I Libri di Emil: Biblioteca di studi e testi italiani
La poesia politica del trecento. Storia e testi
Alessandro Pilosu
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2025
pagine: 736
Cos'è stata, nel Medioevo, la poesia politica? Qual era la sua utilità? Rispondere a queste domande è fondamentale per inquadrare una pratica dalle profonde risonanze storiche, politiche e sociali. Nell'Italia del Trecento, fra l'autunno dei comuni e la primavera delle signorie, in un'epoca segnata dal conflitto tra un papato ed un impero sempre più lontani da Roma così come dal tramonto dell'ideale cavalleresco, dall'affermazione di una nuova mobilità sociale e dall'imperversare dei capitani di ventura, in un mondo in cui, più che mai, la parola è al centro dell'azione amministrativa, la letteratura è infatti ancora un potente strumento di rivendicazione, apologia e propaganda. Incrociando l'analisi filologica con quella storiografica, e poggiandosi su un ricco corpus selezionato, lo studio disegna la fisionomia di un genere complesso e multidimensionale.
Tra apologia e inchiesta
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2024
pagine: 160
Giovan Battista Marino, Michelangelo Torcigliani e l’inedito «Adone ridotto in otto canti»
Rossini Francesco
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2024
pagine: 232
La travagliata vicenda dell’”Adone” di Giovan Battista Marino venne segnata, sin dall’uscita dell’opera, da ostacoli e polemiche: per un verso le reprimende ecclesiastiche e la messa all’Indice, per l’altro le critiche sul versante letterario a partire dall’”Occhiale” di Tommaso Stigliani. In tale contesto, tuttavia, non mancarono tentativi di riabilitazione della figura dell’inclito verseggiatore e di riscatto del suo magnum opus, soprattutto a Roma e Venezia. Fra queste due città visse il lucchese Michelangelo Torcigliani, autore di un inedito “Adone ridotto in otto canti” che rappresenta una rara e preziosa testimonianza di riscrittura del controverso poema a pochi anni dalla sua pubblicazione. Il volume si concentra sui rapporti intellettuali e letterari intercorsi fra Marino e Torcigliani, e, a partire dalla puntuale analisi dell’opera manoscritta, intende mettere a fuoco la particolare collocazione del toscano: protetto dal mecenatismo papale nell’Urbe classicista e moralizzante di Urbano VIII, fu tuttavia imitatore ed apologeta del grande poeta barocco (e sul piano stilistico e su quello ideologico); estimatore dell’”Adone”, ne procurò una versione compendiata che, da un lato salvaguardava le lascivie e i sincretismi che avevano causato la condanna dell’Inquisizione, dall’altro accoglieva le note di biasimo mosse alla frammentarietà della favola, nel rispetto delle esigenze tardo-rinascimentali di salda unità costruttiva. L’esperienza torciglianesca consente, pertanto, di misurare con qualche maggior precisione gli spazi intellettuali, tradizionalmente ritenuti esigui, percorribili nella realtà dei fatti da un letterato italiano operante nella prima metà del Seicento, superando le rigide contrapposizioni fra sperimentalismo barocco e classicismo barberiniano, tra libertà compositiva mariniana e poetica aristotelico-tassiana; arrivando, così, a lumeggiare in tutta la sua complessità una significativa stagione della nostra letteratura, nella convinzione che vadano apprezzati i margini sfumati della storia che sovente travalicano le pur comode ed efficaci schematizzazioni teoriche.
Sintassi e rinnovamento della poesia tra Ottocento e Novecento. Atti del convegno (Univeristè de Fribourg, 29 novembre 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2024
pagine: 210
Il convegno di cui si propongono qui gli atti ha inteso riconsiderare il fondamentale cambiamento vissuto dalla lingua poetica italiana tra Ottocento e Novecento, guardandolo attraverso la specola rivelatrice dell'evoluzione della sintassi. Quest'ultima, strettamente implicata nel progressivo sgretolarsi dei vincoli metrici e prosodici che si accompagna all'abbandono degli stilemi poetici più tradizionali in campo lessicale e fonomorfologico, offre, infatti, una chiave di lettura interessante e per molti aspetti inedita attraverso cui rimodulare le fasi e ridefinire le modalità di questo delicato momento di passaggio. I contributi di Edoardo Buroni, Christian Genetelli, Sara Pacaccio, Enrico Roggia, Luca Serianni, Arnaldo Soldani e Giovanna Zoccarato mirano a delineare un primo quadro di sintesi rispetto agli studi sull'argomento e ad aprire al contempo a nuove prospettive e possibili campi d'indagine.
Ruggiero
Gabriello Chiabrera
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2022
pagine: 320
Brillante espressione del classicismo seicentesco, il Ruggiero è l’ultimo poema di Gabriello Chiabrera, summa della sua cultura e della sua sapienza versificatoria. Pur presentandosi come una prosecuzione del Furioso ariostesco, infatti, il Ruggiero è un’opera profondamente originale, strettamente connessa ai dibattiti che animavano le lettere, la scienza e la religione nel primo Seicento. La presente edizione, la prima di un poema chiabreresco, si basa sul manoscritto autografo che testimonia una versione differente rispetto alla stampa. La ricchezza e la complessità dei rimandi alle fonti antiche e moderne sono messe in luce nel puntuale commento in calce. Completano il volume un’Introduzione, che ricostruisce il contesto culturale che può aver generato l’opera, una Nota al testo, intesa ad osservare sia i rapporti fra il manoscritto e la stampa che lo smagliante impasto linguistico del poema, e un’ulteriore Appendice, strumenti utili a qualunque moderno lettore che voglia avvicinarsi a questo gioiello della cultura barocca.
Le Le virtù del nobile. Precetti, modelli e problemi nella letteratura del secondo Cinquecento
Maiko Favaro
Libro: Copertina morbida
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2021
pagine: 304
Campi di battaglia, corti, apparati politico-amministrativi e giudiziari: sono questi alcuni dei principali scenari in cui il gentiluomo può essere chiamato a dar prova delle sue 'virtù' nell'Italia del secondo Cinquecento, con differenze anche sensibili in base ai contesti locali. Varie sono però pure le tipologie di scrittura con cui gli autori del tempo cercarono di aiutare i propri nobili lettori ad affrontare i loro compiti in tali ambiti. Nel presente libro, si esaminano alcuni testi per più aspetti notevoli al riguardo, spaziando fra poemi epico cavallereschi e relativi commenti, trattati sul perfetto capitano e sulla virtù eroica, dialoghi sul gentiluomo e sull'idea di nobiltà, lettere morali, riscritture di novelle, capitoli in terza rima, prolusioni universitarie e orazioni laudatorie. Spesso si propongono all'attenzione opere poco note, in qualche caso date per perdute e riscoperte dall'autore. Sebbene gli intenti precettistici ed edificanti facciano chiaramente sentire il proprio peso, soprattutto negli scritti più direttamente rivolti all'institutio, non si deve pensare a un campo d'indagine a-problematico e privo del fermento di dibattiti. Un esempio stimolante in tal senso è offerto dal dialogo tassiano Il Forno overo de la nobiltà (qui considerato nella redazione del 1581), alla cui analisi è dedicata l'ultima parte del volume, con attenzione specifica anche alla prima ricezione dell'opera. Ragionando sul nesso fra 'virtù' e 'nobiltà', Tasso mostra quanto possano essere labili i confini fra vizio e virtù. Egli giunge persino ad avvicinare il tiranno e l'eroe, nel segno di quella meravigliosa manifestazione delle potenzialità umane che è la virtù eroica. Non è un caso che di lì a poco, nel Seicento, si assisterà al trionfo di eroi tragici e santi che esibiscono la loro eccezionalità e dismisura, di contro alle riflessioni di sapore aristotelico sull'eroismo come 'eccesso di perfetta moderazione' presso la più tradizionale trattatistica cinquecentesca. Il volume si articola in tre sezioni. La prima indaga le modalità con cui alcuni poemi narrativi sono utilizzati come fonte di precetti per il nobile cavaliere che voglia diventare 'perfetto capitano', nonché quale occasione di riflessioni morali da una prospettiva gentilizia, anche con riferimento ai malcostumi delle corti. La seconda è dedicata all'educazione del gentiluomo nella Repubblica di Venezia, con una speciale attenzione al ruolo assegnato allo studio del diritto, alla filosofia e alla poesia. Nella terza, viene approfondita la questione della nobiltà del tiranno nel Forno overo de la nobiltà di Torquato Tasso, da cui si ricavano considerazioni notevoli sulla virtù di grado 'eroico' e sul suo opposto, la 'ferità', nonché sulla figura dell'eroe e sul suo rapporto con le passioni. Inoltre, si evidenziano delle corrispondenze significative con la rappresentazione degli eroi nella Liberata e nella Conquistata e si analizzano le reazioni alle tesi tassiane in alcuni scritti sulla virtù eroica pubblicati nei decenni successivi.
Giuseppe Parini. Nuove prospettive dopo il centenario
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2021
pagine: 304
Si pubblicano in questo volume gli Atti del convegno su Giuseppe Parini svoltosi a Friburgo il 17-18 ottobre 2018. Come recita il sottotitolo, l’idea di partenza è stata quella di sondare lo status della secolare fortuna dell’abate milanese attraverso l’apporto di alcuni riconosciuti specialisti, nell’alveo di un generale rinnovamento degli studi pariniani in particolare, e settecenteschi più in generale, che ha avuto importanti e sintomatiche manifestazioni anche nelle varie sedi universitarie svizzere (tra Ginevra e Basilea, Losanna e Zurigo). A due decenni dalle celebrazioni scientifiche che hanno accompagnato il secondo centenario della morte del poeta, e hanno costituito un fondamentale momento di rilancio delle indagini monografiche, la nuova Edizione Nazionale delle Opere di Parini, promossa dall’Università Cattolica di Milano, dalla Biblioteca Ambrosiana e dalla Biblioteca Nazionale Braidense, ha fornito il punto di convergenza e d’irradiazione delle riflessioni storiche e critiche, anche perché molti degli autori dei saggi qui raccolti sono stati curatori di singole porzioni dell’impresa o membri del comitato scientifico che ad essa ha sovrinteso. Sullo sfondo dell’identikit (intellettuale, morale e stilistico) del poeta-tipo di metà e secondo Settecento, grazie alle riflessioni che si dipanano in queste pagine, risaltano con forza i margini di incongruenza e originalità del profilo pariniano: a partire dalla sua refrattarietà o impermeabilità ad alcuni dei tratti allora più in voga, come il cosmopolitismo, il commercio epistolare, la moda dei viaggi, il culto della pluralità delle lingue. Non che sia giusto credere a un Parini imbozzolato difensivamente nella sua couche lombarda: occorrerà, piuttosto, riconoscergli una strenua autonomia di giudizio, aliena da ogni stereotipo, formalismo e mondana superficialità, in nome di una perpetua fiducia nel valore politico e civile, morale e pedagogico dell’esperienza letteraria, e al di là di ogni pretesa di dilettantesca autoreferenzialità.
Lagrime
Giovan Battista Marino
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2021
pagine: 246
«Del corso dela vita, o tarda, o presta, / quando Morte a’ mortali il passo arresta / la meta è questa, e qua nel punto estremo / tutti verremo». Le Lagrime sono il capitolo obituario di Lira III (1614), ultima prova lirica che – sul piano ideale – corona una stagione poetica di successo iniziata ufficialmente con la stampa, nel 1602, delle Rime. Marino si dedica qui al verso funebre con occhio più attento, più maturo: ripensando e modificando gli aspetti portanti della silloge, dalla selezione dei modelli alla struttura metrica dei singoli componimenti, il poeta confeziona un prodotto dinamico e, allo stesso tempo, personale. Il commento, storico e letterario, che accompagna ogni sonetto, madrigale e canzone indaga la tradizione precedente e contemporanea, evidenziando gli elementi di contatto e le novità di un’opera che si dimostra essere essenziale crocevia dell’intera produzione mariniana.
Eroine tragiche nel Rinascimento
Libro: Copertina morbida
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2019
pagine: 230
In epoca rinascimentale i miti e le vicende dell'Antichità, riportati in auge dalla riscoperta degli autori classici e dal volgarizzamento delle loro opere, esercitano un ineguagliabile fascino sull'immaginario collettivo. Gli scrittori traggono ispirazione da queste storie, e in particolare da quelle con protagoniste femminili, presentando le nuove eroine accanto a quelle antiche, in racconti nei quali passato e presente sono letti allo specchio. I contributi raccolti in questo volume mostrano come, nelle opere letterarie italiane, francesi e inglesi, eroi ed eroine del mondo greco e romano siano tramite per esprimere l'ammirazione verso gli ideali del passato o l'ostilità nei confronti di comportamenti contrari alla nuova morale. Gli undici contributi raccolti in questo volume esplorano i modi in cui i comportamenti eroici o tragici di personaggi in primo luogo femminili sono rappresentati nella letteratura europea del Rinascimento. Da Trissino a Corneille, passando per Giraldi, Shakespeare e Jean Salmon Macrin, questi saggi mostrano le tracce lasciate dal sistema culturale della classicità, tradottesi in comportamenti modellizzanti operanti sull'immaginario di un'intera epoca.
Studi sulla poesia femminile del Cinquecento
Maria Chiara Tarsi
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2018
pagine: 260
Il volume raccoglie contributi, editi e inediti, sulla poesia femminile del Cinquecento, frutto di un progetto di ricerca elaborato e svolto nell’arco di circa un quinquennio. Dedicati a poetesse note e a figure meno conosciute, essi propongono interpretazioni e valutazioni attente al contesto storico, sociale e culturale, al ‘dialogo’ che le autrici instaurano tra loro e con gli ambienti letterari del tempo, al rapporto con la tradizione (classica e volgare) e con i nuovi modelli; e nello stesso tempo tentano di allargare lo sguardo ad esperienze minori e periferiche, non ‘canoniche’, ma che è opportuno tenere presenti se si vuole giungere a una migliore comprensione dell’insieme. Ne risulta un panorama mosso e articolato della scrittura femminile cinquecentesca, percorso da tensioni interne, che si apre anche a forme e generi al di fuori dell’ambito lirico, con una sempre più matura consapevolezza.
Lirica in Italia 1494-1530. Esperienze ecdotiche e profili storiografici. Atti del Convegno (Friburgo, 8-9 giugno 2016)
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2017
pagine: 320
Il 1494 e il 1530 fissano tradizionalmente gli estremi delle guerre d’Italia. Anche in campo letterario le due date hanno un forte valore periodizzante, con la morte di figure come Boiardo, Poliziano e Pico della Mirandola da una parte, e la stampa delle rime di Bembo e Sannazaro dall’altra: entro uno scenario inquieto e fecondo, matura quel petrarchismo rigoroso che avrebbe impresso una nuova direzione alla scrittura lirica italiana ed europea. Il volume intende offrire una visione d’insieme che sviluppi e integri alcune tra le più importanti acquisizioni filologiche e critiche prodotte nell’ultimo trentennio di studi. Vengono così messi in luce anche problemi e peculiarità della trasmissione testuale tipica di quella stagione, sollecitando a nuovi attraversamenti negli ambiti tanto dell’analisi stilistica quanto della ricostruzione storiografica, al fine di arricchire i recenti tentativi di racconto unitario della storia della lirica italiana tra Quattro e Cinquecento.
«Di principio sì reo, qual peggior fine io doveva sperar?». Le tragedie italiane di metà Cinquecento (1545-1565)
Sandra Clerc
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2023
pagine: 352
La tragedia italiana del Cinquecento ha lungamente sofferto di scarsa considerazione, sul piano critico e storiografico, a causa di valutazioni sommarie e superficiali, che ne hanno offuscato l’importanza quale genere letterario volto a presentare e discutere interrogativi politici, sociali e morali di marcata attualità. Attraverso l’esame formale e soprattutto contenutistico di diciotto testi apparsi a stampa tra il 1545 e il 1565, e l’analisi dei legami che li collegano gli uni agli altri, nonché al contesto storico e geografico di riferimento, il presente volume mette in evidenza la progressiva definizione di una koiné drammaturgica, linguistica, tematica e valoriale, funzionale alla rielaborazione di concetti e vicende dell’antichità in una chiave scopertamente performativa per il pubblico delle corti e delle accademie del tempo. Tutt’altro che ancorata alla passiva replica degli stampi greco-latini, la tragedia di metà Cinquecento appare così un genere vivo, in cui si riflettono le tensioni più acute della cultura di un’epoca, tesa fra un passato da riscoprire e un presente da ricostruire. Il volume propone un’innovativa e sistematica indagine sulla produzione tragica italiana di metà Cinquecento, mettendone in luce gli aspetti formali e contenutistici. Tra attenzione ai modelli (antichi e moderni) di volta in volta imitati e adattati e tratti originali, i diciotto testi censiti e studiati mostrano le principali linee di rinnovamento che innervano la sperimentazione drammaturgica nel tardo Rinascimento, non da ultimo nel tentativo di innestare, in opere e vicende della tradizione, impulsi tratti dalle discussioni contemporanee su questioni di politica, religione e morale.