.

"'La verità dovrebbe essere perseguita con oggettività, non asserragliandosi in una posizione di potere che compromette l'immagine stessa di chi amministra la Giustizia e la rende incomprensibile al cittadino comune.' Laura e Marco. I loro figli, Matteo e Fabrizio. Questi i nomi: gli unici elementi di fantasia in una storia autentica che mette i brividi, soprattutto quando si pensa che potrebbe succedere a chiunque. È un giorno come un altro quello in cui all'alba tre agenti della DIA irrompono in casa per consegnare il dispositivo contenente la misura cautelare degli arresti domiciliari per Marco. Da quel momento tutta la famiglia entra in un tunnel infinito di angoscia. Anche la terribile esperienza del carcere, per motivi diversi, non viene risparmiata ai due protagonisti. Notizie diffamanti si susseguono sui mass media in un vortice di illazioni e di fango. E perché tutto questo? Per un'indagine condotta su un 'vuoto probatorio' che produrrà una ferita insanabile nelle loro vite, costringendoli ad intraprenderne un'altra completamente diversa".

Nella notte il silenzio è rotto solo da parole pronunciate con amore, sussurrate e messe una di fila all'altra per creare e inventare storie di cui solo l'amore per i figli è il vero autore. Laura Lusetti Meloni compone una tenera raccolta di racconti per i più piccini, scrivendo quattordici favole che una mamma amorevole narra alla sua bambina, nelle ore in cui arriva il momento di andare a dormire. Gelsomina, fanciulla di appena cinque anni e minuta protagonista di tutti gli episodi, affronta ogni giorno una nuova piccola avventura che le permette di crescere un po', insieme ai suoi giovanissimi lettori. La purezza e l'immediatezza dell'infanzia vengono così recuperate grazie ad uno stile diretto, delicato ed immediatamente comprensibile anche per chi si trova alle prese con una prima lettura. In questa collezione di fiabe, un breve racconto diventa il più dolce saluto "prima che la nanna arrivi". Età di lettura: da 7 anni.

"Quando Ryan vede Evelyne per la prima volta, è colpito da due cose. La prima è che lei ha gli occhi blu, un blu chiarissimo, quasi evanescente. La seconda è che è magra, troppo magra. Talmente magra che sembra poter scomparire da un momento all'altro. Il giorno in cui finalmente riesce a parlarle, comprende una cosa con assoluta certezza: deve riuscire a salvarla. Ma non si aspetta di poter essere salvato a sua volta da questa ragazza che appare così fragile... In questo toccante romanzo che parla di crescita e della lunga strada che porta all'accettazione di sé, Ludovica Fabiani racconta di come ogni giorno si possa riscoprire la bellezza nascosta nelle pieghe del mondo, attraverso la pazienza, la comprensione e l'amore".

Attraverso due racconti molto particolari, Regina Loredana Pozzo è capace di ricreare su carta situazioni suggestive, paesaggi più mentali che fisici, in cui i pensieri sembrano prendere vita e camminare mano nella mano con le persone. Un'atmosfera rarefatta, simile a quella che si crea in una giornata di neve, o al mare, con un cielo plumbeo e il vento che sembra spazzare via ogni cosa, oppure momenti di desolazione estrema, povertà, e degrado: sembra esserci un alternarsi spasmodico degli eventi, anche atmosferici. Due racconti diversi, eppure così simili nel loro avvicinarsi all'interiorità quasi con sfumature metafisiche. Un'essenzialità capace di far riflettere il lettore lontano da ogni possibile ovvietà.

Questo libro è un giallo-rosa nel quale un inatteso sentimento si mescola a una vicenda di misteri e di morte lungo uno straordinario percorso mitteleuropeo da Cracovia a Varsavia, da Berlino a Copenaghen, a Parigi alla ricerca di antiquariato prezioso, di cose di altri tempi e di libertà sulle ricorrenti note di Chopin e di Mozart. Il protagonista è un anonimo maturo antiquario romano. Lei è una giovane violinista polacca. Le loro storie, come i loro pensieri e sentimenti, si intrecciano in un viaggio affannoso attraverso l'Europa, verso un destino al quale cercano di sottrarsi, per due intense settimane di novembre. Il romanzo è quindi il racconto di un amore e di due vite, nel diario di una fuga precipitosa.

Quando la vita sembra ormai averti tolto tutto, lasciandoti in ginocchio nella più completa disperazione, ecco che un evento inatteso può cambiarti completamente l'esistenza, facendoti sperare in un avvenire migliore. Pina, una giovane donna scappata dalla sua terra natia e rifugiatasi a Roma, si è lasciata alle spalle un marito violento e la vita che aveva immaginato per sé e il suo bambino, unico motivo di gioia e stimolo ad andare avanti. L'incontro improvviso in metropolitana con Giovanni, affascinante pilota di linea, la fa sperare in un amore vero e felice, capace di restituirle la gioia di vivere... ma gli ostacoli da superare sono tanti e per nulla facili.

Cosa accade a Casa del melo? Chi osa turbare la tranquillità di una cittadina, anche una po' anonima, adagiata nel verde di una Toscana ancora agricola? Cosa sconvolge le tranquille giornate di un gruppo di vecchietti che, seduti al tavolino di un bar, chiacchierano senza mai ordinare? Massimo Bartolozzi, in uno stile tipicamente toscano, dipinge situazioni paradossali e comiche, dove un sacerdote diventa donnaiolo, uno spazzino detective e una pistola non la si nega a nessuno...