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Ianieri: Comete. Scie d'Abruzzo

Diario di una viaggiatrice tra luoghi e identità d'Abruzzo

Diario di una viaggiatrice tra luoghi e identità d'Abruzzo

Maud Howe

Libro: Libro in brossura

editore: Ianieri

anno edizione: 2024

pagine: 132

A volte la storia fa come un click. Come il fruscio di una pagina che si gira. Il rumore di un uovo che si schiude. Lo sfumare dell'ultimo puntino di luce di un tramonto. Sono momenti, quei click, dopo i quali nulla è più come prima. Uno di questi click, fondamentale nella storia della nostra regione, ha un suono preciso: è quello del fischio di un treno, che attraversa il fiume Aterno tra Castellammare Adriatico e Pescara. È il 13 maggio del 1863, e si tratta della prima locomotiva che transita in Abruzzo. A bordo c'è anche il re Umberto I di Savoia, e su quei binari il sogno di unire l'Abruzzo al resto d'Italia. Il sistema ferroviario a poco a poco si sviluppò, e permise l'arrivo del turismo: Maud Howe, scrittrice e giornalista statunitense, è una delle prime a raccontarci di quell'Abruzzo pionieristico, da un lato chiuso nei propri spazi di vita arcaica, e dall'altro graffiato da questi binari di modernità. Un diario che fissa quel click, immortalando la vertigine tra passato e futuro. Prefazione di Kristine Maria Rapino.
13,50

Passeggiate per gli Abruzzi nella settimana di Pentecoste del 1871

Passeggiate per gli Abruzzi nella settimana di Pentecoste del 1871

Ferdinand Gregorovius

Libro: Libro in brossura

editore: Ianieri

anno edizione: 2023

pagine: 168

«È il 23 agosto del 1268 quando le sorti di uno degli scontri più determinanti del Medioevo vengono decise in Abruzzo, in quella che passerà alla storia come la battaglia di Tagliacozzo. Un evento che ha colpito l'immaginario di poeti, scrittori, artisti e storici nei secoli successivi, ammantando l'episodio di un'aurea quasi leggendaria, soprattutto per le conseguenze che ebbe in tutta Europa. ... e là da Tagliacozzo, dove senz'arme vinse il vecchio Alardo" scriverà ad esempio Dante, citando la battaglia nel suo Inferno, e confermando così la portata dell'evento. Ed è con questo spirito che Ferdinand Gregorovius raggiunge secoli dopo i Campi Palentini, per visitare i luoghi dello scontro dove la dinastia sveva si era estinta, insieme al sogno imperiale. Un viaggio, quindi, che ci restituisce un Abruzzo crocevia del destino di dinastie e di lotte tra i maggiori poteri del tempo, quando per un giorno tutta Europa osservò col fiato sospeso i fatti che accadevano tra le nostre montagne» (Peppe Millanta). Prefazione di Alessio Romano.
13,50

Parole d'Abruzzo

Parole d'Abruzzo

Daniela D'Alimonte

Libro: Libro in brossura

editore: Ianieri

anno edizione: 2023

pagine: 144

«La parola "parola" (e scusate il gioco di... parole!) deriva dal latino parabola e significa "similitudine", parabolé in greco, che viene dal verbo parabàllo che sta per "confronto, mettere a lato". Scavare nelle parole, ricercare la loro origine, arrivare alla loro fonte, significa confrontarsi e mettersi in contatto con quello che siamo stati. Si tratta infatti di veri e propri specchi, capaci di riflettere però non solo il nostro presente, ma anche e soprattutto il nostro passato, raccontandoci moltissimo della nostra storia. Nei secoli siamo infatti migrati sì fisicamente, passando da un luogo all'altro, ma siamo soprattutto migrati a livello astratto, "abitando" via via parole diverse, immaginari diversi, e quindi mondi diversi, che abbiamo scelto perché capaci di raccontarci. L'immaginario che scaturisce dalle parole raccolte in questo libro è quello del nostro Abruzzo, "grande produttore di silenzio" come lo descriveva Giorgio Manganelli: eppure tra quei silenzi ci sono parole che sanno raccontarci ancora molto di noi» (Peppe Millanta). Prefazione di Giovanni D'Alessandro.
13,50

Una settimana in Abruzzo in un reportage di inizio Novecento

Una settimana in Abruzzo in un reportage di inizio Novecento

Ugo Ojetti

Libro: Libro in brossura

editore: Ianieri

anno edizione: 2023

pagine: 166

La parola "reportage" reca con sé il senso dell'esplorazione, invitando ad attraversare qualcosa di ignoto, al fine di indagarlo e scoprirlo. Ed è proprio questa l'intenzione di Ugo Ojetti, che vuole andare alla scoperta del vero Abruzzo, remota regione che si imponeva proprio allora grazie alla narrazione fatta dai suoi figli più importanti, capaci di imporsi talmente tanto con il loro talento che in Italia, come ricorda lo stesso Ojetti, «non si dipingeva più ma si michettava, non si scriveva più ma si dannunziava, non si scolpiva più ma si barbellava, non si cantava più ma si tostava». Il fatto che un intellettuale come Ugo Ojetti, di un giornale importante come «La Stampa», dalla lontana e borghese Torino, abbia indirizzato la propria penna verso l'Abruzzo, ci dice molto del fascino che aveva raggiunto la nostra regione nell'immaginario collettivo dell'epoca. Eccovi dunque il vero Abruzzo secondo Ojetti, capace di stupire e appassionare chiunque si metta sulle sue tracce. Prefazione di Vittorio Macioce. Introduzione di Simone Gambacorta.
13,50

La via d’uscita. Un partigiano in Abruzzo

Uys Krige

Libro: Libro in brossura

editore: Ianieri

anno edizione: 2025

pagine: 412

Nel settembre del 1943, il soldato sudafricano Uys Krige fugge dal campo di prigionia di Fonte d’Amore, a Sulmona. Attraversa le montagne della Maiella insieme ad altri prigionieri alleati, cercando la libertà tra sentieri impervi e paesi sconvolti dalla guerra. In questo viaggio di sopravvivenza e rinascita, scopre un’Abruzzo povero ma fiero, dove la generosità dei contadini diventa una forma silenziosa di resistenza. Le case aperte, il pane diviso, le mani che aiutano uno straniero in fuga: gesti quotidiani che raccontano la dignità di un popolo e la sua umanità più profonda. "La via d’uscita" è il diario di un uomo che attraversa la paura per ritrovare la speranza, e di una terra che, nel suo silenzio di pietra, custodisce ancora oggi il ritmo ostinato della libertà.
18,00

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