Italic: La punta della lingua
A un'ora di sonno da qui
Franca Mancinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Italic
anno edizione: 2018
pagine: 160
"Con la grazia di un bisturi la poesia di Franca Mancinelli raggiunge zone nevralgiche dell'esperienza, attraverso una nudità vicina all'esercizio spirituale. Dettagli quotidiani e schegge di vissuto vengono messi a fuoco fino a ricongiungerli alle regioni dell'inconscio. La sua voce sembra provenire da un luogo altro rimanendo fedele, allo stesso tempo, a un irriducibile nocciolo di natura esistenziale che germina, già nel suo libro d'esordio, in una dimensione antropologica e di apertura al 'ritmo della specie'."
Ho sognato di essere me. Testo inglese a fronte
Ron Padgett
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2018
pagine: 84
La poesia di Ron Padgett arriva al pubblico italiano attraverso un percorso atipico rispetto a quello canonico offerto dall'editoria di settore, in un certo senso scavalcandola e passando invece "direttamente" attraverso le maggiori potenzialità comunicative del mezzo cinematografico. Sue, infatti, le sette poesie attribuite al personaggio del poeta-autista d'autobus interpretato da Adam Driver nel film Paterson di Jim Jarmusch, piccolo gioiello di delicatezza e di poesia (appunto) che ha anche contribuito a rilanciare la fama di uno dei maestri del cinema indipendente americano. Eppure negli Usa Padgett è un poeta piuttosto conosciuto, ha al suo attivo una ventina di libri, è tradotto in decine di lingue, ha vinto gran parte dei premi americani di settore ed è stato uno dei maggiori rappresentanti della seconda generazione della New York School. La presente pubblicazione, nata a margine della presenza del poeta al Festival "La Punta della Lingua", intende cominciare a colmare questa lacuna editoriale contribuendo alla conoscenza di una voce che ha saputo trovare, con la misura e la nitidezza tipica di tanta poesia americana, un perfetto equilibrio tra tonalità ironiche e sapienziali.
Poeti in classe. 25 poesie per l'infanzia e non solo
Libro: Libro in brossura
editore: Italic
anno edizione: 2017
pagine: 136
"Poeti in classe" è un libro per bambini (e non solo) in cui 25 poeti contemporanei si presentano e scrivono per loro un testo inedito. “Si parva licet”, il libro intende proseguire l'esperienza dell'antologia “Pin Pidìn” curata da Antonio Porta e Giovanni Raboni negli anni settanta, con l'intento di dare la possibilità di leggere una poesia rispondente ai registri più diversi. Rispetto all'antologia Porta-Raboni, questa vuole aggiungere uno spunto di dialogo tra chi scrive e chi legge: ciascun autore, infatti, accompagna il suo testo con una presentazione di sé ai bambini e un breve raccontò del suo primo incontro con la poesia. Quest'ultima crea infatti un legame tra chi legge e chi ascolta, inizia al suono delle parole e al ritmo del verso o della frase, apre a un linguaggio che è anche e non solo interiore, aiuta a conoscere se stessi e gli altri. La poesia è vita nella quale entra la vita altrui. Contiene una testimonianza inedita su Giorgio Caproni, maestro elementare, della figlia Silvana e una “cronaca” dell’incontro tra Giovanni Giudici e i bambini di una classe quinta di Sarzana.
Il rovescio del dolore
Luigi Socci
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2013
pagine: 139
"Che si dia all'aperto o al chiuso, che scruti nella penombra di un interno domestico o si inoltri nell'anonimato degli spazi affluenti, in pieno sole, la parola di Socci è sempre un tramite percettivo e cognitivo, qualcosa che ha della camera oscura (una impressione istantanea e rovesciata, soggettivamente) ma insieme ha del teatro della crudeltà (una sensazione netta e raggelata, oggettivamente)." (dalla Nota di Massimo Raffaeli)
Lettere alla reinserzione culturale del disoccupato
Andrea Inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Italic
anno edizione: 2013
pagine: 65
"Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato" si presenta come un epistolario in versi monco, di cui conosciamo sole le 17 lettere scritte dal mittente. Quest'ultimo, un uomo senza lavoro, si rivolge ad un'entità dai contorni vaghi, la "Reinserzione Culturale", che avrebbe come compito derisorio l'integrazione del disoccupato nella vita culturale. Questa "Reinserzione" assume di volta in volta l'aspetto anonimo e astratto dell'istituzione o quello concreto e individuale del funzionario, a cui il mittente attribuisce tratti femminili. A partire da questa doppia ambiguità una corrispondenza che forse non ha mai avuto luogo e un destinatario dall'identità incerta - l'argomento stesso delle lettere appare instabile e sfuggente. Di cosa vuole parlare il disoccupato? Di una straziante delusione amorosa, della propria salute mentale, di un'identità sociale fragile, del disgusto per il lavoro? Se le "frasi di circostanza" sono le frasi rigidamente plasmate da situazioni sociali apparentemente uguali a se stesse, le 15 prose che costituiscono "Le circostanze della frase" - la seconda sezione del libro - sono altrettanti microcosmi imprevedibili, suscitati dal deragliamento della frase. Si tratta di frasi deliranti che, etimologicamente, "escono dal solco" della sintassi ordinaria, e per ciò stesso evocano aspetti inattesi della realtà.

