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Iperborea: Gli Iperborei

Gesù. Il film di una vita

Gesù. Il film di una vita

Carl Theodor Dreyer

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2023

pagine: 424

«Quanti idealisti politici e religiosi, prima e dopo Gesù, sono stati uccisi per necessità politiche o religiose, e sempre in nome del popolo?» Quando la Danimarca viene invasa dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, per il regista Carl Theodor Dreyer l'idea di un film su Gesù, già vagheggiato da quasi dieci anni, diventa finalmente un progetto. I coloni romani come gli invasori tedeschi, il governo ebraico come i collaborazionisti, gli idealisti come la resistenza. E Gesù è qui, nella resistenza, tra i «non accettanti», secondo la definizione di Goffredo Fofi nella postfazione a questo libro, che si oppongono a un sistema oppressore con la semplicità di un'idea rivoluzionaria. Il Gesù di Dreyer scardina l'ordine delle cose con l'empatia, la compassione, l'attenzione agli ultimi, e in cambio richiede una fede profonda che, per l’autore non praticante, è un nodo di riflessione e una conquista in tarda età. Ma l'umanissimo figlio di Dio che il regista danese descrive, a volte arrogante e a volte rabbioso, nasce da una lettura personale del testo biblico, rimuginata nel corso di trent'anni, che razionalizza i miracoli e perdona i carnefici, convinti ingenuamente di essere parte del disegno divino: mai tradotta in immagini per la morte dell'autore, è rimasta solo nella sceneggiatura definitiva, scritta per la Rai nel 1967 e inedita fino a oggi. Così dalle pagine di Gesù, un testamento spirituale, emerge l'occhio di un regista visionario, austero, essenziale, che guarda alla storia fondativa della cultura occidentale e ne trae il racconto di un'umanità in rivolta silenziosa, che la violenza spegne ma la Storia è costretta ad accettare, anche se solo con il senno di poi. Postfazione di Goffredo Fofi.
19,50

La grande migrazione

La grande migrazione

Kari Hotakainen

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2023

pagine: 310

Dopo che la globalizzazione ha reso inutile il lavoro agricolo, in un futuro non troppo lontano le campagne sono deserte, mentre l’umanità è stipata in metropoli in cui tutti sono disposti a qualunque compromesso pur di avere il proprio spazio vitale. La classe politica se ne lava le mani e delega la soluzione del problema abitativo al neonato Archivio, un gruppo raffazzonato di Precari affamati, a cui promette un alloggio comodo. Presto fatto, l’Archivio redige un questionario: chi risponde racconta la propria vita e, se è unica e colpisce, si guadagnerà una casa. In fondo, con una storia ben raccontata si può ottenere di tutto. La Precaria Ilona Kuusilehto si ritrova così a dover esaminare le risposte ma, paralizzata dalla sindrome dell’impostore, non sa come valutarle. Eppure di storie incredibili ne legge: dall’intellettuale mitomane al truffatore che accoglie in casa un rifugiato, a una timorata di dio che crede sia tornato Gesù in terra. Una moltitudine di millantatori e ladruncoli in cui è difficile districarsi, tanto che anche la Presidente del governo è ormai prossima al crollo emotivo. Se la passano bene solo gli animali nelle campagne abbandonate, trovando una paradossale e civilissima armonia dopo l’esilio del troll Mumin, che pontificava di marketing e branding. Ironico e corrosivo, "La grande migrazione" racconta la storia rocambolesca di un’umanità che si è persa per strada e annaspa per restare a galla nel mondo invivibile da lei stessa costruito, dicendosi ingenuamente che fosse il migliore possibile.
18,50

Metodi per sopravvivere

Metodi per sopravvivere

Gudrún Eva Mínervudóttir

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2023

pagine: 168

Quando il piccolo Aron Snær, abbandonato dal padre, entra nelle vite di Árni, Borghildur e Hanna, la loro esistenza è divisa tra la rassegnazione al dolore e la speranza di una svolta. Árni insegue un amore impossibile, accompagnato dall’iperattivo labrador Alfons, che incoraggia le sue zoppicanti passeggiate verso un futuro incerto. Borghildur è una vedova alle prese con il suo lutto che si sente come un «sacco pieno di schegge di vetro», e i figli cresciuti e lontani non sanno aiutarla. Hanna è un’adolescente solitaria che non mangia più, a cui cucinarsi una pasta sembra un miracolo. Il sobborgo di Reykjavík dove vivono, un microcosmo islandese di pace stretto tra torrenti e immensi pascoli, li inghiotte in un’ovattata routine che fa da cassa di risonanza a ogni inquietudine. Finché il piccolo Aron, incrociando in diversi modi le loro strade, così sprovveduto e indifeso, fa scattare qualcosa: la compassione vince la solitudine e risveglia quel bisogno di connessione che è profondamente radicato dentro ciascuno. Forse l’unica ancora di salvezza sono le altre persone, i legami umani, la solidarietà? Con una scrittura delicata e di poetica eleganza, sotto la quale ribolle l’umanità dei suoi personaggi, Guðrún Eva Mínervudóttir dà voce a donne e uomini infelici che cercano metodi per sopravvivere e scoprono l’empatia, imparando che «in ogni parola scambiata» può celarsi «la promessa di qualcosa di straordinario».
17,00

Kallocaina. Il siero della verità

Kallocaina. Il siero della verità

Karin Boye

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2023

pagine: 256

Chi non ha mai sognato di possedere il siero della verità e penetrare nel segreto della mente e del cuore degli altri e di se stesso? Quale giudice non lo vorrebbe, quale potere non lo riterrebbe l'ideale strumento di controllo? Kallocaina è appunto il nome del siero della verità che lo scienziato Leo Kall ha inventato per garantire allo Stato sicurezza e stabilità. Ma la verità sfugge alla strumentalizzazione, i suoi effetti sono sconvolgenti, rivelando la complessità dei rapporti umani e portando il germe della disgregazione nel sistema. Scritto nel 1940, quando era difficile nutrire grandi speranze nell'avvenire, "Kallocaina" ha in comune con "Noi" di Zamjatin, "Il mondo nuovo" di Huxley, "1984" di Orwell l'allucinata visione di una società spersonalizzata, dominata da uno Stato poliziesco che arriva a invadere anche la sfera privata dei cittadini sopprimendo ogni libertà. Benché le distopie appaiano spesso ingenue e superate dalle atrocità del reale, le questioni sollevate dal romanzo suonano di allarmante attualità. La continua violazione dei diritti umani, l'uso strumentale della giustizia, la disinvolta interpretazione delle leggi, la delazione eretta ad atto civico, l'acquiescente conformismo fanno parte del nostro panorama quotidiano. Ma l'originalità di "Kallocaina", rara voce di donna in questo genere letterario, sta altrove: nella progressiva presa di coscienza del protagonista che verità e ragione, verità e controllo, verità e potere restano inconciliabili, nel suo lento processo di liberazione dal proprio super-io, fino all'accettazione delle esigenze più profonde che aveva negato e soffocato dentro di sé: quel bisogno di amore, di libertà e di fiducia, senza i quali l'esistenza e la persona umana perdono di valore e di significato.
17,50

Intorno al fuoco. Fiabe e storie della terra dei sami

Intorno al fuoco. Fiabe e storie della terra dei sami

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2022

pagine: 149

Renne e fuoco, per i sami le due cose più preziose. Le renne domestiche li occupano di giorno, sono una risorsa preziosa ma al prezzo di lavoro e fatica. Il fuoco è l’amico che al calar del buio li riunisce nella tenda, al riparo da tenebre, animali selvatici e pensieri maligni. È calore dell’intimità intorno al quale vecchi e giovani si siedono al sicuro ad ascoltare le storie della loro tradizione. Così ogni sera la renna, il cane, la volpe e perfino la zanzara e il pidocchio tornano ad assumere un significato mitico, le malattie parlano e hanno sembianze umane, i bambini morti tornano in vita. Onnipresente è la figura sciamanica del noaide, uomo o donna che sia, mentre a dar corpo alle paure dei sami del Nord compaiono i Ciudi russi, terribili briganti loro nemici storici, e a spaventare i sami del Sud ci sono i contadini, gli stanziali assetati di terra in antico conflitto con i migranti. Nemico è anche Stallo, ma l’ingenuità e la goffaggine di quest’orco malvagio venano d’ironia le storie di cui è protagonista. Emilie Demant, artista danese affascinata dal folklore dei sami, durante i suoi lunghi soggiorni nelle loro regioni raccolse le narrazioni di "Intorno al fuoco" direttamente dalla voce di coloro che tramandavano questo sapere ancestrale. Erano gli anni tra il 1907 e il 1916, prima che la vita e l’economia dei sami subissero le profonde trasformazioni del secondo dopoguerra, e questo resoconto del viaggio nel loro immaginario collettivo conserva tutto il sapore dell’immediatezza e della verità che hanno le trascrizioni dal vivo.
16,00

La tua assenza è tenebra

La tua assenza è tenebra

Jón Kalman Stefánsson

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2022

pagine: 598

Islanda, Fiordi occidentali, un uomo si ritrova nella chiesetta di un villaggio sperduto senza sapere come ci è arrivato né perché. Una lapide nel piccolo cimitero lo colpisce: «La tua assenza è tenebra.» È la figlia della defunta ad accompagnarlo nell’unico albergo della zona, dove tutti sembrano conoscerlo e Sóley, la proprietaria, lo accoglie come un amore ritrovato, mentre lui non ricorda neppure il proprio nome. Sa solo che quando scrive sente di uscire dalla gabbia del tempo, e così dalla sua penna riaffiora impetuosa una saga che spazia tra gli ultimi due secoli e da un capo all’altro dell’isola, raccontando di donne e uomini inquieti e accomunati da un’intensità del sentire che non può ridursi entro i confini angusti della quotidianità: dal reverendo Pétur, sposato ma invaghito segretamente di una sconosciuta, che scrive lettere al poeta Hölderlin, a Guðríður, contadina colta di fine Ottocento che intreccia il suo destino alla nascita del femminismo islandese; da Ási, la cui vita è ostaggio di un’insaziabile sete di sesso, a Eiríkur, che cerca di colmare con la musica il vuoto dell’abbandono subito nell’infanzia. Errori, debolezze, scelte impossibili e rinunce si avvicendano in una maldestra ricerca della felicità, riverberandosi nelle note che come una colonna sonora accompagnano ogni pagina, da Elvis a Nick Cave, da Nina Simone a Bach. Mentre il narratore che ricorda e racconta ci trasporta in una zona di confine tra vita, memoria e poesia che riesce a sfidare le leggi del tempo: «Scrivi. E non dimenticheremo. Scrivi. E non saremo dimenticati. Scrivi. Perché la morte è solo un altro nome per l’oblio.»
21,50

Essere lupo

Essere lupo

Kerstin Ekman

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2022

pagine: 224

"Ho visto un lupo": è la frase che Ulf, cacciatore ed ex ispettore forestale ormai settantenne, rimugina ma non riesce a confessare a nessuno da quando, all'alba del primo giorno dell'anno, appostato nella sua vecchia roulotte, ha avvistato un maestoso esemplare. Qualcosa scatta dentro di lui e Ulf, uno degli uomini più rispettati nel villaggio della Svezia profonda dove vive, avverte una connessione sempre più forte e intima con l'animale. Sono entrambi cacciatori, entrambi solitari, ma allora perché lui si sente un intruso? Perfino il ricordo delle prime esperienze nei boschi insieme al padre, un tempo fonte di gioia, cambia sapore, così come svanisce l'orgoglio per i suoi diari di caccia, che ora sembrano solo una lista di uccisioni. E non bastano l'empatia asciutta e pratica della moglie, la loro confortevole quotidianità fatta di amore e abitudini, non bastano la fedele compagnia del suo cane Zenta e i tanti inseguimenti fatti con lei nella neve: Ulf si sente smarrito fra i suoi trofei impagliati come fra le tradizioni e consuetudini di una comunità di cui ora percepisce la violenza. Una comunità che, scoprirà a proprie spese, è facile inimicarsi, quando non si è allineati con i suoi valori più radicati. La tensione degli appostamenti, la contemplazione dei boschi nelle lunghe attese, l'eccitazione di una traccia da seguire, i profumi e i suoni di un ambiente selvatico in cui ognuno è solo di fronte a se stesso.
17,50

La camera oscura di Damocle

La camera oscura di Damocle

Willem F. Hermans

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2022

pagine: 447

Viso sproporzionato e glabro, vocetta acuta, statura appena troppo bassa per l'arruolamento nell'esercito, poca istruzione, la madre folle a carico che qualche anno prima gli ha ammazzato il padre e una tabaccheria che, in una cittadina di provincia, gestisce insieme alla moglie-cugina di sette anni più grande di lui: questo è il ritratto del giovane Osewoudt quando, nel maggio 1940, i nazisti occupano l'Olanda. A sconvolgere la sua grigia esistenza è l'arrivo nel negozio del misterioso Dorbeck, un ufficiale olandese uguale a lui «come il negativo di una foto è uguale al positivo», o come «un budino riuscito bene» somiglia a «un budino malriuscito». Incaricando Osewoudt di sviluppare un rullino fotografico, Dorbeck lo ingaggia di fatto nella resistenza e da questo momento in poi, a più riprese, compare e scompare nel nulla lasciandogli missioni importanti e drammatiche. Osewoudt, accompagnato dalla sua Leica, ubbidisce con una caparbietà pari all'incomprensione delle proprie azioni sanguinarie. È l'inizio di un vortice di travestimenti e cambi d'identità che confonde amici e nemici, traditori e traditi, buoni e cattivi, fino al caos morale dell'immediato dopoguerra, quando si cercherà di far tornare conti che non tornano. Capolavoro di uno dei massimi scrittori olandesi, La camera oscura di Damocle (1958) è un romanzo sulla condizione umana in forma di grande thriller, in cui il realismo minuzioso, che fino all'ultimo si ostina a proporre topografie precise e descrizioni accurate dei gesti, sembra spogliarsi man mano della sua pretesa di oggettività per farsi ambiguo e vano come una fotografia tutta nera. Postfazione di Cees Nooteboom.
19,50

Il faraone d'Olanda

Il faraone d'Olanda

Kader Abdolah

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2022

pagine: 287

L'egittologo olandese Herman Raven sta perdendo la memoria. Di una vita intera scandita da grandi imprese archeologiche ricorda solo un segreto: nella sua cantina, decorata ad arte come una tomba faraonica, nasconde un antico e inestimabile sarcofago, contenente la mummia della regina Merneith, che fu l'eletta di Thoth, il dio egizio della scrittura e della sapienza. Da anni Herman se ne prende cura amorevolmente insieme all'amico Abdolkarim, figlio di un restauratore di libri antichi del Cairo ed ex operaio in una ditta di lavatrici all'Aia, che nella sua casetta olandese sul canale ha ricreato un tipico orto del Nilo. Ma tutto ha una fine, «tutto torna al luogo da dove è venuto», così Abdolkarim desidera ora tornare «a casa», e se riuscirà a riportare in Egitto anche la regina Merneith potrà dare un senso e un valore al suo destino di emigrato, senza sentirsi sconfitto. È questa la missione che i due vecchi idealisti, minacciati in sogno dai coccodrilli del Nilo, devono compiere a ogni costo prima di morire, sfidando le autorità, chi vorrebbe trarre profitto dal prezioso reperto e chi lo considera un falso, una folle invenzione, il capriccio infantile di due confuse menti senili. Del resto qual è la verità quando la memoria ci tradisce? E conta di più la realtà o una fantasia che dia luce e scopo ai nostri giorni? Da rifugiato che non sa se potrà mai rivedere la sua terra d'origine, Kader Abdolah racconta attraverso le avventure di due eroi al crepuscolo della vita una storia piena di humor e nostalgia sul diritto al «ritorno» — ritorno alla libertà dell'infanzia, ritorno alle proprie radici — per portare a compimento un'esistenza.
17,50

Abbandono

Abbandono

Elisabeth Åsbrink

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2022

pagine: 316

«Per capire la mia solitudine avevo bisogno di capire quella di mia madre. E per capire lei dovevo prima capire mia nonna, Rita.» Così Katherine — antico nome di famiglia dietro al quale si cela la stessa Àsbrink — ricostruisce la storia di Rita, il suo arrivo fortuito a Londra a causa di un padre distratto che presto abbandonerà la famiglia, la sua lunga relazione clandestina con Vidal, un ebreo sefardita esule da Salonicco al quale la rigida tradizione famigliare vieterebbe di sposarla, e infine il suo tardivo e malinconico matrimonio. E poi le inquietudini di Sally, la loro prima figlia, insofferente nei confronti del padre e angosciata dal clima antisemita di Londra, che cercherà rifugio in Svezia. Attraverso le vite complicate e insoddisfatte delle due donne, Katherine ripercorre la storia del nonno, Vidal, un uomo nato nell'Impero ottomano che nella Londra del primo Novecento non può essere né turco, né greco né tantomeno inglese, ma riconosce come unica vera patria la Spagna da cui i suoi avi vennero espulsi nel XIV secolo. Con la sua capacità di intrecciare i ricordi famigliari e gli eventi storici, Àsbrink ricostruisce le tormentate vicende del popolo sefardita dal Medioevo al secolo scorso, e ne raccoglie il retaggio in un'appassionata ricerca delle proprie origini nella Salonicco di oggi. E nel ricordo della madre e della nonna avverte un legame doloroso, la condivisione del medesimo sentimento di abbandono da cui non può sfuggire e che la porta, con tutta l'intransigenza di cui è capace, a fare i conti con la sua storia e le sue stesse scelte di vita.
18,50

Saigoku. Il pellegrinaggio giapponese dei 33 templi

Saigoku. Il pellegrinaggio giapponese dei 33 templi

Cees Nooteboom

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2022

pagine: 222

Sulle orme di Kóbó-Daishi, l'eterno viandante e fondatore del buddhismo Shingon, Nooteboom affronta insieme alla fotografa Simone Sassen uno dei più antichi, faticosi e importanti pellegrinaggi del Giappone, quello del Saigoku. Trentatré templi, alcuni nell'area di Kyoto, altri sperduti su montagne impervie, uno su una piccola isola, ciascuno dedicato a una diversa manifestazione di Kannon, il bodhisattva della misericordia, che può avere undici teste, mille braccia o sembianze di cavallo. Con il cammino a dare forma e ritmo ai propri pensieri, accompagnato dalle pagine della Storia di Genji di Murasaki Shikibu, il primo romanzo della storia, che ritrae la raffinatezza estrema cui giunse la corte imperiale nel periodo Heian (794-1185), Nooteboom si muove tra paesaggi e architetture nell'incanto anacronistico di un Giappone rimasto immutato nei secoli e fatto di silenzio, leggende e riti millenari, ripercorrendo il lungo viaggio della dottrina buddhista dall'India attraverso un intero continente, di lingua in lingua, da una cultura all'altra, per raggiungere il Sol Levante. E in un racconto che procede per immagini e richiami poetici esplora l'armonica fusione di buddhismo e shintoismo, spirito e natura, fede e superstizione che identifica il pantheon nipponico ricordando molte pratiche del cattolicesimo popolare. Ma soprattutto sí immerge nella pace ultraterrena che avvolge i templi offrendo rifugio agli abitanti delle caotiche metropoli odierne, nella contemplazione di tutti quegli imperscrutabili volti di pietra, oro e ottone che si librano sopra ogni cosa, immuni al dolore del mondo, circondati da giardini di roccia e piante stilizzate che sembrano custodire il segreto del tempo.
19,50

Campo di pietra

Campo di pietra

Tove Jansson

Libro: Libro in brossura

editore: Iperborea

anno edizione: 2022

pagine: 118

Per il giornalista Jonas, una breve vacanza con le figlie tra i boschi, il mare e le pietre brulle delle isole Aland è un'occasione per lavorare in pace alla biografia di un detestato magnate dei media chiamato semplicemente «Y»: vero e proprio corruttore di parole, pronto a usarle per creare scandali e facile patetismo, è la nemesi di Jonas, che per tutta la vita le ha curate, perché fossero sempre chiare, aderenti ai fatti, inscalfibili, come la pietra del misterioso campo dietro la casa estiva. Eppure, come il campo, quell'ossessione per la parola rischia di diventare arida e sterile: ha ormai allontanato Jonas dalla famiglia e dagli altri, che lui ha sempre vessato perché fossero precisi e non si ripetessero. Vedovo, con la moglie aveva già rotto da tempo, di amici non ne ha e solo le due figlie, Karin e Maria, cercano ancora di avvicinarlo, invitandolo in vacanza con loro. E se in quei giorni non riesce a scrivere come vorrebbe, una quotidianità più leggera e più semplice può comunque aiutarlo a schiarirsi le idee, a interessarsi finalmente alla sensibile Maria, a trovare spazio per l'amicizia dopo una vita in isolamento. Il manoscritto della biografia che si porta sempre dietro diventerà così lo specchio in cui osservare se stesso, i propri errori e i propri fallimenti, per provare, tardivamente e senza sapere come, a fare ammenda. Identificandosi con lo sguardo del suo protagonista, Tove Jansson racconta della solitudine degli scrittori e della vocazione che si fa ossessione, della ricerca delle parole più giuste e della lotta contro il loro abuso.
14,00

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