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La Vita Felice: Varia

La scrittura come frammento di speranza. Testo originale a fronte

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2025

pagine: 92

"Questo testo nasce come testimonianza e come esigenza di ascoltare, di stare accanto, di riconoscere la forza della parola scritta nei luoghi e nei momenti in cui tutto sembra crollare, perdere senso. La Palestina oggi è ferita in modo lacerante: anche in una situazione difficile come quella attuale (ma anche di altri momenti) continua a generare voci che non rinunciano a cercare la bellezza, la poesia, pur tra le macerie. Gli scritti raccolti in queste pagine – poesie, prose, testimonianze – sono attraversati da una tensione profonda tra il dolore e la speranza. Non raccontano solo la tragedia: raccontano il legame con la vita, la forza del pensiero, la delicatezza del ricordo. Nelle parole delle autrici e degli autori palestinesi che qui ascoltiamo, la scrittura diventa gesto di resistenza e una promessa: la promessa che la luce non è mai del tutto spenta. Cercarla è già un modo di custodirla. Alcuni dei testi sono presentati in italiano, altri in italiano e in arabo. La presenza della lingua araba nasce dal desiderio di restituire, accanto alla traduzione, anche la voce originaria degli autori. In alcuni casi, infatti, i testi sono stati raccolti direttamente grazie a un contatto vivo con le scrittrici e gli scrittori; in altri casi, ci siamo affidati a traduzioni esistenti. Questa raccolta è un modo per avvicinarsi, in silenzio, con attenzione, a un popolo che continua a parlare, a raccontarsi e a sognare anche quando il mondo sembra guardare altrove." (Dalla presentazione)
14,00

Madri detenute. Dal lavoro educativo in carcere alla ricerca sociopolitica

Valentina Fazio

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2025

pagine: 204

"Aurora è una donna di quasi 40 anni che ha deciso di trascorrere la seconda parte della sua detenzione insieme alla figlia Celeste. Mamma e figlia si ritrovano in ICAM dopo 6 mesi di separazione. Durante il primo mese di permanenza in istituto, la piccola Celeste, di due anni, chiamava “mamma” tutte le educatrici che lavoravano in ICAM. Ogni volta che la bambina pronunciava la parola “mamma” rivolta a un’altra donna, potevo sentire il dolore provato da Aurora. Il tempo è trascorso e Celeste è tornata a chiamare “mamma” solo la propria madre. Il loro percorso in ICAM è durato circa un anno. Durante una delle nostre chiacchierate Aurora mi ha detto: «Una persona può scegliere di fare due cose quando entra in carcere: vivere la detenzione in modo passivo oppure in modo attivo». Lei ha scelto la seconda opzione per sé e per la sua bambina. Aurora ha ragione, si può scegliere di lasciarsi vivere o di vivere conoscendo il carcere. Valentina ha fatto la stessa cosa, ha fatto del suo lavoro di educatrice in carcere un privilegio e un atto di gentilezza; ha scelto di dar voce a tutte le donne detenute che ha incontrato ma ha parlato anche per quelle che non ha conosciuto. Con questo libro vuole raccontare e raccontarci lo stato attuale delle sezioni femminili in Italia, con la delicatezza e la fermezza che solo chi ha a cuore l’altro riesce a usare." (Dalla prefazione di Federica Barile)
16,00

Un mare di carta. Opere di Valeria Manzi

Un mare di carta. Opere di Valeria Manzi

Valeria Manzi

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2025

pagine: 72

Gli esordi che hanno condotto alla realizzazione dell’esposizione Un mare di carta prevedevano un immaginario processo immersivo all’interno del complesso architettonico dell’Acquario civico di Milano, poi relazionatosi alle caratteristiche spaziali e ai limiti installativi propri di una sede storica qual è la Stazione idrobiologica milanese. Dallo stretto punto di vista dello storico dell’arte, si è ritenuto fosse necessario dedicare un focus alla dimensione artistica di Valeria Manzi, estrapolandola dalle attività in ambito letterario e poetico, dalla intensa attività di collaborazione intellettuale, privilegiando, quindi, la messa a fuoco d’immagini e di forme elaborate nel tempo e specificatesi con inedite soluzioni in questa esperienza. Si è deciso di mettere al centro quella particolare integrazione tra le procedure della grafica d’arte e della stampa al torchio, con il segno, la parola e la nominazione dell’esperienza poetica che hanno raggiunto negli ultimi dieci anni una particolare forma di combinazione. Da questo processo, di cui Valeria Manzi ha dato varie soluzioni nel tempo, ha avuto origine quella condizione di sospensione che è l’aspetto sostanziale di questa nuova produzione, grafico-plastica, in cui l’elemento acqua è inteso come una manifestazione mobile e imprevedibile, entità naturale e metaforica al tempo stesso. L’ubiquità dell’acqua dal punto di vista fisico è una condizione unica, essa si presta più di ogni altro elemento al trasmutare d’immagini inafferrabili e ambigue, così come ambigua è per sua condizione la nostra memoria. Questa è la condizione esistenziale da cui parte Valeria Manzi, quella condizione intermedia di sospensione ricettiva che precede e intercetta ideativamente gli stati della materia.
15,00

Sguardi d'amore. Coppie per l'arte

Sguardi d'amore. Coppie per l'arte

Giuseppe Varchetta

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2024

pagine: 128

L’arte contemporanea espone frequentemente i suoi fruitori a sentimenti di “perdita di senso” e impone la elaborazione di un significato, un ex post capace di porgere la costruzione di una possibile comprensione a partire da esperienze, percepite spesso come inattese o addirittura ambivalenti. Accostarsi all’arte contemporanea può talvolta costituire un’esperienza rinviante ad una percezione diretta, personale, del mistero, quale nota caratterizzante di tutte le vicende umane. Il mistero impone un uscire dall’area del controllo, come condizione per arrivare ad una costruzione di significato condivisibile con gli altri. Immersi in tale saturazione di soggettività, i fruitori dell’arte del nostro tempo possono trovare nella coppia – sia quella preservata dal tempo, sia quella costruita dall’osservazione libera della macchina fotografica – una risorsa sentimentale di aiuto nel cogliere e nel preservare l’incantata fragilità degli esseri umani, posti di fronte al mistero dell’arte contemporanea e alla fatica del compito interpretativo. Le immagini del libro colgono una sequenza di “sguardi d’amore”, sguardi di coppia, nei confronti dell’arte contemporanea, un invito ad un viaggio immaginario negli spazi espositivi del nostro tempo, che le pagine di Anna Ferruta e Giuseppe Civitarese, psicanalisti militanti, hanno commentato con lucida empatia.
20,00

Punti di forza e criticità del sistema di protezione del minore. Diversi sguardi, un unico orizzonte

Punti di forza e criticità del sistema di protezione del minore. Diversi sguardi, un unico orizzonte

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2024

pagine: 172

«È con enorme gratitudine che vogliamo portare al grande pubblico degli operatori e degli addetti ai lavori, ma non solo, un testo illuminante e capace di abbracciare le sfide e le provocazioni che la realtà di giorno in giorno ci sottopone. Siamo dinanzi a fenomeni che sono, di fatto, tristemente universali e trasversali dal punto di vista storico, geografico e culturale e che esigono una rimessa a fuoco degli strumenti per farvi fronte. Siamo, a diverso titolo, sospinti da quell’istinto di protezione che nasce come responsabilità morale e spirituale e che, come singoli individui e come corpo sociale, sentiamo e viviamo nei confronti dei cuccioli d’uomo che si trovano in una condizione di fragilità e di dipendenza. Come diceva il cardinale Carlo Maria Martini: "Il bambino trova tutto naturale e tutto grande, tutto in qualche modo molto bello, perché lo allarga con i suoi sogni". [...] L’obbligo giuridico di proteggere i minori è dunque solo un punto di arrivo (sempre in evoluzione), una sorta di passo ulteriore, che nasce da un dovere morale, da una tensione etica, entrambi fortemente connessi all’impegno per la costruzione di una società più giusta, più equa e, in definitiva, più umana.» (dalla postfazione di Giuseppe Bettoni)
15,00

Apparenze e graffiti 1982-2001

Apparenze e graffiti 1982-2001

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2024

pagine: 40

«Nelle operine qui riprodotte, in particolare nelle 14 “apparenze” e nei disegni dal 15 al 27, l’immagine aspira a catturare l’istante. La messa in scena dell’apparire attraverso la tracciabilità del gesto pittorico non è una novità (detto per inciso, la novità, tanto cara a quel che rimane della critica, è l’ultima cosa a cui tendo). In questo caso a guidarmi è il fissarsi sulla carta di atmosfere imparentate all’apparizione e al sogno, dove macro e micro si rimescolano e dove l’immagine assume il carattere di epifania incandescente. In parte diverso è il tema che ricorre nei “graffiti” (28-36). Qui, su un muro immaginario trattato a calce, compaiono segni/graffi in equilibrio tra il sanguinare e il farsi motivo ornamentale. Un tentativo di guardare alle ferite con distacco e ironia.» (l'autore)
14,00

Incantamenti 1991-1998

Incantamenti 1991-1998

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2024

pagine: 24

«Dipingere il silenzio, il suo incanto, il suo mistero. In queste 20 opere, piccole quando non minuscole, ci ho provato. Non certo sospinto da un intento programmatico: lo dico a posteriori e a venticinque anni di distanza. L’opera pittorica può nascere al cospetto di figure, di luoghi e di paesaggi, sollecitata a restituirne aspetti significanti; ma può anche scaturire da un immaginario, a sua volta memoria e trasfigurazione di elementi della realtà. O ancora, come nei piccoli dipinti qui riprodotti – perlopiù tempere con rari tocchi di matita e innesti di acquerello –, immaginario e opera possono prendere corpo dialogicamente, in un progressivo svelarsi reciproco.» (l'autore)
12,00

Animot. Studi critici sull’animalità. Volume Vol. 14-23

Animot. Studi critici sull’animalità. Volume Vol. 14-23

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2024

pagine: 132

La legge e il processo, queste rappresentazioni massime dell’elaborazione sociale umana, laddove dovrebbero prevenirsi e ricomporsi le lacerazioni della comunità nel nome della Giustizia, sono forse i luoghi ove maggiormente il linguaggio umano esplica tutto il suo potere. La legge attribuisce diritti e doveri, la parola nel processo spiega, confuta, difende o accusa. Nel mondo del diritto, gli animali non umani sono sempre stati afoni. Nel mondo occupato dagli umani, gli animali sono sempre stati trattati alla stregua di res, oggetto di sfruttamento e crudeltà. In questo numero di «Animot» abbiamo voluto dare voce ai senza voce, raccogliendo letture e riflessioni che offrono nuove prospettive e paradigmi non antropocentrici. Le grida soffocate degli animali abusati nei centri di ricerca, i passi felpati dei lupi che finalmente stanno uscendo dal pericolo di estinzione in Europa e per questo si vorrebbero fare uscire anche dalla protezione legislativa, la disperazione degli animali rinchiusi e ammazzati in allevamenti, zoo e macelli, le urla e lacrime degli animali che si levano nei roghi delle foreste, nelle terre alluvionate, nei fiumi morenti: a queste voci inascoltate cerchiamo di dare voce. Grazie a chi ci leggerà e darà tempo, spazio e ascolto alle voci nostre e degli altri animali.
14,00

Raccontare e raccontarsi. Testimonianze e racconti scritti libera-mente

Raccontare e raccontarsi. Testimonianze e racconti scritti libera-mente

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2024

pagine: 100

«In questa nuova edizione di "Raccontare e raccontarsi" trovano casa degli esercizi di scrittura di varia provenienza, che presentano diverse direzioni. Vi sono racconti immaginari, ricordi reali, report di situazioni attuali, sogni di luoghi ancora inesplorati. Ricca è perciò la gamma delle considerazioni, delle aspirazioni, delle aspettative, degli auguri, delle speranze e delle ingiunzioni che animano tutti questi contributi: dalle difficoltà di un passato fatto di ombre e confusione, alla speranza in un futuro, se non in un presente, rischiarati da una nuova luce; quella che può nascere da una riscoperta e rinascita del linguaggio... spesso totalmente inedita, rispetto a certe storie di vita. Questa raccolta accoglie senz'altro un tentativo, per quanto errante, di un racconto diverso della storia. Ma di quale storia? Di una storia, o della Storia? E cosa si tratterebbe di ripensare, e dunque in qualche misura di modificare? Forse un passato biografico, o l'attualità del presente, per intravedere una diversa configurazione di quel passato e di questo presente, nella speranza di intravedere un futuro maggiormente rischiarato? Un tale esercizio di scrittura porterebbe testimonianza della volontà di cambiamento a partire da una ripresa e di un rimaneggiamento di ricordi passati, di topoi letterari, di esplorazioni e di racconti immaginari a mente aperta. Un esercizio che, tentato dall'interno delle mura di un carcere, presenta una varietà di stratificazioni che portano testimonianza della multidimensionalità costitutiva di questo luogo e del suo ambiente, così ricco di storie da raccontare» (Michele Viglione). Prefazione di Barbara Rossi.
12,00

Il design prima del design. Piero Bottoni e la produzione di mobili in serie in anticipo sulla società dei consumi

Il design prima del design. Piero Bottoni e la produzione di mobili in serie in anticipo sulla società dei consumi

Giancarlo Consonni

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2023

pagine: 180

Un progetto mai decollato (Società K.N., 1936), un’intrapresa dalla vita breve (Società Ar-Ar, 1941-42), un’azienda commerciale, emanazione della Rinascente, con un programma ambizioso (A.P.E., dal 1944 al 1953). Tre vicende milanesi intrecciate con il problema di avviare in Italia la produzione in serie degli elementi d’arredo. La ricchezza di fermenti, di idealità, di sodalità, di capacità creative e di riscontri sul campo che contraddistingue K.N., e ancora di più Ar-Ar, è tale che, se ignorata, avremmo – come fin qui abbiamo avuto – una ricostruzione storica che lascia in ombra elementi essenziali dell’humus in cui è germogliata almeno una parte della storia del disegno industriale in Italia. A queste vicende si intreccia la traiettoria, sfavillante e ricchissima, di Piero Bottoni (1903-1973), progettista di architetture d’interni e designer. Che qui viene restituita nella sua fase più esaltante.
20,00

L'anno 1996. Undicesimo diario inconsapevole della caccia all’ideologico quotidiano

L'anno 1996. Undicesimo diario inconsapevole della caccia all’ideologico quotidiano

Felice Accame

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2023

pagine: 152

Il progetto complessivo dell’opera prevede di pubblicare tutti i miei interventi effettuati nella trasmissione radiofonica La caccia – Caccia all’ideologico quotidiano – a cura mia e di Carlo Oliva –, a Radio Popolare di Milano dal 1986 al 2012. Il punto di vista da me adottato è quello del “diario”, perché ogni cosa che diciamo – qualsiasi cosa che diciamo – è connessa a un luogo e a un momento e, pertanto, di quel luogo e di quel momento, volenti o nolenti, qualcosa ci finisce dentro. Si potrebbe pertanto parlare più correttamente di un “diario inconsapevole”. In merito al punto di vista adottato posso sia correlare quanto detto e scritto con altro di detto e scritto, detto o scritto, di contemporaneo, e sia correlarlo con tracce – residui più e meno casuali – del contesto perduto. Ugualmente, potrò permettermi di protrarre il diario anche alle fasi successive della mia vita – tornando sui testi e glossandoli, sopperendo a ciò che oggi potrei considerare come carenze o evidenziando nessi che a mano a mano sono diventati ponibili.
16,00

Sogno, dunque sono

Sogno, dunque sono

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2023

pagine: 128

"(Sono) testi profondamente autobiografici, che raccontano esperienze di sonno, sogno notturno e diurno, a occhi aperti, di persone detenute. Un’esperienza significativa da cui abbiamo imparato quanto sia difficile sognare in un contesto penitenziario, “ristretto”, in cui il tempo della notte si inceppa ogni tre ore per le operazioni di controllo di polizia, e il tempo diurno si inceppa di continuo per il ronzio dei pensieri, il vociare del carcere, ritmi e scadenze da rispettare. Eppure, anche in una terra di frontiera come il carcere, il sogno tenacemente persiste, si fa spazio tra le pause della notte e del giorno, si infiltra tra i frammenti del sonno... Ma cos’è il sogno? A cosa ci serve sognare? Sono le domande di questo libro. Questa riflessione sul sogno nasce dal lavoro trasversale di tutti i laboratori di Leggere Libera-Mente (llm), un progetto complesso di lettura e scrittura che si svolge da quindici anni all’interno della Casa di Reclusione di Milano-Opera (e da qualche anno anche in uno spazio esterno che accoglie gli ex detenuti o i detenuti in misura alternativa), grazie a un gruppo aperto e misto di professionisti e persone recluse che hanno deciso di lavorare assieme. Il progetto si ispira ai principi della biblioterapia, nell’assunto che la lettura e la scrittura possano essere occasione di crescita personale." (Barbara Rossi). Prefazione di Mariangela Giusti. Postfazione di Gaetano Giordano.
14,00

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