Cinema, televisione e radio
Dans la boue des images
Sophie Lécole Solnychkine
Libro: Libro in brossura
editore: Éditions Mimésis
anno edizione: 2023
pagine: 310
Lievito. un film di Cyop&kaf
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Cavalcavia
anno edizione: 2023
pagine: 48
Massimo Troisi. Quaderni di Visioni Corte Film Festival
Libro: Libro in brossura
editore: Ali Ribelli Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 108
Il cinema di Massimo Troisi rappresenta con maestria il dualismo dell’essere umano, mostrando come possano coesistere coraggio e fragilità. Nelle sue pellicole più significative, è esemplificato dall’indecisione e dai mutamenti d’umore del protagonista, interpretato sempre da Troisi stesso. L’amore è un tema ricorrente che mette in evidenza le difficoltà del personaggio nell’affrontare relazioni con donne emancipate e che lo inducono a comportarsi in maniera contraddittoria rispetto alle sue convinzioni tradizionali. Massimo Troisi ha rivoluzionato il teatro e il cinema con la sua comicità garbata che risalta nella mimica e nella gestualità tipicamente napoletane, che sono diventate la sua maschera di attore. La sua maniera di parlare, spesso difficile da comprendere, è una peculiarità inimitabile dei personaggi che interpretava. Il personaggio principale che Troisi ha rappresentato è quello dell’antieroe insicuro e complessato, con uno sguardo evasivo dovuto alla sua inestirpabile timidezza, ben visibile nel fiume di parole che fluisce per mascherarla goffamente.
Pagine letterarie in TV. Rosso veneziano e Un anno di scuola
Daniela De Angelis
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2023
pagine: 80
Il libro analizza uno sceneggiato e un film per la tv degli anni Settanta, visti come esempi paradigmatici della televisione impegnata di quel periodo. Si tratta di un’opera firmata da Marco Leto e di un’altra di cui fu autore Franco Giraldi.
Io, l'uomo dei mille trailer
Miro Grisanti
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 162
«Il cinema è sogno, immaginazione. Lui ne ha alimentato, per oltre mezzo secolo, desiderio, aspettativa, curiosità. Figura conosciuta professionalmente solo agli addetti ai lavori, Miro Grisanti è stato, a nostra insaputa, il responsabile di innumerevoli battute e stacchi di montaggio che nel buio sacrale della sala cinematografica, o attraverso i ripetuti passaggi televisivi, sono rimasti impressi nella memoria collettiva. Col suo lavoro di trailer maker (o trailerista, all’italiana), Grisanti ha infatti rielaborato i film destrutturandoli e ricomponendoli in una sintesi, di durata variabile dai novanta ai quindici secondi (a seconda della destinazione d’uso), volta a colpire anche lo spettatore più distratto o smaliziato, per convincerlo ad andare al cinema. Una vera e propria riscrittura cinematografica, finalizzata a valorizzare il contenuto del film da promuovere, ma anche a depistarne il percorso narrativo e a dissimulare le atmosfere al fine di non rivelare troppo della trama, o talvolta per mostrare i pochi elementi attrattivi, quando, proprio per la sua indiscutibile capacità, veniva chiamato a salvare film impresentabili. Un mestiere ibrido fra il montatore, il regista e il pubblicitario con “licenza di tradimento”, che Grisanti ha svolto indefessamente per più di cinquant’anni al servizio della Settima Arte a tutto tondo. Dal cinema di Visconti agli horror, da Pasolini alle commedie, da Ferreri alle parodie, ha realizzato più di mille trailer…anzi “prossimamente”, come si chiamavano negli anni Sessanta quando ha iniziato la sua carriera. Un magnifico caleidoscopio di azioni, musiche, titoli e colori, che, grazie alle soluzioni grafiche, gli effetti in truka (ora al computer) e un montaggio sincopato, sono diventate vere e proprie opere d’autore in miniatura e, insieme, prologo sempre più organico allo spirito della pellicola» (Fabio Micolano). Con due note di Aurelio e Luigi De Laurentis.
Insistenze. Giuseppe Taffarel. Retrospettiva sul regista, attore e sceneggiatore vittoriese
Libro: Libro in brossura
editore: I AM
anno edizione: 2023
Docu doc. La non fiction delle meraviglie
Sergio Arecco
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2023
pagine: 320
Un sottotitolo come «La non ficion delle meraviglie» è certo ambizioso. Ma, nel caso del presente volume, forse non mendace. Da Tierra sin pan (1933) di Buñuel, maestro del cinema classico, a «Bruegel Suite» (2023) del videoartista Majewski, il lettore vedrà sfilare davanti a sé un centinaio di cortometraggi e di letture esaustive del genere documentario, con una selezione dei suoi maggiori esponenti di ieri e di oggi. Esempi: Antonioni, De Seta, Fellini, Olmi, Pasolini, Bellocchio per gli italiani; Oliveira, Resnais, Godard, Rohmer, Truffaut, Herzog, Kieslowski, per gli stranieri. L’autore dedica a ciascun corto incluso un accurato microsaggio, una piccola monografia, piccola quanto sono piccoli i loro saggi brevi, nell’analisi dei quali è sempre rintracciabile qualcosa di seminale, la genesi stessa dei lungometraggi. Come spiegare la prevalenza dei registi stranieri rispetto ai registi italiani? Il nostro è sì un Paese ben rappresentato, ma l’orizzonte percorso da chi scrive è ampio, spazia dall’Europa all’Asia alle Americhe. E, in forza di un tale sconfinamento, il lettore incontrerà – ecco l’auspicata meraviglia – paesaggi magari mai conosciuti, territori magari mai esplorati.
Fellini. Cinema è sogno
Libro: Libro in brossura
editore: Dario Cimorelli Editore
anno edizione: 2023
pagine: 96
Nel trentennale della morte di Federico Fellini, avvenuta nel 1993 a Roma, il volume intende omaggiare la carriera di uno dei più grandi registi della storia del cinema, premiato con cinque Oscar, autore di film celebri nel mondo quali La strada, La dolce vita e 8½, narratore originalissimo dell’Italia del suo tempo. Ideatore di una sorta di fantarealismo con cui raccontava sogni e conquiste nel nostro Paese ma anche la malinconia della decadenza culturale che vi ravvisava, Fellini ha connotato i suoi film con tratti di magistrale leggerezza; grandissimo orchestratore di immagini, di visioni e di ritmi narrativi, si è rivelato maestro nel dare corpo alla passione di sogno che invade lo schermo cinematografico, dove i confini dell’immaginazione vanno a coincidere con quelli della realtà senza tuttavia esserne condizionati, nella convinzione che l’unico vero realista sia il visionario.
Rouge sang: raccolta di scritti sul cinema dell'orrore. Volume Vol. 3
Fabio Pagliardini
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2023
pagine: 60
Una nuova rivista sulla storia e la critica del cinema horror.
Valorizzazione del territorio siciliano attraverso il cinema
Libro: Libro in brossura
editore: Plumelia Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 64
Se la Sicilia è la regione d’Italia più ricca di beni artistici, storici e culturali riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale “Patrimonio Unesco” (ben 7 siti su 51 in tutta Italia), essa è anche la regione italiana più fertile e prolifica per numero di set cinematografici. «Il cinema – dice Leonardo Sciascia – si interessa della Sicilia perché la Sicilia è cinema», ed essa – aggiunge Gesualdo Bufalino – è «un set naturaliter cinematografico», grazie alla sua incredibile varietas paesaggistica ed architettonica. Così, se il cinema, la televisione e i mass media in genere si sono sempre interessati della nostra Isola, facendo conoscere, attraverso la pregnanza delle immagini, tanti luoghi splendidi, essi possono – anzi, devono – continuare a farlo anche oggi, contribuendo a un’ulteriore conoscenza e valorizzazione di questo nostro patrimonio, che è certamente ricchissimo, ma anche “fragile”, e che, purtroppo, è stato in buona parte deturpato dall’incuria e dall’insipienza di quegli uomini che, invece, al contrario, avrebbero dovuto difenderlo e proteggerlo...
Iñárritu. Metaphysics and metacinema
Fabio Morici
Libro: Libro in brossura
editore: David and Matthaus
anno edizione: 2023
pagine: 148
Le cinéma de Elio Petri
Alfredo Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2023
pagine: 192
Elio Petri è tra i più importanti registi italiani. La sua notorietà in campo internazionale è legata al successo di A ciascuno il suo (1967), ma soprattutto a Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (Oscar 1971 per il Miglior film straniero) e La classe operaia va in Paradiso (Palma d’oro al Festival di Cannes 1972). Benché lo si sia sempre associato quasi esclusivamente al cinema di impegno politico e civile, la sua posizione in questo ambito – e anche nella cultura di sinistra dell’epoca – è sempre stata piuttosto anomala. Tra l’altro, è soprattutto nell’ultima fase del suo lavoro, tra il 1973 e il 1982, anno della sua morte prematura a 53 anni, che il regista mette costantemente in gioco, film dopo film, una personale visione del mondo, ponendo il proprio linguaggio fuori da qualsiasi appartenenza a stilemi narrativi realistici. Il suo rimane certamente un cinema politico, ma ad un livello diverso, ben più alto e dialettico. Il libro, che contiene anche due racconti brevi di Petri, dà conto dell’itinerario artistico di quest’uomo affascinante e complesso, ateo, comunista, materialista, di cultura francese, sartriano, nel tentativo di mettere a fuoco il suo cinema per quello che davvero è, ossia una ricerca nevroticamente tesa alla sperimentazione di nuove strutture narrative, dominata da un pensiero allucinato, da un linguaggio violento, iroso, febbrile come quello di Céline e, insieme, anarchico come quello di Bataille e Sade, in un’ottica grottesca e carnascialesca che rimanda anche a Bosch e Rabelais.