Inschibboleth: Umweg
Persuasione ed evidenza. Sul rapporto tra retorica e fenomenologia in Husserl, Heidegger e Blumenberg
Nicola Zambon
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2024
pagine: 186
La filosofia aspira a essere più che mera retorica: non può derogare da questa pretesa senza tradire se stessa. Al contempo, è inevitabilmente anche retorica: già in Platone, la critica alla retorica è parte integrante della riflessione filosofica, con il duplice scopo di distanziarsi da essa e di chiarirne il ruolo imprescindibile nella costruzione, formulazione e presentazione di una teoria. Così intesa, la retorica non è mera sofisticazione né vuoto eloquio; piuttosto, il termine denota una funzione antropologica (la capacità di persuadere come facoltà spontanea degli esseri umani) e una tecnica (l’uso regolato di questa capacità). Partendo da questa premessa metodologica, il presente volume indaga la retorica fenomenologica in funzione, da un lato, delle diverse concezioni tematiche del linguaggio in Husserl, Heidegger e Blumenberg; dall’altro, dell’impiego di espedienti e stilemi retorici così come di metafore e tropi. Mitigando l’ostilità antiretorica di Husserl e criticando gli spregiudicati sofismi heideggeriani, sarà Blumenberg a descrivere la retorica come funzione essenziale del linguaggio ordinario, riabilitandola come strumento indispensabile della filosofia.
La società dell'ansia
Vincenzo Costa
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2024
pagine: 148
L'atmosfera che caratterizza la società contemporanea è l'ansia. Essa dilaga, attraversa le nostre società, struttura le interazioni tra le persone e segnala l'aprirsi di crepe entro questa articolazione emozionale. Il disagio psichico non riguarda pertanto le esistenze individuali: esso è il riverbero esistenziale di un più generale malessere che attraversa la società. L'esistenza si frammenta perché è la società in quanto articolazione emozionale a implodere. Ogni società, prima ancora di produrre merci, produce e distribuisce emozioni, prima di essere una cultura materiale è un'organizzazione emozionale. La nostra cultura produce ansia e cerca di generare legame e innovazione attraverso la creazione di soggetti ansiosi. C'è una perversione del desiderio alla base dell'ansia: l'esistenza ansiosa crede che una volta ottenuto il riconoscimento sociale l'ansia cesserà. Ma tanto più cerca il riconoscimento e l'approvazione per placare l'ansia tanto più si espone ad essa e ne diviene vittima, sicché l'ansia diviene un vortice da cui l'esistenza non sa più uscire.
Valori. Tra Husserl, Rousseau, Strauss e Lévinas
Francesco Saverio Trincia
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2024
pagine: 194
L’agile libro di Trincia offre una lettura imprevedibile del pensiero etico di quattro grandi filosofi della contemporaneità e modernità – Edmund Husserl, Jean-Jacques Rousseau, Leo Strauss e Emmauel Lévinas –, con l’intento di far emergere trasversalmente l’interpretazione dei valori, assunti come nucleo centrale di un’etica normativa, quali entità sottratte e da sottrarre alla cattura storicistica e alla comprensione relativistica. Criticando la riduzione della filosofia a filosofia politica, Trincia intende far emergere l’assolutezza dei valori come nucleo di una comprensione filosofica tout-court degli esseri umani agenti nel mondo, in cui le domande fondamentali su giustizia, libertà, bontà, autonomia non vengano annullate nelle risposte volta per volta culturalmente variabili e storicamente determinate, ma restino attive nella loro interrogazione filosofica fondamentale.
Forme del sapere e dell'educazione nell’epoca dell’Antropocene
Christoph Wulf
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2023
pagine: 242
In questo volume Christoph Wulf, uno dei maggiori studiosi mondiali di pedagogia e antropologia culturale di lingua tedesca, ricostruisce le sfide che si presentano oggi, nell'epoca dell'Antropocene, nel campo dell'educazione e della formazione e, più in generale, del sapere umano. Wulf ricostruisce il contesto storico e la dimensione teorica dell'antropologia pedagogica culturale per come si è strutturata dapprima in Germania, il paese che ha fornito gli impulsi di ricerca iniziali più consistenti, e successivamente nel contesto europeo. L’autore esamina quindi il potenziale produttivo dell’immaginazione come strumento principale di risposta alle sfide poste dall’Antropocene, per poi concentrarsi su tre aspetti fondamentali, da sempre al centro delle ricerche di Wulf: iconicità, performatività e materialità della dimensione pedagogico-culturale. Infine, l’autore esamina criticamente le tre sfide cruciali del nostro presente iper-tecnologico: pace, diversità culturale e sostenibilità come obiettivi di un’educazione umana globale.
Creatività responsiva
Bernhard Waldenfels
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2022
pagine: 179
"Responsività" (Responsivitdt) è un termine chiave della fenomenologia waldenfelsiana: una fenomenologia incentrata, in ogni sua possibile declinazione, sull'esperienza dell'estraneo quale si annuncia, sotto forma di pathos, nella sua irriducibile, estrema radicalità. Bernhard Waldenfels deve il termine in questione —se lo si assume nella sua accezione più generale - al neuropsicologo Kurt Goldstein, autore di un lavoro sull'organismo, ancora oggi attuale, che ha fortemente segnato la cultura del Novecento: Der Aufbau des Organismus. Con gli scritti di Merleau-Ponty, l'opera di Goldstein qui ricordata ha contribuito a promuovere il processo di sviluppo ed elaborazione dell'originale fenomenologia di Waldenfels. "Responsività" designa, nel senso indicato, la capacità (o incapacità in caso di patologie), in un individuo animale (umano e non umano), di rispondere adeguatamente alle richieste del proprio milieu. In questo nuovo saggio capace di restituire, nella meraviglia, il pathos stesso della filosofia, Waldenfels illumina, in un'ottica "terapeutico"-trasformazionale, il nesso che sussiste tra il fenomeno della creatività e quello della responsività. Introduzione di Roberta Guccinelli.
L'età assiale. Un dibattito scientifico sulla trascendenza
Hans Joas
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2022
pagine: 107
L'età assiale è un testo di carattere storico-teoretico che cerca di ricostruire le origini del concetto di "età assiale" e le sue implicazioni, non solo teologiche, ma anche sociologiche. In particolar modo Joas, riprendendo le tesi di Schwartz, mostra con un tono originale e autorevole come il concetto jaspersiano trovi il suo baricentro nel problema della trascendenza. A partire da questa valutazione, l'autore ripercorre i luoghi del pensiero di diversi autori — da Lasaulx a Weber — in cui si è sviluppata una riflessione sul concomitante svilupparsi in differenti culture arcaiche del mondo di una percezione diversa e ultraterrena del divino, e ne ricostruisce le influenze sulla riflessione di Jaspers. Questa ricognizione permette all'autore di delineare i contorni del dibattito fino alla metà del Novecento e di aprire dunque una nuova prospettiva sulle interpretazioni e le declinazioni più attuali che riguardano l'"idea" di età assiale. L'approfondita ricostruzione di Joas mostra come questo dibattito non coinvolga soltanto la genesi delle religioni per come le intendiamo oggi ma anche i fondamenti su cui si sono costruite le prime antiche società e l'universo di valori che da esse abbiamo ereditato.
Corpi soggetti. Edmund Husserl, Edith Stein, & gli altri
Patrizia Manganaro
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 159
Come leggere il legame del corpo a un principio vitale che chiamiamo io, consapevole di sé e degli altri? Il libro presenta alcuni nodi teorici della filosofia contemporanea – fenomenologia e linguaggio, atti di coscienza e atti di lingua, intenzionalità e performatività – e una questione dirimente, inserita sotto il titolo embodiment – le teorie incorporate della mente elaborate dalle neuroscienze, il ruolo del corpo vivo nella cognizione sociale e nel sistema mirror –, ma la cui origine risale alle ricerche fenomenologiche di Husserl: “L’intera coscienza di un uomo è in certo qual modo legata al suo corpo vivo, attraverso la sua base hyletica”. Gli altri sono qui evocati in un duplice rimando, storico-teorico e multidisciplinare: l’analisi dell’esperienza estranea, dei corpi-soggetti o altri io, che per Husserl e Stein risponde all’obiezione del solus ipse e rimanda alla coscienza corporeo-vivente, non viene studiata isolando i risultati conseguiti dalla fenomenologia, che pure sono ritenuti validi, ma inserita nel confronto con alcuni procedimenti metodologici del pensiero contemporaneo, altri dalla fenomenologia – filosofia del linguaggio, Philosophy of Mind, neuroscienze, psicologia, psicoanalisi.
Introduzione alla filosofia della tecnica. Una prospettiva fenomenologico-evoluzionistica
Bernhard Irrgang
Libro: Copertina rigida
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2021
pagine: 160
Che cos'è la filosofia della tecnica? Quali problemi si pone e con quali metodologie? In questo breve testo, Bernhard Irrgang - uno dei massimi filosofi della tecnica tedeschi - offre una via d'accesso peculiare alla Technikphilosophie da un punto di vista fenomenologico ed evolutivo. Muovendo dal confronto con Heidegger e con la sua concezione della tecnica, l'Autore ripercorre la nozione classica del potenziale (e dei limiti) del sapere e del fare tecnologici. Irrgang propone una cornice teorica fondata sulla connessione - operata attraverso la nozione di sapere implicito - tra teoria della conoscenza evoluzionistica e neo-darwinismo, al fine di elaborare una "ermeneutica critica" in grado di comprendere concretamente gli artefatti e le strutture tecniche, il loro sviluppo a partire dalla contemporaneità, nonché il loro potenziale di rischio nell'attualità.
Per una fenomenologia della passività. Osservazioni comparative su logica e fondazione passiva in Husserl
Francesco Saverio Trincia
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2020
pagine: 176
In questo volume Francesco S. Trincia realizza un confronto tra le lezioni husserliane del 1906/07 di “Introduzione alla logica e alla teoria della conoscenza” e l’importante studio di Bruce Bégout sulla genealogia della logica in Husserl, pubblicato nel 2000. L’autore, che qui offre una primissima analisi critica delle lezioni del 1906/07, recentemente tradotte in italiano (2019), mostra le differenze e, insieme, la co-implicazione circolare – basata su un difficile “equilibrio asimmetrico” – tra “due (apparentemente distinti) Husserl”: da un lato, lo Husserl del primato della logica e delle sue operazioni costitutive, quale emerge nell’Introduzione, e, dall’altro, lo Husserl della fondazione originaria e passiva, rivalutato da Bégout. L’ambivalenza della costituzione fenomenologica rinvia alla duplicità dell’ego unitario, vero centro da cui la genealogia della logica ricava il suo telos, l’unità del processo costituente, mentre viene sottratta ad una determinazione unidirezionale per gradi fissi, progressivi e separati, lungo il percorso di una processualità rivolta in avanti e dimentica del proprio passato passivo.
Fenomenologia ed espressionismo
Ferdinand Fellmann
Libro: Copertina morbida
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2020
pagine: 112
"Fenomenologia ed espressionismo" è la prima di una serie di opere che Fellmann ha dedicato alla fenomenologia husserliana. Il saggio si propone come uno studio interdisciplinare che indaga le ragioni alla base dell'atteggiamento decostruttivo ascrivibile sia all'espressionismo letterario della Germania di inizio secolo, sia alla svolta idealistica che ha contraddistinto la filosofia di Husserl dopo la pubblicazione delle "Idee" (1913). Entrambi gli stili di pensiero si radicano, secondo Fellmann, in un comune atteggiamento dialettico nei confronti della realtà che egli definisce "realizzazione derealizzante" e che avrebbe rappresentato la cifra stilistico-culturale dell'Europa del primo Novecento. L'analisi fellmanniana si muove sulla linea sempre frangibile e ricostruibile del possibile e del "realizzabile", per come essi sono stati meditati da queste due grandi aperture di pensiero; a ciò si aggiungono le riflessioni di recentissima stesura proposte da Fellmann nella sua Prefazione, le quali offrono nuovi chiarimenti su quanto di ancora inevaso, oggi, riguarda il tema della realtà e del finzionale.
La moralità dell'ironia. Hegel e la modernità
Juliane Rebentisch
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2019
pagine: 137
Nei "Lineamenti di filosofia del diritto" l'ironia romantica rappresenta il culmine di quella divergenza fra libertà soggettiva e universalità etica che caratterizza complessivamente la sfera della moralità. Con e contro Hegel, Rebentisch intende mostrare come sia possibile rimanere fedeli al progetto hegeliano di un'eticità intersoggettiva e storica soltanto attraverso una correzione della sua critica ai romantici. In un interessante percorso che va da Socrate a Deleuze, Rebentisch sottolinea l'impossibilità di una perfetta coincidenza fra natura interiore e forma sociale del soggetto, il quale resta sempre esposto alla possibilità di un cambiamento radicale nei confronti di se stesso e del mondo.
Arte e negazione. Sull'estetica di Schopenhauer
Luca Vigliarolo
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2017
pagine: 101
Il volume, partendo metodologicamente dal concetto agambeniano di «potenza di non», propone una ricognizione del tema della negatività nell’estetica di Schopenhauer, in particolare in Die Welt als Wille und Vorstellung. La tesi che accompagna il presente studio è che la tensione tra la kantiana «conformità a scopi senza scopo» e la negatività del Wille schopenhaueriano costituisca la radice di una modalità riflessiva, che vede nell’arte il paradigma negativo di un uso e di una tecnica liberati dalla presa finalistica della conformità a scopi e capaci di far emergere la dimensione del possibile, il fondamento ineludibile di ogni operari.