Lampi di Stampa: I Platani. Narrativa

Difficile capire se Zeno è alto o basso, se Zena è bionda o bruna, formosa o esile. I personaggi di questi racconti sentimentali e passionali sono ben definiti nella psicologia, ma non nei corpi. Si incontrano via chat o per telefono, generando equivoci erotici, si amano davanti alla Gioconda al Louvre, tra le rovine di Baalbek o nella suggestione di una barca a vela, e così via tra presente e passato. Incontri casuali, lievi, ma pieni di passione; surreali tanto sono lontani da questo mondo in cui sedotti e seduttori sono "inutili" perché la civiltà dei consumi considera "utile" solo ciò che genera reddito, denaro, potere. I nostri protagonisti sono anticonformisti, inutili ma vivi, perché la seduzione è l'unica cosa personalissima rimasta a ogni uomo e a ogni donna...

Questo romanzo è la testimonianza di una ragazza di 22 anni che racconta il suo dramma legato alla paura di esistere che la porta ad annullare sé stessa attraverso l'anoressia. In questa esperienza di autentica sofferenza la protagonista incontra una dottoressa e intraprende con lei un cammino fatto di scrittura, ascolto e lettura che l'aiuta a scoprire, sciogliere e illuminare i legami, gli affetti, i vincoli e le separazioni, svelando e apprendendo il senso, la spinta a vivere.

Il romanzo narra l'avventura di una principessa astuta e forte in un villaggio dell'impero di Qing, in Cina, alla fine del Settecento: cresciuta con un nonno saggio e silenzioso, viene venduta successivamente, a causa di un'improvvisa carestia, a un ricco abietto. Liberata per amore dalla condizione di schiavitù in cui si era venuta a trovare, la principessa diviene sposa del più temibile dei pirati cinesi. Una storia di imprese coraggiose e ardite che non conobbero sconfitte.

Questo è il racconto di un uomo e del suo viaggio alla riscoperta di sé, del senso del suo vivere e dell'amore: per la filosofia e per una donna. Strani incontri, profondi ed importanti, segneranno questo suo cammino solitario. È il percorso della nostra storia attraverso le parole ed il pensiero dei filosofi più significativi. La riscoperta di un dialogo vero e costruttivo con chi ha segnato il tracciato prima di noi, per arrivare, nuovamente, al piacere della meraviglia.

Il mio nome è Adamo Caddeo Monni e se pensate che sia un brutto nome, non potete immaginarvi a quali conseguenze mi abbia portato. Mio padre e mai madre scelsero questa somma di vocali e consonanti per onorare i bisnonni, maledetti i bisnonni. Antenati maledetti. Devozioni maledette. Sapete chi odio io? I devoti. Stupide pecore senz'anima. Comunque, crescendo, il nome venne abbreviato da amici: Adamo devenne Adam, Caddeo divenne Cad, Monni divenne Monn. Alcuni di voi mi diranno: e allora? Chi conosce la cabala, invece, sgranerà gli occhi. Il mio nome è Adamo Kadmon. Non pensiate che sia una figata, anzi, se pensate che il vostro nome non segni il vostro destino vi sbagliate di grosso. Pertanto vi consiglio di cercare il significato della vostra etichetta sociale e capire quale sia il vostro fato.

"Pendolari" racconta la storia di un impiegato che, a quarant'anni, riceve dalla sua azienda una raccomandata nella quale gli viene comunicata la chiusura della sede di Torino e il trasferimento degli uffici a Milano. Da quel momento dovrà viaggiare in treno tutti i giorni, per 15 anni, per non perdere il posto di lavoro. "Pendolari" è un libro che descrive la vita di chi è costretto a usare il treno per motivi di lavoro e di studio. È una specie di diario di bordo che racconta piccole storie, aneddoti, avventure, ma anche incontri con simpatici personaggi, come il ragazzo con il coniglio o Carletto e la sua inseparabile fisarmonica. I brevi racconti di questo libro, le fotografie e il blues "La ballata del Pendolare", inserito all'interno, rilevano piccoli frammenti di vita vissuta in treno, in compagnia dei pendolari.